Aquario
20 gennaio - 19 febbraio circa
esaltazione di Nettuno
domicilio primario di Urano
domicilio base di Saturno
caduta di Y
esilio del Sole
esaltazione per trasparenza di Plutone B
caduta per trasparenza di X B
esilio per trasparenza della Luna B
La
tradizione astrologica, spesso infarcita di elucubrazioni errate, ha
riservato all’Aquario il ruolo di messaggero di un prossimo Paradiso
in Terra. Mi spiego meglio. Nell’immediato futuro (o forse già
mentre scrivo), grazie alla precessione degli equinozi, entreremo nell’Età
dell’Aquario. Per duemila anni circa il nostro modo di vivere
sarà perciò fortemente influenzato dal segno. Esiste a
tale proposito una nutrita letteratura che indica in tale passaggio
l’ingresso in un mitico mondo di pace e fratellanza universale,
dimenticando che anche questo segno ha vizi, pecche e negatività
come tutti gli altri e che, di conseguenza, anche l’era da lui
regolata presenterà lati oscuri. Come mai allora i più
ingenui ed ottimisti non attendono che tale passaggio? Mi sorge un dubbio
maligno... Che si tratti di un’astuta opera di pubblicità
occulta a favore di se stessi? Niente di più facile perché
l’Aquario è di una furbizia “diabolica” e poco
appariscente. Ma di questo parleremo in seguito e passiamo invece ad
analizzare i pianeti che costituiscono l'ossatura del segno.
Partiamo dall’esilio del Sole, che forse costituisce la sua caratteristica
più vistosa e gli dona un particolare anticonformismo. Se in
Leone e in Ariete la stella su citata imprime calore, energia, generosità,
esibizionismo gradasso e via discorrendo, il suo esilio nell’undicesimo
segno intiepidisce anzitutto il carattere. Il Sole cocente del torrido
agosto è assai lontano e il nativo preferisce centellinare il
calore, proprio e altrui, tenendo tutti a debita distanza. Molti protesteranno
a questa affermazione perché l’Aquario è forse il
segno più socievole.
Come si spiega allora l’apparente contraddizione? Desideroso più
di ogni altra cosa di restare libero ma nient’affatto solitario
e misantropo come possono essere a volte Capricorno e Scorpione, il
nativo ha bisogno di molteplici contatti sociali ma sceglie di solito
rapporti non impegnativi, preferendo sopra ogni altra cosa l’amicizia.
L’amicizia infatti non richiede un contatto e una convivenza quotidiani
e l’amico, almeno in linea teorica, non pretende un’attenzione
esclusiva. L’anticonformismo aquariano, quindi, pare impostato
soprattutto su una carenza di egocentrico calore.
Mai sentirete dire ad uno del segno «Io sono il migliore»
ma allo stesso tempo assai difficilmente riceverete da lui qualcosa
in maniera disinteressata. A meno che non si parli di scambi di idee
o esperienze religiose.
Il Sole scalda tutti gratis, e qualche volta brucia, ma l’Aquario
che subisce assai poco la sua influenza preferisce altri modi per comunicare
con il resto dell'umanità. I nativi del segno paiono avere ben
impresse dentro di sé istintivamente per qualche bizzarra combinazione
genetica alcune riflessioni nate dallo studio delle teorie di Einstein,
magnificamente sintetizzate da Bertrand Russell nel suo “ABC
della relatività”.
«[...] non è il Sole a indurre i pianeti a girargli intorno.
I pianeti girano intorno al Sole perché questa è la cosa
più semplice da fare, nel senso tecnico della “minima azione”.
È la cosa più semplice da fare tenuto conto della natura
della regione nella quale si trovano, e non a causa di un qualche influsso
emanante dal Sole. » (op. cit., pag. 161).
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YOKO ONO (18-2-1933, ore 20.30, Tokyo)
geniale e atipica vedova di John Lennon |
LEWIS CARROLL (27-1-1832, ore 3.45, Daresbury GB) Aquario in grado di vedere nel mondo quello che non c’è
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Da realista opportunista qual è però l’Aquario
continua a ruotare intorno al Sole, perché così fan tutti
e non si potrebbe fare diversamente. Ma dentro di sé, incurante
di cercare quel centro di gravità permanente rappresentato nella
fisica classica dal Sole, il nativo attinge a molteplici modelli di
vita mutevoli e cangianti, sempre improntati però a uno scarso
rispetto verso la tradizione culturale dominante e l'autorità
maschile e paterna.
Se infatti in astrologia il Sole rappresenta e influenza anche la figura
del padre, per l’esilio nel segno dell’astro l’Aquario
se ne infischia del genitore maschio e più spesso ancora della
stessa famiglia d’origine e cerca altrove delle figure di riferimento.
Guardando poi con diffidenza o indifferenza alla riproduzione, tendenzialmente
non farà figli. Questo, come per tutte le informazioni sparse
nel mio libro, vale in linea di principio. Io stesso, figlio non unico
di un Aquario, potrei essere la smentita vivente a tale roboante affermazione.
Ogni oroscopo, come ho già scritto, è una storia a sé
poiché i vari elementi che lo assemblano mutano in vario modo
i condizionamenti espressi dai segni e dai pianeti. Ma questi imprintings
non vengono mai a cadere completamente.
Per tornare a mio padre, a cui va un carissimo ricordo, egli non riusciva
e non poteva proporsi come pater familias perché era
del tutto estraneo alla sua natura, anzi non amava affatto esercitare
un’autorità di un qualsiasi tipo. Gliene sono profondamente
grato, ora che da molto tempo sono adulto a mia volta, perché
a modo suo mi ha aiutato a crescere mentalmente libero da pregiudizi
culturali fallocratici o altro.
Come forse qualcuno avrà notato anziché partire dai pianeti
in domicilio o in esaltazione, ho affrontato subito quello in esilio,
e ciò non vuol essere un tentativo di svilire il segno. Autentica
pecora nera dello Zodiaco, ma abile a mimetizzare la propria diversità
rispetto al modus vivendi imperante, l’Aquario si caratterizza
appunto soprattutto per la mancanza di solarità.
A sostenerlo con la propria esaltazione è per contro lo sfuggente
Nettuno. Dio dei mari e delle tempeste nella tradizione mitologica (ma
questo aspetto apparirà ancora meglio nel prossimo segno dei
Pesci, ove è domiciliato), Nettuno imprime all’Aquario
un’irrefrenabile irrequietudine improntata soprattutto al bisogno
di cambiamento. Non per nulla Charles Darwin, di cui parleremo più
avanti in dettaglio, era nativo del segno e padre della teoria dell’evoluzione
animale. Evoluzione, cambiamento e adattamento alla realtà esterna
sono parole chiave per comprendere la mentalità aquariana.
Opposto all’immutabile Leone, l’Aquario è camaleontico
sia nei rapporti sociali sia nella visione stessa che ha di sé.
Se il Leone afferma o pensa «Io non cambierò mai perché
sono la perfezione in persona», l’Aquario non proclama verità
definitive e, se lo fa, è pronto a dimenticarle nello spazio
di un mattino per abbracciarne di nuove. Ovvio che molti personaggi
storici duraturi, diplomatici e talvolta voltagabbana quali il celeberrimo
Talleyrand (che riuscì a restare ai vertici dello stato francese
sotto la Rivoluzione, Napoleone Bonaparte ed i Borboni, spesso manovrando
sotto banco per instaurare il governo che sarebbe seguito), fossero
proprio del segno. A spingere in tale direzione i nativi non è
il solo Nettuno, ma interviene anche l’opportunistico Urano, unito
alla logica realistica di Saturno, qui più malleabile di quanto
non lo sia abitualmente nei confronti del mutare delle circostanze.
Nettuno
spinge i nativi a un forte interesse per le religioni, in particolar
modo quelle orientali dove la divinità è spesso vista
non come un essere superiore potente o punitivo, ma come un’entità
che ciascuno ha dentro di sé e che va sviluppata. È ovvio
che le preferenze dei nativi in tale campo vadano al buddhismo, allo
yoga o alle sette che predicano amore e fratellanza universale. Ci sorge
però il dubbio che gli Aquari nati nell’Estremo Oriente
non amino le religioni che vedono praticare sotto casa e magari si convertano
al Cattolicesimo o all’Islam per l’inestirpabile voglia
di diversità del segno. Chissà se è così.
Nettuno inoltre rende i nativi dubbiosi sul proprio essere e all’incessante
ricerca di un’identità che va arricchita e mutata dal confronto
con gli altri. A differenza della Bilancia Rimbaud che affermava che
«Io è un altro», l’Aquario spesso stenta a
definirsi perché non vuole e non può dare di sé
un’immagine chiara e conclusa. Ed il mezzo migliore per non venire
inquadrato in categorie precise è non affermare mai in modo chiaro
o perentorio. Se provate a fargli una domanda su questo o altri punti
è probabile che dichiari: «Non so, dovrei pensarci su.
» Ma una risposta netta non la avrete mai. Insomma, di norma il
nativo è un tipo controcorrente che riesce ad occultare la propria
diversità con un’intelligente opera di mimetizzazione.
Tranne durante l’adolescenza, quando l’insofferenza alla
famiglia d’origine lo spinge spesso ad un’aperta ribellione.
La libertà è il bene supremo a cui aspira e, se da adulto
sceglie un legame affettivo anche matrimoniale, almeno dentro di sé
l'Aquario immaginerà di poter fare le valigie in qualsiasi momento
o, se le circostanze non glielo consentono, provvederà tradendo
il partner senza farsi scoprire. Se quindi avete sposato un Aquario
non cercate di osteggiare la sua fisiologica allergia ai legami di ogni
tipo, se non volete correre il rischio che fugga via per sempre o vi
cornifichi a destra e a manca.
Urano come abbiamo accennato, lo rende infatti opportunista ed estremamente
sensibile alle molteplici possibilità che gli offre il mondo
esterno. Nient’affatto sclerotizzato sulle proprie posizioni,
il segno tiene occhi ed orecchi ben aperti in attesa di qualcuno o di
qualcosa che stimoli la sua curiosità. Se poi il nuovo conoscente
gli farà balenare possibilità da sfruttare certo lui non
si tirerà indietro, sia che si tratti di un’idea o di una
situazione che lo intriga, sia di ottenere vantaggi materiali. L’Aquario
inoltre non spreca energie e sarà ben lieto, come accade al Cancro
ma per altri motivi, di trovare qualcuno che gli risparmi un lavoro
o la fatica che esso comporta.
Sempre per l’influsso di Urano vi sono molti inventori nati nel
segno, tra i quali primeggia Thomas Alva Edison, che si spremettero
le meningi per congegnare strumenti che facessero risparmiare inutili
fatiche all'umanità.
Forse per controbilanciare gli irrequieti influssi di Urano e Nettuno
lo Zodiaco colloca nel segno anche il domicilio di Saturno. Infatti,
dibattuto tra le spinte eversive o conturbanti di Nettuno ed il dinamico
ma a volte eccessivo Urano, l’Aquario sarebbe forse troppo in
balia di pulsioni pericolose se non intervenisse a frenarlo la logica
di Saturno.
Le tentazioni di fughe pericolose saranno allora vagliate dalla razionalità
propria di Saturno, che sosterrà con intelligenza anche l’opportunismo
di Urano. Secondo l’Aquario il cambiamento in rapporto all’evoluzione
dell'ambiente è l’unica scelta saggia e proponibile per
il singolo e per l’umanità nel suo complesso. L’atteggiamento
aquariano tiepido e distaccato ci insinua in aggiunta l’idea che,
per salvare il pianeta, si debbano limitare i consumi e gli sprechi
e, soprattutto, ridurre drasticamente le nascite. Questi anni, in cui
Nettuno sta percorrendo il segno ove è esaltato, ci diranno se
l’umanità accoglierà questi suggerimenti.
La caduta di Y amplifica la mutevolezza del segno, rendendolo talora
una banderuola sospinta dal minimo alito di vento nelle più varie
direzioni.
La conta dei pregi e dei difetti non è finita: l’Aquario
è a volte subdolo e ingannatore, grazie all'esaltazione per trasparenza
di Plutone. Signore degli affari torbidi e poco chiari, il pianeta fa
sì che, come Gemelli e Scorpione, i nativi si curino assai poco
di quella virtù chiamata onestà. Non è detto ovviamente
che tutti siano ladri o bugiardi, ci mancherebbe, ma quasi sempre gli
Aquari hanno il difettuccio di raccontare in pubblico solo la decima
parte di quello che pensano o fanno con effetti facilmente immaginabili.
Del resto le persone veramente astute sanno che il mezzo migliore per
non prestare il fianco agli attacchi altrui è non scoprire mai
le proprie carte. Non crediate mai di riuscire a carpire completamente
ciò che pensa ed è uno del segno. Se il suo segno complementare,
il Leone, è trasparente e senza malizia e proclamerà in
pubblico con voce tonante i propri pregi ma anche i propri difetti,
l’Aquario dichiarerà riguardo a sé tutto e il contrario
di tutto, se mai lo farà. Anche se vi sforzate perciò
non riuscirete mai a definirlo completamente e in certi momenti non
vi sembrerà né carne né pesce. In realtà
egli è al tempo stesso carne e pesce, ma anche uccello, rettile,
ameba e dinosauro. Insomma, Darwin dette un nome alla teoria dell’evoluzione
forse perché in un certo senso la viveva sulla sua pelle.
La caduta per trasparenza di X rende la loro generosità un po’
scarsa e amplifica la riluttanza a fare figli. Unita alla caduta della
Luna B e all’esilio del Sole A, spinge i nativi a una sessualità
promiscua, tiepida e un po’ androgina, talora condita con fantasie
strane che si spingono ad orge collettive. Rifiutando infatti di entrare
nel ruolo maschile e paternalista ma anche in quello femminile e passivo,
l’Aquario a volte non sa bene che parte assumere e con fantasia
nettuniana pensa di poterli cambiare a suo piacimento.
Scherzi
a parte, il rifiuto a fossilizzarsi in un chiaro ruolo fa sì
che il suo tipo d’amore ideale sia la fratellanza universale dove
gli amici non sono scelti in base al sesso ma alle affinità elettive.
Se poi l’abbraccio fraterno si trasforma anche in un atto erotico,
perché no. Ricordiamo en passant che in alcune sette religiose
di stampo aquariano il sesso collettivo non è ostacolato ma viene
velatamente caldeggiato quale strumento per allargare la coscienza.
L’allargamento dei sensi, delle percezioni e la ricerca di contatti
con esperienze lontane e anomale può indirizzare i nativi verso
quel pericoloso mezzo per rinnegare la realtà che è la
droga. Ma se purtroppo negli ultimi anni droghe di ogni tipo hanno invaso
l'immaginario e la vita dei nostri giovani, l’Aquario di solito
preferisce fermarsi alle droghe leggere. A differenza dello Scorpione
che ama giocherellare con la morte e del Leone, che si tuffa senza pensarci
su in situazioni eccessive, il nativo anche in questo settore opterà
per narcotici di moderata potenza e non troppo impegnativi.
La via di mezzo è infatti ciò che cerca in tutti i campi
e le situazioni.
Socievole, diplomatico e moderato verso quanto il mondo gli propone,
egli aspira forse soprattutto a raggiungere un blando distacco da qualsiasi
cosa troppo impegnativa e coinvolgente.
Vorrebbe insomma potersi riflettere in un mondo mutevole e cangiante
con stampato sul viso l'enigmatico e superiore sorriso del Buddha, anche
se non ha abbracciato mai il buddhismo. Camaleontico, saggio e realistico
sa forse però che, se riuscisse davvero a raggiungere quell’utopico
modo d’essere, si ritroverebbe confinato in un’aurea noia.
Come potrebbe poi fare ciò che più ama, ossia cambiare?
Per la descrizione degli altri pianeti nel segno si può leggere:
/Segni/aquario/pianetiaquario.html
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