LA ROTTA DI ULISSE

 


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Mercurio e il senso dell’umorismo

di Massimo Michelini

Secondo il dizionario on-line del Corriere della Sera, l’umorismo è la “Disposizione dell'animo portata a cogliere gli aspetti divertenti o grotteschi della realtà e a sorriderne con ironica comprensione: (…).1
Se si pensa a certe barzellette qualche dubbio sorge sull’esattezza della definizione. Siamo certi che chi ride ha davvero comprensione di chi dileggia?
Cerco altre risposte, sperando di trovare qualcosa di più pertinente. Tra le tante definizioni anche prestigiose di senso dell’umorismo2 nessuna mi convince però del tutto, i pur illustrissimi Emerson, Bachtin, Pirandello e Freud non mi dicono nulla di definitivo e convincente.
Così, come sempre, sono costretto a interrogarmi sul significato profondo del sense of humour. Sono però certo della sua attribuzione astrologica a Mercurio.
Nota curiosa, il riso provocato da una battuta di spirito è una reazione fisiologico-emotiva appartenente solo alla razza umana. Gli animali possono infatti sorridere, e lo fanno ad esempio i cani verso i loro padroni, manifestando però un sentimento di affetto. La risata scatenata da una situazione comica non appartiene invece loro.
Una manifestazione quindi della superiorità della specie umana? Non saprei, di certo è una delle cose che la differenzia rispetto a quelle animali, come ad esempio la capacità di camminare sulle gambe e la possibilità di usare le mani per compiere i più vari lavori, questa comune pure alla famiglia delle scimmie, notoriamente imparentate agli umani.
L’umorismo indica di certo una maggiore rielaborazione intellettuale e, forse proprio per questo, una certa lontananza dall’istintualità pura, con quel che comporta.
Già nei primi mesi di vita il neonato risponde però agli stimoli delle persone che lo circondano3, con una manifestazione istintiva di gioia o divertimento. Sul piano fisico, ridendo si attivano le parti anatomiche proprie dei Gemelli, ossia bronchi e polmoni, alterando il normale funzionamento di un fenomeno fisiologico proprio del terzo segno, la respirazione. Ridendo cambia infatti il ritmo respiratorio (e per il ritmo dobbiamo scomodare sempre i due pianeti domiciliati in Gemelli, Mercurio e Y), alterando in qualche modo il normale andamento del ritmo vitale, procurando però una sensazione piacevole.
Inoltre la risata provoca movimenti muscolari in alcune parti anatomiche proprie del viso-Toro, ossia la bocca e gli occhi, entrambe regolate dal pianeta opposto a Mercurio, Giove.
La battuta di Mercurio genera quindi il riso di Giove, un momento di intelligenza mercuriale scatena la rilassatezza gioviale.
Ha inoltre spesso una funzione socializzante, come vuole Mercurio, perché la battuta di spirito – se ben riuscita – aiuta a instaurare un clima4 amichevole. Favorisce inoltre l’inclusione o l’esclusione da un gruppo, perché chi ride insieme si sente in qualche modo simile, identificandosi in un certo gruppo o modo d’essere. Ad esempio le barzellette su politica, religione e identità sessuale creano questo effetto. Una battuta su negri, ebrei o omosessuali, tanto per fare un esempio tipico, rafforzerà il sentimento di NON fare parte di quel gruppo. Oppure se ne fai parte, ti sentirai escluso perché gli altri, la maggioranza, ridono di te. Se sarai intelligente e poco suscettibile, puoi però tu per primo fare dello spirito su certe tue caratteristiche, cosa che riesce molto bene ad esempio agli ebrei, in grado di trasformare l’autoironia in un’arma di difesa. Per tornare all’astrologia, tutte le modalità appena descritte sono tipiche di Gemelli e Vergine, segni in cui Mercurio riceve il sostegno di Y, primo transplutoniano.
Ridere e sorridere è quindi naturale e a causare le risate è di solito una situazione in cui qualcosa sovverte la regolarità tipica della sesta casa. Si ride per l’imbecillità altrui, per un errore non nostro, per una situazione erotica in qualche modo fuori dagli schemi. Se racconto ad esempio un atto sessuale rientrante nella norma non suscito risate, tutt’al più curiosità o voglia di emulare chi ha speso con piacevolezza il suo tempo. Se però narro una barzelletta in cui una coppia di amanti viene interrotta sul più bello dall’arrivo del coniuge, e l’amante uomo è costretto a rifugiarsi in un armadio mentre la moglie fedifraga tenta di distrarre il marito cornificato, creo un attesa dove qualcuno dovrà dire o fare qualcosa di illogico o buffo, scatenando così la risata. Una battuta di spirito che non faccia ridere non costituisce un sovvertimento dell’ordine, perché troppo prevedibile.
Un filone classico di umorismo è poi quello che deforma i nomi, anch’essi regolati da Y, modificandone il significato in modo ridicolo. Come l’anziana senza istruzione, che afferma che la nipote studia all’università “pettegologia”, storpiando l’originale “pedagogia”. Si ride quindi della persona che ha fatto la battuta, in qualche modo stigmatizzando la sua ignoranza, ma pure della situazione surreale narrata. Nel caso citato si immaginano giovinette sedute sui banchi dell’università a cui un togato docente insegna i rudimenti dello sparlare del prossimo.
Chi possiede sense of humour inventa battute, oppure applica l’assurdo alla propria vita, per ridere in prima persona e far ridere il prossimo. In qualche modo non si prende sul serio, anche se per fare il comico di professione bisogna avere spirito di osservazione, senso del ritmo, capacità di concentrazione, adattabilità a situazioni esterne non prevedibili. Per un attore è molto più difficile far ridere che piangere, è noto. Se l’indagine delle motivazioni profonde del riso richiederebbe indagini molto più approfondite, e dall’esito tutt’altro che certo, cerchiamo di capire intanto come ciascuno di noi vive il senso dell’umorismo, se lo possiede, cosa lo fa ridere e come fa ridere nel momento in cui decide di essere spiritoso, e raccontare agli altri un aneddoto o situazione comica.

 

Il Mercurio in Ariete non è un campione di raffinatezza sul piano umoristico. Se fa una battuta può essere anche troppo diretto, magari ridicolizzando un difetto di qualcuno dei presenti. Sapendo però di poter avere la mano pesante, di solito si trattiene, ma prima o poi è possibile che la battuta pesante gli scappi. A volte sa però essere estremamente sottile, magari giocando su doppi sensi erotici. Quando si espone raccontando una barzelletta vorrebbe il consenso generalizzato e, se non suscita risate, pensa che gli altri in fondo siano imbecilli. Tendenza ancora più forte se pure il Sole è in Ariete. Se è in Pesci il senso dell’umorismo non è in cima alla lista dei pensieri, ma la battuta per colpire un nemico di tanto in tanto magari ci scappa. Cosa che fa pure un Sole in Toro, amante degli scherzi camerateschi o tipici dell’ambiente sociale frequentato.
Il pianeta in Toro non brilla per rapidità e il suo senso dell’umorismo è legato soprattutto a quello che più gli interessa, ossia sesso e cibo. Non per nulla Freud, Toro con Mercurio nel segno, pensava ci fosse sempre un significato erotico in ogni cosa, battute di spirito in primis. Se è vero nella stragrande maggioranza dei casi, non sempre è però così. Può ridere pure sugli estranei, diversi da lui e dai suoi cari, in particolare degli stranieri che non ama un gran che, ma mai si permette di ridere delle persone amate. Tutt’al più sorride, ma per affetto, in particolare se anche il Sole è nel segno. Se è Ariete, la battuta può essere rara, e rivolta soprattutto alle questioni erotiche. Se Gemelli, il ritmo abituale rallenta ma - forse per la maggior lentezza nel reperire motivi di divertimento - la battuta è più meditata, diventando talvolta un cavallo di battaglia.
Il Mercurio in Gemelli può essere quello del barzellettiere, con un repertorio infinito e un’altrettanto fulminea prontezza nel porgere la battuta giusta al momento giusto. Pure chi non fa il comico di professione, la maggior parte delle persone, possiede spesso e volentieri la capacità di tagliare addosso i panni al prossimo, e le sue battute sono sulle gaffe sociali, gli errori di forma e l’essere fuori moda, un peccato imperdonabile. Di solito la celia è leggera e, se pure affonda feroce come un coltello affilato nelle carni della vittima di turno, non si insiste più di tanto sullo stesso punto, altri motivi di svago si presentano all’orizzonte. In particolar se si ha pure il Sole in Gemelli, combinazione per cui non si prende la vita troppo sul serio. Con il Sole in Toro si alterna invece una solidità di fondo a una leggerezza in cui il senso dell’umorismo ha un ruolo fondamentale. Se in Cancro, è un ottimo antidoto a certi sentimentalismi eccessivi, e quanto meno si alterna il palpito del cuore alla sana risata liberatoria.


Il pianeta in Cancro ha un umorismo emotivo, nient’affatto cerebrale. Ma, per l’esaltazione per trasparenza nel segno5, appena riesce a non farsi prendere troppo dal sentimentalismo, ha la battuta pronta, spesso molto felice. Forse grazie al senso dell’umorismo riesce anche a restare un po’ bambino, la sua dimensione ideale. L’infanzia, insieme all’adolescenza, è il periodo della vita in cui si ride di più, poi spesso l’esistenza ti fa ingrugnire e perdere in leggerezza. Con il Sole pure in Cancro, se non si è in fase troppo sentimentale, si riesce quindi a ridere della vita, e a farsi scappare di tanto in tanto una qualche battuta fulminante. Un Gemelli acquista in sentimentalismo, e rallenta il bisogno a volte un po’ nevrotico di essere sempre al centro dell’attenzione altrui, mentre un Leone impara spesso a prendersi un po’ meno sul serio, o a concedersi di tanto in tanto qualche salutare risata.
Mercurio in Leone di solito si prende troppo sul serio per riuscire davvero a ridere dell’esistenza, non importa se propria o altrui. Semmai guarda con occhio misericordioso chi lo circonda, poverini mica possono avere colpa se sono fatti così! Se si cimenta poi nel raccontare una barzelletta in pubblico vuole essere certo di ricevere alla fine una risata scrosciante, e guai se l’ingenuo pubblico non dovesse farlo. Va be’, gli incapaci di ridere rientrano comunque nella categoria dei poveretti. Insomma, mediamente il sense of humour abita altre contrade ma, se proprio lo si possiede, sarà allora di qualità eccelsa, le vie di mezzo stanno di casa altrove. Come quello della Vergine Dorothy Parker, poetessa e critica teatrale, capace di scrivere una recensione di questo tenore: “La pièce è perfetta per lavorare a maglia. E se non sapete lavorare a maglia portatevi un libro6.” Abbastanza rara la voglia di ridere per i Leone con questo Mercurio, troppo self-concentred per prendere la vita con leggerezza. Caratteristica comune anche ai Cancro che, tutt’al più, riescono a ridere delle debolezze altrui, di rado delle proprie. O se lo fa deve ingigantirlo, una piccola debolezza non avrebbe senso…
Il Mercurio in Vergine è nato invece per stanare debolezze ed errori, compresi i propri. È campione di understatement, ossia lo sminuire la gravità di un fatto spesso grazie a un paradosso umoristico. Come un parente di Isabella Rossellini, di non so quale segno, che in fin di vita affermava: “Non è niente di preoccupante, ho solo un filino di AIDS!” La situazione può essere quindi disperata ma non seria e il riderne aiuta a sopportare meglio le pesantezze della vita. Critico e sveglissimo, può fare a fettine anche il più coriaceo dei nemici, ma spesso il timore di risultare crudele e insensibile lo frena dal farlo. Parola di un Mercurio in Vergine, capace di rendere una Bilancia un po’ meno rigida, e soprattutto fornirle un salutare senso dell’umorismo. La Vergine con il pianeta nello stesso segno, può risultare caustica, ma è abbastanza scaltra per non risultare troppo acida agli occhi del prossimo, anche se a volte può dichiararlo lei per prima giocandoci su. Il Leone guadagna molto da questa posizione planetaria, riuscendo infatti a non prendersi troppo sul serio, o almeno a non farlo sempre.


Se in Bilancia, Mercurio è costretto a essere educato, anche se fa una battuta di spirito. Quindi prima di lanciarsi in una facezia la viviseziona temendo possa contenere trasgressioni al politically correct o al bon ton. Tanto che a volte si cimenta in umorismo solo di fronte allo specchio, pensando a persone non presenti: il quel caso è certo di non offendere nessuno. Troppo educato per ridere di atti sessuali e sconcezze corporali, fa tutt’al più battute su gaffe sociali o su inestetismi di vario tipo, sempre stando ben attento a che tra l’uditorio non ci sia qualcuno che possa risultarne ferito. Precauzioni decuplicate se anche il Sole è in Bilancia, anche se non scherza in tal senso neppure quello in Vergine, dove si accompagna la paura dell’errore al timore di urtare il prossimo. Lo Scorpione è invece costretto a volte a censurare i propri pensieri, anche se di tanto in tanto gli scappa una battura feroce, magari a sfondo moralistico.
Il Mercurio in Scorpione è invece il trionfo della battuta spiazzante, a volte capace di sovvertire i comuni metri di ragionamento, come accadde ad esempio al geniale e sferzante Oscar Wilde. Le cui fulminanti battute sono citate ancora oggi da chi ama l’umorismo intelligente. Senza arrivare a questi vertici di acutezza, troviamo spesso soggetti che magari stanno di preferenza zitti, ma quando aprono bocca sono capaci di vivisezionare il prossimo, facendolo piegare in quattro dalle risate, sempre ammesso si possieda davvero il senso dell’umorismo, caratteristica che nessuno ha in automatico, compreso questo tipo di Mercurio. Se anche il Sole è in Scorpione l’umorismo può essere macabro, o fortemente sessualizzato, come piace a loro. Se in Bilancia ci può essere l’eleganza della forma e la ferocia della sostanza, come accadde appunto a Wilde. Se in Sagittario, buonismo e lingua tagliente possono andare di pari passo, di solito non facendo troppi danni né in un senso né nell’altro.
Il pianeta in Sagittario spesso preferisce ridere a una battuta piuttosto che crearne una di suo. Se invece la fa, di solito è tutto tranne che crudele, spesso con un messaggio buonista o pedagogico. A volte poi, non confidando troppo nell’intelligenza degli ascoltatori, la spiega pure, smontando uno dei principi fondamentali dell’umorismo, ossia non rivelare il meccanismo che fa scattare la risata. Più che di umorismo in senso classico sembra quindi spesso più un racconto per bambini, anche se il pubblico è di adulti. Tendenza raddoppiata se si è anche Sagittario di segno solare, combinazione più incline al racconto morale che alla barzelletta sferzante. Se si è Scorpione, si alternano le punture di aculeo dell’uno con il buonismo dell’altro, in una sostanziale indecisione di fondo. Caratteristica affine anche ai Capricorno con questo Mercurio, a volte duramente cinici altre travolti da slanci di idealismo. La battuta scatta ovviamente se si è in fase cinica, l’idealismo spinto non rende particolarmente spiritosi.


Il Mercurio in Capricorno in teoria non ha tempo da sprecare in risate, eppure gli riescono molto bene osservando la realtà che lo circonda, e sferzandola con una lingua tagliente. Prima si occupa quindi di sistemare le questioni pratiche, se gli avanza tempo si concede battute lapidarie. Quelle di cui poteva essere capace il geniale Jonathan Swift, Sagittario ma con questo Mercurio, che, per risolvere il problema delle troppe nascite tra la povera gente, propose di arrostire i neonati, dalle carni tenerelle e gustose. Col Sole in Capricorno, se si ha tempo di fare dello spirito, può essere sottile e surreale, in grado di andare alla sostanza di un problema, ma pure di demolire un ipotetico avversario. Anche se si è Aquario l’umorismo può essere atipico e stravagante, come capitò a un geniale matematico e grandissimo scrittore, Lewis Carroll capace di dar vita a uno dei capolavori dell’irrealtà, Alice nel paese delle meraviglie.
Al Mercurio in Aquario la battuta fine a se stessa interessa il giusto. Se mai si impiega il senso critico proprio del pianeta per sfottere la mentalità corrente o un’idea politica o religiosa diversa dalla propria. Spesso in nome di un principio ideologico, ma con un sottofondo di vaghezza incapace di toccare le vette di sublime cattiveria che Mercurio, se usato senza censure, può raggiungere. Se pure il Sole è in Aquario magari si impiega l’umorismo in dosi soft, quasi omeopatiche, per entrare in contatto con il prossimo, ma sempre e soltanto con un sottofondo di bonarietà e possibilismo. Se si è Capricorno magari l’ideologizzazione massiccia può non aiutare troppo il senso dell’umorismo. Come accade pure ai Pesci, altro segno nettuniano di rado esageratamente ironico. Anche in questo caso si cerca un bersaglio soprattutto in campo ideologico o sociale.
Al Mercurio in Pesci manca spesso la capacità di attenzione necessaria per esercitare al meglio l’umorismo. Può però essere spiritoso in maniera surreale, parlando dei propri acciacchi, una maniera subliminale per ricevere comunque e sempre le attenzioni affettive altrui. La comicità in senso stretto sta però di casa altrove, si preferisce occuparsi dei dolori dell’umanità piuttosto che trovarle un momentaneo sollievo attraverso una risata. Tendenza accentuata se pure il Sole è in Pesci, combinazione capace di fare puntare l’attenzione su sanatori e lebbrosari piuttosto che su spettacoli di varietà. Anche se si è Aquario l’umorismo non è in cima alla lista dei desideri, si preferisce occuparsi di Nettuno e dei suoi derivati… Se Ariete, si alternano momenti di esplosione vitale ad altri di lamento prolungato, entrambi modi di esprimersi che con la voglia di ridere c’entrano poco o nulla.


Come per la simbologia di velocità, anche per il senso dell’umorismo la posizione di Mercurio nelle case non dà particolari indicazioni sulla capacità di ridere o far ridere, ma segnala piuttosto il bersaglio di eventuali battute, se le si fanno.

Non si creda però che un Mercurio in prima renda autoironici. Può capitare, ma si è portati piuttosto ad avere un ritmo veloce e a un certo giovanilismo e curiosità di fondo, senza avere particolare predisposizione a rendere il mondo un campo da cui attingere materiale di divertimento. Tendenza raddoppiata se pure il Sole è in prima. Se invece è in dodicesima il senso dell’umorismo può essere impiegato come un’arma per difendere certe proprie stranezze o voglia di isolamento. Se è in seconda magari si fanno battute per rafforzare il proprio personaggio.
Il Mercurio in seconda prende come spunto di divertimento quanto vede, andando a scovare nell’ambiente circostante i bersagli delle sue battute. Spesso non riuscendo ad essere del tutto crudele nello sberleffare le persone da lui colpite, la cosignificanza con il segno del Toro glielo impedisce. Caratteristiche confermate se pure il Sole è nella casa. Se è in prima, si può perdere un po’ in vivacità, e battute e spiritosaggini possono essere impiegate per rafforzare il proprio personaggio. Se è in terza, l’umorismo è meno pungente e più bonario.
Il pianeta in terza ha bisogno di brillare e comunicare, e può impiegare pure battute per ottenere il suo scopo. Spesso è però troppo curioso per fare dell’umorismo una professione, troppe cose lo distraggono. Quindi il dileggiare il mondo e i suoi abitanti può essere una parte del suo comunicare, ma non la modalità unica e costante. Ossia, racconto subito la barzelletta divertente sentita da un amico, ma riporto pure la notizia di una strage in Libia, i gossip del quartiere e così via. Curiosità e incostanza accentuate se pure il Sole è in terza, mentre se è in seconda si può impiegare il senso dell’umorismo per uscire dal proprio ambiente, e riscuotere simpatia. Modalità di relazionarsi per qualche verso analoga a quella di un Sole in quarta, spesso bisognoso di proteggersi. Inserirsi in un ambiente nuovo con una battuta può spianare la strada, e rendere il percorso meno faticoso.


Un Mercurio in quarta può avere voglia di ridere in privato, o almeno in ambito familiare. Una certa riservatezza gli impone infatti prudenza nelle relazioni sociali, e anche nel fare battute di spirito. Quando si lascia andare può però essere sottile e centrare il ridicolo di una situazione, oppure avere come soggetto le proprie nevrosi (vedi Woody Allen) o le proprie origini ed etnia (sempre Allen). Tendenza ribadita se pure il Sole è nella stessa casa, mentre se è in terza può esserci una certa reticenza a mettersi in mostra, o lo si fa solo in famiglia. Tendenza opposta se il Sole è in quinta, con un esibizionismo pubblico ma un pudore a esporre i pensieri più profondi. Pure le migliori battute a volte le si tiene per sé, senza esibirle fuori di casa, e dal proprio Io.
L’umorismo di Mercurio in quinta può concentrarsi sulle situazioni sessuali. Tende ad andarci giù pesante con le battute, ed è poco portato alle mezze misure. Di solito la battuta non è intenzionalmente cattiva e non sempre sottile, e viene sparata soprattutto per ricevere applausi o creare intorno a sé un’atmosfera gioiosa. Potrebbe essere il Mercurio di alcuni insegnanti della scuola elementare che cercano di accattivarsi la simpatia degli alunni scherzando. La tendenza a fare umorismo un po’ greve può essere rafforzata se pure il Sole è nella casa, mentre se è in quarta si accompagna un carattere per altri versi riservato al piacere di ridere sul sesso. Pure il Sole in sesta riesce a ridurre la mania di autosminuirsi per il piacere di spassarsela con gli amici, in luoghi preposti al divertimento.
Se pure la sesta casa a volte è tacciata di essere noiosa e ripetitiva, è pure sempre una sede di Mercurio per cosignificanza e quindi possiede senso dell’umorismo, di un tipo particolare. Si può infatti ridere delle malattie proprie e altrui, dei complessi di inferiorità, delle gaffe sociali, dei rapporti di lavoro, di come ci si veste in maniera “sbagliata”. La risata scatta rispetto all’errore, e serve anche ad esorcizzarlo. In particolare se pure il Sole è in sesta, combinazione secondo la quale tutto dovrebbe avere una collocazione precisa, e un’attenzione particolare per quanto non funziona, magari ridendoci pure su. Se il Sole è invece in quinta si stemperano certi eccessi caratteriali anche grazie a un senso dell’umorismo raffinato e pungente. Se in settima, il dettaglio fuori posto è quello che fa venir voglia di far partire la boutade, a volte con la precisa intenzione di punire chi ha commesso il terribile reato di ordine infranto.


Un Mercurio in settima non è particolarmente predisposto a darsi alle battute di spirito, salvo casi particolari. Preferisce usare infatti la sua verve e attenzione per stringere patti con il prossimo. Semmai, può usare una battuta di spirito per socializzare e ammorbidire un rapporto, ma la barzelletta fine a se stessa di solito non gli interessa. Tendenza ancora più forte se pure il Sole è nella casa, indizio di un grande bisogno di rapporti stabili e duraturi con il prossimo. Se in sesta, si possono fare battute sui colleghi di lavoro, sempre però con un fine conciliante piuttosto che distruttivo, anche se sotto sotto un po’ di critica c’è sempre. Se in ottava, l’umorismo dark tipico di un Sole in questa casa si stempera, diventa più bonario. La battuta si fa ma senza intenzione di ferire. I cattivi pensieri si fanno comunque, ma si tengono per sé.
Il pianeta in ottava è invece potenzialmente vivace e arguto, e capace di cogliere i segreti o i pensieri nascosti altrui per riderci su, dentro di sé o pubblicamente. Ossia, coglie subito la falla nel comportamento del prossimo e si diverte molto per questo poi, se gli va, fa una battuta a voce alta, altrimenti ride sotto i baffi. Il divertimento c’è in un caso e nell’altro. A volte con sfumature un po’ sadiche, in particolare se pure il Sole è nella casa. Se invece è in settima si può avere una forte necessità di rapporti umani, ma di tanto in tanto sfoderare pure l’artiglio di tigre pronta a ferire l’avversario. O fare come il gatto che ha catturato il topolino che, prima di uccidere, vuole divertirsi un po’. Se il Sole è in nona si riesce di solito a non essere eccessivamente ideologizzati, anche grazie a un sense of humour venato di irriverenza.
La battuta del Mercurio in nona è invece di solito bonaria, poco feroce. Se la fa è per strappare una risata agli amici e conoscenti, e l’umorismo può essere un po’ infantile, privo di una sostanziale cattiveria. Tendenza bonacciona accresciuta se pure il Sole è in nona, dove in certi casi il massimo dell’umorismo somiglia a quello di certi parroci di campagna che raccontano aneddoti sulle mucche per far ridere i fedeli. Dileggiare gli esseri umani non rientra negli schemi, salvo appartengano a un’altra fede religiosa o ideologica. Se il Sole è in ottava si smorzano certe asperità, e di rado si spruzza veleno mentre si fa una battuta, anzi magari a volte si riesce pure a ridere di certe proprie tendenze troppo cupe e introverse. Se è in decima, assieme al bisogno di dominare si accompagna una predisposizione alla bontà universale, in cui l’umorismo ha una parte secondaria, tranne i casi in cui una risata serve a confermare un atteggiamento ottimista verso la vita.


L’umorismo non è in cima alla lista dei pensieri del Mercurio in decima, notoriamente concentrato su carriera e indipendenza. Spesso proprio per questo un po’ pesante, solo quando è arrivato dove vuole può concedersi la leggerezza tipica dell’ironia. Il tempo impegnato nell’ottenere altro riduce infatti in automatico quello per ridere. Oppure se lo fa, lo fa in fretta per non deconcentrarsi troppo, salvo si faccia di professione l’umorista. Modo di intendere l’esistenza ancora più forte se pure il Sole è nella casa, mentre se è in nona si perde un po’ di bonarietà ma si acquista in sano cinismo. Se in undicesima, il realismo innato consente di fare battute pepate sull’inefficienza altrui.
Il sense of humour di un Mercurio in undicesima può essere garbato e a volte surreale. Possono esserci pure battute a sfondo sessuale, per ridimensionare almeno un poco un’attività dell’Io sia pur piacevole ma che si preferisce non abbia uno spazio esagerato nell’esistenza. Insomma, si può pure essere arrapati, ma mica per questo si deve prendere troppo sul serio il sesso. L’umorismo può essere inoltre un ottimo strumento di socializzazione, un modo per entrare nella vita degli altri con un sorriso. Se anche il Sole è in undicesima spesso la vita si carica di leggerezza, e non si riesce a dare eccessivo peso a nulla, neppure a se stessi. Se in decima, una vita per molti versi concentrata sul lavoro trova spazi di condivisione e allegria insieme al prossimo anche grazie a questo Mercurio. Se in dodicesima, fanno ridere le tante cose poco logiche se non assurde nella vita sociale che ci circonda.
Mercurio in dodicesima è infine troppo concentrato su interessi alternativi per avere voglia di prenderla in ridere. Se lo fa si tratta di un godimento solitario o condiviso con pochi, perché ha la convinzione, se non la certezza, di essere una mosca bianca, e come tale del tutto estranea agli schemi comportamentali della massa. Se pure il Sole è in dodicesima, una stravaganza congenita può ridurre al minimo la voglia di ridere, forse pure per la tendenza all’autocommiserazione. Con il Sole in undicesima si ha un temperamento nettuniano, tutto il contrario della voglia di divertirsi propria di Mercurio. Anche con un Sole in prima la tendenza è quella di non dare troppo peso alla voglia di ridere, a meno che non si possieda un senso dell’umorismo capace di far perno soprattutto sulle situazioni strane e paradossali.


Veniamo infine agli aspetti planetari, capaci di modificare radicalmente le modalità di espressione di un pianeta.

La congiunzione tra Mercurio e Sole rende notoriamente egocentrici e capaci di ascoltare soprattutto se stessi. Per quanto riguarda il senso dell’umorismo, non favorisce in modo particolare l’autoironia semmai, se ci sono indicazioni in questo senso, concede la vivacità e la verve sufficienti per fare gli attori comici, e non importa se le battute sono proprie o scritte da altri.  
Aspetti positivi tra Luna e Mercurio possono favorire l’umorismo soprattutto se il pianeta cade in segni o case tendenzialmente spiritose. La velocità percettiva della Luna aiuta però Mercurio a trovare spunti di divertimento e a metterli in scena se gli piacciono. Rapporti negativi fanno perdere in rapidità di apprendimento e ritmo, rendendo quindi potenzialmente incostante la voglia di ridere.
I rapporti tra Mercurio e Venere, che possono essere solo positivi, ammorbidiscono il sense of humour, rendendolo quindi abbastanza secondario nel quadro dell’esistenza. Oppure gli danno un tono bonario, o la voglia di fare battute anche per piacere al prossimo, mentre la seduttività di solito si basa più su toni morbidi che su quelli acidi propri di tanto umorismo.


Gli aspetti positivi con Marte vanno invece a stimolare certe caratteristiche mercuriali implicite nella tendenza a fare battute. Se infatti il senso dell’umorismo si concentra sull’errore e su quanto devia dalla norma, Marte ha il pallino del nemico, e ha spesso la mano pesante. La battuta fornita da combinazioni di questo tipo può risultare quindi pesante se non feroce. Forse non è troppo raffinata, ma centra l’avversario con l’arma del sorriso sferzante. Colpito e affondato, come nella battaglia navale. Aspetti negativi stimolano spesso la stessa voglia di stendere un ipotetico rivale con una battuta, ma i risultati non sono altrettanto felici, per scarsa coordinazione dei riflessi oppure per una scelta sbagliata dei tempi. E si sa che nella comicità il tempo giusto della battuta è tutto.
Congiunzioni, sestili e trigoni tra Giove e Mercurio inclinano l’eventuale umorismo sul versante del bonario se non bonaccione. Inoltre si ride anche per divertire se stessi, non solo gli altri, e potrebbe esserci la tendenza a scoppiare a ridere già mentre si racconta un aneddoto o una barzelletta. Giove riesce poi a infondere ottimismo al cinico Mercurio, riducendo così la potenziale malinconia del pianeta. Se infatti ride spesso per esorcizzare certe piccole tristezze, come spesso accade ai clown, con il supporto di Giove ride per divertirsi, e basta. Quadrati e opposizioni rendono meno serena e istintiva la voglia di allegria, anche per colpa di una certa suscettibilità. Non c’è autocompiacimento ma c’è anche una difficoltà a credere di riuscire a far ridere il prossimo, e di divertirsi con gli altri. Oppure in certi momenti si ha voglia di farlo in altri no.
Rapporti positivi tra Mercurio e Saturno non inclinano in modo eccessivo all’umorismo, soprattutto perché Saturno non concede la leggerezza indispensabile per essere sempre spensierati e pronti a farsi una risata su tutto. Ciò nonostante la battuta è ragionata e felice, ma magari non ti fa piegare in due dal ridere, come quelle pervase da una sottile vena di follia. L’apporto di Saturno consente però di impiegare l’umorismo per attaccare eventuali nemici, e stenderli con il gancio diretto di un’ironia ragionata. Nemmeno rapporti negativi favoriscono troppo il sense of humour ma per motivi diversi. Ossia manca il tempismo giusto per fare la battuta, oppure la voglia di ridere è discontinua e l’umorismo non è un compagno costante nel corso della vita.


Mercurio e Urano in rapporto positivo possono dare una felice scelta dei tempi, anche nell’umorismo. Soprattutto danno la prontezza per capire di che tipo è l’uditorio a cui si propone una facezia. Ossia, è molto improbabile che si faccia una battuta sui malati di tumore in un reparto di oncologia, o una sui meridionali se sei in vacanza a Palermo. Si cerca poi di attirare consenso con la simpatia anche per un pizzico di opportunismo, ossia se si stempera l’atmosfera si possono portare meglio gli interlocutori dalla propria parte. Cosa che invece riesce difficile a chi ha i due pianeti in rapporto negativo, combinazione capace di causare gaffe (e si fanno battute sui matti in un reparto di psichiatria o altre analoghe uscite infelici) o di non riuscire a creare intorno a sé un clima sereno grazie a una battuta. Può essere anche tipico di chi inizia a raccontare una barzelletta, poi non la ricorda più o la sbaglia a metà narrazione, non riuscendo così a far ridere l’uditorio.
Il rapporto tra Mercurio e Nettuno non influisce un gran che sull’umorismo, e possono riuscirci più gli aspetti negativi di quelli positivi. Questi ultimi smussano infatti l’acidità mercuriale, o conferiscono al pianeta tendenze mistiche o filosofeggianti non troppo favorevoli a un istintivo sense of humour. Aspetti negativi creano invece un clima di tensione tra i due, un conflitto capace di stimolare lo spirito sarcastico mercuriale, quello alla base dell’umorismo.
Plutone e Mercurio sono uniti in due sedi di Mercurio, Gemelli e Scorpione, particolarmente propensi a divertirsi e a irridere tutto e tutti. Se si formano quindi tra di loro congiunzioni, sestili e trigoni, la voglia di divertirsi è grande e, se non si combinano in prima persona sberleffi degni delle novelle del Decamerone, si raccontano almeno aneddoti buffi e divertenti. Magari cercando di trarne pure un vantaggio, perché si vuole risultare a tutti i costi simpatici o perché il clima cameratesco creato favorisce poi un rapporto con una persona a cui magari si vuole vendere qualcosa. Quadrati e opposizioni fanno sì che il soggetto vorrebbe divertirsi mettendosi al centro di un palcoscenico. A volte ci riesce, altre non ce la fa perché non riesce ad attirare l’attenzione altrui, o lo fa in maniera eccessiva, incarognendosi perché avverte in sé un tarlo che non riesce a capire del tutto, e lo tormenta.

Quando è isolato Mercurio non perde in automatico la voglia di ridere e irridere. Piuttosto non riesce a confrontarsi con continuità con il prossimo, o ha difficoltà di comunicazione perché non riesce davvero a capire gli altri o esagera per riuscire a entrare in contatto con loro. Le sue battute possono essere quindi troppo flebili, e quindi non percepite dall’uditorio, oppure esageratamente rumorose, e in qualche modo assordanti. Non è in discussione però la qualità dell’umorismo, tutta da verificare nei singoli casi.

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MANUALE COMPLETO DI ASTROLOGIA - VOLUME QUARTO

I PIANETI - I RAPPORTI TRA I PIANETI

L'INTERPRETAZIONE DEL TEMA NATALE

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1
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/U/umorismo.shtml
2 https://it.wikipedia.org/wiki/Umorismo
3 https://it.wikipedia.org/wiki/Risata
4 Ricordiamo che il clima atmosferico è governato dal pianeta parallelo di Mercurio, Y, e come tale regola pure la possibilità di creare buoni rapporti umani.
5 Per maggiori approfondimenti sulla teoria morpurghiana degli Zodiaci B, si veda la mia serie di articoli, http://www.larottadiulisse.it/strutturaz.html.
6 Cristina De Stefano, Americane avventurose, Adelphi 2007.

massimomichelini1@virgilio1.it

1/08/2015


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