I pianeti in Cancro
La Luna
La
memoria dettata dalla Luna in Cancro tende sempre a orientarsi verso
il proprio passato, consentendo spesso di creare un immenso serbatoio
di ricordi emotivi, dal quale talvolta si eliminano tutte le cose
che sono risultate indifferenti perché poco emozionanti. Ha
una sensibilità particolare, intensissima, capace di cogliere
tutte le sfumature di un sentimento, proprio e altrui. Possiede però
anche gli anticorpi per tenere alla larga quello che può ferirla
o che potrebbe sconvolgere la sua quiete o – ancor peggio –
mettere in pericolo i suoi comodi. Ha spesso intuizioni fortissime,
legate a una visione circolare e ripetitiva della vita, in cui impiega
– sbagliando di rado – la logica emozionale.
Questa sensibilità nasce presto, prestissimo, durante l’infanzia,
un periodo mitico per chi possiede una Luna in Cancro. I miti, e le
idealizzazioni, hanno però molte sfumature: ci sono quelle
del tutto positive ma anche quelle pesantemente negative. Nel bene
e nel male l’infanzia resterà però il periodo
che il soggetto vagheggia con struggente nostalgia, magari per un
affetto materno non goduto o mal goduto. Centrale è infatti
per chi ha questa Luna la figura della madre, nella maggior parte
dei casi vista come esempio inimitabile, in altri, rari casi pesantemente
negativa per una protezione auspicata ma mai ottenuta. È una
Luna-donna al 100%, quasi sempre col suo bimbo in braccio da coccolare,
in taluni casi troppo pigra perfino per tenere tra le braccia quel
bambino. Sia come sia, chi nasce con questa Luna non può mai
prescindere dalla figura materna.
Tanto che, se il soggetto è uomo, da adulto cercherà
figure femminili che gli garantiscano analoga protezione, meglio ancora
se possiedono grandi seni, quelli che – nella primissima infanzia
– gli fornivano nutrimento, affetto e sicurezza.
Se invece è donna, sarà sempre fiera della propria femminilità,
disdegnerà le rivendicazioni femministe e, se possibile, cercherà
un compagno che la protegga e la faccia sentire Donna con la D maiuscola.
E la renda madre, perché è quella che mediamente ha
il più spiccato e autentico senso materno. La donna con la
Luna in Cancro corre però il rischio di dipendere tutta la
vita dalla figura della madre, volente o nolente, a volte su un piano
pratico, più spesso su quello psicologico.
Questa descrizione è tratta dall’articolo
sulla Luna:
http://www.larottadiulisse.it/astri/luna.html
Mercurio
È una posizione di tutto rispetto, grazie all’esaltazione
per trasparenza degli Zodiaci B, che lo rendono – in maniera
poco visibile – il più scaltro dello Zodiaco. Se infatti
il Mercurio nelle sue posizioni canoniche, Gemelli, Vergine e Scorpione,
dà un’intelligenza meramente logica, in Cancro si sommano
le caratteristiche di Mercurio a quelle della Luna, donando una percezione
intuitiva e lucida al tempo stesso, capace di cogliere l’insieme
di un problema, a livello interpersonale ma anche sociale. Perde un
po’ in socievolezza, perché il suo istinto primario è
quello di proteggersi, ma riesce a captare le emozioni sottostanti
a ogni relazione e reazione umana e a utilizzare poi le percezioni
a proprio vantaggio. Impiegandole per tenere alla larga gli estranei,
per farsi amare, a volte per far lavorare gli altri al posto suo.
Precipita a livelli minimi il bisogno di spostarsi (perché
significa allontanarsi dalla cosa che più si ama, la propria
intimità), mentre è ancora ben presente la voglia di
comunicare, ma è limitata alla propria cerchia familiare, alle
persone amate, a coloro con i quali si riesce a entrare in contatto
sul piano emotivo. L’attenzione può essere discontinua,
ma si risveglia nel momento in cui si capta ciò che dà
un significato anche emozionale ai rapporti umani. Potrebbe in teoria
dare ottimi commercianti, se la pigrizia del segno non facesse spesso
delegare ad altri le incombenze più stressanti, compreso il
rapporto con il pubblico. Visto come figlio dei propri genitori, questo
Mercurio avvertirà sempre, anche in età adulta, una
sottile nostalgia per l’età in cui poteva essere protetto
dalla famiglia, in particolare dalla mamma. Anche per questo, di solito,
dà un’adolescenza tutt’altro che rivoluzionaria,
in cui si stenta ad abbandonare la dimensione dell’infanzia
per proiettarsi in un’età più matura. Dà
di solito un’ottima fertilità e, come genitori dei propri
figli, un atteggiamento materno anche se il soggetto è un uomo,
in cui gli obblighi principali sono affettivi, in senso bi-univoco.
Ossia il soggetto elargisce sentimento a piene mani alla propria prole,
ma esige di venire ripagato della stessa moneta. Può dare un
atteggiamento amorevole e un po’ infantile nei confronti dei
fratelli, che però potrebbero essere visti come potenziali
“ladri” dell’amore dei genitori.
Ovvio che quanto detto vale all’ennesima potenza se anche il
Sole è in Cancro, configurazione planetaria
grazie alla quale si conserverà sempre dentro di sé
un lato bambino, sia che si abbiano figli, sia che non li si abbiano.
Se il Sole è in Gemelli l’intelligenza
è meno affilata ma più pronta a captare le emozioni
proprie e altrui, come pure aumenta molto il desiderio di avere figli
propri.
Desiderio vissuto in maniera intensa anche dal Leone
con questo Mercurio, che riuscirà ad ammorbidire certi lati
un po’ troppo smargiassi tipici di questo Sole e a concentrarsi
un po’ meno sulla glorificazione del proprio Io, anche se acquisterà
al tempo stesso scaltrezza nel saper procacciarsi un pubblico ammirato
e affettuoso.
Questa descrizione è tratta dall’articolo
su Mercurio:
http://www.larottadiulisse.it/astri/mercurio.html
Venere
In Cancro, dove è esaltata, Venere non può in alcun
modo vivere senza amore. I maligni affermano che non possa fare a
meno di essere amata, ma se riceve è comunque costretta a dare.
Sensuale, fertile e pigra, attira ed è attratta come carta
moschicida dai bambini, possibilmente in tenera età. Forse
anche perché le ricordano la sua età preferita, l’infanzia,
e la situazione prediletta, la famiglia. Per quanto lesa sia, una
Venere di questo tipo non potrà prescindere dagli affetti,
dal rifugio nel ricordo, da una lieve malinconia che quasi sempre
va di pari passo con la voglia di tenerezza. Non si creda però
che sia sprovvista di armi, perché sa difendere perfettamente
la propria privacy, tenere alla larga gli importuni e gli invadenti
e chi potrebbe ferire. Quasi sempre adora i dolci e, con gli anni,
il suo aspetto tende ad ammorbidirsi. Come ama circondarsi di (e agghindarsi
con) trine e merletti, quasi a rendere ancora più esplicita
la sua visione del mondo. È emotiva ma non fragile in fatto
di salute, e il suo punto debole può essere lo stomaco. La
salute è però per lei un fattore secondario perché
tutto gira invece intorno agli affetti. La Dea dell’Amore abita
davvero nel quarto segno.
E ci abita ancora di più se anche il Sole è in Cancro,
moltiplicando in maniera esponenziale il bisogno di amare e di essere
amati. Sensibile sopra ogni cosa al versante affettivo, ha in sé
mediamente sani anticorpi per difendersi da quanti cercano di colpirla,
e di solito sa essere una seduttrice nata.
Se il Sole è in Toro, questa Venere ammorbidisce
certe sue istanze troppo materialistiche, amplificando la vita affettiva
ma facendo un po’ autorecintare la vita dei nativi, tutti casa,
famiglia e “volemose bene”. Inclina a una vita tradizionalista
e di solito dà una grande fertilità, e spesso la tendenza
a ingrassare per un ritmo di vita placido e tutto ruotante intorno
agli affetti.
La Venere in Cancro riesce ad addolcire certe acidità dei Gemelli,
costretti a fare i conti con sentimenti autentici e non recitati,
ma di certo non ne smorza il protagonismo, che magari troverà
il palcoscenico ideale nella famiglia e nell’amato bene.
Anche al Sole in Leone questa Venere serve ad ammorbidirsi
e a puntare di più sulla sfera dei sentimenti. Per l’egocentrismo
di entrambi i segni potrà capitare però che i nativi
pretendano di essere amati ed esigano dal partner continue manifestazioni
di affetto. L’immobilismo del Leone sommato alla pigrizia del
Cancro può in certi casi creare temperamenti apatici ed egocentrici,
una sorta di reucci o reginette che richiedono continue conferme al
loro fascino e amabilità.
Questo tipo di Venere addolcisce e romanticizza anche la Vergine
più concreta e lavoratrice, che a volte si ritroverà
un po’ scissa tra iperattivismo e una full immersion
nel mondo dei sentimenti, riuscendo a donare a chi ama non solo cose
pratiche ma una tenerezza incommensurabile. E io che ho ricevuto i
suoi doni per tanto tempo non posso che consigliarla caldamente.
Questa descrizione è tratta dall’articolo
su Venere:
http://www.larottadiulisse.it/astri/venere.html
Marte
In caduta libera nel quarto segno, qui Marte esclude la necessità
e la volontà di imporsi e di aggredire, se non nel luogo affettivo
proprio del Cancro, la famiglia. Oppure, nei casi peggiori, si può
subire la violenza familiare, sia essa fisica o morale. Non cerca
la rissa né la competizione ma sa proteggersi d’istinto
e sa ferire l’avversario o l’amato bene, colpendo nel
suo terreno di caccia, quello dei sentimenti. Detesta gli sport dove
è implicita la fatica, ma sa essere grandissimo – sia
pure in modo discontinuo – impiegando i piedi governati dalla
Luna, domiciliata in Cancro, come accadde a Diego Armando Maradona,
tutto genio e sregolatezza. Oppure a Zinedine Zidane, Cancro con Marte
in Cancro, che guarda caso di tanto in tanto aveva l’abitudine
di colpire con la testa un altro organo proprio del segno, lo stomaco,
soprattutto per difendere l’onorabilità della propria
famiglia. Sul piano personale, preferisce che sia la partner a prendere
l’iniziativa, perché darsi da fare per primo richiederebbe
troppa fatica. Se non gli interessano prestazioni erotiche da record,
sa però dare in gran quantità dolcezza e sensualità.
Per una donna con questo tipo di Marte, il partner deve essere dolce,
remissivo, a volte più giovane e in qualche caso anche decisamente
effeminato.
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su Marte:
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Giove
Se fosse per lui, Giove in Cancro prenderebbe il domicilio su un divano
tutto per sé nella pasticceria più vicina, per restarsene
lì mollemente adagiato in attesa di ogni nuova sfornata di
pasticcini, creme e croissant, quasi come un neonato che attende la
poppata materna. Non è un Giove da «aiutati che Dio ti
aiuta…» ma è un Giove da «mamma ho fame,
mi prepari lo zabaglione?» Anche se la mamma non c’è
più da quel pezzo, perché ci sarà comunque una
figura sostitutiva, spesso all’interno della famiglia d’origine,
altre volte in quella acquisita, che provvederà ai bisogni
del piccino, anche se il piccino ha ormai novanta anni. Anche le persone
più attive per altri aspetti del loro tema natale, se hanno
Giove in Cancro conservano dentro di sé almeno un angolino
in cui si considerano bambini, bambini molto pigri. La loro voce è
giovanile e morbida, voce che rifugge dai toni squillanti perché
vuole essere ascoltata soprattutto in salotto e in camera da letto,
ed è uno strumento di seduzione. Ma la seduzione non si limita
all’ars amandi, a questi soggetti i modi gentili e
suadenti possono anche servire a trovare qualcuno che sbrighi al posto
loro i compiti più gravosi. Va detto che di solito ci riescono
benissimo. Per loro la fortuna è infatti trovare qualcuno che
li protegga.
Questa descrizione è tratta dall’articolo
su Giove:
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Saturno
L’esilio in Cancro, in particolare per le donne, dà spesso
la tendenza alla fragilità ossea. Se passiamo dal piano fisiologico
a quello caratteriale ritroviamo la stessa difficoltà a essere
duri, con se stessi e con gli altri. Dura e severa può essere
invece la famiglia, l’unico luogo dove eventualmente chi è
nato con questa posizione planetaria vorrà esercitare il potere.
A meno che non sia particolarmente patriottico e voglia raggiungere
una posizione dominante nella città natale o nella nazione
d’origine. Oppure vorrà ottenere il potere in un ambiente
femminile.
Ottima invece può essere la logica perché trova l’apporto
della Luna. Logica che non si baserà solo sugli schemi a volte
troppo astratti di Saturno ma si arricchirà grazie ai risvolti
emotivi lunari.
Fondamentalmente estraneo all’idea di giustizia, è incapace
di rinunciare ai propri comodi e agli affetti, oppure soffre enormemente
se le circostanze della vita gliele negano o lo privano della sicurezza
familiare.
Vive bene l’idea della vecchiaia, immaginandosi all’interno
della propria casa, circondato, servito e coccolato dai propri cari.
E guai se non capita questo.
Questa descrizione è tratta dall’articolo
su Saturno:
http://www.larottadiulisse.it/astri/saturno.html
Urano
In alcuni casi dà la perfetta incarnazione del proverbio “Voglia
di lavorar saltami addosso”.
In Cancro Urano è in esilio, e si sente. Gli manca soprattutto
la ferrea determinazione del Capricorno di arrivare in alto, in particolare
per chi, nato negli anni Cinquanta, ha nel proprio tema natale Nettuno
quadrato al pianeta, quadrato che ha creato ambizioni confuse e velleitarie.
I nativi amano però lavorare in casa, le donne hanno istintivamente
rivalutato certi tipici lavori manuali femminili e tutti sono molto
bravi nel rifilare ad altri quanto costa fatica. O a dirigere il lavoro
degli altri per risparmiare energie, le proprie.
Non amano di solito la tecnologia, tranne quella che facilita il disbrigo
delle faccende domestiche.
La prontezza di riflessi è buona ma si risveglia soprattutto
per evitare le situazioni di pericolo o di invasione della propria
privacy.
Quanto agli incidenti, vista la naturale pigrizia, tutt’al più
possono cadere dal divano durante un pisolino funestato da incubi.
E magari l’incubo è proprio quello di lavorare. Esagerazioni
a parte, ha dato una generazione che ha cercato di ottenere il miglior
risultato con il minor sforzo, spesso riuscendoci. Anche se, soprattutto
in caso di serie lesioni del pianeta, ha creato lavoratori incalliti.
Come spesso infatti accade per negatività molto accentuate,
un pianeta moltiplica i suoi sforzi perché avverte in sé
una inadeguatezza.
Questa descrizione è tratta dall’articolo su Urano:
http://www.larottadiulisse.it/astri/urano.html
Nettuno
Nettuno e il Cancro hanno poco in comune, se non la sensibilità.
Per tale motivo i cambiamenti che i nativi vissero furono soprattutto
interiori, con qualche forma di introspezione un po’ masochistica
e malinconica.
I nati con questa posizione planetaria furono mediamente poco o pochissimo
avventurosi e rivolsero la fantasia verso i loro territori di caccia
preferiti: il passato, la famiglia, la patria e l’amore.
Timorosi di quanto poteva turbare la loro stabilità, si ritrovarono
a vent’anni a essere le «docili vittime, o gli affascinati
seguaci, dei grandi dittatori degli anni Trenta» come stigmatizzò
Lisa Morpurgo ne La natura dei pianeti.
Sul versante ideologico, infatti, furono sensibili soprattutto a quanti
teorizzavano la Santità della Madre Patria, e la sua difesa
o allargamento a qualunque costo.
Come, sul fronte religioso, si rifugiarono nel ventre di un’altra
Santa Donna, la Madre Chiesa.
Le loro capacità di adattamento e metamorfosi furono quindi
in gran parte relegate a quello che la famiglia e lo stato imponevano.
L’eventuale rifugio nell’alcool o nella droga si svolse
al riparo di occhi indiscreti, nell’alveo protettivo delle mura
domestiche.
L’approccio con la moda fu assolutamente femminile per le donne,
mentre gli uomini preferirono delegare la scelta dei propri abiti
alle mogli o alle madri. Ma le donne erano comunque le artefici.
Quanto ai voli di fantasia, le donne si rifugiarono nei sogni romantici
offerti dai romanzi rosa di Liala o Delly, mentre forse gli uomini
immaginavano di essere i baldi protagonisti di queste storie d’amore.
Questa descrizione è tratta dall’articolo su Nettuno:
http://www.larottadiulisse.it/astri/nettuno.html
Plutone
La creatività di Plutone in Cancro si manifesta soprattutto
nel dare vita a una famiglia, a una casa, eventualmente a una impresa
familiare, proteggendosi così dal mondo esterno.
Grazie alla presenza della Luna nel segno è mediamente forte
la capacità di captare le emozioni, proprie e altrui, soprattutto
quelle che Plutone tenderebbe a occultare.
Come pure grande importanza è data ai sentimenti legati a Venere,
mentre sono in caduta libera la volontà di affermazione, di
dominio e l’aggressività. Si tende piuttosto a chiudersi
nel proprio mondo, il teatro preferito dove esercitare il suo particolare
istrionismo. Istrionismo che a volte si esprime con le armi della
Luna, ossia lamenti, pianti e debolezza esibita.
La tendenza a isolarsi in un nucleo privato, individuale o familiare
ma pur sempre privato, ha favorito indubbiamente la nascita di molti
artisti, in particolar modo romanzieri che guarda caso spesso scavano,
come solo Plutone sa fare, nei meandri dei sentimenti.
Se guardiamo ai grandi numeri, lasciando da parte chi si occupa di
arte, vediamo che questo Plutone ha creato una generazione impegnata
soprattutto a costruirsi mattone dopo mattone una casa, possibilmente
con muri divisori molto spessi, e una famiglia, con tutto quello che
essa comporta in positivo e in negativo.
I nativi infatti possono essere omertosi per celare segreti o ricordi
familiari o per evitare che qualcuno trovi la chiave d’accesso
al loro mondo senza essere stato invitato.
Di solito lo fanno con gentilezza e buone maniere, come vuole la Venere
esaltata nel segno. Ma anche con una segreta dose di orgoglio e di
astuzia, come indicano il sole B domiciliato in Cancro e il Mercurio
qui esaltato.
Mercurio esaltato per trasparenza fa sì che soprattutto le
donne del segno esibiscano con fierezza i propri figli, come emule
di Cornelia madre dei Gracchi.
Possono essere fragili sul piano emotivo, interiorizzando dispiaceri
affettivi o familiari che potrebbero poi somatizzare in forme tumorali.
Sul versante erotico, pur conservando una certa pavidità che
spesso impedisce loro di cacciarsi in avventure sconsiderate, sono
spesso dotati di una sensualità forte ma dissimulata, quasi
femminile anche per gli uomini più virili.
La ribalta privilegiata e prediletta è sempre la famiglia,
luogo dell’anima dove possono però trovare lo spazio
ideale i più sottili mezzi di Plutone, quali il ricatto affettivo
e la tortuosità emotiva, impiegati in dosi massicce per tenere
saldamente avvolti nelle loro spire tentacolari le persone amate,
principalmente i partner e i figli. Molto più tranquillo invece
il rapporto con i nipoti: spesso anzi i Plutone in Cancro si rivelano
ottimi nonni.
Se portano all’esasperazione certe loro caratteristiche, potrebbero
far scattare in chi ne è vittima la voglia di ripetere una
famosa frase di André Gide: «Famiglie, io vi odio».
Questa descrizione è tratta dall’articolo su Plutone:
http://www.larottadiulisse.it/astri/plutone.html
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