Marte
- Calore, forza ed energia
di
Massimo Michelini
Quando
inizio a scrivere un nuovo capitolo di questa serie, mi costringo
a cercare di capire le reali funzioni di un pianeta, spesso andando
a frugare in territori ancora inesplorati o appena lambiti dagli studi
miei e altrui. L’astrologia lavora infatti per simboli, e spesso
si limita a descrivere un concetto di un unico tipo, ma per arrivare
al cuore di quel concetto la strada è lunga, e spesso complessa.
Di Marte ad esempio si avverte ed analizza spesso l’impulsività,
l’energia, l’aggressività, la virilità.
Tutte manifestazioni di una radice comune che può essere descritta
come carica vitale diretta verso l’esterno con modi forti, istintivi.
Vediamo però di procedere per gradi, partendo dalle simbologie
fallico-aggressive del pianeta. Ossia di solito lo si immagina nella
sua iconografia corrente, con la spada in mano pronto a menar fendenti
contro chi lo attacca o si para sul suo cammino. Perché lo
fa? Istinto, mi si dirà, ma ad esempio un Cancro – pur
possedendo pure lui come tutti pulsioni aggressive - anziché
attaccare si ritira nel suo guscio, evitando lo scontro e rafforzando
semmai le mura esterne per evitare che qualcuno lo attacchi. Nel Cancro,
guarda caso, Marte è in esilio, ossia è in una posizione
debolissima, e proprio per questo il segno lo impiega poco o nulla,
o in maniera differente. Ma nemmeno la persona più pacifica
può rinunciare a un minimo di aggressività, è
un impulso insito nella vita stessa, compresa quella di coloro che
non sanno usarla, lo impiegana male o preferiscono altre modalità
di espressione.
Si tratta ovviamente di una forza maschile, i cinesi la inserirebbero
nell’area dello yang. Istintivo e poco avvezzo a usare la ragione
(anche se nel gioco di domicili ed esaltazioni il pianeta si accoppia
in Capricorno a Saturno e Urano, e in Scorpione a Mercurio e Plutone,
pianeti tutt’altro che stupidi e irragionevoli) ha in sé
genericamente la necessità di farsi strada nel mondo, come
il pene da lui simboleggiato cerca una vagina in cui entrare. Per
farlo ha bisogno di forza ed energia, un pene che non riesca ad ergersi
grazie a una abbondante irrorazione sanguigna non porta a buon fine
i suoi desideri.
Marte è quindi uno strumento simbolico-planetario per diffondere
fuori da sé energia, forza e calore, nelle quantità
concesse al singolo, s’intende.
Faccio allora un passo indietro, per cercare di capire tramite la
fisica i concetti ora elencati, partendo dal calore.
La termodinamica afferma che il calore deriva dall’energia consumata
o generata grazie a una reazione chimica tra due sistemi. Ossia, il
calore nasce da un’azione, come quella del pene che cerca la
vagina, o del soldato a caccia del nemico, del muscolo dell’atleta
pronto al record. Il pene si erge, il militare si infiamma, il muscolo
entra in azione. In tutti i casi se questo non avviene si è
destinati al fallimento.
Per quanto riguarda l’energia, si tratta poi della grandezza
fisica che misura la capacità di un corpo o di un sistema di
compiere un lavoro, indipendentemente dal fatto che tu lo realizzi
davvero oppure no. Per riuscire a gareggiare, a combattere, ad amare,
devi avere energia sufficiente.
La forza, infine, è una grandezza fisica capace di variare
lo stato di quiete di un corpo. Tanto per dirne una, per spostare
un mobile ci vuole forza, ma serve pure al neonato e all’adulto
per ergersi in piedi, altrimenti resterebbe in una condizione di inerzia.
La forza però è anche quella cosiddetta odica ipotizzata
nell’Ottocento da Carl Reichenbach1 , ripresa poi
da George Lucas nella saga di Star Wars, ossia un campo di
energia che pervade l’intero universo irrorando ogni singola
cellula del corpo umano, come pure di tutto quanto. Un concetto simile
a quello del Chi2 della medicina e arti marziali orientali.
Insomma, Marte dona calore, energia e forza, e senza di essi il genere
umano non riuscirebbe a fare proprio nulla, nemmeno a portarsi il
cibo alla bocca, anche se lo avesse davanti a sé su un piatto
tempestato di pietre preziose..
Attenzione però, parte di queste caratteristiche sono attribuibili
al Sole Marte serve però a indirizzare forza, calore ed energia
verso l’esterno, in qualche modo con un’azione consapevole
e volontaria. Il Sole lasciato a sé si limiterebbe a splendere
senza agire, come fa invece Marte.
L’analisi del pianeta indica quindi la carica vitale di un soggetto,
indipendentemente da come la usa.
Vediamo allora il pianeta nei segni.
Marte
in Ariete è al posto suo. È infatti
in domicilio primario nel segno, tanto che spesso fatichi a distinguere
se certe sue manifestazioni le genera il segno oppure il pianeta.
Crea personalità calorose, facilmente infiammabili, incuranti
del tempo che passa, pronte a credersi un ventenne a novanta anni,
ma mai il contrario. È più adatto agli sforzi brevi
nel tempo, nonostante l’eccesso di energia, perché la
impiega in modo discontinuo. Con la forza dell’impulso può
spaccare una montagna, purché gli riesca al primo o al massimo
al secondo tentativo. Poi si annoierebbe e farebbe fatica a usare
l’energia necessaria per riuscirci. Inoltre potrebbe esaurire
per un po’ la forza e, come la pila del cellulare, avrebbe bisogno
di tempo per ricaricarsi e dare di nuovo il suo meglio.
Marte in Toro impiega invece la sua forza in maniera
diametralmente opposta. Ossia i gesti impulsivi non gli appartengono
ed è anzi capace di generare tanto calore e pari energia, ma
non la usa indiscriminatamente. Come il bue nel campo, sa di dover
tirare la carretta dall’alba al tramonto, e si fermerà
al pit stop giusto per far rifornimento, per poi ripartire con ritmi
lenti ma costanti, anzi inesorabili. Ha l’energia di chi lavora
nei campi ed è abituato a mettersi in rapporto con la natura
e i suoi tempi. Se pure in esilio, non puoi definirlo un Marte moscio,
semmai non puoi negare la sua carenza di iniziativa. Ma se qualcuno
lo mette in pista, ci resta poi per tutto il tempo necessario, senza
cedimenti.
Il Marte in Gemelli non ha un’energia illimitata,
anzi. Come gli adolescenti simboleggiati dal segno può dare
tanto, ma è indisciplinato, non sa ancora programmarsi nei
tempi lunghi. Spesso agisce poi per reazione, per spirito competitivo,
per voglia di entrare in rapporto anche conflittuale con gli altri.
Si infiamma quindi e dà tanto se deve fare bella mostra di
sé, per brillare in società, per una gara di qualsiasi
tipo. Se la cosa non lo stimola o lo annoia manco si muove, nella
vita preferisce divertirsi piuttosto che faticare senza motivo. In
compenso attinge ad energie insospettabili perfino per lui se qualcosa
lo prende, anzi è capace di giocare una partita di tennis di
quattro ore perché il gioco gli piace. Essendo poi mediamente
lucido di solito sa fermarsi in tempo prima di ritrovarsi in terra
senza fiato, o colpito da infarto.
A volte per riuscire a far fare uno sforzo fisico
a un Marte in Cancro occorre chiamare il carro attrezzi.
Nessuno ha mai capito se si tratta di autentica debolezza o di pigrizia
infinita e calcolata, resta il fatto che il risultato non cambia.
Ossia ci troviamo di fronte a un’energia ai minimi storici,
o per meglio dire a una scarsissima voglia di usarla, salvo recuperi
collaterali. Pervaso com’è da valori lunari, non gestisce
poi la forza con razionalità, ma segue piuttosto le mutevoli
ragioni delle emozioni. Ossia è capace di grandi sforzi ma
solo se la sua sensibilità intuisce che è il momento
di farlo. In compenso può elargire intorno a sé tanto
calore, soprattutto quello di tipo affettivo. Per farlo funzionare
al meglio sarebbe necessario un termoregolatore, una specie di valvola
che mantenga costanti le sue funzioni. Ci si riesce però davvero
solo con gli apparecchi di casa, per gli esseri umani funziona in
altro modo.
Il Marte in Leone somma in sé le virtù
del Sole domiciliato nel segno e quelle del pianeta rosso e quasi
mai crea persone fredde e calcolatrici. Semmai il contrario anche
se, essendo poco impulsivo salvo i casi in cui gli vada il sangue
alla testa per questioni di lesa maestà, spesso ragiona prima
di esplodere in una delle sue manifestazioni di ira cosmica. L’energia
sarebbe quindi in teoria infinita, ma la tendenziale pigrizia del
Leone fa sì che non sprechi la sua fatica per sforzi inutili.
Può però decidere di abbattere una montagna, se lo ritiene
necessario, senza l’ausilio di mezzi tecnici, è abituato
a fidarsi solo o soprattutto di se stesso. Può inoltre non
sapere usare le sue forze, perché per lui vale il tutto o niente,
le mezze misure le lascia alla gente comune. Lui non ne fa parte.
Marte in Vergine al contrario ha incorporato in sé
un dosa-energie. Non gli serve di solito però per risparmiarle
o risparmiarsi, quanto piuttosto per avere la forza sufficiente per
fare le centomila cose che ha in mente, portandole a compimento senza
errori. Quindi suddivisione delle risorse e dei tempi per realizzarli,
con un uso calcolato di ogni singolo elemento. Il calore fa parte
dell’energia necessaria per un lavoro e sorge il dubbio di trovarsi
di fronte a macchine programmate per non surriscaldarsi e in grado
di funzionare a ridotto consumo energetico. Non per lavorare meno,
ma per spendere pochissimo pur ottenendo risultati eccellenti. Come
in una catena di montaggio, dove fior fiore di ingegneri calcolano
come ottenere la maggior resa con la minor spesa al netto di ogni
imprevisto.
L’energia
e il calore di Marte in Bilancia non sono eccessivi,
salvo altri elementi che indirizzano verso direzioni differenti. L’esaltazione
di Saturno nel segno induce però a usare la testa per programmare
gli sforzi e, se il pianeta nella sede naturalmente opposta, l’Ariete,
brucia senza pensarci su qui, prima di mettere in azione il muscolo
e tutto il resto, deve compiere un gesto di volontà, altrimenti
resterebbe fermo o brucerebbe il minimo indispensabile. Di rado le
persone che lo possiedono sembrano quindi degli impulsivi, mentre
avverti invece che la forza e il lavorio mentale devono cooperare
e andare di pari passo, pena il fallimento di quanto vorrebbero compiere.
Marte in Scorpione ama prendere l’iniziativa
per dare libero sfogo alle tante energie possedute. La forza non è
indiscriminata ma cresce in maniera esponenziale in rapporto alla
sfida da affrontare. Se ad esempio ci si accinge a qualcosa di poco
sostanziale non si ha nemmeno la voglia di alzarsi dal divano. Se
al contrario l’impresa è quasi impossibile, allora questo
Marte si attiva davvero per farcela. Spesso riuscendo là dove
altri non ce l’avrebbero mai fatta, come ad esempio certe formiche
capaci di sollevare carichi cento volte più pesanti di loro.
Sprigiona poi un calore simile a quello delle zolfatare o del magma
terrestre, calori sotterranei che scopri solo nel momento in cui gratti
sotto la superficie o non riescono più a restare nascosti e
compressi. Stando ben attenti a non scottarsi, si tratta di materiale
esplosivo, nitroglicerina in cerca di un accendino per scoppiare come
è destinata a fare.
L’energia e il calore del Marte in Sagittario
sono dettati da una grandissima voglia di vivere e spostarsi. Non
ha la tendenza a imporsi o a sopraffare come in certe altre posizioni,
ma a espandersi e ad ampliare gli orizzonti, proprio come il cavallo
suo animale guida, che fatica a stare troppo a lungo confinato in
una stalla. Ragiona poco sull’utilizzo delle forze a disposizione
e sarebbe portato a consumare tutto e subito. Come gli altri Marte
in segni di fuoco ha bisogno poi di un po’ di tempo per recuperare
le energie, ma non impara mai del tutto la lezione, teso com’è
a vivere la vita come una serie ininterrotta di esplosioni nucleari,
sinonimo di vita e vitalità.
Marte in Capricorno ha un’energia
simile a quella di un motore diesel, ossia gli ci vuole un po’
per carburare al massimo della potenza ma in compenso appena è
giunto alla giusta temperatura è capace di percorrere un intero
continente non restando a secco di forze e carburante. Perfetta incarnazione
del ghiaccio bollente, riesce a dare il suo meglio grazie al supporto
di Saturno e Urano domiciliati nel segno. Ossia energia, calore e
forza non si disperdono invano nel mondo, ma sono impiegati per ottenere
qualcosa, fosse pure “soltanto” una posizione di dominio.
La potenza vorrebbe restare duratura, quasi eterna, ma avendo ben
chiaro il concetto che purtroppo non è possibile, usa massicciamente
la ragione per mantenere il primato, non disperdendosi in inutili
sprechi energetici, rabbie sconsiderate, fatiche inutili.
Marte in Aquario è invece un esempio vivente
della maggior resa con la minor spesa, partendo dalla consapevolezza
che calore, forza ed energia stanno di casa altrove. O, anche se ne
possiede a sufficienza, non gli importa più di tanto usarli
senza un motivo valido. Più che di calore si può inoltre
parlare in questo caso di tepore, oltre non si va. Fautore dell’energia
fredda, o tutt’al più a bassissimo consumo energetico,
deve impiegare la testa anziché la potenza per trovare accorgimenti
che gli consentano di vivere in maniera decente in un mondo in cui
invece sono di moda e di uso corrente il dispendio delle forze e la
violenza irragionevole. Non ama però le sfide a muso duro e
quasi sempre riesce nei suoi intenti, ossia sopravvive trovando un
suo modo d’essere in un mondo in cui invece la prevaricazione
è all’ordine del giorno.
Il Marte in Pesci, pur non essendo un campione di
energia, non ne è nemmeno privo. Gli manca piuttosto un suo
consumo e impiego ragionato, abituato com’è a seguire
l’emotività e non la ragione. Inoltre, come quasi tutti
i pianeti nel segno, ha paura di agire, preso com’è da
timori di varia natura sulla possibilità di fare qualcosa di
concreto che vada a buon fine. Mancandogli quindi una “valvola”
capace di regolare la sua attività, può passare periodi
di inerzia più o meno angosciati, alternati ad altri in cui
è iperattivo, riuscendo a fare mille cose in contemporanea.
Interrompendole poi d’un colpo, quando le ansie di sottofondo
hanno di nuovo la meglio. Non si può quindi quantificarne energia
e forza, troppo discontinue, ma in certi momenti della sua vita ha
comunque la potenza devastante di un fiume in piena, spesso molto
più potente di una macchina regolata da un timer.
Passiamo ora alla posizione del pianeta nelle case.
In prima Marte dà una carica vitale grande,
spesso sconfinante in un temperamento aggressivo, e in qualche caso
lo è davvero. Non si comporta così solo per surplus
di energia e forza, ma anche per le tipiche implicazioni psicologiche
proprie del pianeta rosso che, per dare il suo meglio, deve avere
la fissa del nemico. Capitando quindi nella casa in cui l’io
si riconosce come tale e vuole manifestarlo agli altri, ha una grande
carica vitale, bisognosa non solo di manifestarsi ma di trovare qualcuno
con cui gareggiare, competere, misurarsi.
In seconda l’energia non è spesa in
modo forsennato. Semmai la si amministra, o lo si usa in ambito locale,
per interessi ben precisi. Ossia c’è da potare in giardino
e allora si mette in azione il muscolo, c’è da fare la
spesa per riempire le dispense e si è capaci di sopportare
fatiche importanti. Ma il dispendio energetico fine a se stesso sta
di casa altrove. In compenso è un Marte abbastanza caloroso,
ma non in maniera indiscriminata, quanto piuttosto sempre verso chi
e cosa ti ripaga con affetto o presenza. Il calore non lo dona a tutti,
anzi gli estranei è meglio lasciarli là dove sono.
Marte in terza spende energia soprattutto nei rapporti
sociali e per spostarsi. Restare fermo per lui equivale a morire e,
se non vaga per tutto il quartiere in cerca di amici, lo fa su internet
per mantenere i rapporti umani. A volte con un eccesso di foga capace
di farlo esprimere prima di aver valutato l’impatto delle sue
parole, con ovvi incidenti diplomatici. Più che di vera forza
si deve parlare di veemenza nel muoversi e nel relazionarsi, trasmettendo
spesso intorno a sé un’immagine calda che non necessariamente
corrisponde a un autentico interesse per il prossimo, quanto piuttosto
alla necessità di entrare in contatto con gli altri in maniera
irruente e spontanea.
In quarta Marte tende a dare una
dose ridotta di forza ed energia, o a impiegarla solo in ambito casalingo.
L’esplosione muscolare fine a se stessa sta di casa altrove
e impiega la forza soprattutto se viene toccato sul piano emotivo,
o se qualcuno infastidisce la famiglia e la sua intimità. Altrimenti
l’uso dell’energia è ridotto, come in certi periodi
storici in cui non arrivava il metano dalla Russia o il petrolio dall’Arabia
saudita. Tutt’altro che freddo, il calore è però
erogato seguendo le emozioni del momento. Inoltre lo riserva alle
persone amate, ed evitando di irradiarne troppo agli sconosciuti,
visti semmai come un potenziale pericolo alla privacy, fisica ed emotiva.
Marte in quinta può essere dinamite custodita
in una polveriera, ossia è pronto a esplodere appena qualcuno
darà fuoco alla miccia. L’energia può essere tanta,
ma disordinata e discontinua, e stenta a venire impiegata con raziocinio
e lungimiranza. Si risveglia semmai per interessi del momento, come
può essere il sesso o il divertimento, oppure per insegnare
con grande carica umana tutto quanto appreso in precedenza. Di rado
però lo sforzo riesce a incanalarsi in una realizzazione duratura.
Poco adatto quindi a costruire grandi opere, è eccellente nell’organizzare
feste con effetti speciali, o dove esibirsi come il numero principale,
per tornare poi a fine festa a riposarsi come una lucertola al sole,
in attesa di ricaricare le batterie.
In sesta Marte è invece come la pubblicità
delle pile Duracell, ossia dura più a lungo. Se la quantità
di energia è come quella di altre posizioni planetarie, qui
ha però incorporato una sorta di dispenser che gli fa impiegare
volta per volta la quantità giusta per il momento, accumulando
pure scorte di forza da impiegare solo se necessario. Senza essere
però pigri, anzi, indirizzando la carica vitale propria di
Marte nella direzione preferita, ossia quella del lavoro. Spesso allenando
il corpo in palestra o, se allergici agli sforzi inutili, calcolando
con attenzione l’apporto calorico necessario per affrontare
uno sforzo prolungato e costante, come ad esempio quello di chi è
impiegato otto ore al giorno in una catena di montaggio.
In settima, l’energia si attiva se si entra
in rapporto con il prossimo. Se fosse solo al mondo, in qualche modo
questo Marte resterebbe in balia degli eventi, accettando in un certo
senso quel che il fato gli riserva. La relazione con gli altri, sia
d’amore o di altro tipo, lo costringe però ad attivare
il suo potenziale energetico, a volte non sapendo dosare la sua forza.
Può così impiegarne troppa o troppo poca, salvo forti
valori di controllo, spesso impelagandosi in relazioni complicate
anche per un uso impulsivo della carica aggressiva.
In ottava Marte è al posto suo, per la cosignificanza
con il domicilio in Scorpione. In questa posizione impiega energia
e calore in modo poco appariscente, senza mostrare troppo al prossimo
quanto può fare. In un certo senso dona la carica potenziale
di dinamite per abbattere ostacoli sotterranei o aprire nuove strade.
A volte usa poi questa carica energetica soprattutto nelle situazioni
più complesse, quelle dove gli altri rinunciano perché
l’obiettivo sembra irraggiungibile. Inoltre è in grado
di attingere a fonti energetiche sconosciute al soggetto stesso, scoperte
solo nel momento del bisogno. Come chi riesce ad abbattere un muro
o una parete rocciosa solo perché si ritrova in una circostanza
che gli impone di farlo, altrimenti se ne starebbe tranquillo.
Marte in nona è in una casa adatta a far sport,
perché la carica vitale ed energetica del pianeta ha bisogno
soprattutto di muoversi, di allargarsi, di testare i suoi limiti.
Ma se quello in ottava vuole provare a se stesso che può farcela,
quello in nona vuole scoprire quanto può arrivare lontano.
Sempre di competizione si tratta, ma di altro tipo. Fondamentalmente
ottimista, deve cercare di non strafare, per non ritrovarsi poi piegato
in quattro per una sciatalgia, o costretto al riposo per mesi per
uno strappo muscolare.
In decima Marte trova molte analogie
con la posizione in Capricorno. Ossia gli preme arrivare in alto,
e sa per istinto che per arrivare alla vetta non può non pensare
a quanta strada deve fare ancora, e a quanta energia gli servirà.
Sta bene attento quindi a non ritrovarsi in debito d’ossigeno,
a cibarsi a sufficienza per avere l’indispensabile apporto calorico
per affrontare uno sforzo prolungato, a non farsi male per non essere
poi costretto a una forzata immobilità. D’istinto sa
poi che non può essere dipendente da nessuno, e il modo migliore
per riuscirci è dominare le situazioni, con una energia e forza
capaci di far capire agli altri che non è il caso di sottometterti.
Cosa che non capita affatto al Marte in undicesima,
campione invece della maggior resa con la minor spesa energetica.
In qualche caso pigro, a volte quasi catatonico, proprio per questo
usa spesso per istinto l’intelligenza per non ritrovarsi senza
energie se mai gli servissero. Le dimostrazioni di forza proprio non
gli interessano, preferisce conservare una quantità sufficiente
di zuccheri per le discussioni intellettuali o le arti marziali orientali,
dove l’impiego della potenza va sempre di pari passo con un
uso dell’intelligenza.
In dodicesima infine Marte usa forze ed energie in
maniera discontinua, spesso soprattutto in caso di sollecitazioni
emotive forti. Può servirsene quindi in situazioni di emergenza,
per far fronte alla malattia di qualcuno oppure alla propria, o per
qualche missione impossibile, non importa di che tipo. Di solito non
sa però centellinare le forze, e può spremere fino all’ultima
goccia di energia se deve farlo, per ritrovarsi poi a dover recuperare
col cucchiaino gli ultimi scampoli di forza e vitalità.
Ecco infine come il rapporto con i pianeti indirizza le energie di
Marte.
I rapporti armonici di Marte col Sole incrementano
vitalità, energia, calore, impulsività. Molto affini
per parecchi versi, collaborando insieme fanno sì che il soggetto
trasmetta energia e forza intorno a sé, perché quasi
sempre ne ha tanta. Il magma interiore deve trovare una via esterna
per manifestarsi, e lo fa con slancio, pena indirizzare l’aggressività
contro di sé, con malumore autodistruttivo o peggio. Marte
ha un’energia diretta all’esterno come il Sole emette
calore con i suoi raggi. Certo, si tratta più di qualcosa di
simile al sollevamento pesi o alla manifestazione sportiva che alla
potenza del saggio, ma si tratta comunque di un esempio di grande
vitalità. Rapporti disarmonici per contro privano di energia,
forza e calore, o rendono estremamente discontinuo il loro uso. In
certi casi sembra di vivere in certe zone con problemi di approvvigionamento
energetico, con la luce o il riscaldamento erogato solo per poche
ore al giorno. Fuor di metafora, spesso troviamo persone che devono
centellinare le energie, o non sanno usarle, per problemi fisici o
psicologici-organizzativi.
In aspetto positivo con la Luna Marte diventa discontinuo
nelle sue manifestazioni, compreso l’impiego di forza ed energia.
Sommando infatti l’incostanza di Marte all’emotività
della Luna, chi possiede questi aspetti impiega la carica energetica
seguendo impulsi di vario tipo, suggestioni della fantasia, ombre
interiori. Morale della favola, pur se tecnicamente positivi i due
pianeti interferiscono fra di loro, rendendo incostanti nell’impiego
della forza. Ossia si fanno sforzi in maniera discontinua, salvo i
casi in cui ci si deve difendere, allora l’istinto va di pari
passo con la forza, magari eccedendo in reazioni violente, ma non
facendosi colpire troppo. La stessa discontinuità appare con
aspetti negativi, ma il problema in questo caso nasce da una non perfetta
capacità di difendersi, o da uno sbaglio dei tempi di reazione.
Ossia o non si avverte il pericolo imminente, e si viene colpiti anche
per disattenzione, oppure si reagisce troppo presto oppure tardi,
lasciando comunque aperte le porte all’aggressione. Anche l’uso
dell’energia è poco logico e o si è troppo fiacchi
o eccessivamente energici per cose da poco, ritrovandosi poi privi
delle forze sufficienti quando servirebbero.
Rapporti positivi con Mercurio creano una buona capacità
reattiva, e un uso “intelligente” dell’energia.
Ossia ai muscoli arrivano le informazioni giuste per svolgere un determinato
compito (ad esempio sollevare un peso) a volte bruciando troppe calorie
per eccesso di nervosismo o fretta, ma conservando comunque energia
sufficiente per svolgere un determinato compito. Lo sforzo deve però
essere limitato nel tempo, un po’ perché si bruciano
calorie in fretta, un po’ perché si ha voglia di dedicarsi
ad altro. Rapporti negativi creano discontinuità nell’uso
delle forze, per riflessi scoordinati o per un loro impiego a casaccio.
Morale della favola, energia e coordinamento di riflessi non vanno
eccessivamente d’accordo.
Congiunzioni, sestili e trigoni di Marte con Venere
non inclinano a un uso eccessivo e smodato dell’energia. Si
fanno le cose in maniera soft e piace fare senza esagerare, salvo
i casi in cui i pianeti cadano in segni o case che vanno in altra
direzione. Marte per molti versi spegne certi suoi eccessi, ma non
si sente castrato, semmai non ama gli sforzi inutili. O usa gran parte
dell’energia in senso edonistico, e allora saranno fortunati
i suoi partner. Quadrati e opposizioni non incidono troppo sulla potenza
energetica ma piuttosto sul piacere del fare, e dell’agire.
Ossia la forza può essere del tutto normale, ma gli sforzi
risultano sgraditi, pur non potendo non farne perché nella
vita sono necessari.
In aspetto armonioso con Giove Marte ha fiducia nella
propria energia, non sprecata inutilmente ma indirizzata piuttosto
verso obiettivi concreti. A volte con un pizzico di pigrizia, Giove
positivo non ha voglia di perdersi in sforzi vani. Se però
deve spostare un macigno – per fare un esempio paradossale –
per aprire il varco verso un magazzino di prosciutti o a qualcosa
che procura piacere e sicurezza, la fatica non pesa e la compie quasi
con leggerezza. Aspetti disarmonici creano invece una tensione di
fondo che non indica in automatico carenza di energia, anche se può
esserci pure quella. Piuttosto spesso e volentieri il soggetto non
ha fiducia che lo sforzo porti a qualcosa, per un pizzico di pessimismo
di fondo spesso immotivato. E se non sei soddisfatto di quello che
fai, non ti sembra mai di aver fatto abbastanza.
Rapporti positivi con Saturno danno un uso ragionato
e ragionevole delle forze, impiegate non tanto come manifestazione
dell’essere ma perché la fatica fatta serva a qualcosa.
Ossia non ci troviamo di fronte alla persona attiva a tutti i costi,
ma a quella che sta in movimento perché sa che deve farlo.
Il mondo infatti è faticoso, ma se ti programmi per tempo le
difficoltà diventano sormontabili, sono gestite meglio, hanno
un senso. Saturno è il pianeta naturalmente opposto al Sole
e di certo non eccede in calore. L’energia diventa così
in qualche modo fredda, come certi nuovi sistemi energetici che vanno
in direzione contraria a quelle precedenti. Rapporti negativi tra
Marte e Saturno danno anzitutto una gestione irrazionale di forza
ed energia. In qualche caso è davvero carente, più spesso
invece la si usa male, o in maniera discontinua.
Congiunzioni, sestili e trigoni con Urano
hanno caratteristiche comuni a quelle con Saturno, ma se con quest’ultimo
si fa una cosa perché si deve, se c’è Urano di
mezzo si cerca il proprio tornaconto, con efficienza e scelta dei
tempi giusti, senza esagerare nel fare o disfare. L’energia
somiglia a quella prodotta da una macchina ben funzionante, e grazie
ad essa si cerca di ottenere la miglior resa con la minor spesa, spesso
riuscendoci. Si fa comunque sempre qualcosa in cambio di qualcosa,
lo sforzo muscolare fine a se stesso non interessa, salvo sia fatto
per mantenere in forma il corpo ma ottenere un risultato, fosse pure
di migliorare l’estetica, e trovare una/un fidanzata/o grazie
a un aspetto migliore. Quadrati e opposizioni rendono invece l’energia
e la forza poco funzionali, in che modo è tutto da verificare.
A volte le si impiega male, perché non si usa la quantità
sufficiente per ottenere quanto si vuole, altre lo sforzo è
discontinuo, in altri casi si sprecano energie in cose inutili, o
non si è contenti di quel che si fa.
Rapporti positivi tra Marte e Nettuno di rado creano
l’uomo cannone o la persona capace di sforzi eccezionali. La
carica energetica di Marte si indirizza infatti in territori strani,
emotivi, e magari si usano tutte le energie per viaggiare o suonare
il violoncello, ma poi si è talmente spompati da non riuscire
a rifare il letto, o non si ha voglia di farlo. L’energia è
quindi discontinua o impiegata in maniera bizzarra, ma il soggetto
non lo avverte come un problema. Sa però che potrà contare
sulle forze sufficienti quando avrà voglia di fare qualcosa,
non importa cosa. Rapporti negativi tra i due non incidono sulla quantità
di energia a disposizione, ma sul suo utilizzo. A volte spaventa l’impiego
della propria forza, non avendone reale coscienza, più spesso
viene vissuta in maniera altalenante, in maniera nevrotica, senza
però subirne reali danni.
Aspetti armoniosi con Plutone danno di solito la carica energetica
giusta per compiere gesti incisivi nei confronti del mondo, qualunque
essi siano. Con un sottofondo erotico avvertibile in qualsiasi cosa
si faccia. Più di un secolo fa il signor Sigmund Freud sancì
che tutto ruota intorno al sesso, e anche le manifestazioni all’apparenza
più innocenti hanno una valenza erotica, in senso ampio. Marte
e Plutone in sostegno reciproco fanno venire voglia
a entrambi i sessi di fare qualcosa con una carica in qualche modo
fecondante, e proprio per questo l’energia di solito è
sufficiente per riuscirci senza problemi. Aspetti disarmonici possono
creare difficoltà in tal senso, ma più spesso creano
una sensazione di impotenza, in particolare per gli uomini. Proprio
per tentare di mettere a tacere questo sentimento di insicurezza spesso
ci si mette alla prova, attingendo alle proprie forze al limite del
possibile, o impiegandole poco o nulla proprio perché si teme
non si siano sufficienti. Mutatis mutandis, resta un sottofondo di
inadeguatezza, anche energetico.
Marte isolato infine risulta discontinuo
nelle sue manifestazioni. Può passare infatti momenti di grande
energia, calore e forza, ad altri in cui si sente o è svuotato
di gran parte del suo potenziale vitale, e tira a campare, non potendo
dare di più. Molto può cambiare dalla sua collocazione
in segno e casa ma, se pur capita in posizioni forti, mantiene comunque
una incostanza e mutevolezza difficile da controllare.
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MANUALE
COMPLETO DI ASTROLOGIA - VOLUME QUARTO
I PIANETI - I RAPPORTI TRA I PIANETI
L'INTERPRETAZIONE DEL TEMA NATALE
Disponibile in libreria e negli store on line
E quattro! In perfetto orario rispetto alla tabella di marcia, ecco il quarto volume del Manuale completo di astrologia.
Con questo volume del Manuale completo di astrologia siamo arrivati al quarto capitolo, dedicato ai pianeti, ai rapporti tra pianeti e all’interpretazione del tema natale. Un libro ricco di concetti, informazioni e storie di persone, celebri o comuni, in grado di fornire al lettore ogni chiave per “decodificare” i simboli planetari e comprendere al meglio la nostra vita. Non bisogna essere geni o veggenti per farlo, ma va capito davvero il linguaggio degli astri. Un’ulteriore, fondamentale tappa nel percorso della conoscenza astrologica, partendo da quanto già teorizzarono gli antichi, passando attraverso la rielaborazione critica e geniale operata nel secolo scorso da Lisa Morpurgo, infarcita infine dalle più recenti scoperte della psicologia e delle neuroscienze, da tanta ironia e dalla voglia di non dimenticare mai il buon senso, indispensabile per interpretare la vita delle persone grazie ai massimi sistemi astrologici.
Lo si trova in tutti gli store on line o nelle principali librerie. Da non perdere e da leggere, se possibile, insieme ai volumi precedenti per avere un panorama completo dell'astrologia.
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Per informazioni:
maxmicmax3@gmail.com o edizionigagliano@gmail.com
1
https://it.wikipedia.org/wiki/Forza_Odica
2
https://it.wikipedia.org/wiki/Ki_(filosofia)
massimomichelini1@virgilio1.it
1/05/2016