Issopo

di Laura Nicoli

Famiglia: Labiate
Nome botanico: Hissopus officinalis
Distribuzione: bacino del Mediterraneo
Parti utilizzate per l’estrazione dell’olio essenziale: dalle estremità fiorite
Profumo: dolce, speziato, erbaceo
Energia: yang
Simbologia planetaria: Giove
Proprietà: espettorante, antisettico, tonico del cuore e del respiro, sudorifero, febbrifugo, cicatrizzante, digestivo, antireumatico Indicazioni principali: bronchite, tosse, asma, influenza, reumatismi, scottature, eritemi, contusioni, traumi, affaticamento, convalescenza
Precauzioni: non usare in gravidanza e in soggetti epilettici

Descrizione
L'issopo (Hyssopus) è un genere di circa 10-12 specie di piante semi-boscose nella famiglia Labiate, native del Mar Mediterraneo orientale. Sono piante aromatiche, con i gambi ramificati eretti di lunghezza di fino a 60 centimetri coperti di capelli fini alle punte. Le foglie sono oblunghe e strette, di 2-5 centimetri di lunghezza. Un piccolo fiore azzurro cresce nella parte superiore dei rami durante l'estate. La specie di gran lunga più nota è l'erba d'issopo (H.officinalis), ampiamente coltivato fuori della propria zona natale nel Mediterraneo.
La parola issopo si può far risalire sia alla lingua greca hyssopos, che significa aspetto a freccia, sia alla lingua israelita esob, che significa origano, anche se vi è il dubbio che l'issopo officinalis sia lo stesso dell'issopo descritto nell'Antico Testamento.
L'issopo si usa in agricoltura perché è un buon compagno del cavolo, perché allontana la farfalla bianca del cavolo e secondo Dorothy Corridoio migliora il rendimento della vigna, se piantata lungo le file, specialmente se il terreno è roccioso o sabbioso. Tuttavia l'issopo sarebbe antagonista dei rapanelli, e quindi non andrebbe seminato in loro vicinanza. L'issopo inoltre attrae scarafaggi, moscerini e farfalle, così ha un posto nel giardino selvatico per essere utile nel controllo dei parassiti animali e nel provocare impollinazione senza l'uso dei metodi artificiali.

Storia
Nell'Antico Testamento (Es 12,22), fu usata come pennello per segnare col sangue d'agnello le porte delle famiglie israelitiche che l’angelo distruttore doveva risparmiare in occasione dell'esodo dall'Egitto (la 1° Pasqua). Tradizionalmente la pianta d'issopo era usata in rametti riuniti come aspersorio e utilizzata nelle purificazioni. Nel Nuovo Testamento, (Giovanni 19,29) si dice che una spugna impregnata di aceto fu fissata su una canna di issopo e offerta da bere a Gesù in croce, come atto di pietà. Dato che la canna di issopo utile, non può essere più lunga di 30 cm, più altri 30 cm di lunghezza del braccio, ciò indicherebbe che la traversa della croce non era così alta quanto a volte viene ritratta ma che la testa di Gesù si trovava a circa 2,20 metri da terra. Molte delle proprietà magiche storiche dell'issopo che precedentemente erano state allontanate come superstiziose ancora una volta sono state riconosciute.

Utilizzo in cucina
Ha un sapore di menta un po' amaro e può essere aggiunto alle minestre, alle insalate o alle carni, anche se dovrebbe essere usato con parsimonia poiché il sapore è molto forte. Entra nella composizione del liquore Chartreuse. L'issopo è un ingrediente dell'acqua di Colonia.

Proprietà
La tintura di issopo, per la sua azione depurativa, è consigliata a primavera come cura disintossicante. Come le piante sotto il dominio di Giove, è antispasmodica, balsamica, emolliente, espansiva e confortativa, restituiva di energia. Per gli antichi “scioglie la flemma nel petto e nel polmone e fortifica”. Stimola, infatti, il riassorbimento degli umori corporei, quali linfa, mucosità in genere, quando diventano eccessivi e vischiosi. L’essenza trova, quindi, indicazioni nelle affezioni dell’apparato respiratorio, dove ha un’azione tonica e stimolante sul respiro e fluidificante delle secrezioni sotto forma di inalazioni o per frizioni sul petto.
Agisce sulla mente con un effetto tonico, rendendola più chiara e lucida, con un’azione simile all’essenza di basilico ma meno incisiva e penetrante. Molti popoli antichi profumavano il pane con issopo per assicurarsi la longevità, perché esso purifica il sangue e la mente. È tonica anche sul circolo, dove tende a innalzare la pressione arteriosa: per questo è indicata nelle astenie postinfluenzali, nelle anemie, nei soggetti linfatici, mentre è sconsigliata in caso di ipertensione arteriosa. Sulla pelle, per compresse fredde, aiuta il riassorbimento di ematomi e accelera la guarigione di ferite. L’acqua di issopo, derivata dal processo di distillazione dell’olio essenziale, è di carattere prettamente maschile e rappresenta un ottimo tonico dopobarba per la toelette dell’uomo.

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