Ariete
21 marzo - 20 aprile circa
esaltazione del Sole
domicilio primario di Marte
domicilio base di Plutone
caduta di Saturno
esilio di Venere
esilio di X, primo pianeta transplutoniano non ancora avvistato
esaltazione per trasparenza di Y B, secondo transplutoniano
caduta per trasparenza di Nettuno B L’Ariete
è il primo segno dello Zodiaco. Parrebbe una banalità,
ma tale posizione di “primato, è gravida di significati.
L’inizio di ogni cosa ha un’importanza fondamentale nella
strutturazione della cosa stessa. Lo sanno bene gli astrologi, che per
analizzare il carattere di una persona adulta e predire ciò che
gli riserva il futuro, si concentrano sulla rappresentazione grafica
del quadro astrale al momento della sua nascita. L’Ariete gode
di questa sua posizione di privilegio e tende ad agire di conseguenza.
È un segno decisamente maschile, perché i pianeti che
ne costituiscono l’ossatura regolano la virilità psicologica
e i suoi attributi fisici. Marte governa il pene, Plutone i testicoli,
mentre il Sole rappresenta l'Io, ossia prendendo a prestito la terminologia
psicanalitica, la parte conscia e attiva della personalità.
Lo Zodiaco quindi ci suggerisce che l’inizio della vita nel nostro
sistema planetario è affidato a uno slancio virile, con tutto
quel che comporta tale stile di vita in positivo e in negativo. Non
dimentichiamo che la Terra e gli altri pianeti ruotano intorno al Sole,
esaltato proprio in Ariete. Esaltazione in astrologia significa massima
espressione delle possibilità di un pianeta.
Quali possibilità ha il Sole? Apparentemente infinite. Apparentemente.
La stella al centro del nostro sistema planetario è anzitutto
datrice di calore. Calore è sinonimo di energia. Il Sole è
un fulcro vitale che squarcia le tenebre grazie alla propria carica
energetica, illumina l'oscurità e ingenera quei processi che
consentirono la nascita del genere umano e delle altre specie milioni
di anni fa. Ma il processo di rotazione della Terra intorno al proprio
asse pare suggerire che non ci si può esporre indeterminatamente
alla sua potenza. Troppo calore può bruciare e privare delle
altre funzioni che concorrono alla formazione della vita.
Il Sole è però in un certo qual modo ingenuo, pieno com’è
di sicumera. Confidando nella sua forza e nella posizione di primato
all’interno del nostro angolino d’universo, ha dentro di
sé la presunzione di durare in eterno e sempre uguale a se stesso.
Così non sarà, almeno nei tempi lunghissimi, ma all’Ariete
non sorge affatto il dubbio. Spetterà invece alla Luna interrogarsi
sul cosmo, sul passato e sul futuro. Ma questo lo vedremo meglio parlando
dei Pesci.
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STEVE MCQUEEN, macho arietino
nato a Indianapolis
il 24 marzo 1930 alle 12.14 |
IRENE PIVETTI, grintosa esponente del segno
nata a Milano
il 4 aprile 1963 alle 18.20 |
Grazie alla fortissima influenza del Sole nel segno,
gli Arieti godono di una grande dose di energia sul piano fisico e su
quello psicologico. Sono pronti ad avventurarsi continuamente in nuove
imprese, convinti di potersi sobbarcare qualsiasi impresa e che le forze
a loro disposizione non cesseranno mai. Non è così, ovviamente.
Anche gli Arieti, come tutti, crollano, ma la loro capacità di
ricominciare da capo è veramente notevole. Del resto, l’inizio
è la loro specialità.
Come ci insegna la fisica, però, ad ogni più corrisponde
sempre un meno. Qual è il meno dell'Ariete?
Il pianeta opposto al Sole, esaltato nel segno, è Saturno che
in Ariete è in caduta. Considerato dalla tradizione astrologica
il grande malefico, ha in realtà come tutti i pianeti, uguali
dosi di vizi e virtù. Se il Sole rappresenta soprattutto il calore
e la combustione energetica, Saturno governa le sue manifestazioni opposte
e complementari. Anzitutto il freddo e la razionalità, ossia
il rifiuto a compiere azioni senza averne prima attentamente valutato
le conseguenze.
Tra i tanti pregi, all’Ariete manca la razionalità, per
la caduta di Saturno, anche se i nativi sono spesso convinti del contrario.
Scarsi programmatori del proprio futuro, gli Arieti agiscono quasi sempre
sotto la pressante spinta dell’impulso, dimenticando o non ascoltando
in alcun modo i suggerimenti di cautela, privazione e ragionamento dati
appunto da Saturno. Ciò comporta a volte una precarietà
nelle loro imprese, orbate della visione lucida delle cose indicata
da Saturno, che regola anche la durata nel tempo. Ma all’Ariete
la durata interessa assai poco, anche perché nuove ammalianti
imprese lo attendono. Il suo motto potrebbe essere infatti quello celeberrimo
di Rossella O’ Hara, «Domani è un altro giorno».
Sostegni indispensabili all’energia del Sole arietino sono invece
Plutone e soprattutto Marte.
Pianeta
del pene e della muscolatura, con tutte le simbologie implicite che
la psicanalisi e l’antropologia hanno sviscerato da tempo, Marte
fornisce ai nativi dell’Ariete quella dose di aggressività
e di capacita di penetrazione nel mondo esterno, indispensabile per
portare a buon fine ogni impresa. Per sviluppare al meglio le sue caratteristiche,
Marte ha bisogno di avere dei nemici. Così, sul piano psicologico,
l’Ariete ha in sé una buona dose di diffidenza, che gli
consente di individuare rivali o concorrenti che tentino di insidiargli
il primato. Ciò nonostante l'Ariete non è affatto cattivo,
ma ha piuttosto bisogno degli altri come strumento indispensabile per
mettere alla prova le sue capacità di macho.
Nemmeno le donne nate sotto questo segno sfuggono a tale istinto. Pur
essendo spesso assai femminili, sul piano psicologico possiedono un
atteggiamento virile e, soprattutto, non amano nei loro compagni il
benché minimo segno di effeminatezza. Anzi, preferiscono avere
accanto un potenziale rivale con cui confrontarsi in tenzoni di amorosi
sensi. A loro piace così.
Quanto all’influenza di Plutone, appare assai diversa rispetto
a quella che il pianeta esercita negli altri due segni da lui governati,
Gemelli e Scorpione. In Ariete l’ultimo pianeta conosciuto del
sistema solare determina soprattutto una massiccia dose di protagonismo
e di coraggio. Assai carenti invece le simbologie plutoniane di menzogna
e trame sotterranee. Il legame con testicoli e spermatozoi suggerisce
invece, al di là delle mere caratteristiche fisiche, una forte
creatività nei settori affrontati, magari con slanci un po’
eccessivi. Valga ad esempio Vincent van Gogh.
Plutone inoltre fornisce una grande percentuale d’orgoglio, che
fa sì che i nativi abbiano un atteggiamento reticente su tutto
quanto secondo loro potrebbe disonorarli. La menzogna regolata dal pianeta
si trasforma perciò in occultamento di quanto potrebbe sminuire
la gloria dell'Io.
Supportato com’è da due pianeti nettamente maschili, l’Ariete
va assai orgoglioso delle proprie doti virili. Nei rari casi in cui
i preziosi organi non sono all’altezza delle attese, i nativi
trovano altre forme per manifestare al di là del piano sessuale
l’inalienabile bisogno di mascolinità. Lo sport, la vita
militare, una guida spericolata in automobile, l’aggressività
sfogata nel raggiungere una posizione professionale di rilievo. Vorrei
comunque rassicurare gli Arieti che avessero dubbi in tal senso, anche
se normalmente i nativi non si soffermano a fare autocritica. Le scarse
doti virili, o in senso più lato, i problemi nell’affrontare
il sesso sono dati di norma da cattivi aspetti tra i pianeti che governano
la sessualità. Chi cercasse conferme o smentite in tal senso
e abbia un minimo di infarinatura astrologica, può controllare
da solo nel proprio tema, caso mai non se ne fosse già accorto
prima con l’esperienza quotidiana.
La fortissima influenza del Sole nel segno fa sì che l’Ariete
viva spesso come mitica la figura paterna. Non dimentichiamo che il
Sole in un oroscopo indica il padre. Tale attaccamento, a livello di
condizionamenti profondi, rende estremamente importante per l’Ariete
il cognome, che nella nostra civiltà tramanda appunto la denominazione
data alla schiatta paterna. A livello di vita quotidiana ciò
fa sì che l’Ariete chiami spesso anche gli amici intimi
col cognome anziché col nome di battesimo, quasi che per il segno
fosse più importante l’appartenenza a una genìa
ben definita e inquadrata in una struttura sociale assolutamente patriarcale.
Quanto all’apporto dato alla procreazione di una nuova vita dalla
figura materna, quest’ultima è assai sottovalutata, grazie
alla sua ferma convinzione che, nel concepimento, siano decisamente
più importanti gli spermatozoi degli ovuli femminili.
Il segno opposto all’Ariete è la Bilancia, perciò
sono in esilio e in caduta i pianeti che governano tale segno. Della
caduta di Saturno ho già ampiamente parlato. Quanto all'esilio
di Venere, non va a incidere troppo sull'affettività pura, come
nell'opposta Bilancia l’esilio di Marte non toglie completamente
l’aggressività. L’affettività dell'Ariete
si concentra piuttosto sul proprio io e le conquiste amorose sono così
viste, più che come un arricchimento dato da un apporto esterno,
come una conquista per il proprio carniere a maggiore glorificazione
dell'Io. Non per nulla un personaggio storico come Giacomo Casanova,
vistosamente afflitto dal complesso di Don Giovanni, era proprio dell'Ariete.
L’esilio di Venere rende piuttosto carente la sensibilità
artistica, almeno a livello di grandi numeri. Sono comunque nati sotto
l’Ariete diversi artisti illustri.
L’esilio di X, il primo pianeta transplutoniano, determina invece
una certa mancanza di autentica generosità, intesa anche come
identificazione nei problemi dell’altro, compensata però
dal calore solare, e una scarsa attenzione ai problemi della natura
e a quelli altrui.
Chiudo infine la descrizione generale delle caratteristiche del segno
accennando alle influenze “occulte” esercitate dai pianeti
in esaltazione e in caduta per trasparenza individuate da Lisa Morpurgo
quali Zodiaci B. Rimando comunque ancora ai libri della Morpurgo per
una visione chiarificatrice delle questioni strutturali dello Zodiaco.
Anzi, per meglio dire, degli Zodiaci.
Y,
il secondo pianeta transplutoniano, governa il tempo lento. L’esaltazione
per trasparenza nell’Ariete fa sì che i nativi abbiano
un rapporto ambiguo col tempo che passa e, a volte, con gli orologi.
Accade assai spesso che l’Ariete bari sull'età. A volte,
come è capitato a me, perfino con l’astrologo. Si trattava
di un amico, pur più giovane di me, che, per togliersi un paio
d’anni, non esitò a mentire sul proprio anno di nascita,
con conseguenze facilmente immaginabili in merito all’analisi
caratteriale e alle previsioni che gli feci. Dopo qualche tempo scoprii
l’ingenuo inganno e tirai un sospiro di sollievo. Per forza non
ne avevo azzeccata una nel suo oroscopo! L'episodio, se pur banale,
è a mio avviso rivelatore. Y inoltre è un pianeta legato
all’ordine, anche fisico, e ciò fa sì che i nativi
abbiano una spiccata propensione per la simmetria. preferendo a prima
vista quanto è in fila o comunque allineato, mentre vivono con
disagio quanto in ordine non è. Se pensiamo inoltre che l’Ariete
è legato alla vita militare e all’atteggiamento mentale
ad esso sotteso, è elementare notare che una delle regole basilari
di ogni esercito è proprio allineare in file perfette i propri
soldati, in strutture geometriche facilmente controllabili.
Sottoposti all'influenza del Sole, che crede di poter emettere raggi
all’infinito, e di Y, che tenta di fermare il tempo, gli Arieti
sperano di vivere una eterna primavera. Spesso per tali spinte condizionanti,
la loro esistenza è affrontata come una perpetua rinascita e
come un perpetuo inizio.
In tal senso la caduta di Nettuno per trasparenza blocca le metamorfosi
dell'Ariete, facendo sì che i cambiamenti a cui pure il segno
si sottopone periodicamente siano in realtà la ripetizione di
schemi già vissuti in momenti precedenti della vita e non virate
di centottanta gradi in direzioni autenticamente diverse.
E poiché non c’è cosa peggiore e più ingenua
di tentare di modificare la natura più essenziale di una persona
e di un segno, auguro all’Ariete di continuare a vivere ripetuti
inizi come infinite nuove primavere.
Per la descrizione degli altri pianeti nel segno si può leggere:
http://www.larottadiulisse.it/Segni/ariete/pianetiariete.html
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