Le simbologie di Saturno L’inserimento razionale nella
vita La
tradizione astrologica ha identificato in Saturno il capro espiatorio
perché a suo dire è causa di tutte le massime sventure
dell’umanità, commettendo un errore marchiano. Certo, non
stiamo parlando di un pianeta morbido e infatti Saturno – soprattutto
di transito – può portare periodi di cupa malinconia. Può,
ma non necessariamente lo fa. E se lo fa è perché ti sbatte
contro il muso la nuda realtà senza infingimenti. SATURNO IN ARIETE In Ariete Saturno non dà il suo meglio: è in caduta e non potrebbe fare di più. Le ragioni degli altri – rappresentate dall’opposta Bilancia – diventano qui solo se non esclusivamente le ragioni dell’Io. Perdono quindi la dimensione pluralistica e diventano fortemente soggettive. Per chi è nato con il pianeta in questo segno, c’è difficoltà ad affrontare un ragionamento astratto, perché il Sole dell’Ariete lo rifiuta, anzi è diffidente nei confronti di quanto non conosce, come pure si occulta con omertà se incontra qualcosa che potrebbe nuocere alla logica e all’onore dell’Io. Ci sono anche vistose eccezioni e Albert Einstein era una di queste: non si può però negare che la sua fosse una logica singolare, sua e soltanto sua, anche se poi ha fatto scuola. In questa sede Saturno ha il terrore di invecchiare, forse perché rifiuta di programmare quello che può portare a una vecchiaia serena. Non gli dispiace invece affatto comandare e spesso chi è nato con questa posizione planetaria entra in magistratura o esercita l’avvocatura per ottenere tramite la legge un potere personale. A livello di posizioni sociali meno eminenti c’è comunque una volontà di guidare gli altri, almeno nella propria piccola cerchia. È capace di rinunce se a decidere è l’Io, le rifiuta invece se a imporle sono gli altri. Scarsamente malleabile, è pronto a impuntarsi per questioni di principio che riguardino il suo onore. Che poi abbia ragione è tutto da verificare.
È un Saturno terra terra, felicemente terra terra. Mi spiego: il realismo del pianeta si somma al realismo del segno, spesso producendo grandi risultati sul piano pratico. Meno su quello astratto, territorio che però non interessa affatto i nativi. Il potere che cerca di ottenere (e spesso ottiene) è economico e, nei casi estremi, solo di facciata. Ma non è quasi mai vero che dietro alla facciata non c’è nient’altro; anzi, se si è costruito qualcosa, prima si sono valutati con attenzione tutti i pro e i contro dell’impresa e ogni possibile rischio economico spesso è ridotto allo zero. Altra variante possibile, è il potere ottenuto con l’immagine, vendendo la propria oppure lavorando nel settore fotografico o della comunicazione visiva. La presenza di Venere e Giove nel segno fa sì che i nativi rinuncino a fatica ai piaceri terreni. Possono essere diffidenti nei confronti degli altri non perché potrebbero costituire un pericolo per il loro Io, quanto piuttosto perché potrebbero intaccare il loro benessere. E questo non si fa! La vecchiaia è vista con grande serenità, come il periodo della vita in cui si potranno godere i beni accumulati in precedenza, magari dopo aver raggiunto una posizione di eminenza all’interno del proprio clan, oppure se si è circondati da un clan amato con affetto materno, ma a volte un po’ troppo avvolgente e possessivo. In certi casi accade l’esatto contrario e a stritolare con il suo affetto – come una specie di boa constrictor – è proprio il clan. Quanto alla giustizia, spesso conoscono e comprendono solo quella amministrativa, che dirime eventuali contestazioni fiscali. SATURNO IN GEMELLI In Gemelli Saturno è piuttosto sveglio ma può essere superficiale. Ossia, la grande curiosità di cui è dotato il segno si somma alla logica propria del pianeta creando persone naturalmente predisposte a cercare di capire le novità e a inquadrarle in un contesto logico. Il problema, come sempre accade quando si parla di Gemelli, è che l’attenzione può essere incostante perché nuovi argomenti possono averli attratti, distogliendoli da quanto li interessava in precedenza. Scarsamente inclini a filosofeggiare, è assai raro che costruiscano teorie universali. Si concentrano piuttosto sull’oggi. Può dare capacità logiche sviluppate precocemente, nell’età regolata dal segno, l’adolescenza. Non saprebbe rinunciare alle occasioni di divertimento e di apprendere nuove cose ma se, per casi particolari, vi è costretto, vive male le privazioni sprofondando in momenti di depressione. Oppure può vivere male rinunce subite durante l’adolescenza o di tipo sociale. Oppure ancora può esserci una maturità raggiunta precocemente, durante l’adolescenza, periodo della vita in cui potrebbe anche aver vissuto cupamente. Gli importa assai poco del potere in sé e per sé ma – data la mondanità dei Gemelli – può cercare di raggiungere il successo mondano, ottenuto tramite la stampa o i media oppure un potere sui giovani o sui coetanei. Può essere durissimo in campo sociale perché a volte troppo snob, mentre è assai scarso il suo interesse per la giustizia. È troppo noiosa e farraginosa, meglio i pettegolezzi.
L’esilio in Cancro, in particolare per le donne,
dà spesso la tendenza alla fragilità ossea. Se passiamo
dal piano fisiologico a quello caratteriale ritroviamo la stessa difficoltà
a essere duri, con se stessi e con gli altri. Dura e severa può
essere invece la famiglia, l’unico luogo dove eventualmente chi
è nato con questa posizione planetaria vorrà esercitare
il potere. A meno che non sia particolarmente patriottico e voglia raggiungere
una posizione dominante nella città natale o nella nazione d’origine.
Oppure vorrà ottenere il potere in un ambiente femminile. Ottima
invece può essere la logica perché trova l’apporto
della Luna. Logica che non si baserà solo sugli schemi a volte
troppo astratti di Saturno ma si arricchirà grazie ai risvolti
emotivi lunari. Fondamentalmente estraneo all’idea di giustizia,
è incapace di rinunciare ai propri comodi e agli affetti, oppure
soffre enormemente se le circostanze della vita gliele negano o lo privano
della sicurezza familiare. Vive bene l’idea della vecchiaia, immaginandosi
all’interno della propria casa, circondato, servito e coccolato
dai propri cari. E guai se non capita questo… SATURNO IN LEONE Io ho ragione, Io sono il meglio e per questo voglio
raggiungere il potere. Anzi mi spetta. Punto. Guai cercare di fare scendere
a compromessi un Saturno in Leone e di fargli capire le sfumature dei
problemi, anche se il Sole natale capita in segni proiettati di solito
verso gli altri come Bilancia o Aquario. In questa posizione, Saturno
si fissa e non cambia idea, mai. A sentire chi ne è in possesso,
sono gli altri a non capire le loro ragioni, spesso chiudendosi in una
sorta di sordità congenita. La prima idea di solito è
quella giusta e deve essere portata avanti all’infinito. A costo
di ritrovarsi poi da soli convinti di non essere stati capiti, né
meritati dal mondo. Per ovviare a questo problema il sistema migliore
è raggiungere posizioni di potere e tenersele ben strette, costi
quel che costi. Si vedano a tal proposito gli esempi in campo politico
di Giulio Andreotti, Massimo D’Alema, Clemente Mastella, l’accoppiata
Bill & Hillary Clinton. Se il soggetto non riesce a ottenere il
potere è certo, geneticamente certo, che sia colpa del prossimo
che non capisce il suo immenso valore. Gli esempi citati fanno però
capire che, mediamente, chi ha questa posizione planetaria riesce a
conservare a lungo la propria posizione di eminenza, spesso con una
faccia di tolla che il Leone non avrebbe, ma Saturno sì. Guarda
caso, un nativo celebre ha coniato il famoso detto che «il potere
logora chi non ce l’ha». Ama rinunciare a ben poco e proprio
per questo eventuali privazioni sono vissute malissimo. Spesso già
maturi in giovane età, non rifiutano la vecchiaia, ma in qualche
modo l’immobilismo del segno sembra mummificarli naturalmente,
senza bisogno di farsi eviscerare o di dosi massicce di botulino. Può
diventare duro se non spietato se si sente mancare di rispetto, dato
che ha un concetto molto singolare di giustizia, ossia si sente superiore
al giudizio comune. Se mai è a lui che spetta giudicare gli altri,
e che gli altri non si azzardino a fare lo stesso con lui… SATURNO IN VERGINE Nel
sesto segno, spesso Saturno tende a vedere piccolo. Ottimo per chi si
occupa di regolamenti condominiali e di burocrazia in genere, è
poco portato invece per le astrazioni e i voli pindarici. Ed è
giusto così: ha infatti in sé una dose troppo grande di
concretezza per disperdersi in cose inutili. Il suo realismo è
però il suo punto di forza come il suo punto di debolezza. Se
infatti con le sue capacità logiche è in grado di cogliere
subito il dettaglio sbagliato in una questione, poi magari si incaglia
sullo stesso dettaglio considerandolo più importante del quadro
d’insieme. E magari facendone quasi una questione di principio
esistenziale, quando magari uno scambio franco di opinioni basterebbe
a risolvere il problema. Non aspira al potere, o semmai lo vorrebbe
distribuire come marmellata sul panino, equamente in ogni punto. È
il Saturno di chi dichiara che il potere spetta a chi lavora e paga
le tasse, suddiviso in base a una precisa regolamentazione delle singole
funzioni, poteri e compiti del singolo. Ossia, tutto il contrario di
quello che comunemente si intende per potere. È capace di rinunciare
a molto, perché spesso si accontenta naturalmente di poco. Intende
la giustizia in senso burocratico-amministrativo, e si indigna forse
meno per un omicidio che per un’infrazione al codice del lavoro.
Guarda realisticamente alla vecchiaia e spesso la affronta con una serie
di check-up preventivi che, se non riescono a evitare gli acciacchi
fisici, escludono però qualsiasi sorpresa. SATURNO IN BILANCIA In Bilancia, segno della sua esaltazione, Saturno assume soprattutto connotati etici. Il rigore del pianeta, sommato alla necessità del segno di tenere in conto le esigenze degli altri, fa sì che in primis i nati con questa posizione planetaria siano severi con se stessi, e in seconda istanza con gli altri. Il giudizio è quindi applicato al proprio comportamento in nome di alti principi etici, a volte difficili da sostenere. C’è ovviamente anche l’altra faccia della… Bilancia, quando in nome dei propri principi i nativi sono convinti di avere sempre ragione ed esercitano il proprio giudizio con una buona dose di fanatismo.
È una posizione elusiva e complicata, perché
il segno che lo ospita tende a occultare e mascherare le simbologie
del pianeta. Mi spiego: se il Saturno in Leone dice «il potere
è mio perché mi spetta di diritto» quello in Scorpione
lo ottiene o cerca di ottenerlo in forma occulta, senza sbandierare
più di tanto quel che desidera e a volte manipolando i risultati
per arrivare dove vuole. Se il pianeta in Toro ha una logica lineare
e realistica, quello in Scorpione non si fida mai di quello che vede
ma è certo che dietro a ogni fenomeno o comportamento ci sia
sempre o quasi sempre una motivazione diversa da quella dichiarata a
parole. Acutissimo ma a volte troppo contorto, può restare vittima
di questa sua diffidenza pseudo-psicanalitica: se è vero infatti
che non esiste soltanto ciò che si vede, è pur vero che
anche la facciata ha un suo senso e una sua funzione. Non gli interessa
la durata nel tempo, perché preferisce le sfide e le rinascite
dalle proprie ceneri. Come pure ama distruggere e seminare, fasi alterne
tipiche dello Scorpione. Le rinunce a cui può sottoporsi possono
essere sessuali o economiche, ma con la sotterranea convinzione di poter
risorgere. Può essere spietato anche per un pizzico di crudeltà
congenita, indipendentemente dal segno natale, e può giustificare
chi commette atti criminali, perché in cuor suo è attirato
da tutto quanto è torbido. Vive la vecchiaia come una sfida e,
se non ha paura del declino fisico, ha il terrore di perdere la lucidità
mentale e in cuor suo spera di potere essere attivo sessualmente fino
a tardissima età. Oppure di morire prima. Nel nono segno Saturno si ammorbidisce perché assorbe l’influsso bonario di Giove e X, anche se non è esclusa la possibilità di fanatismo ideologico a causa di Nettuno. La logica è di tipo filosofico, con tutto quello che ciò comporta. Ossia il partire da una teoria per incastrarci dentro poi tutti i dati del reale, può essere un’ottima scelta se la teoria è esatta, mentre se non lo è si prendono abbagli colossali. Ma non li si riconosce per carenza di capacità critica. E magari si impongono i propri dettami ideologici agli altri, perché chi ha questa posizione planetaria (Lenin, Che Guevara, Gandhi) cerca di raggiungere posizioni di potere, e le ottiene, convinto di fare il bene degli altri, partendo appunto da basi teoriche. La tendenza bonaria del segno impedisce però a chi ha questa posizione planetaria di essere davvero spietato. Se lo è, lo fa con l’atteggiamento della mamma premurosa che purga il proprio piccino convinta di farlo crescere grazie al proprio operato forte e sano. Non ama molto rinunciare alle cose, ma può farlo in vista di un beneficio futuro, o di un cosiddetto fioretto: se non mangio dolci per un mese, Dio o chi per lui deve garantirmi la guarigione dell’amata nonnina o la vittoria del mio partito alle elezioni. E se il fioretto non porta i frutti sperati, l’unico a stupirsi è chi lo ha fatto, in virtù di una certa dose di ingenuità. Ha un forte senso dell’ingiustizia sociale, ma stenta ad essere duro anche contro chi è autenticamente crudele, perché tende a trovargli sempre una giustificazione. Non teme la vecchiaia, anche perché di solito è vivace e vitale, e apprezza molto la saggezza che essa può portare.
È una delle migliori posizioni del pianeta, trovandosi nel posto giusto, perché guarda ai fatti e non sa cosa siano le seghe mentali. Ossia, per arrivare da A a B la via più breve è una linea retta e quella va percorsa. E, se la via è in salita, si conosce in partenza il dislivello stradale e ci si arma di piccozza e scarponcini adatti… Dona spesso un’istintiva saggezza anche in giovane età, velata da un pizzico di cinismo. Ma il cinismo, a ben vedere, è solo realismo che si esprime anche a parole. Dà di solito una grande ambizione, ma senza che si stacchino i piedi da terra. Se si è nati in una tribù di tuareg nel deserto del Sahara, non si aspira a diventare presidenti degli USA. Si vuole essere però capo-cammelliere e quasi sempre ci si riesce anche. Lavorando sodo e con determinazione ma privandosi di poco. Punta in alto, infatti, per potersi godere anche i piaceri dell’esistenza. Se non ce la fa, si adatta, impiegando il consueto realismo. Ciò a cui aspira è ovviamente il potere, se non quello politico, di certo sulla propria vita e spesso sulla propria famiglia, che tende a dominare o a guardare dall’alto. Anche chi, per particolari circostanze della vita, il potere non arriva a conquistarlo, riesce comunque ad avere in sé una certa autorevolezza. Della giustizia gli importa poco, preferisce i risultati, quelli personali. Si indigna perciò e si muove soprattutto se vede toccati i propri interessi. I paladini dell’umanità abitano altrove… La vecchiaia è la sua stagione della vita ideale, perché sin da giovane aveva in sé una certa dose di maturità. L’accumulo di responsabilità che naturalmente si attribuisce può portarlo nel tempo ad avere problemi alla colonna vertebrale, o a forme artritiche o reumatiche.
È una delle posizioni del pianeta meno pesanti da vivere, anzi concede spesso a chi la possiede una felice capacità di adattamento nei rapporti umani. Anche i segni più egocentrici ed egopatici come Ariete e Leone, infatti, si costringono istintivamente a smussare gli spigoli che troppo spesso incrinano i rapporti umani. Intendiamoci, anche in questa sede il pianeta sa essere duro e spietato se gli serve, ma lo fa con cognizione di causa e per eliminare un problema. Grande diplomatico per natura, può ottenere una posizione di potere perché sa mettere d’accordo i punti di vista più disparati, impiegando quello che gli riesce meglio, la scienza del compromesso. Le sue capacità logiche non sono pertanto rigide, anzi sono mutevoli e adattabili alle circostanze, grazie alla presenza nel segno di Urano e Nettuno, e spesso scaltre e sottilmente manipolatorie, per la presenza di Plutone in trasparenza. È idealista, ma a modo suo, e se soffre per le ingiustizie del mondo – e spesso lo fa – non è detto che conservi sempre lo stesso punto di vista su una questione, anzi. Può anche avere accessi di fanatismo, se è troppo intriso da Nettuno, e avere momenti in cui eserciterebbe la giustizia come ai tempi della rivoluzione francese. Insomma, taglierebbe la testa a questo o a quello. Poi però si riprende, e ritorna alla realtà. Non ha paura della vecchiaia, perché la considera uno dei tanti passaggi della vita, anche se in questa età può essere portato ad avere problemi di circolazione o al cuore.
Secondo
un Pesci illustre, Ennio Flaiano, la via più breve tra due punti
è l’arabesco, e mi pare una definizione perfetta per Saturno
nel segno. Ci sono varie gradazioni in questo uso un po’ barocco
della logica. Può esserci la genialità allo stato puro,
grazie all’apporto della Luna e di Nettuno, anche se può
trattarsi di genialità discontinua e non sempre compresa dai
contemporanei. Chi genio non è può invece costruire deliziosi
castelli logici simili a certe creazioni fantasy, tanto piacevoli per
l’immaginazione quanto poco in contatto con la realtà del
mondo. Il potere in sé e per sé gli interessa poco o nulla,
a meno che non sia esercitato su ambienti stravaganti e settari, quali
monasteri, prigioni, comunità di recupero per tossicodipendenti.
Chi ha questa posizione planetaria ha comunque un’istintiva attrazione
per quanto è diverso e, anche se collegato alla realtà
per altri elementi del suo tema natale, si ritaglia uno spazio per dare
libero sfogo ai suoi furori mistici o eccentricità. Potrebbe
trattarsi di uno di quei manager che, una volta all’anno, si ritirano
in un eremo per digiunare e meditare in solitudine. Questa potenziale
diversità intrinseca fa sì che abbiano qualche lato di
intolleranze nettuniane, soprattutto in campo etico o religioso. Hanno
paura della vecchiaia ma sanno che, in quell’età, potranno
dare libero sfogo ai lamenti che per il resto della vita hanno cercato
di tenere sotto controllo… Oppure sognano di ritirarsi a ottant’anni
in un eremo sperduto per cercare di andare incontro all’infinito. Saturno e la razionalità – Parte seconda,
il pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti Saturno, rinuncia e privazione – Parte seconda,
il pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti Saturno, potere e durezza – Parte seconda, il pianeta
nelle case e in rapporto con gli altri pianeti Saturno, maturità e vecchiaia– Parte seconda,
il pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti
Massimo Michelini, 2/06/2008 |
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