Giove
e il denaro
Parte
prima, il pianeta nei segni
di
Massimo Michelini
La
ricchezza è un’ossessione per il genere umano, ma lo
è diventata in particolare dal secolo scorso, quando una società
in evoluzione, in cui le gerarchie di classe erano meno rigide e immobilistiche
dei millenni precedenti, ha concesso a tanti la possibilità
o la speranza di diventare abbienti. O almeno di uscire definitivamente
da uno stato di indigenza o povertà.
L’accelerazione alla ricchezza impressa dagli Anni Ottanta del
Ventesimo Secolo ha mutato in modo rivoluzionario il concetto di miseria,
né la crisi dell’ultimo decennio ha davvero cambiato
stili di vita che, prima del Novecento, erano impensabili. Almeno
a livello di grandi numeri. La società dei consumi ha indotto
tutti, con i suoi sistemi di persuasione più o meno occulta,
a volere tutto, in ogni angolo del pianeta. E ad acquistare tutto
perché, in quella spirale impazzita che ha nome “economia
di mercato”, si vende a poco prezzo, si lavora con stipendi
bassi, si compra con sconti di vario tipo promettendo un benessere
che è solo formale, ma non incide nel profondo. L’accumulo
di beni, spesso di scarso valore, non concede infatti la felicità,
anche se tutti sappiamo che la felicità è uno stato
d’animo momentaneo e non duraturo.
È noto che ogni tipo di epoca storica insegue certi suoi modelli
sociali, dettati di solito da quanto possiedi, da quanto vorresti
o da quante zavorre ti porti sulle spalle. Così nei periodi
di carestia la bella donna, come l’uomo aitante, sono in carne,
vistosa manifestazione del fatto che si possono permettere cibo in
abbondanza e cure mediche, quando gli altri, la massa, fanno fatica
ad avere. La ricchezza, e la gioia, si fanno invidiare. Nei periodi
di opulenza invece la figura fisica ideale è snella, al limite
dell’anoressia. Se si guardano le sfilate di moda delle marche
più famose ai giorni nostri, vedi modelli trasparenti, al limite
del deperimento organico. Se l’uomo è però muscoloso,
non deve avere un filo di grasso, tanto che esistono appositi strumenti
per stabilire la massa grassa che puoi o non puoi avere. Allo stesso
modo nei periodi di povertà diffusa, l’abbigliamento
tende ad essere sfarzoso, e principi e sovrani indossano broccati
tempestati di pietre preziose. Nelle stagioni di ricchezza invece
la moda si fa finto povera, sportiva, con buchi creati ad arte negli
abiti. Ti vesti stracciato perché sai che è un vezzo,
e spesso quello spacco nei jeans ti viene fatto pagare a peso d’oro
dalle grandi marche, quanto uno smeraldo o uno zaffiro.
Se queste sono le manifestazioni a livello sociale e storico, resta
poi il rapporto con il denaro, lo strumento che ti consente o ti nega
di avere quello che vorresti.
Che ti concede di avere cibo, casa, abbigliamento, spostamenti e il
maggior numero di cose di tua proprietà. Perché come
ben sa Giove tutto ha un prezzo e, per poter acquisire beni, devi
avere soldi. Ossia, tanto Giove.
In maniera analoga a quello che si fa con il cibo, butti dentro, ingurgiti,
acquisisci. In un caso calorie e sapori, nell’altro oggetti
materiali che non puoi assimilare con lo stomaco e l’apparato
digerente ma che restano a tua disposizione e che ti concedono la
sicurezza che non sarai mai sprovvisto di oggetti che ti facciano
sentire ricco, o l’illusione di esserlo.
Indipendentemente dalle reali possibilità c’è
poi il tuo modo di vivere le questioni economiche. Tutti infatti sappiamo
che esistono persone tirchissime ed altre scialacquatrici. Chi ha
un atteggiamento emotivo rispetto al denaro e chi invece calcola con
lucidità le sue reali possibilità, magari usando tutti
gli strumenti in suo possesso per incrementare entrate e possedimenti.
In qualche caso poi la posizione di Giove, in particolare quella nelle
case o in rapporto ad altri pianeti, segnala la possibilità
di nascere ricchi, diventarlo, oppure il contrario. Va segnalato però
che in questi casi il valore di positivo e negativo è del tutto
opposto a quello che si potrebbe pensare almeno sulla carta. Ossia
i grandi ricchi hanno spesso un Giove pessimo, che non li depriva
sul piano materiale ma li fa sentire costantemente sull’orlo
dell’indigenza. Costringendoli quindi ad avere il braccino tirato,
come si dice in gergo. Ossia spendere solo in caso di necessità
estrema, altrimenti tenere ben chiuso il portafogli, non donare nulla
agli altri, e così via. In questo modo i beni si accumuleranno,
e saranno le generazioni successive a spenderli, se avranno un bel
Giove. Quello che, alle persone senza milioni di euro sul conto corrente,
consente di godersi le gioie più o meno semplici della vita,
e di non avere il terrore di finire in miseria.
Il bel Giove dà chi si accontenta di quanto ha, e ne gode infinitamente.
Vediamo ora come il pianeta nei segni predispone a un certo modo di
rapportarsi al denaro.
Per
Giove in Ariete il denaro è uno strumento
di affermazione dell’Io, e i soldi sono il simbolo di quanto
vali. Ovviamente sempre se parliamo di grandi numeri, Le eccezioni
esistono in ogni combinazione planetaria. Se deve comprare qualcosa
gli piace contrattare, per il gusto del battibecco, della lotta, della
vittoria finale sul rivale. Dimenticando che quasi sempre il commerciante
sa fino a che punto può scendere col prezzo, e sotto quello
non va. Tendenzialmente sospettoso, preferisce non sborsare non tanto
per necessità di accumulo quanto perché ha paura di
venire fregato dal prossimo. Non avendo poi mediamente troppa pazienza,
si informa da quelli di cui si fida - che magari sono incompetenti
ma amici suoi, quindi persone eccezionali - sul prezzo corrente di
un articolo da acquistare o di un contratto da sottoscrivere, poi
controlla sull’estratto conto solo se gli è stata addebitata
la cifra giusta. Se non lo fosse, è pronto a litigare con l’azienda
del gas, con l’impiegato allo sportello, con questo e con quello
ma, appena ha ottenuto quanto voleva si calma, e passa ad altro. Gli
piacciono le cose che può esibire, soprattutto quelle che pensa
di possedere solo lui o che, al contrario, sono il sogno di tutti.
Per la presenza di Plutone nel segno, può mentire benissimo
sul suo patrimonio, ne abbia uno oppure no, come pure può essere
molto abile nell’occultare fondi segreti, o nel chiedere favori
ad amici compiacenti.
In Toro Giove vuole tanto, e non lo vuole perdere.
Adora accumulare in casa, a portata di vista, e non gli interessano
i soldi astratti quelli che non si possono toccare né vedere.
Per questo diffida dei titoli azionari, dei bond, dei cosiddetti futures,
capaci di rovinare l’intera economia. Erede diretto di antichi
possidenti, se fosse per lui vorrebbe essere pagato con orci di olio
e vino, sacchi di grano, barattoli di miele e conserva di pomodoro.
Ossia i beni che si capiscono, che possono essere tramutati in benessere
immediato. Come il mattone, altro investimento che di rado trascura.
Perché sono le cose che durano, che possono anche perdere un
po’ di valore ma potranno fruttare anche un domani, dando così
un senso di sicurezza. Pur amando molto l’accumulo pensa che
i suoi possedimenti vadano condivisi con le persone care. Ovviamente
conservando però per sé una buona fetta di quanto ha
ammucchiato in vita. Di rado spende più di quello che guadagna
e, salvo casi estremi, destina parte di quanto ha guadagnato al risparmio.
Una parte, l’altra è riservata al godimento dei piaceri
della vita. Per Giove in Toro il denaro dovrebbe dare serenità
– proporzionale alla sicurezza economica - ma, in caso di lesioni
pesantissime, si trasforma in un’angoscia di sottofondo sulla
possibilità di restare senza. Di solito facendo accumulare
ancora più del normale, ma non consentendo di godere con costanza
di quanto messo da parte. Sul piano materiale, e non psicologico,
difficile però che si resti davvero senza beni di primaria
necessità, proprio per l’urgenza di riempire le dispense.
E lo stomaco.
Il rapporto col denaro di un Giove in Gemelli è
divertito e mutevole. Ossia se ha soldi li usa, e spesso lo fa anche
se non ne ha, con la leggerezza propria di chi non crede sia un problema
troppo serio. Tende inoltre a spendere per cose inutili, seguendo
le mode del momento o i propri capricci personali, presto accantonati
per dare spazio ad altro. Con altro esborso. Oppure, se non è
afflitto da shopping compulsivo, deve trovare un altro modo per accontentare
il suo bisogno di divertimento e rischio. In Gemelli sono presenti
infatti Mercurio e Plutone, che richiedono il loro tributo. Ossia
l’accumulo fine a se stesso non rientra nelle sue corde, come
pure la tendenza al risparmio. Anche se di solito dà persone
molto divertenti, resta in loro un pizzico di malinconia di sottofondo.
Anzi le spese superflue e costanti sono sintomatiche del tentativo
di compensare una carenza di ottimismo con l’acquisto di cose
capaci di distrarre. Se non interessa loro lo shopping potrebbero
però amare il gioco di borsa. In gran parte per la possibilità
di diventare ricchi mettendo in gioco le tue capacità, conoscenze
e intuito, e perché come in tutti i giochi, non puoi avere
la certezza di riuscire davvero a sbancare il banco.
Giove in Cancro è prudente ed emotivo in fatto
di soldi e sognerebbe che per tutta la vita, ad amministrare i suoi
beni, ci fossero sempre il papà o la mamma, o una persona equivalente.
Una specie di figura di sostegno che gli consenta di non angosciarsi
per il fatto di avere o non avere le certezze materiali che non gli
dispiacciono affatto. Nel rapporto col denaro può essere emotivo
e infantile oppure intuitivo e geniale. Ama spendere soldi per la
casa, ma non alla maniera del Giove in Toro che vuole il mattone che
dà tanta solidità. Piuttosto come un investimento a
favore della sicurezza futura, e del conseguente benessere interiore.
Ha infatti bisogno di spesse mura che tengano fuori le intrusioni
esterne, e appena può fa di tutto per riuscire a garantirsi
questa protezione. Se riesce a ottenerla, può poi rifugiarsi
fra le sue quattro mura e coltivare in santa pace la malinconia. Perché,
Giove o non Giove, quello che gli preme è appunto quello stato
di non totale serenità che in qualche modo ha a che vedere
con la perdita di quel paradiso terrestre che ha nome grembo materno.
Far economia fa orrore al Giove in Leone che, piuttosto
che risparmiare su un acquisto non compra nulla. Vorrebbe però
potersi permettere tutto, anzi il meglio. Non tanto per necessità
di tutelarsi per il futuro, accumulare beni o amore per il possesso,
quanto perché è nato con la convinzione che l’oro
e i preziosi non sono valori economici. O meglio, lo sa perfettamente,
ma gli preme molto di più che adornino il suo corpo, la sua
casa, il mondo intorno a lui. Come corollario della Sua personalità,
del Suo essere, del Suo modo di vivere. Quindi se capita in gioielleria,
e lo farebbe tutte le volte che può, non chiede la cosa più
bella, ma quella più costosa. Con una decisa ingenuità
di fondo, perché non è affatto detto che il prezzo corrisponda
alla qualità, o che quello che paghi tanto oggi avrà
lo stesso valore domani. Di solito generoso, a volte anche troppo,
se sottoposto a forti lesioni può diventare un accumulatore
che non concede al prossimo nemmeno una briciola della sua fortuna.
Per il semplice motivo che ritiene che tutto gli spetti. Attenzione,
questa è però una caratteristica di tutti gli avari,
ma se il tirchio “puro” lo è per timore di perdere
beni che potrebbero servirgli, il Giove in Leone può esserlo
perché pensa che gli altri non meritino una sola goccia del
Suo splendore.
Giove in Vergine ha il braccino corto per pressanti
condizionamenti zodiacali, e tende a risparmiare in maniera a volte
ossessiva per le piccole somme. Come diceva la mia cara amica Maddalena
Magliano parlando del mio tema natale, e del mio Giove di questo tipo,
sono capace di andare a fare spesa da Cartier in autobus perché
il taxi costerebbe troppo. Ossia il Giove in Vergine risparmia sul
piccolo ma non sul grande, non avendo in realtà la capacità
di capire il valore del denaro. Nato con la calamita per l’oggetto
che costa meno, se ben aspettato riesce a fare ottimi affari, trovando
l’occasione giusta. Se invece leso si prende il peggio e con
quello fa. Accumula cose piccole, perché quelle grandi di solito
non le acquista, e stenta a gettare le cose che gli appartengono perché
l’istinto gli dice che prima o poi gli potrebbero servire. Con
l’effetto di conservare nei cassetti di casa decine e decine
di bottoni spaiati, elastici rinsecchiti, e altri cadaveri industriali.
Può anche diventare benestante, ma di rado vivrà come
tale. La tendenza al risparmio è per lui troppo forte. Chi
frequenta i grandi ricchi racconta però che quasi sempre lo
sono anche perché cercano di spendere il meno possibile, a
beneficio delle generazioni future o, meglio ancora, delle proprie
nevrosi.
Il Giove in Bilancia pondera invece l’acquisto
e l’investimento perché vorrebbe fare la scelta giusta,
una valutazione che richiede tempo e ragionamento. Ama le cose belle
e detesta la volgarità, ma sa che tutto a questo mondo, soprattutto
quanto è raffinato ed elegante, ha un prezzo. Bisogna quindi
prepararsi per riuscire a ottenerlo. Senza restrizioni esagerate,
non sarebbe corretto, ma senza nemmeno buttare i soldi dalla finestra.
Spendendo e risparmiando il “giusto” come vuole appunto
la natura del segno che lo ospita. Certo non ci troviamo di fronte
ad allegroni incoscienti, anzi prima di compiere una scelta definitiva
a volte impiegano anni, e ci hanno pensato talmente su che è
quasi impossibile abbiano sbagliato. Se si impegnano a sottoscrivere
un mutuo, o anche solo quando ricevono l’estratto del conto
corrente, controllano con attenzione le varie voci. Chiedendo spiegazioni
su quanto non capiscono, e non mollando la presa fino a quando non
hanno ottenuto di sapere quel che volevano. Facendo valere i loro
diritti se sanno di averli e non sono stati rispettati da altri, e
adeguandosi alla realtà se viene loro fatto presente che le
regole in corso non sono a loro favorevoli.
Come per la sua posizione in Gemelli, Giove in Scorpione
non riesce a concepire una reale tranquillità in campo economico.
Se però in Gemelli lo fa per troppe distrazioni e incostanza,
in Scorpione non riesce a concepire una situazione finanziaria regolare
e stabile, e spesso si complica perciò da solo la vita. Ossia
è capace di gettare soldi dalla finestra giusto per il gusto
inconscio di angosciarsi per l’imminente catastrofe, e per poter
combattere per risalire la china, fino alla prossima volta, e alla
prossima sfida da affrontare. Preferisce di solito usare le carte
di credito, non ama i possedimenti immobiliari ma, se per altri elementi
del suo tema ha la possibilità o voglia di farne, tende ad
acquistare case vacanza, alberghi, uffici da destinare a banche, assicurazioni
o agenzie di spionaggio. Gli viene inoltre spontaneo occultare o mentire
in maniera molto scaltra sulle sue reali possibilità economiche,
a volte per beni occultati o non dichiarati al fisco, più spesso
per la tendenza incontenibile a non dire mai tutto, di se stesso ma
pure delle sue disponibilità. Non disdegna poi le speculazioni
finanziarie, quelle in cui può diventare ricchissimo nel giro
di una notte, oppure perdere tutto.
Giove in Sagittario è di solito troppo ottimista
per essere tirchio, ma anche tanto avventuroso per accumulare in maniera
costante come fa invece il Giove in Toro. Al tempo stesso può
diventare ricco se la fortuna lo bacia in fronte, assecondando la
sua audacia nell’affrontare nuove imprese, come ad esempio è
accaduto a Silvio Berlusconi, sempre pronto ad arrivare per primo
in territori inesplorati e a colonizzarli, ricavando da loro il più
possibile. Se il soldo manca, per circostanze avverse, si riparte
alla conquista e, se non è buona la prima, di certo alla seconda
si riuscirà a ottenere quello che si vuole. Il soldo è
un mezzo per poter fare quello che si vuole. Viaggiare, comprare libri,
andare a cavallo. Intendiamoci, Giove in Sagittario mica vive in una
tenda in mezzo al deserto. Se pure preferisce manifestare la sua voracità
in altri ambiti dell’esistenza, non gli dispiace per nulla avere
e, se può, accumula perché i beni mettono allegria,
e danno sicurezza. Come il grasso del corpo, uno strato capace di
proteggerti dalle intemperie della vita. E se non possiede pensa sempre
che potrà farlo a breve, in questa o nella prossima vita. Quella
ultraterrena o quella che avrà trasferendosi in Polinesia,
dopodomani.
In Capricorno Giove è un edonista e vuole
accumulare tutte le cose che gli piacciono, di solito le più
costose. Lo fa però con raziocinio, sottoponendosi anche a
limitazioni, soprattutto in gioventù, solo però in vista
di un godimento successivo, maggiore e duraturo. Di solito pensa quindi
a quanto vuole ottenere, lo programma, e mette in atto tutto quanto
deve fare per arrivare al risultato. Nonostante riesca spesso nei
suoi obiettivi, si avverte sempre un sottofondo di lieve malinconia
o insoddisfazione, quasi che i beni materiali fossero una ricompensa
simbolica per ipotetiche privazioni affettive subite. Sia quale sia
la motivazione alla base, resta l’aspirazione al benessere economico
duraturo, quello che consentirà di usufruire appunto del meglio
nella vita. Con un sano realismo, e la capacità di fare a meno
di cose non indispensabili, se del caso. Concreto, determinato e gaudente,
sa essere pure spietato. La vita è una guerra, anche economica,
e il distrarsi troppo comporterebbe la perdita di beni e piaceri.
Meglio quindi un no secco in faccia piuttosto che dover rinunciare
poi all’auto che ti piace, alla casa dei tuoi sogni, alla cena
in un ristorante costoso. Cose che non puoi fare tutto l’anno,
intendiamoci. Ma quando le fai vanno fatte bene.
A Giove in Aquario il possesso nudo e crudo importa
sì e no. Pensa che il denaro sia un mezzo per fare altro e,
pur essendo tutt’altro che di manica larga perché non
conosce troppo la generosità disinteressata, dà il giusto
peso al denaro. Poco gaudente a differenza della posizione in Capricorno,
possiede quello che è indispensabile e non è particolarmente
interessato all’accumulo di proprietà o beni senza senso
o moderazione. Disinteressato sì allo stivare le dispense,
non ama però particolarmente nemmeno lo sperpero. In parte
per ragioni a suo dire etiche (non è eticamente accettabile
che ci sia chi ha tanto e chi ha poco) in parte perché pensa
che quello che non è utile oggi potrebbe esserlo domani. O
magari, se proprio non gli dovesse servire, potrebbe però finanziare
una qualche battaglia nell’ampio ventaglio dei suoi interessi
ideologici. La causa animalista, Medici senza frontiere, la difesa
degli indiani Navaho, la foresta amazzonica. Meglio inoltre non sbandierare
eventuali beni posseduti. È volgare e in ogni caso qualcuno
potrebbe farsi delle brutte idee, e passare da casa tua per depredarti.
Proprio per questo ritiene preferibile tenere eventuali beni in posti
diversi rispetto alle mura domestiche, e senza dire a nessuno quanto
ha, dove lo tiene davvero, e perché.
Il pianeta in Pesci ha infine un rapporto emotivo
col denaro e ha spesso il terrore di perderlo o di non guadagnarne
a sufficienza. Al tempo stesso, essendo il segno una delle sedi privilegiate
di Giove, in qualità di domicilio base, confida nei miracoli,
e spesso ne è pure beneficiato. Quindi se si vede arrivare
a casa l’estratto conto della banca, prima di aprire la busta,
e spesso anche mentre legge, gli sembra di essere in totale miseria.
Anzi, sarebbe tentato di chiedere soldi pure al postino, ma spesso
la cifra sul conto ha molti zeri, che non servono comunque a contenere
l’ansia di chi li possiede. In altri casi però la situazione
finanziaria può essere davvero mutevole, e altalenante, ma
alla fine nella maggior parte delle situazioni ci si cava le penne
egregiamente, spesso ottenendo più di quanto ci si poteva immaginare
o sperare. Ma, la costante di questa situazione planetaria è
una mutevolezza emotiva che fa sembrare in balia di un mare in tempesta
economica, pur se la barca è solidissima e arriverà
a destinazione senza danni. È un Giove che sa nuotare e quasi
mai affonda, in molti settori della vita, compreso quello delle finanze.
Questi in linea di massima i possibili significati
di Giove inteso come denaro nei segni. Si tenga però conto
che il pianeta resta in ciascuno dei dodici settori zodiacali circa
un anno, con tutte le inevitabili varianti del caso. Il prossimo mese
si passa al pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti,
per una analisi ancora più precisa di come viviamo il denaro,
e di come lo impieghiamo.
N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate
nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento
nel mio gruppo Facebook Rotte e approdi1,
da me creato e gestito.
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7/9/2017