Timo

di Laura Nicoli

Nome botanico: Thymus vulgaris
Famiglia: Labiate
Descrizione: pianta cespugliosa, alta fino a 20-30 cm, con fusti legnosi alla base e fittamente ramificati e rami sottili. Le foglie sono piccole e lanceolate e le infiorescenze sono a spiga, con minuscoli fiorellini rosa o bianco, riuniti per 3 all’ascella delle foglie superiori formanti una specie di spiga alla sommità delle ramificazioni. Le foglie opposte, sessili, piccole e lineari, sono di colore verde cenerognolo, disposte in fascetti sui nodi dello stelo e dei rami. L’intera pianta ha un odore penetrante e aromatico. Fiorisce da maggio a tutto agosto.
Distribuzione: originario dell’Europa meridionale, il timo cresce spontaneo soprattutto nelle aree ben soleggiate e sui terreni aridi e rocciosi dei Paesi meridionali (Spagna, Italia centrale e meridionale, Grecia, Turchia, ecc.). Lo si coltiva nei giardini come pianta da bordura e negli orti come pianta da condimento.
Profumo:  piccante, erbaceo, caldo; aromatico, fresco, dolce.
Colore: giallo o marroncino, arancio.
Energia: yang
Simbologia planetaria: Mercurio, Venere; Marte
Proprietà: antisettico, (azione antimicrobica ad ampio spettro verso batteri, funghi, virus), tonico nervoso, stimolante della circolazione (alza la pressione arteriosa), stimolante immunitario, sudorifero, vermifugo.
Indicazioni principali: astenia fisica e mentale, disinfezione dell’aria in quanto balsamico, influenza, sinusite, faringite, bronchite, reumatismi, dolori muscolari, infezioni della pelle, cellulite, edemi, disturbi circolatori, verruche. Malattie infettive, cefalea, stress, tendenza all’ipotensione arteriosa.

Storia
In greco il nome “timo”, thymòn” significa “ardo come profumo”. Fu tradotto nel latino thymus vulgaris e serpillum: la prima ama i luoghi aridi e presenta fusti ascendenti o eretti, la seconda fu chiamata così perché cresce strisciando sui terreni rocciosi dove cresce.
Il timo è un arbusto odoroso che cresce spontaneo nell’area mediterranea ed è una pianta dalla lunga tradizione: i boschetti di timo degli antichi erano sacri; il suo profumo era il “respiro di Zeus” ed entrava nella combinazione del cosiddetto “mazzetto degli dei”, ottenuto tagliando all’alba, ancora bagnati dalla rugiada, rosmarino, menta e timo, a cui andava aggiunto, alla sera, un rametto di issopo, il tutto legato con 3 fili d’erba intrecciati. Questo mazzetto, appeso in una stanza, avrebbe dovuto propiziare felicità e salute.
I filosofi dell’antica Roma usavano prendere un infuso stimolante di timo prima di dedicarsi ai loro studi, in quanto ravvivava la mente, favoriva l’attività intellettuale e aiutava a lavorare con maggiore impegno. Infatti, il timo è una pianta mercuriana, e Mercurio è il pianeta della mente, della facoltà razionale, della comunicazione rapida ed efficiente.
Il timo portava salute e felicità anche nei banchetti nuziali, dove veniva inserito nelle decorazioni vegetali; veniva regalato o bruciato nelle cerimonie religiose perché ritornasse a Zeus.
La Scuola Salernitana consigliava a chi si fosse sentito depresso di avvicinarsi al timo e di inalare l’aroma, affinché potesse curare le ferite dello spirito.

Principali indicazioni:
Le due grandi qualità dell’essenza di timo sono principalmente la sua forte azione stimolante generale e la sua notevole capacità antimicrobica.

Quando e come utilizzarla:
Come stimolante, il timo agisce sia a livello della psiche, dove risveglia l’intelligenza, la memoria e la capacità di concentrazione, in caso di stanchezza mentale, stress, superlavoro, sia a livello fisico dove attiva la circolazione arteriosa, innalza la pressione, stimola il fegato, migliora la digestione, rafforza le difese immunitarie stimolando l’attività dei globuli bianchi, ha azione leggermente afrodisiaca e stimola le mestruazioni.
In caso di debolezza fisica o mentale, convalescenza, stati di affaticamento conviene attingere alla saggezza degli antichi e reintegrare le proprie energie e gli interscambi tra una funzione e l’altra dell’organismo attraverso questa pianta mercuriana: una doccia o un bagno al mattino arricchiti con due gocce di essenza di timo permettono di passare velocemente dal sonno alla veglia, di coordinare la mente ed il corpo e di “resettare” e pulire le funzioni sensoriali (vista, udito) e di comunicazione (linguaggio).
Per la straordinaria versatilità delle essenze naturali, questa sua azione stimolante non è però rigida, bensì è modulabile, riequilibrante e sedativo in caso di insonnia e di nervosismo. Per queste sue indicazioni, può essere impiegato per bagni o docce rivitalizzanti alla mattina.
L’altro grande polo di azione del timo è nel versante delle malattie microbiche: infatti, è il miglior antisettico che esista in natura, di cui è stata dimostrata ampiamente l’attività battericida nei confronti dei germi patogeni. Pertanto, è indicato in corso di infezioni respiratorie quali bronchite, influenza, tosse, mal di gola, eccetera. Se ne consiglia l’uso per inalazioni di vapore e per frizioni al petto e sulla schiena, nella quantità di 1-2 gocce in poco olio vegetale, oppure diffuso nell’ambiente con un diffusore d’aromi, per disinfettare la stanza di un malato, in corso di un’epidemia influenzale. Inoltre, per il suo effetto astringente, riduce la produzione di muco.
In caso di infezioni urinarie va massaggiato a livello addominale, nell’area di proiezione cutanea della vescica, cioè sopra la regione pubica nella parte inferiore dell’addome; nella parte centrale, con un massaggio circolatorio in senso orario, si impiega per i disturbi intestinali, quali intossicazione, fermentazioni o spasmi.
È utile anche nelle forme reumatiche, crampi muscolari, sciatica.
Sulla pelle trova impiego per spugnature, lavaggi, applicazioni diluite, in corso di infezioni, foruncoli, acne, tagli, punture di insetti, dermatiti del cuoio capelluto, dove agisce anche in caso di parassitosi (pidocchi); per sciacqui disinfettanti è utile in caso di gengiviti e stomatiti.
In tutti i casi assumere 1-2 gocce di olio essenziale al giorno, ponendole in un cucchiaino di miele, fino al miglioramento. In alternativa, versare una tazza di acqua calda su 1 cucchiaino di sommità fiorite essiccate, attendere 10 minuti, filtrare e bere 2-4 tazze al giorno. Per i bambini metà dose.

Controindicazioni

Gastrite e ulcera peptica, ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. L’olio essenziale applicato esternamente può provocare dermatiti.

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2/6/2008