LA ROTTA DI ULISSE

 


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Giove e la parola

Parte prima, il pianeta nei segni

di Massimo Michelini

Tra le tante, quasi infinite, simbologie di Giove c’è pure quella di parola. A ben vedere uno dei tanti modi per allargarsi, per uscire fuori di sé, per conquistare altro territorio vitale. La parola è infatti uno strumento ineguagliabile di persuasione, come ben sanno gli abili venditori capaci di far comprare frigoriferi agli esquimesi, ossia facendo abbassare le capacità critiche dettate dal pianeta naturalmente opposto a Giove, il rapido, snello e scaltro Mercurio, dio dei ladri e dei commercianti.
Come pure è un mezzo per consolidare la conquista di un territorio, tanto che le potenze coloniali appena inglobavano una città o una nazione, imponevano ai suoi abitanti la propria lingua. Per facilitare la comunicazione ma pure per mettere bene in chiaro chi fosse ora il proprietario, e quale lingua andava usata, perché vincente. Rendendo palese ed esplicita la proprietà su quella data terra.

(Non per nulla la lingua, intesa come parte anatomica, è simboleggiata dal Toro, segno in cui è esaltato Giove1. Con la lingua gusti i cibi, in qualche modo buttandoli dentro. Ma puoi pure usare Giove per buttare fuori, con la parola. E Giove è pure possesso.)
Oppure i missionari diffondono la parola del Signore per sovrastare con le proprie convinzioni e mettere a tacere quelle del prossimo, costretto ad accettarle acriticamente e senza la possibilità di farci su dell’ironia, ancora caratteristiche proprie e innegabili dell’opposto Mercurio. Con la parola quindi racconti, spieghi, comunichi, ti impadronisci del territorio altrui, a volte rallenti l’azione se parli troppo.
La parola è un indicatore della sicurezza di sé, tanto che, se hai qualche tormento interiore, tendi a balbettare o farfugliare, a mangiarti le parole,a non farti capire perché parli a voce troppo bassa. La comunicazione rivela quindi un tuo disagio, insicurezza, paura. Sensazioni che non avresti se fossi sereno e appagato, altre simbologie di Giove.
Intendiamoci, Giove è un pianeta egoista, ma non lo fa capire, con i suoi modi morbidi e suadenti. Così l’abile persuasore, con un Giove efficace, non urla e strepita, ma blandisce con una voce calma, rassicurante, addormentando con l’eloquio gli interlocutori, costretti così ad abbassare le difese critiche. Senza accorgersi quasi sempre di venire fregati, o inglobati grazie alla volontà potente di chi parla.
Non per nulla gli agenti di commercio sono chiamati a diffondere prodotti spesso uguali agli altri, convincendo i clienti che il loro è il prodotto migliore (convinzione gioviana), quando quasi sempre è in realtà simile a quello degli altri. Intendiamoci, non stiamo parlando di persuasione occulta attribuibile astrologicamente a Plutone, ma della capacità oratoria che rientra nella sfera di Giove di pompare se stessi e quello che piace.
Il pianeta più grande del sistema solare, se ben aspettato, consente di avere una consistente fiducia nei propri mezzi, rendendo quindi facile quanto volevi. Anche intortando il tuo prossimo, e senza cattiva fede. Il buon venditore crede davvero che il proprio prodotto sia il migliore, altrimenti non riuscirebbe a farlo credere anche al suo prossimo. Il buon parlatore, allo stesso modo, pensa che quanto sta esponendo sia la cosa più interessante al mondo e, nel migliore dei casi, riesce a convincere pure chi lo ascolta.
Ma come tende a manifestarsi Giove nei vari segni? Vediamolo insieme.

 

Giove in Ariete ha tendenzialmente una parlata calda e vigorosa ma brusca, impulsiva e al tempo stesso diffidente. Se si arrabbia è senza freni, ed è capace di dire di tutto, arrivando a insulti coloriti e a esprimere giudizi spietati, spesso sentenze capitali. Più spesso però è prudente, e preferisce tenere per sé parte di quello che pensa, certo che se si espone troppo lascia aperta una via per il nemico, il potenziale concorrente. Al tempo stesso ha però certe zone di impensabili ingenuità, fidandosi delle opinioni correnti, che tende a promuovere con convinzione. Ovviamente non tutti i nativi con questa posizione possono avere uno stesso tipo di voce, ma sovente viene impiegato un tono basso, virile e seducente, anche se si tratta di una donna. Una voce che tende ad essere giovanile, ma non infantile, per tutta la vita, con la voglia di trasmettere calore intorno a sé.
In Toro Giove non dà eccessivo peso alla parola, preferendo concentrarsi su altre sue simbologie come cibo, denaro e vista. Eppure trattandosi di una posizione di massima potenza - essendo il pianeta esaltato nel segno - anche il modo di esprimersi ha un suo forte valore. Il soggetto che lo possiede ha una voce spesso sensuale. Ma se ad esempio la voce del Giove in Ariete è tendenzialmente maschile e penetrante, quella del Toro emana la capacità di attirare a sé con parola suadente, in qualche modo come la bocca che secerne saliva per sciogliere il cibo, provando piacere. Ammorbidendo con le sue parole, tende a smussare gli spigoli nella conversazione, e a rassicurare come quando ci si affida nelle mani di un buon medico. Capace magari di trovarti una soluzione a tutti i problemi raccontando una favola a lieto fine, oppure preparandoti le lasagne e l’ansia si attenua. Ha poi un ritmo pacato, senza scossoni, come quello dell’animale che ha dato il nome al segno e ara il campo. Salvo quando s’infuria (rarissimamente) ed è poi capace di fare danni inenarrabili. Più che con la violenza, convince con la pacatezza e la ricerca del piacere. Essendo un po’ sordo alle esigenze emotive del prossimo, è convinto che un piatto di tortellini diano tranquillità all’anima molto più di una seduta dallo psicanalista.
Giove in Gemelli dà la voglia di mantenere la voce e la parola giovanile. Se per il contenuto della conversazione bastano neuroni attivi fino a tarda età, con il passare degli anni, e l’inevitabile ispessimento delle corde vocali e della voce, il soggetto tende, in particolare le donne, a parlare con voce chioccia, un po’ infantile un po’ adolescenziale. Gli scoccia invecchiare, e gioca con la voce, come con le parole e tante altre cose. Disdegna poi di pontificare, come fa con estrema naturalezza l’opposto Giove in Sagittario, e, se promuove qualcosa, sono le novità a lui tanto care. Stancandosi però anche di quelle, perché presto arriveranno altre novità a sostituire quelle precedenti. Può essere snob e tagliente nei giudizi, ma di rado infierisce troppo a lungo, sempre perché ha troppi interessi differenti per focalizzarsi su un unico argomento, anche in negativo. In compenso quando si esprime è informato e divertente, anche se non sempre davvero sicuro di quello che dice. Non perché si tratti di sciocchezze, quanto piuttosto perché non crede alle verità assolute, quindi paradossalmente nemmeno a quanto dice lui stesso. Abile a mentire o occultare, sa farci su però una risata, passando poi ad altro.


Come quello in Toro, il Giove in Cancro può dare una voce dolce e seducente, in particolare per le donne. Come mi spiegò una carissima amica parlando del proprio Giove, resta giovanile perché ha in sé il germe e la forza dell’infanzia. Tende infatti a parlare a voce bassa. Il luogo ideale per esprimersi è infatti una stanza, e in uno spazio piccolo non c’è bisogno di urlare. Una voce vibrante di emozioni, capace di rapirti proprio grazie all’invito ad addentrarsi nel suo mondo palpitante di sensibilità. Ma non per questo si fa abbindolare o schiacciare dal prossimo, semmai il contrario. Solo quando vuole però, più spesso ha in sé la tendenza a rinunciare a convincere il prossimo. Ci riesce meglio se mette in atto la sua natura ammaliante. L’edonismo congiunto a un pizzico di narcisismo sono così in grado di attirare a sé il prossimo, non tanto per ottenere un potere che non gli interessa ma per avere riconoscimenti, affetti, e coccole.
Di tutt’altro tipo è il Giove in Leone che ha la certezza implicita di chi sa di poter ottenere l’attenzione altrui purché apra bocca, grazie a una personalità potente e sicura, capace di ottenere le luci della ribalta, se solo lo vuole. Quello che traspare in questa posizione planetaria è inoltre la mancanza di dubbi, non tanto su quello che si dice, ma su di sé. Avendo un’immensa fiducia nella propria personalità non concede al prossimo il varco per criticarti o sminuirti, eventi che lascia agli altri, ai poveretti con Giove meno egocentrici. Se il pianeta porta poi spesso con sé una fiducia (o sfiducia, in caso di forte negatività) dettata dall’inconscia convinzione di essere in qualche modo in missione per conto di Dio (come avrebbero detto i Blues Brothers), in Leone spesso si confonde Dio con Io. Essendo certi di questa possibilità, in teoria un filino eccessiva. E, sempre in caso di fortissima negatività, si è sicuri addirittura di essere in missione per conto del Dio degli Sfigati, e sempre di divinità si tratta. Insomma, le mezze misure stanno di casa altrove e, se quando questo Giove è in forma può essere estremamente divertente, perché sa alla perfezione come mantenere l’attenzione della gente, del pubblico, se è in giornata no può divorarti senza sentirsi poi in colpa.
Giove in Vergine ha una tendenza ben precisa, dettata da una motivazione inconscia particolare. Fa parlare infatti a voce bassa, in parte per modestia e discrezione, in parte perché aborrendo sopra ogni altra cosa gli errori, se usa solo la voce con un tono non troppo alto gli altri faticano ad accorgersi di ipotetici congiuntivi sbagliati. O di altre “imperfezioni” del linguaggio. Purtroppo non è il Giove di alcuni politici ora di moda, con un rapporto molto complesso con la lingua italiana, ed un ego inversamente proporzionale alla loro cultura. Tende inoltre a esprimersi con precisione e molti dettagli, impiegando in grandi dosi avverbi di modo, come faccio spesso anch’io con questo Giove. Essendo in esilio, teme infatti di non esprimersi in modo chiaro la reale natura della situazione descritta. Può inoltre aver paura che le sue parole si discostino troppo dall’ideologia della massa, come pure dalla formulazione corretta di un discorso, ordinato come si deve. Ossia con frasi fornite di soggetto, verbo, complemento oggetto, frasi secondarie e incisi di vario tipo. Nonostante l’insopprimibile necessità di non sbagliare, ha però una forte capacità di fare ironia e autoironia, e uno humour particolare. Chi ha studiato l’umorismo sa però che deriva dallo scovare in una situazione qualcosa che esce dalla norma, suscitando perciò la risata. Quindi, le rare volte in cui si concede di poter sbagliare può rivelare pure un ottimo senso dell’umorismo, se non è troppo preso dall’applicazione dei regolamenti e dalla caccia agli errori.

 

Il Giove in Bilancia è “freddo” come quello in Vergine, ma con delle notevoli differenze. Cerca infatti di esprimersi in forma garbata ed elegante, a volte un po’ troppo. Corre infatti il rischio di formalismo, oltre alla possibilità di non essere del tutto sincero non per motivi occulti ma per la paura di offendere la sensibilità dell’altro. In certi casi si ha invece un tono giudicante e le parole possono essere usate per esprimere una condanna, e non importa quale è stato il reato. Preferisce inoltre non impiegare parolacce, salvo si trovi in una situazione in cui sono tollerate se non incoraggiate. Ossia in qualche modo si fa condizionare dall’ambiente e dalle persone che lo circondano, perché non vuole contraddire le comuni norme di comportamento. Essendo poi la Bilancia un segno saturnino, quando apre bocca, di solito non in modo sguaiato, ha una autorevolezza di fondo che gli altri, il prossimo, possono aver paura di contestare, sentendosi in qualche modo alla presenza di un’autorità. È un Giove piacione, essendo anche in un segno venusiano, e attira a sé non con messaggi di seduzione ma con la bellezza, l’armonia, le buone maniere. Tanto che, se doveste invitarlo al festival del rutto libero, declinerebbe l’invito adducendo una scusa. Non sia mai detto che vi dica che non vuole immischiarsi con degli zoticoni, compreso chi lo ha invitato in una situazione così volgare e disdicevole.
Giove in Scorpione ha il gusto della provocazione e della parolaccia. Un po’ per destabilizzare l’interlocutore, un po’ per parlare del tanto amato sesso. Avendo la fissa, non perde occasione per esprimerla, sia pure sotto forma di battuta o aneddoto. Si tratta di un Giove capace però anche di grandi silenzi e altrettanto prodigiose omertà, rispetto ai propri segreti e a quelli di chi ama, o a qualsiasi cosa ritenga sia preferibile non esporre pubblicamente a troppe persone. In compenso non si fa troppi scrupoli a rivelare quelli altrui, ma solo se chi viene smutandato gli ha giocato qualche tiro, o gli sta bellamente sulle scatole. Trattandosi poi di una sede di Plutone, se vuole sa essere molto convincente, spesso impiegando nell’arte oratoria le regole fondamentali della persuasione occulta. Magari andando a titillare le paure dell’interlocutore, e si sa che i film dell’orrore hanno una nutritissima schiera di fans. Troppo lucido per essere davvero ottimista, sa essere un ottimo umorista, grazie all’esaltazione di Mercurio nel segno. In certi casi divertendosi pure a lanciare anatemi, o a scherzare sulla morte, propria e altrui. Può avere un tono di voce cavernoso, per un uomo, o per una donna, acuto e vibrante come un trapano pronto a trapanarti da parte a parte. Un tono di voce che ti impedisce di acciambellarti sulle tue certezze, perché potrebbe colpirti senza preavviso con una delle sue battute salaci.
Giove in Sagittario ha la nomea di produrre parlatori torrenziali e, salvo luminose eccezioni, si tratta di una fama del tutto meritata. Al di là della quantità di informazioni trasmesse, a volte tante o troppe, più spesso nella norma, questa posizione planetaria tende a rallentare. Se il pianeta naturalmente opposto, Mercurio, è veloce nel captare, questo Giove è lento nello spiegare. Indipendentemente da quel che dice e dalla sua intelligenza, ha una concezione diversa del tempo e del suo uso. Essendo infatti mediamente molto fiducioso di quanto dice, è parimenti certo che stia impiegando il tempo giusto per spiegare quanto deve. Meglio quindi sapere che quasi sempre un dialogo con un Giove in Sagittario durerà molto più del consueto. Se si tratta di un difetto, quindi, lo è per chi lo ascolta, non certo per lui che parla. Forse per la presenza di Nettuno nel segno, inoltre, ha una voce spesso musicale, capace di vibrare secondo suggestioni angeliche. Inoltre, essendo fermamente convinto di essere baciato in fronte dalla fortuna, e di avere dalla sua parte la protezione di un’entità superiore, riesce ad essere convincente nel propagandare le proprie idee, come certi missionari davvero credenti o i venditori appena usciti da un corso di automotivazione, pienamente riuscito.


In Capricorno Giove non è un parlatore eccessivo, ma non è nemmeno muto come un pesce, salvo dure lesioni. Piuttosto è prudente nell’esprimersi, e spesso lo fa con una voce fonda, grave, come se si trattasse di una persona anziana carica di saggezza anche se si tratta di un bambino. Rifiuta le smancerie e, se deve attaccare, lo fa senza pietà, non tanto per distruggere l’avversario quanto per affermare se stesso e i suoi principi. Si intromette in una conversazione solo se sa di poter venire ascoltato, altrimenti sta in silenzio, aspettando l’occasione di non poter avere l’attenzione desiderata. Altrimenti non soffre a stare in silenzio, evitando una frustrazione e risparmiando il fiato. Anche se si tratta della persona più fortunata del mondo, quando apre bocca sembra sempre che la vita lo abbia privato di qualcosa, lasciando appunto un retrogusto cupo, amaro, alle sue parole. In compenso può essere dotato di un divertentissimo cinismo, se si concede di manifestarlo. Ossia, se può e quando può, si concede una battuta forte capace di stendere un bue.
Giove in Aquario può esprimersi in modo possibilista se non vago. Non conosce le certezze che afferma a ogni piè sospinto la posizione opposta, in Leone. Quindi nelle conversazioni preferisce restare in seconda fila, o almeno interagire se trova un interlocutore che lo stimoli. Salvo quando si tratta di questioni ideologiche, settore in cui può inalberarsi e volere a tutti i costi affermare le proprie ragioni. Sempre se nel luogo giusto per farle. Se ad esempio fosse un cristiano fervente e si trovasse in uno dei luoghi di culto di un’altra religione, non si sognerebbe manco morto di cercare di affermare il proprio credo. Se però la situazione lo consente, perché no. Senza esagerare, tutto sommato non crede davvero che sia possibile fare cambiare idea agli altri se loro per primi non sono convinti. Preferisce quindi lo scambio, la battuta detta a un amico contro il potente di turno, il rifugiarsi nella speranza di un cambiamento. Imminente, ma non immediato. Perché se riuscisse poi davvero a trasformare il mondo con chi se la piglierebbe poi e quali nuove speranze dovrebbe coltivare? Filosofo un po’ marzulliano, parla spesso in maniera suadente e strascicata, come se avesse in contemporanea la testa in un altro luogo. Come spesso è.
Infine il pianeta in Pesci è al posto suo, anche se molti tendono a dubitarlo per la tendenza propria del segno a lamentarsi anche per eventi in teoria poco o per nulla negativi, mettendosi nel ruolo della vittima o fingendo di esserlo. Giove-parola quindi anche può esprimersi piagnucolando, o almeno dando molto spazio ai sentimenti e alle emozioni, spesso accentuati grazie a una fantasia che può essere galoppante. Così, se passa una nube in cielo, potrebbe scatenarsi un temporale e un fulmine ti ucciderà all’istante. Oppure, l’uccellino che si posa sul balcone potrebbe trasmetterti un virus potente, forse letale. E così via. Anche se non chiede direttamente aiuto, ma spesso lo fa, chi lo ascolta avverte però la necessità di dargli una mano, vedendolo come una creatura fragile o almeno bisognosa di consigli. Mettendo quindi in moto la fortuna propria di Giove, in questo caso ottenendo protezione pur senza averla chiesta. In altri casi troviamo poi parlatori immaginifici, capaci di trasportare con sé l’ascoltatore in un mondo di sogno. In altri troviamo chi, come la mia amatissima nonna che, se si preoccupava e lo faceva spesso, cambiava il ritmo del respiro, che diventava affannoso . Tornando normale appena trovava rassicurazione per la sua paura. Spesso distratti, non si curano troppo dei dettagli quando parlano, gli preme molto di più trasmettere le emozioni, quasi sempre riuscendoci.


Finisce qui la carrellata sui possibili significati di Giove nei segni nella simbologia di parola. Come già ricordato infinite altre volte, il pianeta resta in ognuno dei dodici settori zodiacali un anno, e non può quindi creare persone del tutto identiche rispetto alle proprie valenze simboliche. L’analisi, per tutte le sue varianti interpretative, va quindi arricchita e integrata con la sua presenza in un determinata casa e in rapporto agli altri pianeti, come vedremo il mese prossimo.

N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo Facebook Rotte e approdi2, da me creato e gestito.

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1 Secondo la tradizione astrologica, ampiamente e inequivocabilmente smentita da Lisa Morpurgo nei suoi studi, Giove sarebbe esaltato in Cancro e in Toro sarebbe esaltata invece la Luna. Niente di più errato. Giove, signore dell’ottimismo, del denaro, del cibo e molto altro DEVE essere esaltato in Toro, per motivi numerico-geometrici e pure per l’evidenza della simbologia del pianeta.
2 https://www.facebook.com/groups/198516613553915/

 

massimomichelini1@virgilio1.it

2/11/2017


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