Cumino
di Laura Nicoli
Nome botanico: Cuminum cymynum
Famiglia: Ombrellifere
Provenienza: Egitto
Estrazione: dai semi
Profumo: caldo, speziato, aromatico
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Mercurio
Proprietà: antisettico, antispastico, depurativo, digestivo, antifermentativo, stimolante, tonico
Principali indicazioni: disturbi digestivi, coliche addominali, intossicazioni, stanchezza, debolezza
Precauzioni: può causare irritazioni su pelli sensibili |
Storia
Il Cumino è stato usato fin dall'antichità. I semi, ritrovati nel sito siriano di Tell ed-Der, sono stati fatti risalire al secondo millennio avanti Cristo. Sono stati riferiti anche diversi ritrovamenti, relativi all'età del Nuovo Regno dell'Antico Egitto.
Originariamente coltivato nell'Iran e nelle regioni mediterranee, il cumino è menzionato nella Bibbia, sia nel Vecchio testamento (Isaia 28:27) che nel Nuovo testamento (Matteo 23:23). Era conosciuto anche nell'antica Grecia e nell'antica Roma. I greci tenevano il cumino a tavola, in un suo contenitore (più o meno come si usa con il pepe oggi), e questa usanza è mantenuta a oggi in Marocco. L'uso del cumino divenne sempre meno frequente, in Europa (con l'eccezione di Spagna e Malta) a partire dal medioevo. Fu introdotto nel continente americano da parte dei coloni spagnoli.
In Germania è molto usato in cucina ed anche per la preparazione di liquori.
Descrizione
È una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Apiaceae (o Umbrelliferae), con un fusto sottile e ramificato alto 20-30 cm. Le foglie sono lunghe 5-10 cm, disposte a pettine. I fiori sono piccoli, bianchi o rosa, e disposti a ombrella. Il frutto contiene un singolo seme. I semi del cumino sono simili a quelli del finocchio e dell'anice, ma sono più piccoli e di colore scuro. Da non confondere con il carvi che presenta frutti simili ma con un aroma completamente differente.
Cresce prevalentemente nelle pianure, vicino ai rigagnoli, sui terreni paludosi. Predilige, dunque, i terreni umidi e cerca il sole.
Proprietà
Il cumino è una delle spezie usate in cucina anche se si rivela utile per molti scopi medicinali. Dà sollievo quando sono presenti gas e indigestione, coliche e diarrea. In particolar modo i tipi Fuoco dovrebbero usarlo regolarmente e soprattutto quando mangiamo cibi come pomodori o spezie forti, in quanto il cumino ne contrasta gli effetti riscaldanti. Inoltre, migliora l’assimilazione dei cibi e, per questo, può essere usato per trattare situazioni di debolezza e carenza alimentare. L’infuso caldo combatte l’alito cattivo, i gonfiori ed i disturbi femminili; l’infuso in acqua fredda è un delicato detergente e disinfettante per gli occhi.
Svolge un’azione digestiva, disinfetta ed aiuta a risolvere i problemi di aerofagia. È assai utile contro le fermentazioni intestinali, allevia i dolori causati da coliche e crampi all’intestino. Crea una barriera protettiva sulle mucose intestinali, proteggendoci da eventuali infezioni.
È un componente fondamentale della miscela del curry.
Per gli Arabi esso stimola il desiderio sessuale, mentre per gli Indiani lo inibisce.
È tonico e stimolante ed è indicato in caso di debolezza, cefalea, esaurimento.
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