Giove,
immagine e vista
Parte
prima, il pianeta nei segni
di
Massimo Michelini
La simbologia di vista e immagine è la più
difficile da scorgere di primo acchito per l’occhio inesperto
tra quelle di Giove. Se infatti viene naturale pensare a Giove in
rapporto al cibo, al denaro e all’ottimismo1, risulta
più complesso ricondurlo appunto alla vista e all’immagine.
Secondo l’astrologia tradizionale l’occhio destro va riferito
al Sole e quello sinistro alla Luna e questa attribuzione va accettata
parzialmente. Ho scritto parzialmente perché se ognuno dei
due occhi è governato da un luminare2, non accade
questo per la vista e l’immagine nel suo complesso, proprie
invece di Giove, in particolare nella sua sede di esaltazione, il
Toro, e nella casa corrispondente, la seconda.
La vista inoltre ha una duplice natura. Ossia noi vediamo quello che
ci circonda ma siamo pure visti dagli altri, come accade per ogni
manifestazione del vivente.
La vista, dall’importanza fondamentale nella nostra vita e indispensabile
per la sopravvivenza di tutte le specie animali. Ci consente infatti
di orientarci (ed esercita la stessa funzione pure per gli animali)
nello spazio circostante, di capire dove appoggeremo i piedi, scoprendo
se stiamo per avventurarci in un posto sicuro oppure no. Ma riesce
pure a farci desiderare le cose intorno a noi. Ad esempio la visione
di un buon piatto fa venire l’acquolina in bocca, accomunando
due simbologie di Giove in un colpo solo. La vista di un corpo può
provocare poi in noi un desiderio sessuale, e tutti conosciamo il
fatturato dell’industria del porno, ancora Giove-vista in questo
caso sommata a Giove-denaro.
Indipendentemente dall’eros vero e proprio, il desiderio in
generale parte quasi sempre dalla visione di qualcosa che vorremmo.
Se non vedessimo infatti questo o quello spesso non avvertiremmo nemmeno
il bisogno di possederlo (ancora Giove e il Toro, dove il pianeta
è esaltato). Ne sanno qualcosa gli esperti di marketing e packaging,
pronti a mettere in scena nella maniera più appetibile il prodotto
da vendere, per ricavarne poi il maggiore fatturato. Se però
estremizziamo il concetto e lo applichiamo ad ogni ambito della vita
di relazione, in fondo dobbiamo sempre vendere il nostro prodotto
– qualunque esso sia - facendo venire l’acquolina in bocca
agli altri.
Quindi ci mostriamo, facendo selfie, vestendoci in maniera appetibile
se cerchiamo di rimorchiare o in modo acconcio se dobbiamo dare un’idea
di un certo tipo, come ad esempio gli impiegati di banca o i liberi
professionisti, tanto per citare due categorie a caso. Non mi riferisco
solo all’abbigliamento, che in realtà è riconducibile
più alla sesta casa e alla Vergine, ma al modo generico di
apparire. E, in tempo di selfie selvaggi, tutti sappiamo quanto mediamente
apprezziamo il dare di noi l’immagine migliore, o quella che
riteniamo tale.
Se poi vediamo quanto ci circonda, compreso ovviamente quello che
non ci piace, non vorremmo che gli altri scorgessero i nostri lati
deboli, i difetti, le cose da nascondere. Ci sono cose da mostrare
e altre da nascondere. L’oscuro e l’ignoto, si sa, sono
infatti attribuibili allo Scorpione, segno opposto al Toro dove Giove
è esaltato, tanto per restare in tema.
Così per inserirci ottimisticamente nella vita (sempre Giove)
diamo di noi un’immagine rassicurante (salvo i casi in cui siamo
improntati da forti valori plutonici), siamo attirati da quello che
ci promette piacere e ben-essere (Giove, fortissimamente Giove) e
vogliamo vederci attorno per essere sicuri e fiduciosi (Giove, Giove
e poi ancora Giove).
Giove ci dà quindi indicazioni precise su come vediamo e come
ci facciamo vedere e segnala pure eventuali problemi di vista. Ma
questo si vedrà meglio nel prossimo capitolo, dedicato al pianeta
nelle case e in relazione con gli altri astri.
Cosa indica quindi la presenza di Giove in un certo segno rispetto
al rapporto con la vista, a eventuali problemi oculari e al nostro
modo di mostrarci?
Giove
in Ariete si guarda intorno per scorgere per tempo
il nemico, e non farsi cogliere impreparato. Così, per quanto
calmo sia il soggetto che lo possiede, non ha mai del tutto un’aria
davvero paciosa, perché ha il condizionamento inconscio di
restare sul chi vive, celato però con grande abilità
grazie al domicilio di Plutone nel segno, capace di occultare tutte
le verità che non si vogliono mostrare in pubblico. Tende poi
di solito a mostrarsi giovane, forse perché cerca di bloccare
il tempo in un eterno presente, in cui infanzia, giovinezza, maturità
e vecchiaia non presentano grosse differenze, anche perché
non si vuole mai arrivare del tutto agli ultimi due passaggi, preferendo
fermarsi allo stadio della giovinezza, perpetuata al limite del possibile.
Se viene fotografato cerca di sorridere e di apparire luminoso, come
il Sole suo astro guida. Se è in gruppo, non spintona per emergere
ma vuole mostrarsi al meglio, e non restare in secondo piano.
In Toro Giove è al posto suo essendo esaltato
nel segno e, se passa al fianco di un fotografo, per istinto sfodera
un sorriso rassicurante, trovandosi pure sotto la luce giusta per
farsi immortalare. Se ha in quel momento pensieri che lo turbano evita
la macchina fotografica, a cui si concede invece con estremo piacere,
quasi erotico, quando è in forma. Mediamente forgia quindi
soggetti fotogenici, ben lieti di esserlo e pronti a immortalarsi
in ogni situazione, purché possa trasmette un’immagine
di benessere. Pionieri del selfie ante-litteram, sono ora aiutati
dalla tecnologia a mostrarsi in qualsiasi situazione conviviale, sorridendo
davanti a un piatto di cibo succulento e non certo per persone a dieta,
dando pure l’idea che puoi permetterti quello che mostri, qualunque
cosa essa sia. Ossia il dolore sta di casa altrove e, se mai ci fosse,
non lo si esibisce. Non sapendo se sia nato prima l’uovo o la
gallina, va detto che gli occhi di un Giove in Toro iniziano a desiderare
presto, e alimentano i desideri per tutta la vita. A volte eccedendo
con la voglia di accumulare quanto ha visto e poi incamerato, ma ogni
posizione planetaria, se vissuta all’esasperazione può
portare ad andare oltre i limiti.
Giove in Gemelli non è al posto suo e, se
pure non crea quasi mai catastrofi o problemi serissimi, non riesce
nemmeno ad assimilare del tutto certi suggerimenti propri del pianeta
quando è al suo meglio. Poco sensibile in questa posizione
alle suggestioni visive, preferisce attirare gli altri con la parola
piuttosto che con l’immagine. Visto però che tutti a
questo mondo abbiamo un nostro modo di essere, e di mostrarci, il
Giove in Gemelli tende a dare un’immagine di sé giovane
o giovanile, a volte spiritosa, sempre all’ultima moda oppure
con pose da intellettuale, o da persona che comunque è informata
su tutto quel che conta. Il non esserlo gli creerebbe crisi d’identità
sconfinanti nel pessimismo cosmico, caratteristica che un po’,
in dosi omeopatiche, gli appartiene sempre. È incuriosito da
tutto, ed è molto sensibile ai messaggi pubblicitari, e tende
a concentrare il suo campo visivo soprattutto verso quello che lo
diverte, bypassando lo scontato e a volte l’essenziale. Per
fare un esempio, al supermercato può accorgersi appena del
reparto pane o di quello della frutta e verdura, ma ritrovarsi per
istinto o magia direttamente nella sezione dedicata alla cartoleria
o ai prodotti etnici. Non tanto perché gli piaccia quel tipo
di cibo, quanto per la curiosità che gli suscitano le novità.
Essendo una posizione di esilio, può inoltre creare problemi
alla vista in percentuale maggiore a quella degli altri segni.
Il Giove in Cancro non vorrebbe di solito guardare
troppo lontano dal suo luogo di origine. Trepido come il segno che
lo ospita, vive con cautela e prudenza e teme che, desiderando troppo,
sarebbe poi costretto a fare tanto per ottenere quello che gli ha
suscitato interesse. Quindi tende a non aprire molto gli occhi, nel
timore di dover poi compiere passi che non vorrebbe. Preferirebbe
infatti desiderare quanto gli è vicino, senza uscire da una
stanza, da un recinto familiare, da un guscio protettivo in cui il
soddisfacimento del desiderio è immediato, proprio perché
vicino. Allo stesso modo non ama eccessivamente venire fotografato,
o ama la penombra, i gruppi di famiglia, le foto dell’infanzia.
Se si esponesse troppo potrebbe essere infatti alla mercé del
prossimo, cosa che non gradisce data l’innata prudenza. Si mostra
di solito quindi con parsimonia, come certi bimbi che quando incontrano
estranei si nascondono dietro le gonne di mammà. Se però
si concede quasi mai ha sul viso un sorriso pieno, piuttosto ha sulle
labbra un filo di malinconia, che lo pervade sempre. Può attirare
quindi con la promessa di tanta emotività, facendo capire che
ha bisogno di venire protetto, e riuscendoci senza problemi.
Giove in Leone può essere al contrario sfacciato
soprattutto nel farsi vedere dagli altri, per un pizzico di esibizionismo
innato. In realtà non è particolarmente legato al senso
della vista, essendo al quadrato del Toro dove Giove è esaltato.
Quello che vede non lo attira infatti per il bisogno di possesso quanto
se pensa che possa eventualmente dargli prestigio. Ossia, non gli
importerebbe desiderare le lenticchie ma il caviale sì, perché
è capace di aggiungere lustro e visibilità alla sua
immagine pubblica. Poco attento alle sfumature, vede in grande e tralascia
i dettagli. Ama gli ambienti illuminati a giorno e non risparmia perciò
sull’elettricità. Quella capace di alimentare permanentemente
i riflettori puntati su di lui, senza che abbia bisogno di chiedere
di farlo. Infatti una personalità carismatica, in qualche caso
egocentrica, fa sì che si ritrovi spesso e volentieri al centro
dell’attenzione altrui, situazione che non gli dispiace affatto.
Anche il più timido dei soggetti con questo Giove3
si porrà quindi in un atteggiamento superiore, con una forte
carica di orgoglio visibile, se viene fotografato, o anche solo nel
momento in cui viene visto a passeggio in una circostanza qualsiasi.
Giove in Vergine al contrario non tende a mostrarsi
e a farsi vedere ad ogni costo, ma vuole però essere certo
che, se viene visto, nessuno gli trovi difetti, errori o imperfezioni.
Il forte senso critico del segno lo inclina infatti a non accettarsi
mai del tutto fino in fondo e, proprio per questo, si passa al setaccio
per evitare di finire sotto la lente d’ingrandimento della malignità
altrui. Sul piano estetico ma pure su quello dell’ordine e pulizia
personale. Non uscirà quindi mai di casa con una calza bucata
o con una macchia sul vestito. Ne morirebbe. Se poi si scatta dei
selfie o viene fotografato da altri, prima di diffondere la sua immagine
controlla col lanternino le immagini meglio riuscite prima di dare
il suo nullaosta. Non esercita poi questo atteggiamento critico solo
su se stesso ma anche su tutto quello che incontra. Così se
passeggia per strada gli cade subito l’occhio sulle cose che
non vanno, sugli errori, sulle cose fuori posto. Essendo in un segno
di terra, tende ad accumulare, pensando che una cosa prima o poi potrebbe
servire, a lui o ad altri. Quindi se va al supermercato, tanto per
fare un esempio, cerca di rifornirsi di tutto quanto può risultare
utile, sempre che il prezzo sia ragionevole.
Giove in Bilancia è selettivo anche per quanto
riguarda la funzione visiva. Ossia non appartiene al genere per cui
vista una cosa la vuole. No, desidera solo – o soprattutto –
quello che rientra nei suoi criteri estetici. Quasi sempre eccellenti
e, proprio per questo, pure costosi. Essendo però ospitato
in un segno di Saturno sa anche rinunciare alle cose se non ci sono
i criteri che lo soddisfino. Quindi di rado chi lo possiede sarà
attirato da cose esteticamente riprovevoli, sempre secondo i suoi
gusti, s’intende. Vuole scegliere, non potrebbe fare altro,
e piuttosto che avere qualcosa che non gli piace fa senza. In parte
come il Giove in Vergine il suo occhio cade anche su quanto non gli
piace, capace di creargli un disgusto quasi fisico, a volte al di
là della sua capacità di controllo. Se è così
attento al rapporto visivo che ha con il mondo, lo sarà altrettanto
per come si mostra agli altri, e per come si vede. Volendo nei limiti
del possibile apparire bello ed elegante4 tenderà
a dare un’immagine raffinata di sé, aliena dagli esibizionismi
e dalle volgarità. Gli eccessi sono quindi esclusi, almeno
in linea di massima, e, pur volendo piacere, sarà troppo rigoroso
e austero per zoccoleggiare troppo in cerca di conferme alla propria
capacità di sedurre. Un po’ sì però, ama
piacere, ma senza esagerare.
Giove in Scorpione non è al posto suo e, nel
campo della vista e dell’immagine, dà soprattutto la
tendenza a non mostrarsi, o a farlo sotto mentite spoglie nascondendo
almeno parte di quanto si è. Se poi è costretto a farsi
fotografare, e in epoca di selfie anche lui non è sfuggito
alla moda, a ben vedere nella sua immagine c’è qualcosa
di ombroso, non chiaro, a volte palesemente falso. Magari perché
inalbera un’allegria che non gli appartiene, o una qualche voglia
di vendetta nei confronti di chi lo immortala, e non importa le ragioni
che gli hanno fatto legare una cosa al dito, se ce ne sono. Forse
semplicemente come in certe culture arcaiche pensa che un ritratto
potrebbe rubargli l’anima, e soprattutto mettere in piazza quello
che lui vuole tenere per sé. Se analizziamo la simbologia di
vista in senso opposto, ossia in quello che lui vede, può avere
problemi visivi, per miopia o altro, e scorgere soprattutto quello
che non va intorno a lui, magari intuendo a colpo sicuro le debolezze
del prossimo. Non dimenticandole, potrebbero sempre tornare utili
in futuro, non importa per cosa. Vede inoltre molto bene i messaggi
erotici, espliciti ma soprattutto quelli nascosti, come pure tutto
quello che riguarda le questioni finanziarie, soprattutto quelle illegali
o almeno poco chiare.
Giove in Sagittario tende a concentrarsi più
sulla simbologia di parola, ma il suo innato ottimismo si diffonde
pure all’ambito della vista e dell’immagine, facendo sì
che desideri quanto vede e che si mostri con un sorriso serafico,
carico di positività. Per molti di loro infatti la vita è
una specie di immenso lunapark senza ombre, o con lati oscuri minimi
e, se ti presenti alla cassa con un sorriso, potrai poi godere di
infinite chance di divertimento. Vorace di vita, guarda lontano, certo
che tanto di quello che vede potrà visitarlo, conquistarlo,
assimilarlo. Traendone nutrimento e positività, e dando per
scontato che, se vorrà una cosa, prima o poi la otterrà.
Per istinto si presenta quindi al mondo con un sorriso sfavillante,
come quello di Silvio Berlusconi che sfoderava il maggior numero di
denti umanamente possibile per trasmettere un’immagine positiva.
Riuscendoci con chi non ha eccessive riserve critiche, come vuole
il segno, bonario e di bocca buona. In certi casi può accadere
pure che si abbia un atteggiamento fortemente critico e contestatario,
ma totalmente fiducioso in quello che si vede e si crede, come accade
su un fronte diverso della barricata politica a Beppe Grillo. In entrambi
i casi si dà per scontato di riuscire a ottenere quel che si
vuole, riuscendoci pure.
In Capricorno Giove
è prudente anche nell’esplorare il mondo intorno a lui
in cerca di qualcosa che gli piaccia, da inglobare. Non è però
ingenuo e non crede affatto che il mondo sia un paradiso terrestre.
Quello che vuole deve conquistarlo, e sa che ogni cosa costa, in termini
di denaro e fatica. Pur essendo una posizione molto forte, perché
è la sede di esaltazione del pianeta negli Zodiaci B teorizzati
da Lisa Morpurgo, qui Giove vuole tanto ma diffida e teme che il prossimo,
o la sorte avversa, possano derubarlo delle gioie della vita. Quindi
riempie le dispense con discernimento, dopo essersi fatto attirare
dalle cose più sostanziose e a volte costose che ha visto.
Desiderando tutto quello che gli serve, ipotizzando spesso pure di
accumulare in vista di future carestie, quindi con grande abbondanza.
Ama la sua immagine, ma trasmette spesso un senso di severità,
come se non fosse capace di abbandonarsi spensieratamente alle gioie
della vita. Come fa all’atto pratico. Ossia è un edonista
pessimista, se mai si possono unire due aggettivi così diversi
tra di loro. E anche nel presentarsi al mondo con un selfie o dando
una propria immagine lascia trasparire di volere tanto, ma di non
essere così certo di poterlo ottenere. Proprio per questo stringe
i denti, pronto però ad addentare i piaceri che riuscirà
ad ottenere.
A Giove in Aquario l’immagine insé interessa
poco, la propria ma in parte anche quanto vede intorno a sé.
Come il segno che lo ospita infatti è mediamente zen, poco
attento alle cose del corpo e molto più interessato a quelle
dello spirito, se così si possono definire. Si guarda intorno
per cercare quanto gli serve, ossia rispetto alle cose materiali soprattutto
quanto riguarda la mera sopravvivenza o poco più, salvo altri
valori del tema natale. Risulta molto più sensibile al fascino
delle storie e delle idee, in cui però il richiamo visivo ha
una parte secondaria. Come il Leone infatti, anche l’Aquario
è al quadrato del Toro, sede di esaltazione della vista grazie
a Giove, e perciò risulta poco interessato a tutte le questioni
legate alla vista. Allo stesso modo gli interessa il giusto l’apparenza,
il risultare piacevoli esteticamente e, se si veste bene o vuole dare
un’immagine gradevole, lo fa soprattutto perché gli può
torna utile. Ossia, non vuole dare nell’occhio per troppa sciatteria,
e proprio per questo si cura, ma appena il minimo indispensabile.
Anzi, preferisce piuttosto passare inosservato, sensazione che gli
concede maggior libertà di movimento. Perché la mancanza
di vincoli sociali e umani è un suo totem, mentre di tabù
ha solo quelli ideologici, se li ha.
Il pianeta in Pesci infine non sembrerebbe particolarmente
attento all’immagine e alla vista, distratto com’è
da infinite altre cose. Eppure, essendo il segno una delle sedi di
Giove, sia pure la meno forte perché il pianeta è qui
in domicilio base, deve avere anche qualche effetto rispetto alla
questione della visione. Così chi ha questa posizione è
attirato soprattutto da quanto gli suscita emozioni, suggestioni fantastiche,
voli pindarici. Non si commetta però l’errore di credere
che sia allergico alle questioni materiali, anzi. I Pesci sono infatti
edonisti celati dietro a una parvenza masochistica e, quando desiderano,
lo fanno senza limiti e confini. Così spesso gli occhi gli
tengono più della pancia, e se ingoiano tutto quanto hanno
desiderato poi stanno male, e devono prendersi un digestivo. Lamentandosi
poi del dolore provato, o delle difficoltà a gestire tutte
le cose acquistate. Comprate perché gli occhi le hanno viste,
e ne sono rimaste attratte. Per quanto riguarda la visione di sé,
e l’immagine che trasmette al suo prossimo, questo Giove si
vede fragile e indifeso, un po’ come il Giove in Cancro. Più
di quest’ultimo l’aria inquieta e sofferente lo aiuta
però a ingraziarsi gli aiuti del prossimo che a volte vorrà
ed altre no, perché l’inquietudine costante, e un pizzico
di masochismo difficile da gestire, lo fa ritenere sfortunato, tutto
il contrario di quanto è nella realtà dei fatti.
Esauriti i segni, il prossimo mese vedremo
come varia la simbologia per la posizione nelle case e in rapporto
con gli altri segni. Si tratta dell’ultimo capitolo su Giove,
poi passerò a Saturno.
N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate
nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento
nel mio gruppo Facebook Rotte e approdi5,
da me creato e gestito.
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1
Mentre già è più difficile invece far capire
a chi ha una formazione astrologica tradizionale che la parola va
attribuita a Giove e non a Mercurio. Ma tante altre sono gli errori
interpretativi e le storture ideologico-astrologiche difficili da
raddrizzare. Avendo provato a farlo da più di vent’anni
non ci provo più, fatica sprecata. Al tempo stesso però
penso che vada fatta una corretta informazione, e capirà chi
può capire. Di solito si tratta di chi, digiuno di astrologia,
si approccia a quella morpurghiana. Avendo appunto la mente vergine
riesce a capire. Chi ha subito invece una informazione scorretta stenta
a poi a capire come funziona davvero l’astrologia, come quando
si ha una formazione sbagliata in qualsiasi settore della vita. Ad
esempio la pronuncia scorretta di una lingua straniera, una postura
dannosa per il fisico, l’idea che la terra sia piatta o qualsiasi
bizzarra teoria religiosa. Se te l’hanno insegnata nella prima
parte della vita stenterai a correggerti, quasi sempre essendo pure
convinto di essere dalla parte della ragione.
2
Questa caratteristica si può verificare soprattutto in caso
di incidenti o malattie che colpiscano uno soltanto dei due occhi.
Chi ha seri problemi di vista ha invece di solito un Giove problematico,
anche se non sempre questo accade, per quei singolari misteri dell’astrologia
che di tanto in tanto ci ritroviamo di fronte.
3
Non dimentichiamo infatti che Giove resta in un segno circa un anno,
toccando quindi tutte le posizioni planetarie possibili. Abbastanza
improbabile quindi che un Ariete con questo Giove abbia manifestazioni
simili a una Vergine con il medesimo Giove, tanto per fare un esempio.
4
Anche in questo caso vale il discorso della nota 3. Ossia non tutti
i nati in 365 giorni possono essere belli e raffinati. Se però
consideriamo i grandi numeri, vedremo che lo saranno più della
media, anche se solo l’insieme del tema natale potrà
dirci come e quanto lo saranno.
5
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1/1/2018