I pianeti in Ariete
La Luna
Con
la Luna in Ariete ci si ricorda soprattutto dei fatti che riguardano
l’Io, nel bene e nel male. I momenti di passione e di gloria,
le battaglie, i nemici che si sono dovuti affrontare. O meglio, la
memoria è mediamente scarsa e si stenta a ricordare davvero
il motivo per cui hai dovuto ingaggiar battaglia con una certa persona.
Ci si ricorda però chi era colui o colei era dall’altra
parte della barricata, ed era tuo rivale. Questa Luna conferisce una
sensibilità diffidente e discontinua, con slanci di generosità
e apertura e altri di improvvisa e non ragionata chiusura interiore.
Per poi ripartire all’attacco in quell’eterna guerra che
può essere la vita. Diffidenza e reattività che forse
sono nate anche dal confronto e dall’insegnamento della figura
materna, una madre attiva, solare, protagonistica, competitiva, orgogliosa,
in qualche modo una donna che preferisce indossare i pantaloni mettendosi
a volte in competizione con il maschio, anche se ha in sé un
fondo di maschilismo che le farebbe cercare un uomo/compagno che ricalchi
il ruolo di pater familias. Per poi contestarlo, ma questo
è un altro discorso. Questa madre tende a dare ai figli un’educazione
spartana, basata su imposizioni e senza bisogno di spiegazioni, anche
se è vissuta come un modello caldo, forse poco ragionevole
ma per nulla giudicante. Anche se sotto sotto è perbenista,
non tanto per uno spiccato senso morale quanto piuttosto per quello
che potrebbe pensare di lei la gente, soprattutto se uscisse dagli
schemi correnti. Indica un’infanzia vivace e protagonistica,
magari competitiva e con qualche sporadico episodio di aggressività
all’interno del nucleo familiare. Può dare a volte un
incaponirsi in atteggiamenti infantili anche nell’età
adulta. Una donna con questa Luna può far figli, al di là
del proprio istinto materno, per garantire un erede al marito o compagno,
e tramandarne così i geni. Potrà avere una certa rivalità
con la figura materna, ma anche difficoltà a staccarsi completamente
dal suo modello, benché di solito la guerra tenda a finire
presto, per una certa incostanza di carattere e una memoria che funziona
a intermittenza, ed stenta a soffermarsi a lungo sullo stesso problema.
È anche possibile che siano le altre donne a viverla come rivale,
anche se lei non ha instaurato all’apparenza alcun meccanismo
competitivo. Tutt’altro che improbabile poi che le venga assegnato
all’interno della cerchia delle amicizie femminili un ruolo
di capobranco. Preferisce vestire sportivo e portare i pantaloni,
magari indossando di tanto in tanto abiti o accessori maschili come
cappelli e cravatte. L’uomo con questo tipo di Luna cerca una
compagna scattante e sbrigativa, che non si perda in svenevolezze
e smancerie. Una donna in qualche modo fallica, con la quale instaurerà
a volte un rapporto competitivo o conflittuale perché a lui
la noia non piace affatto. Nei casi peggiori potrà rappresentare
una nemica da combattere, non importa se lo si fa in modo consapevole
oppure no.
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sulla Luna:
http://www.larottadiulisse.it/astri/luna.html
Mercurio
L’intelligenza
di questo tipo di Mercurio può essere vivace ma discontinua.
Si appunta infatti su quello che gli interessa sul momento, interesse
che non necessariamente durerà nel tempo. L’attenzione
si risveglia soprattutto per fare bella figura o se subodora la presenza
di un rivale. In tal caso dà il meglio di sé, perché
scatta all’istante la competizione con l’altro, il potenziale
nemico, e si sa che l’Ariete vuole arrivare primo, anche solo
nel dare una notizia. E magari nel raccontare un dato fatto sembra
che il protagonista sia lui, anche se non c’entrava nulla con
il fatto narrato. Non ha difficoltà a conoscere gente, perché
si tuffa con impeto all’interno di un gruppo nuovo, sperando
di finire subito al centro dell’attenzione altrui. Può
muoversi tanto, d’impulso, senza preavviso e senza risparmiare
energia. Di solito non possiede la scaltrezza necessaria per essere
un buon commerciante, anche se la diffidenza innata lo protegge quasi
sempre dalle fregature. E, se gli capita di farsi fregare, non se
ne accorge o non lo ammette. In qualsiasi segno cada il Sole, per
un Mercurio di questo tipo un figlio rappresenta un prolungamento
(quasi fallico) del proprio Io, soprattutto se a possederlo è
un uomo. Se invece è donna, il figlio non ricalca ovviamente
le sue orme virili, ma è ugualmente motivo di vanto, e guai
se non brilla. Indispensabile, per entrambi i sessi, che il figlio,
se maschio, sprizzi testosterone da tutti i pori. Verso i figli, anche
le femmine, si adotta un’educazione caporalesca, spartana e
un po’ sbrigativa, dove uno schiaffone è spesso visto
come strumento educativo migliore di una spiegazione. Pensando a Mercurio
come figlio dei propri genitori, viene data grande importanza alla
figura del padre. Può dare un’adolescenza sportiva, dinamica,
a volte un po’ scissa tra il bisogno di trovare una propria
identità e il bisogno di rispettare i dettami dell’educazione
familiare. Se anche il Sole è in Ariete,
tutte le caratteristiche sopra descritte sono accentuate e, se c’è
una congiunzione stretta tra i due pianeti, l’Io ascolta soprattutto,
se non esclusivamente, ciò che lo riguarda. Può dinamizzare
invece la vita a un mansueto Sole in Toro, che sarà
più diffidente e competitivo del solito, soprattutto durante
l’adolescenza, ma anche più desideroso di muoversi e
conoscer gente. Come può attenuare certi lati troppo vaghi
e masochistici di un Sole in Pesci, che diventerà
capace di tenersi a più stretto contatto con la realtà
e avrà maggior bisogno di emergere.
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su Mercurio:
http://www.larottadiulisse.it/astri/mercurio.html
Venere
Nel primo segno, Venere si infiamma, perde la testa
e spesso la sbatte contro il muro, perché priva della razionalità
propria di Saturno esaltato nell’opposta Bilancia. È
passionale, entusiasta e ingenua, ignora le esperienze negative subite
in passato ed è pronta a riaccendersi appena un cerino si avvicina
alla miccia. Quando s’innamora non ragiona più di tanto
sull’“oggetto” che ha provocato il sentimento, perché
si concentra piuttosto su quello che l’amore suscita in lei.
Ogni conquista è vista perciò come motivo d’orgoglio
e gratificazione dell’Io che – in quel momento –
si sente eterno e invincibile. Può essere incostante, anche
se sotto sotto è moralista, ma è pronta a giustificare
i propri errori mentre condanna senza appello quelli degli altri.
Fondamentalmente però è buona e dimentica subito il
passato. In amore tende a prendere l’iniziativa e ha un rapporto
un po’ sbruffone con la propria salute, che trascura e maltratta
perché convinta di avere risorse illimitate. Si accende ancora
di più se in campo sentimentale c’è una rivale,
galvanizzata dall’idea di poter vincere la battaglia dell’amore.
Non conosce le sottigliezze e a volte se ne frega del buon gusto,
anche se un certo moralismo di fondo le impedisce di andare completamente
contro corrente.
Se anche il Sole è in Ariete,
congiunto oppure no, aumenta di molto il rischio di egocentrismo ingenuo,
anche se le fiammate tipiche del segno si ammorbidiscono. Non si attenuano
però le collere dettate dalla paura che qualcuno attenti al
primato del soggetto, anche se poi gli scoppi di ira durano lo spazio
di un mattino. L’amore è considerato un po’ come
una galleria di trofei di caccia, dove le conquiste del passato fanno
bella mostra di sé a maggior gloria dell’Io.
Se il Sole è in Aquario,
Venere riscalda il Sole con vampate affettive, mentre il Sole provvede
a stemperare le fiammate eccessive e incostanti di Venere preparandosi
una via di fuga nel caso l’amore del momento risultasse troppo
soffocante.
Quando il Sole è in Pesci,
Venere dona una spinta impulsiva, frenando certi lati masochisti dei
Pesci, ma aumentando esponenzialmente il rischio di incostanza affettiva
e di abbagli. Liz Taylor, con otto matrimoni, è il tipico esempio
di questa combinazione planetaria.
Per un Sole in Toro, questo tipo di Venere può
minare il bisogno di stabilità del segno creando di tanto in
tanto picchi di calore difficili da controllare e gestire. La saggezza
taurina col tempo spesso riesce a trovare una forma di equilibrio
concedendosi saltuarie fughe erotiche, pur mantenendo una rassicurante
stabilità domestica.
Questa Venere infine riscalda un Sole in Gemelli,
che può perdere però la scaltrezza quando s’innamora,
abbassando le difese razionali per un pizzico di vanità di
troppo. Parte quindi a testa bassa alla conquista di chi le piace,
ringalluzzendo l’amor proprio se la battaglia è vinta,
me ritrovandosi con fortissime ammaccature emotive se chi le piace
si defila o dà un due di picche.
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su Venere:
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Marte
Il senatore Bossi possiede un Marte in Ariete e non per nulla uno
degli slogan coniati per il suo partito ai tempi d’oro (i suoi)
è che chi vota Lega Nord «ce l’ha duro».
Sappiamo che mantenere costante questo stato è fisiologicamente
impossibile – tranne per chi è affetto da priapismo,
una patologia molto, molto dolorosa – ma se non si prende alla
lettera sul piano fisico e si passa a quello metaforico la questione
cambia, provocando singolari effetti. Anzitutto dà la fissa
del nemico (tanto per usare sempre Bossi come esempio, si veda il
suo modo di porsi nei confronti di “Roma ladrona” e degli
stranieri, indipendentemente dal fatto che possa o non possa avere
ragione) che si accompagna a una buona dose di diffidenza congenita.
La psicanalisi da lungo tempo afferma però che la paranoia,
e la fissa del nemico, è una delle strutture portanti del nostro
io. La diffidenza di questo Marte garantisce quindi una notevole velocità
di riflessi per essere sempre preparati di fronte a un ipotetico pericolo,
pronti ad assegnare calci, pugni e schiaffi se del caso, non importa
se materiali o figurati. Stare in campana consente infatti di non
farsi cogliere alla sprovvista. Il maschio con questa posizione planetaria
(e guai a mettere in dubbio i suoi valori) dà un gran peso
alla propria virilità e alle proprie prestazioni sessuali,
di solito efficienti anche se poco inclini alle sottigliezze erotiche.
Sappiamo che questo è un atteggiamento tipico di gran parte
degli uomini in età ferrile, ma in questo caso risponde spesso
a una vera efficienza sessuale. Dal canto suo la femmina con Marte
in Ariete i maschi li esige con gli attributi. Parrucchieri, stilisti
e profumieri non fanno per lei. Meglio i rudi omaccioni…
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su Marte:
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Giove
In
cucina, questo Giove ama i sapori forti e piccanti, quelli che magari
fanno restare gli altri a bocca aperta. Gli altri ma non lui. Mangia
in fretta e senza tante storie, e per cucinare non perde troppo tempo.
Anche perché di solito ha di meglio da fare, ossia tra le altre
cose pubblicizzare se stesso, magari impiegando un tono di voce che
sembra una fanfara militare. E lo fa apertamente, non è capace
di sottigliezze, né di falsità. Anzi, a volte è
perfino ingenuo, anche se è diffidente perché ha paura
che gli altri gli rubino la scena – o spazio, in fondo è
la stessa cosa. Come di tanto in tanto può sembrare o essere
avaro quando si tratta di acquistare qualcosa. In realtà teme
che gli altri lo freghino e allora contratta con il venditore per
vincere anche la partita dell’acquisto. Perché gli piace
vincere, anzi non sopporta affatto perdere. E, se è ricco o
vuole diventarlo, la cosa per lui importante non sono i beni accumulati
quanto il fatto che gli altri riconoscano il suo primato e la sua
importanza. Come pure è certo che il padreterno – o chi
per lui – gli abbia riservato una sorte fortunata. E se per
qualche bizzarro caso della sorte così non è, ritiene
che ci sia di mezzo un qualche complotto ai suoi danni da parte del
destino. Prima o poi, però, la mala sorte passerà, e
verrà di meglio. Molto di meglio.
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Saturno
In Ariete Saturno non dà il suo massimo: è in caduta
e non potrebbe fare di più. Le ragioni degli altri –
rappresentate dall’opposta Bilancia – perdono di importanza,
perché si dà molto più retta alle ragioni dell’Io.
La logica perde quindi la dimensione pluralistica e diventa fortemente
soggettiva. Per chi è nato con il pianeta in questo segno,
c’è difficoltà ad affrontare un ragionamento astratto,
perché il Sole dell’Ariete lo rifiuta, anzi è
diffidente nei confronti di quanto non conosce, come pure si occulta
con omertà se incontra qualcosa che potrebbe nuocere alla logica
e all’onore dell’Io. Ci sono anche vistose eccezioni e
Albert Einstein era una di queste: non si può però negare
che la sua fosse una logica singolare, sua e soltanto sua, anche se
poi ha fatto scuola. In questa sede Saturno ha il terrore dello scorrere
degli anni, forse perché rifiuta di programmare quello che
può portare a una vecchiaia serena. Non gli dispiace invece
affatto comandare e spesso chi è nato con questa posizione
planetaria entra in magistratura o esercita l’avvocatura per
ottenere tramite la legge un potere personale. A livello di posizioni
sociali meno eminenti c’è comunque una volontà
di guidare gli altri, almeno nella propria piccola cerchia. È
capace di rinunce se a decidere è l’Io, le rifiuta invece
se a imporle sono gli altri. Scarsamente malleabile, è pronto
a impuntarsi per questioni di principio che riguardino il suo onore.
Che poi abbia ragione è tutto da verificare.
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su Saturno:
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Urano
In Ariete, Urano non riesce a stare con le mani in mano. Fa, fa e
poi ancora fa, spesso non guardando più di tanto la qualità
dei risultati prodotti, quanto concentrandosi piuttosto sull’atto
del fare. Atto che l’Io considera un prolungamento del proprio
essere. Non dirà quindi «Ho fatto questa cosa»
ma «Questa cosa l’ho fatta Io». Spesso indipendentemente
dai risultati raggiunti. L’Ariete, si sa, è competitivo
e chi è nato con questa posizione planetaria lavora comunque
per arrivare primo nel proprio settore, modesto o prestigioso esso
fosse. È un Urano audace, che non ha paura di agire, non ama
le sottigliezze e, quando adopera le mani, spesso rompe gli oggetti
che impiega, per un utilizzo non ragionato della propria energia.
I nati con questa posizione planetaria disdegnano inoltre l’opportunismo,
che considerano umiliante per l’Io. Vorrebbero sì fare
i propri interessi, ma faticano a venire a patti con l’altro.
Preferiscono piuttosto mettersi in moto per primi per arrivare poi
per primi, ma quanto a scendere a compromessi proprio non se ne parla.
L’arte della diplomazia sta di casa altrove. Per la corrispondenza
anatomica dell’Ariete, può predisporre a traumi cranici,
o a craniate simboliche contro il muro per inestirpabile cocciutaggine.
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http://www.larottadiulisse.it/astri/urano.html
Per quanto riguarda infine Nettuno e Plutone, furono nel segno per
l’ultima volta nell’Ottocento. Non c’è nessun
vivente quindi con tale posizione planetaria, e dovremo aspettare
parecchio tempo per conoscerne qualcuno. Nettuno entrerà infatti
stabilmente in Ariete nel gennaio 2026, Plutone dal 2068. Per quella
data so per certo che non sarò più abitante della Terra,
e se per caso fossi ancora vivo sarei quasi nel Guinnes dei primati.
La descrizione di queste posizioni planetarie la darà allora
qualche astrologo di generazioni future.
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