LA ROTTA DI ULISSE

 


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Il kamasutra di Plutone

ossia
Le mille e una forma (e posa) dell’Eros

di Massimo Michelini

Per quanto mi sforzi, gira che ti rigira vado sempre a sbattere contro gli stessi argomenti. Ho un bel provare ad occuparmi di religione, storia e astrologia applicata alle nazioni. Se seguo il mio istinto cado sempre lì, tra le pareti della camera da letto e non per verificare come il tizio tale o talaltro dorma, riposi o sogni. No, la mia curiosità più profonda si concentra spesso e volentieri sull’Eros, il motore primo della vita. E non mi importa nemmeno se l’Eros è anche messo in pratica oppure solo immaginato. Mi intriga invece il desiderio in tutte le sue espressioni: chi conosce il mio tema natale e ricorda la mia congiunzione Venere-Plutone in Leone e prima casa, capirà senza fatica il motivo di questa mia propensione. Astrologicamente la sfera dell’Eros non può essere ascritta ad un unico pianeta, poiché i pianeti direttamente coinvolti nella sessualità sono Venere, Marte, Plutone e X.
Ma se l’Eros è vita – e nessuno può negarlo – tutti gli altri pianeti svolgeranno comunque una funzione nella svolgeranno comunque una funzione nella sfera erotica. All’interno di questa area Plutone esercita un suo ruolo basilare, in quanto signore del cosiddetto “grande principio maschile”. È un istinto primario in cerca di una forma, che può spaziare dal protagonismo individuale – quello che cerca di farci essere primi attori sul palcoscenico della vita – fino a quella spinta di egocentrismo supremo che è la riproduzione di se stessi, dando la vita a una nuova creatura.
E, per riprodursi, bisogna pur sempre sottostare a quel piacevole giogo che ha nome sesso.
Semplificando, la sessualità è una sorta di glorificazione di se stessi. Mi viene in mente a proposito una frase di Virginia Woolf – se non vado errato – «Amare è adorare se stessi nel corpo di un altro.»
C’è chi in questo piacevole ma tribolato campo preferisce il fai da te, ma la maggioranza del genere umano (per non parlare della totalità di quello animale) opta per un rapporto a due, là dove le circostanze lo consentano, ossia si trovi un partner su cui proiettare i propri desideri, il quale a sua volta proietterà i propri su di noi.
Una tenzone di amorosi sensi in cui la forma e l’essenza dell’uno cercherà di fondersi per un’infinitesima frazione temporale nella forma e nell’essenza dell’altro, tentando di vivere al meglio quello che il proprio Eros suggerisce. Tutti noi sappiamo in realtà quando sia complicato l’Eros – per non parlare più genericamente della sfera affettiva – ma credo che buona parte di questa complicazione sia attribuibile a Plutone.
Se ci soffermiamo un attimo sui quattro pianeti sessuali, Venere è di una semplicità estrema, con la sua tipica necessità di piacere, di attirare a sé l’altro, di essere amati.
Altrettanto semplice è Marte, attaccante di sfondamento per usare una metafora calcistica. Si infiamma e si sfiamma, si erge e si rilassa, ma non vive di complicazioni, anzi. La sua funzione è quella di aprire il varco.
La “primarietà” di Marte e Venere è ascrivibile anche al fatto che essi rappresentano in qualche modo la parte più esterna della sessualità, una sorta di piacevole specchietto per le allodole. Gli autentici “portatori” di nuove vite sono in realtà Proserpina e Plutone. Questo compito basilare ma oneroso li carica automaticamente di enormi responsabilità e, in maniera non chiara e confusa, di oscure angosce. Infatti gran parte del genere umano vive la propria esistenza avvertendo fortissima l’esigenza di fare figli, ossia di creare nuove vite.
Però, nel momento in cui questo avviene, si avverte da un lato una fortissima gioia per aver prolungato la propria esistenza attraverso nuove creature, dall’altro una più o meno sottile ansia. Quel figlio concepito è infatti un primo segnale della nostra futura morte. Questo accade ovviamente in quel territorio d’ombra comunemente chiamato inconscio, ma è coscienza comune che, terminato l’atto sessuale con la carica di piacere e di euforia che esso di solito porta, si prova spesso una sottile quanto inspiegabile malinconia. Basti ricordare il detto latino «Omne animal post coitum triste est», ossia dopo l’amore si diventa tristi…
Come ho accennato più complessa è X-Proserpina, che se ne sta là, inalberando un aspetto pacifico in attesa dello spermatozoo vincente che la feconderà (1), all’apparenza ben lieta di venire ingravidata appena possibile. (Anche se in realtà è estremamente selettiva, poiché accoglie in sé solo uno degli spermatozoi e fa inoltre un periodico repulisti dei propri ovuli).
Image:Kamasutra5.jpgSe inoltre pensiamo ai cosiddetti furori uterini, momenti in cui il femminile dà il peggio di sé – e l’utero è legato a X – ci accorgiamo che nemmeno la placida Proserpina è poi così tranquilla. In questi momenti X “espelle” – realmente o metaforicamente – quanto non vuole al suo interno, con manifestazioni di inattesa, inusitata violenza. Per fare un esempio storico-politico è quello che accadde prima della seconda guerra mondiale nella Germania-Toro (segno di domicilio primario di X) che cercò di eliminare con i mezzi che ben conosciamo gli scorpionici ebrei e tutti gli indesiderati per l’utopica creazione di una madre patria “ripulita” dagli elementi estranei.
Ma salvo momenti di rara, estrema crudeltà, di solito Proserpina è di natura quieta e pacifica.
Quanto a Plutone, beh, lui la tranquillità non la conosce proprio. È il magma che ribolle nel vulcano pronto ad eruttare, appena la sua pressione diventa insostenibile.
Ha in sé una carica energetica incredibile, in quanto portatore di vita e di nuove vite. Ma il suo cammino è tutt’altro che lineare, perché da seme ricco di smisurate possibilità deve trovare una sua via verso il mondo esteriore, unendosi all’altro da sé-ovulo che gli darà quella metà mancante che gli consentirà di avere infine una forma visibile.
Chi ha visto in un qualche documentario il cammino degli spermatozoi per raggiungere l’ovulo sa quale battaglia infinita debba sostenere il seme maschile. Sembra di assistere a una gara di Formula 1 in cui i concorrenti si inseguono, si sorpassano tagliando da destra e da manca, si scontrano, si odiano e si sgambettano pur di arrivare primi alla meta.
È probabile che in questa gara di velocità abbia un suo ruolo anche Mercurio. Se pensiamo infatti che Mercurio è il fedele alleato di Plutone in Scorpione e in Gemelli, le due sue sedi più forti, l’accostamento è presto fatto.
Va detto che Mercurio ha una simbologia riconosciuta che è la diretta conseguenza dell’atto sessuale, ossia quella di figlio.
Sembra in qualche modo che lo Zodiaco voglia dirci che l’impulso tormentato e complesso proprio di Plutone ha come obiettivo ultimo e in parte recondito la riproduzione di sé.
Aggiungo en passant che – paradossalmente – nella casa della riproduzione, la quinta, non è presente nessun pianeta sessuale. Il discorso è però troppo complesso per essere trattato in questa sede, e al momento non ho una risposta convincente al problema. Mi limito quindi a constatare la cosa. Come ho già detto, la sessualità è composta da vari elementi e la sua realizzazione non può tralasciarne nessuno.
Nel maschio, ad esempio, una funzionalità fallica scarsa – quella di un Marte carente – può essere alleviata da buone capacità riproduttive-creative (un bel Plutone), oppure aggravata da una potenziale povertà spermatica (un Plutone problematico).
Semplificando, se il Marte è leso e il Plutone no, si compenserà alla mancanza di rigidità e tonicità del muscolo dando fondo alle proprie potenzialità creative, inscenando teatrini erotici o giochi complicati, propri di Plutone. La partner di questi soggetti può risultare ugualmente gratificata perché Plutone comunque avvolge nelle sue spire e nelle sue tortuosità, immettendo nel gioco erotico non solo l’atletismo ma anche una componente intellettuale, se pure orientata al soddisfacimento di un desiderio.
Discorso inverso va fatto invece se il Marte è forte e il Plutone misero. In questo caso l’eros può trasformarsi in ginnastica, all’inizio molto piacevole poi alla fin fine forse noiosa. Plutone prova ad esercitare il proprio fascino, ma con risultati scarsi, se non intervengono altri fattori a salvare baracca e burattini. Ricordo che anni fa analizzai il tema di un signore nel cui oroscopo c’era un quadrato secco tra Plutone in Leone e Marte in Scorpione. Marte era sostenuto però per altri versi e Plutone no. Gli accennai a possibili problemi sessuali e il signore – Ariete – mi rise sonoramente in faccia. Dichiarò infatti tutto orgoglioso che era sua abitudine protrarre l’atto sessuale per ore e ore, senza mai eiaculare. Se proprio poteva esserci un problema poteva essere quello. Dal suo punto di vista arietino il Marte era salvo, quindi bastava e avanzava. Quanto al Plutone, passava in second’ordine. Guarda caso, questo signore ha un unico figlio, gay. Ma anche in questo caso il discorso sarebbe lungo e ritorniamo all’argomento principale dello studio.
Se sia Marte sia Plutone presentano forti problemi, soprattutto fra di loro, beh, in fondo non c’è solo il sesso nella vita. Scherzi a parte, qui la sessualità può essere carente anche se quasi mai si spegnerà mai del tutto. L’attuale fortissimo ricorso alla pornografia e alla prostituzione può essere sintomatico di tali problemi.
Per quanto riguarda il rapporto delle donne con i pianeti della sessualità maschile, andrebbero ovviamente prima analizzati i pianeti sessuali femminili, tenendo purtroppo in conto l’attuale assenza delle effemeridi di Proserpina. Mi riservo di completare l’analisi in altra sede, mentre in questa mi interessa il rapporto con il maschile.
Nella donna Marte e Plutone indicano anche come ella accoglierà e vivrà tali pianeti.
Con entrambi forti o fortissimi di certo una donna non assumerà un atteggiamento passivo all’interno dell’atto sessuale e disdegnerà un compagno non all’altezza delle sue esigenze. Spesso anzi sarà lei a prendere l’iniziativa e a condurre le danze.
Se invece entrambi sono lesi o lesissimi, l’atto sessuale può essere vissuto come un problema, anche se spesso subentra in questo caso la ben nota tendenza a fingere – cosa materialmente impossibile per l’uomo – oppure ad assecondare le esigenze del partner, pur non sentendole come proprie, pur di tenerselo legato.
Se il Marte è leso e il Plutone no, possono esserci difficoltà a farsi penetrare e una netta preferenza per i giochi erotici.
Se accade il contrario, sono bandite invece tutte le sperimentazioni mentre si apprezzano molto le posizioni classiche, in particolar modo quella definita del missionario. È questo il caso delle donne che stravedono per i culturisti e i palestrati, concentrando sul muscolo-Marte i propri desideri.
Tralasciando per motivi di tempo il rapporto che Plutone forma con gli altri pianeti nel tema natale – rapporti che possono mutare di parecchio il quadro d’insieme della personalità, anche in ambito sessuale – mi concentrerò in questa sede sulla sua posizione nelle case.
Infatti, se la lunga permanenza di Plutone in un segno – dai 10 ai 30 anni – dà un imprinting ai desideri di intere generazioni, solo con la sua presenza nelle case possiamo analizzare davvero le sue modalità espressive, pur non potendo dimenticare mai la carica energetica e l’impronta particolare al desiderio che la sua presenza in un dato segno gli conferisce.
Rimando comunque alla Natura dei segni di Lisa Morpurgo e al mio articolo Di Plutone in Plutone apparso su “L’Eco dei Feaci” nel primo numero del 2005 per un approfondimento della problematica in questione.
La casa è l’ambito in cui un dato pianeta esprime le sue caratteristiche con tutte le simbologie che esso comporta.
Per fare alcuni rapidi esempi impiegando il pianeta parallelo di Plutone, Marte, un Marte in prima casa conferisce di solito una mentalità fallica e aggressiva. Un Marte nella sua casa complementare – la settima – indicherà che la violenza e l’impulsività sono spostate nel rapporto con gli altri, anche se sarà l’insieme del tema ad indicare se questa violenza è esercitata o subita, o entrambe le cose.
Un Marte in decima rafforzerà il bisogno di farcela da soli, contro tutto e tutti, spesso per ottenere una posizione lavorativa o sociale di rilievo.
Un Marte in quarta indicherà la famiglia d’origine e la propria abitazione come il luogo dove si vive o si sviluppa la violenza. Anche qui, come per la settima casa, sarà l’insieme del tema ad indicare se la violenza la si subisce o la si esercita.
Ma non dilunghiamoci oltre e passiamo al nostro Plutone.
Va chiarito infine, prima di passare ai casi specifici, che per quel che riguarda la sfera sessuale, in un tema natale maschile Plutone indicherà come il soggetto può e vuole individuare e realizzare i suoi desideri, in uno femminile segnalerà anche le attese riguardo a quello che si vorrebbe che il partner facesse. La differenza non mi pare cosa secondaria, anche per le analisi della posizione del pianeta nelle dodici case.
Il pianeta in prima casa investe l’intera personalità di un protagonismo robusto e inalienabile. L’Io trova il piacere anche nell’indossare le mille maschere che Plutone gli suggerisce. Trasponendo questo istinto sul piano erotico, il sesso è vissuto come una glorificazione dell’Io. Impossibile quindi accettare un ruolo subalterno, ma si esige – o si esigerebbe – dall’altro un applauso incondizionato per l’interpretazione appena eseguita. Non faccio esempi su temi natali specifici, anche se potrei citare un personaggio che conosco molto bene, ossia me stesso. Se lo facessi tirerei in ballo un’altra, menzognera simbologia di Plutone, la pubblicità occulta. Meglio allora passare al caso successivo.

Tema di ROCCO SIFFREDI,
nato a Ortona (CH) il 4 maggio 1964 alle 11.30

Plutone in seconda casa è in esilio per cosignificanza e forse per questo mi pare una delle sedi più difficili da analizzare chiaramente. Quello che, per la sua stessa natura, dovrebbe starsene occultato qui invece vuole mostrarsi. Un esempio plateale in tal senso è Rocco Siffredi, il ben noto pornoattore, che è riuscito a fare un sacco di soldi investendo sulla propria immagine erotica. Le pornostar sono ovviamente poche, ma è assai probabile che chi ha Plutone in seconda casa nel sesso abbia bisogno di vedere o di esibirsi. Dato anche il legame della casa con il denaro, è possibile anche il caso di chi paga per il proprio piacere o prova piacere nell’elargire denaro al partner, oppure a riceverlo. Bandito sarà il rischio dell’avventura sessuale al buio, soprattutto per le donne, a favore della ricerca di un rapporto duraturo, magari esercitato con i mezzi tortuosi di Plutone, ossia ricatti e manovre sotterranee. È possibile inoltre una certa tendenza all’oralità, ma non di quel tipo che si accontenta di un panino alla mortadella. Ornella Tatti mi ha fatto notare, con la sua ricerca, che molti cantautori hanno Plutone in seconda casa. La gola qui viene utilizzata in altro modo, per cantare, ma è evidente la carica di narcisismo di chi sale su un palcoscenico. E il narcisismo è una delle tante facce dell’eros. Il piacere quindi si ottiene anche facendosi vedere e impiegando in qualche modo le parti corporee proprie del Toro, bocca, gola, sguardi seduttivi. Infine possiamo trovarci anche di fronte a una sublimazione delle pulsioni sessuali in un arricchimento di facciata, magari ottenuto con intrighi finanziari e imperi di cartapesta, dietro ai quali si nasconde un bel nulla. Caso emblematico e recente, Calisto Tanzi (2).
Il pianeta in terza casa è in esaltazione per cosignificanza. Di per sé la terza non è fortemente erotizzata, anzi. Accade però che il pianeta in questa posizione doni una forte curiosità un po’ incostante, non disgiunta da un esibizionismo calcolato. Sarà quindi il caso di chi indossa metaforicamente o materialmente i panni di Tarzan o del cicisbeo, a seconda che la propria audience privata abbia gusti esotici o classicheggianti. Ma sempre di audience si tratta, ossia della ricerca di un consenso. Molto apprezzato sarà il dialogo anche durante l’atto sessuale, purché al Plutone in terza spetti sempre e comunque l’ultima parola. Data la tendenza mondana della casa, può esserci la tendenza ad esibire in pubblico il proprio amato bene, soprattutto se questi può apportare prestigio sociale. Esemplare in tal senso il Plutone di Flavio Briatore, collezionista di top model che non si accontenta dei loro favori solo fra le protette mura dell’alcova, ma che prova forse un orgasmo in più se, ad immortalare le sue conquiste, è presente il paparazzo di un settimanale di gossip a vastissima tiratura.

Tema di FLAVIO BRIATORE,
12 aprile 1950, ore 8.50, Terzuolo (CN)

Quando si ritira dietro alle protettive mura della quarta casa, Plutone si ammorbidisce e si nasconde. Nel rapporto si esige una complicità un po’ omertosa. Tutto quindi è lecito – tranne che le scomodità di una sessualità sperimentalistica e/o atletica – purché non trapeli fuori dal nido, o rocciosa fortezza, in cui si vive. Talora, se molto problematico, Plutone può suggerire sconfinamenti nel doloroso terreno dell’incesto ma, anche se non tocca territori tabù, è probabile una qualche forma di complesso edipico. Inoltre ben difficilmente il pianeta in questa posizione esce allo scoperto e preferisce attirare a sé l’altro piuttosto che andare alla sua ricerca. Tali soggetti se ne stanno quindi sull’uscio di casa in cerca di una preda, che chiuderanno a doppia mandata fra le pareti domestiche appena l’avranno conquistata. Forse per tutti i motivi appena detti è un Plutone difficile da analizzare. Suppongo però che, se è ben aspettato, possa essere molto coinvolgente per chi lo possiede e per chi si lascia intrappolare nella sua morbida e sinuosa rete.
Apparentemente strano è invece il connubio tra Plutone e la quinta casa. Se palese è una simbologia per così dire post-sessuale, ossia la realizzazione delle proprie ambizioni tramite i figli, la sessualità in qualche modo si occulta. O, per meglio dire, si avverte nei soggetti in questione una fortissima carica sensuale, ma in questa situazione – a differenza che in casa seconda – l’Eros è tutt’altro che esibizionistico, almeno agli occhi del mondo. Tutt’altro discorso vale invece all’interno della coppia, dove di certo qui Plutone vorrà dare la propria impronta, piuttosto che subirla. Sono però soprattutto le donne a celare la forte carica erotica, mentre gli uomini, doppiamente ingenui per la propria natura maschile e per la natura della casa, lasciano trapelare qualcosa in più.
Scarso di sperimentalismo è l’eros dei Plutone in sesta casa. Ossia, magari si provano anche tutte le posizioni del kamasutra, ma con la stessa verve e fantasia con cui si consulta un manuale di istruzioni per la lavatrice. Vale a dire, ottima può essere la funzionalità, purché indirizzata nei canoni delle tradizioni consolidate e riconosciute dalla massa. Se nel periodo va di moda farlo legando la compagna al bidet la trasgressione è lecita, proprio perché non è più trasgressione ma desiderio imposto alle masse e dalle masse. Probabile inoltre una propensione per l’eros in ufficio o in fabbrica, se non praticato almeno fantasticato. Comunque la sessualità si preferisce regolamentata con orari e modalità precise. Nulla va lasciato al caso. È inoltre possibile qualche interesse per le forme di sottomissione, se non erotica a volte emotivo-sentimentale.
C’è però un caso celebre che all’apparenza sembra smentire quanto detto sopra. Si tratta nientemeno che di Freud, che individuò negli impulsi sessuali le fondamenta della personalità umana, e su di essi costruì la teoria psicanalitica. Se analizziamo bene il suo caso scopriamo però che sappiamo pochissimo del vissuto erotico del grande Sigmund. Ebbe sì tanti figli e una sola moglie, ma forse era troppo impegnato a scavare nella psiche degli altri per concedersi un gioioso abbandono ai sensi. Quel suo Plutone in sesta è però assai significativo di una delle caratteristiche della Vergine e della sua casa cosignificante, ossia la classificazione. Nel suo caso si limitò ad applicarla al tumultuoso mondo dell’eros, ma pur sempre di classificazione si trattava.

Tema di SIGMUND FREUD,
nato a Friburgo (Repubblica Ceca) il 6 maggio 1856 alle 18.30

Con Plutone in settima, il pianeta si affaccia nell’emisfero superiore e deve tenere in conto le esigenze del compagno. Altra faccia della medaglia di un Plutone in prima casa, esigerà sì un pubblico, ma anziché imporre i propri voleri all’altro, plasmerà i desideri su quelli del partner. Si tratta però di un Plutone contrattuale che, se pur deve tener conto dell’altro, fa valere anche le proprie esigenze, in un tentativo di equilibrio tra sé e l’altro come sempre difficile da mantenere stabilmente. Superata però la fase iniziale del rapporto in cui si cerca di venire estremamente incontro alle esigenze del partner, subentra poi una tendenza al baratto, in cui si dà sì, ma per ricevere qualcosa in cambio, spesso utilizzando la persuasione occulta – e quindi tutt’altro che diretta – propria del pianeta. È comunque consigliabile un compagno con Plutone in tale posizione per le molte donne insoddisfatte dall’egoismo sessuale dell’attuale partner… Per un uomo invece una donna con Plutone in settima può rappresentare una vera complice, anche sul piano erotico.
Di tutt’altra tempra è il Plutone in ottava casa. Qui le minestre riscaldate piacciono poco o nulla. Anzi, se la zuppa non è ben speziata, si preferisce digiunare. Il rischio qui diventa una componente fondamentale dell’eros. La possibilità di perdere il compagno, oppure di fare l’amore in posti strani dove si potrebbe venire scoperti da un momento all’altro, o l’incontro o l’attrazione per persone dalla cosiddetta dubbia moralità e altro ancora che non so immaginare, possono essere le pulsioni profonde in questa sede. Qui la sperimentazione è la norma e più che la quantità si cerca una qualità di esperienze, in qualche modo uniche e irripetibili. È il terreno di chi ama gli incontri al buio, forse deludenti ma forse esaltanti, l’importante è non saperlo in anticipo.
Col passaggio in nona, è tutt’altra musica. Opposto ai teatrini della terza, qui Plutone si mette in cattedra e pontifica. Vorrebbe ammaestrare l’altro e magari coniuga l’eros con l’ideologia. È a volte il caso di chi sceglie il tantrismo per raggiungere l’estasi mistica o una comunione estatica con l’universo, ma più di frequente appare nei temi di chi, anche nell’abbandono degli amorosi sensi, non disdegna di fornire consigli al partner. Quindi l’orgasmo si raggiunge magari anche pronunciando frasi del tipo: «Alza la gamba perché così riesce meglio…» «Inarca la schiena…» e via orgasmicamente sentenziando. Anche qui, come in terza casa, la parola è una componente fondamentale dell’eros, non più però come componente di seduzione quanto di indottrinamento dell’altro.
In decima, Plutone vuole esercitare un forte controllo nel rapporto. Non amerà quindi le fantasie di sottomissione, anzi preferirà guidare decisamente le danze nei tempi e nei modi che stabilisce lui. L’abbandono ai sensi è relativo e momentaneo, perché forse una parte dell’eros – inteso come realizzazione profonda – si esercita anche e soprattutto nel raggiungimento di posizioni lavorative di rilievo. C’è anche il caso di chi attraverso la rappresentazione del sesso ha ricevuto, fama, riconoscimenti e abbondanza di denari. Significativi a tal proposito Pablo Picasso, Tinto Brass (3) e Robert Mapplethorpe (4). Anche nel loro caso quindi c’è non solo un godimento del sesso ma anche un suo sfruttamento per fini carrieristici. Per molti altri potenti, di cui non conosco direttamente la vita sessuale, il vero orgasmo lo si ottiene invece guadagnando la vetta che si sono prefissi di scalare. L’eros in questo caso è incanalato soprattutto in questa direzione. Non si soggiace ai piaceri della carne, ma li si sublima per puntare in alto. Il Marte, qui esaltato per cosignificanza, indirizza le pulsioni falliche verso mete che vanno ben oltre le pareti della camera da letto.

Tema di PABLO PICASSO,
nato a Malaga (E) il 23 ottobre 1881 alle 23.25

Tutt’altro discorso vale per il Plutone in undicesima, che preferisce una posizione frontale rispetto al partner se non sul piano pratico su quello mentale. Non può infatti fare a meno della parità nel rapporto ed esige con il compagno uno scambio intellettuale, che è anzi una delle molle primarie che fa scattare la scintilla del desiderio. Oppure con i compagni, perché sono tutt’altro che escluse le fantasie orgiastiche. L’amicizia tipica della casa si estende quindi anche al sesso, e avere un solo amico può essere un peccato mortale. Se poi questo resta solo un intento e non si manifesta nella pratica, non c’è problema. Ci si può sempre rifugiare nella fantasticheria. Anche qui, come in nona casa, è possibile una ideologizzazione della sessualità. L’immagine che più mi pare rispondere all’erotismo di questi Plutone è quella del Tao, dove due metà complementari formano un tutt’uno, in cui entrambe le parti hanno ugual peso e valore. E portano in sé il seme dell’altra… Le molte conoscenze con Plutone in undicesima mi hanno però fornito varie sfumature – a volte abbastanza differenti fra di loro – del loro rapporto con il sesso. Forse questo è attribuibile anche alla natura stessa della casa, in qualche modo sfumata e sfuggente a molte definizioni correnti, come vuole il Nettuno esaltato nell’Aquario suo cosignificante. O forse ancora alla presenza nella casa, sempre per cosignificanza, di Saturno e Urano. Se prevale il primo assistiamo a un atteggiamento razionale e a volte privativo nei confronti del sesso, se ha maggior peso il secondo la tendenza è invece a cogliere la migliore occasione del momento, infischiandosene della durata di un eventuale rapporto affettivo.
Chiudendo il cerchio delle case, il Plutone in dodicesima è assolutamente inafferrabile. Estraneo alle regole come pochi altri, ha bisogno di stimoli emotivi e fantasiosi per dare il meglio di sé. Non sono escluse tendenze masochistiche ma, se il pianeta è bene aspettato, si tratta di un masochismo reversibile e momentaneo. Probabile quindi che non si disdegni di farsi legare – metaforicamente o realmente – mani e polsi, ma con la possibilità di liberarsi dai legacci e poi fuggire. E rimpiangere poi la situazione perduta, ma tenendo anche un occhio ben aperto su quanto ancora la vita può offrire. È un Plutone molto indicato per chi cerca un partner creativo quanto inafferrabile. Se è vero che in amore vince chi fugge, questo è un Plutone vincente, pur portando in sé i germi di una sottile o robusta malinconia per quanto si è perduto, anche eroticamente. Ma la consapevolezza della perdita non riesce comunque a frenare la voglia di altro, di altrove che, se pur rappresenta un fortissimo incentivo alla ricerca, non va d’accordo con la serenità esistenziale.
Non è escluso nemmeno il caso di chi, non trovando partner soddisfacenti per la propria fantasia sfrenata – forse anche erotica – preferisce il casto e solitario mondo dei sogni piuttosto che accontentarsi di esperienze ripetitive o insoddisfacenti.
Come pure c’è anche il caso di chi, assolutamente fedele per altri elementi astrologici, si concentra in una monogamia assoluta, all’interno della quale però il partner o la partner rappresenta una sorta di compagno di prigionia, per andare a toccare una simbologia della dodicesima. Magari si tratterà anche di una prigione dorata, ma alle finestre di casa ci saranno comunque salde sbarre assai difficile da segare. Quest’ultima caratteristica l’ho riscontrata soprattutto in molti casi con il Plutone di nascita in Bilancia.

Signori miei, il catalogo è questo. Come forse potete immaginare, data però la natura non propriamente cristallina sia di Plutone che della sessualità, devo confessare che in alcuni casi le mie deduzioni sono tratte dalla logica zodiacale piuttosto che da esperienze dirette.
Per quanto il mio Plutone in prima casa vorrebbe provare di tutto e di più, all’atto pratico poi non si riesce sperimentare ogni variante zodiacale. Anche gli amici e i consultanti – ammesso siano sinceri in questo campo – hanno i loro limiti esperienziali. Ahimè, temo che l’omertà e le menzogne proprie di Plutone avvolgano l’argomento di molti punti interrogativi. Sarò ben lieto quindi se vorrete condividere con me quanto sapete, o avete sperimentato, in materia.


(1) Per un approfondimento delle simbologie di Proserpina vedi Ipotesi su X di Ornella Tatti, pubblicata nel volume degli Atti della Seconda giornata di studi in ricordo di Lisa Morpurgo.

(2) Calisto Tanzi è nato a Collecchio (PR) il 17 novembre 1938 alle 19.15.

(3) Tinto Brass è nato a Milano il 26 marzo 1933 alle 18.45.

(4) Robert Mapplethorpe nacque a New York il 4 novembre 1946 alle 5.45.



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