LA ROTTA DI ULISSE

 


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Marte, aggressività e violenza

Il pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti

di Massimo Michelini

Come detto il mese precedente (http://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/marte-violenza1.html) aggressività e violenza sono insite in ogni sfumatura della vita stessa, anche nelle manifestazioni all’apparenza più innocenti. Per vivere devi infatti affermarti in qualche modo e già il neonato per farsi ascoltare si agita, piange e diventa rosso, in cerca di cibo e rassicurazione, dando una precoce dimostrazione del cosiddetto carattere passivo-aggressivo 1. Già, perché puoi essere violento non solo dando un pugno in faccia al nemico ma pure lamentandoti, ricattando con le lacrime, facendo sentire in colpa il tuo prossimo. Mezzi propri del mondo femminile, se vogliamo dire le cose come stanno. Intendiamoci, in gran parte l’emotività delle donne è reale, anche se a volte fa loro percepire la realtà in maniera falsata. A volte, non sempre, perché spesso fa anzi cogliere sfumature molto più ampie della realtà. In certi casi il pianto e la sensibilità sono impiegati invece come veri strumenti di ricatto emotivo.
Ma torniamo all’aggressività diretta e dichiarata.
La carica energetica propria di Marte è naturalmente diretta fuori dal corpo, proprio come il pene simboleggiato dal pianeta spunta dal bacino maschile. Sporge dal maschio perché solo in questo modo riesce a fecondare il femminile, dando il via alla generazione, ossia a una nuova vita.
Se il pene fuoriesce dal corpo per motivi funzionali, in maniera analoga la violenza propria di Marte deve partire dall’individuo – di qualunque sesso - e dirigersi fuori da lui. In questo modo può essere uno strumento per affermarsi e conquistare la propria fetta di mondo. Non l’unico, ma quello usato più di frequente.
Se analizziamo poi l’etimologia del verbo aggredire, vediamo che significa “andare verso”, ribadendo appunto la direzione tipica della violenza e di Marte.
Inoltre se l’aggressività, anche sul piano fisiologico è più tipica del maschio della specie umana, pure le donne hanno un loro Marte, e possono essere violente quanto le creature del sesso opposto, che per genetica e cultura sono preposte all’attacco.
Per motivi vari, spesso patologici, esiste poi anche l’autodistruttività e in tal caso l’aggressività, nata per imporsi rispetto al mondo esterno, si ritorce contro il soggetto stesso. In questi dolorosi casi la violenza propria del soggetto non si incanala in direzione del mondo, fuori da sé, ma si ritorce contro chi non sa indirizzare bene la propria carica energetica e libidica, arrivando a volte al suicidio, più spesso creando situazioni autolesioniste di varia natura ed entità.
Parafrasando Tolstoj, se le persone aggressive si somigliano tutte, quelle autodistruttive si fanno male poi ciascuna a modo suo. Mi limito quindi ad affermare che esiste anche una violenza di questo tipo, e mi concentro invece sulle manifestazioni di aggressività dirette all’esterno, partendo dalla posizione di Marte nelle case.

 

In prima Marte dà il tipico carattere aggressivo, quello di chi non ama farsi mettere i piedi in testa, e non si vuol far trovare impreparato da ipotetici attacchi altrui. Proprio per questo diffida per istinto ed è pronto a scattare, attaccando o difendendosi, le manifestazioni sono molto simili. Competitivo per cromosomi abilitati a questo scopo, può dare chi è sportivo per esigenze fisiche, ma più spesso per la necessità di sfidare un avversario, non importa quale, un potenziale nemico nella gara della vita. Salvo elementi che vanno in altra direzione, se pure il suo atteggiamento è sempre diffidente esplode in scenate violente solo di tanto in tanto. In quei momenti è preferibile stargli alla larga, ma se capiti in zona meglio essere pronti a tutto. Anche in caso di lesioni pesantissime non ci troviamo mai di fronte a una persona del tutto indifesa, e magari il soggetto riesce a tenere alla larga il suo prossimo lamentandosi o accusando il prossimo di volerlo attaccare, anche quando è solo frutto delle sue fantasie. Per chi non è portato allo sport o ha superato l’età per praticarlo, è consigliabile comunque una qualche forma di sfogo, per evitare un eccessivo ristagno di energia negativa, anche se di rado il pianeta riesce davvero a controllarsi sempre troppo a lungo.
In seconda l’aggressività è di solito molto ridotta, salvo quando bisogna difendere i propri territori e cose, oppure le persone care. Si preferisce infatti usare la prudenza piuttosto che un atteggiamento violento, organizzando una difesa preventiva, erigendo solidi steccati intorno a se stessi e al luogo dove si vive, per evitare intrusioni capaci di destabilizzare e di privare di uno spazio vitale indispensabile. È il Marte tipico di chi imbraccia il fucile per tenere alla larga potenziali o reali malfattori. Può indicare però anche un clan violento o su cui si esercita la propria voglia di supremazia, mentre magari nei rapporti con il mondo esterno si è miti come agnellini. A volte dà poi forme di tirchieria più o meno dichiarate e consapevoli, in cui il possedere cose è vissuto come uno strumento di affermazione personale (“vedi quante cose ho Io!”) più che come il reale godimento di un bene. Se particolarmente negativo può dare perdita di soldi per furti o rapine.
Marte in terza spende la sua energia nel cercare di prevalere su fratelli, parenti, amici e coetanei. A volte diffidando con consapevolezza di loro, altre entrando in una competizione inconscia quasi agonistica. Del resto lo sport è a giudizio unanime un mezzo molto efficiente per avere mens sana in corpore sano, e in ogni forma di attività sportiva entra inevitabilmente in ballo il desiderio di primato. Se si riesce quindi a sfogare in palestra, o in un’attività all’aperto il surplus di energia può quasi sempre avere rapporti migliori con il prossimo. Altrimenti si può correre il rischio di trovarsi a discutere con vicini, conoscenti o in auto per il minimo problema, dando a volte lavoro ai giudici di pace e agli avvocati civilisti. Se molto leso, si può essere vittime delle maldicenze altrui, oppure, peggio ancora, dell’eccesso di aggressività sulla strada, magari ritrovandosi con frequenza preoccupante dall’assicuratore per denunciare un sinistro subito per colpa di altri. Possibili o probabili poi discussioni con zii, fratelli o vicini di casa, e in questo caso non c’è assicurazione che tenga.


Se in quarta la violenza di Marte in teoria è più spenta che altrove, e può manifestarsi soprattutto in ambito familiare, o tra le pareti di casa. A volte subendola, altre agendola in prima persona. Nei casi peggiori con storie di violenza fisica, e purtroppo le cronache riportano ogni giorno cronache di fatti simili. Inoltre la tendenziale chiusura della casa fa sì che il clima di conflitto non emerga all’esterno, ma tenda a restare occultato e protetto per cercare di mantenere rispetto alla società (il mondo fuori) una facciata di onorabilità e rispettabilità. In molti casi però la violenza è soprattutto morale, altrettanto dolorosa. E i lividi causati da questo tipo di traumi forse sono ancora più faticosi da riassorbire. Se non ci sono poi manifestazioni di questo tipo - ma è abbastanza improbabile siano del tutto assenti - il soggetto potrà ripetutamente rompere oggetti in casa, oppure avere danni fisici o morali rispetto all’abitazione stessa. In casi estremi si può arrivare a perdere una casa molto amata per motivi vari.
Salvo i casi di potenti inibizioni legate a fattori astrali discordanti, Marte in quinta ha una carica energetica prevalentemente indirizzata al soddisfacimento dei sensi. In maniera diretta o in forme compensative. Ossia non è detto che le pornostar siano caratterizzati da questa combinazione planetaria, anche se ad esempio Moana Pozzi la aveva, ma chi lo possiede ha comunque una vitalità in cui il sesso è una delle manifestazioni portanti. Sia esso agito sia invece venga sublimato. Le estasi di Santa Teresa visualizzate dal Bernini notoriamente testimoniano le molte similitudini tra orgasmo e santità. Se molto leso, dà un’energia discontinua, con un uso a volte improprio delle simbologie di Marte. Come ad esempio quelli che finiscono al pronto soccorso per una frattura degli ossicini del pene, evento raro ma possibile.
La carica energetica di Marte in sesta è controllata, organizzata, spesso impiegata secondo regole proprie al soggetto. Poco impulsivo salvo indicazioni contrarie del tema natale, non risulta per questo essere meno forte, anzi. Come chi si allena con regolarità e costanza in palestra, può arrivare a sviluppare una maggiore capacità di reggere carichi fisici proprio perché ci si è abituato. In compenso può arrabbiarsi ed esplodere se qualcuno lo sminuisce o lo critica, non importa per quale motivo. Spesso sensibile alle gerarchie sociali, può maltrattare o essere maltrattato da chi sta sopra o sotto lui gerarchicamente. Il tendenziale bisogno di incasellare se stesso e il prossimo in un ruolo ben preciso fa sì infatti che si entri a volte in una mentalità di servo e padrone, quella secondo cui è naturale imporre ordini a seconda del proprio ruolo. L’Ego però, pur subendo questi condizionamenti, ne soffre. Se leso, può patire la violenza morale e a volte pure fisica dei titolari o dei superiori.


In settima, Marte non è al posto suo e, se non è detto crei danni colossali, dà spesso e volentieri un uso singolare delle simbologie del pianeta. L’energia e la violenza non sono una semplice manifestazione dell’Io ma hanno bisogno degli altri per risvegliarsi. Oppure accade che si sia bersaglio dell’energia e della violenza altrui, ovviamente se il pianeta è leso. In qualche raro e sfortunatissimo caso si è vittima dell’aggressività del prossimo, oppure ci si ritrova emarginati perché si viene esclusi da rapporti umani che invece interesserebbero. Questo può accadere genericamente o in una delle simbologie proprie della casa, ossia il rapporto di coppia. Settore in cui si può andare dall’incostanza affettiva, propria o altrui, a un rapporto conflittuale vero e proprio. Quasi sempre nella coppia è poi esclusa la noia, anche se a volte dà un terreno propizio al remake della guerra dei Roses 2 . Aggiungo poi che in certi casi si ha una tendenza alla paranoia e alla diffidenza simile se non maggiore alla posizione di Marte in prima. Di solito però l’aggressività si scatena solo di tanto in tanto e non è costante.
Casa cosignicante dello Scorpione, l’ottava ospita con gran piacere uno dei suoi pianeti, Marte, anche se a volte può rappresentare un eccesso di tendenza al rischio. Per quanto riguarda l’aggressività non è vistosa e si scatena se il soggetto è provocato o se vuole ottenere qualcosa. Può darsi inoltre che per colpire l’avversario mediti e metta in atto vendette atroci, in cui il colpevole di un certo misfatto muoia tra atroci tormenti. O immagini di farlo, come capita a tanti. Magari conducendo per tutta la vita un’esistenza mite e senza violenza pur avendo la certezza e sapendo, dentro di sé, di potere attingere in caso di necessità a una carica energetica pericolosa per gli altri. Questa posizione planetaria non è poi genericamente per lo spreco delle forze e si infuria solo se deve o se vuole farlo. A volte ha poi mezzi indiretti per mettere al posto suo un avversario e, anziché stenderlo al tappeto con un pugno sul naso, gli scatena contro altre persone, o lo elimina con un veleno non rintracciabile nemmeno dalle più sofisticate analisi del sangue.


Marte in nona ha una carica di energia grande, spesso manifestata e sfogata in attività sportiva o portando se stessi e i propri muscoli in giro per il mondo, anche senza avere consapevoli intenzioni belliche. L’aggressività poi si manifesta anche e soprattutto per questioni ideologiche, vissute con estrema foga e passione dal soggetto. Se infatti un Marte in prima o in sesta, tanto per fare esempi a caso, si offendono se si sentono sminuiti o se qualcuno ruba loro spazio per esibirsi, quello in nona difende invece a spada tratta l’ideologia o la fede religiosa in cui crede potendo arrivare a vere e proprie manifestazioni violente, magari infischiandosene per altre questioni. Nonostante la sfuriata iniziale poi, salvo casi estremi, spesso l’ira si sgonfia e tende a perdonare l’avversario. Non dimenticando però che appartiene a una “fede” diversa, in senso religioso o calcistico tanto per dirne un paio. Può dare il caso anche di chi sfoga la propria carica violenta all’estero, magari partecipando a safari dove si impegna a uccidere il maggior numero di persone. Se molto leso, indica violenza subito all’estero o da aprte di stranieri.
In decima il soggetto impiega Marte per emergere, o mantenere la posizione sociale o lavorativa raggiunta. L’aggressività è quindi controllata, non esplode a casaccio, ma ci troviamo di fronte a persone anche pacifiche (ma non necessariamente lo sono) pronte però a ringhiare come un cane da guardia se vedono qualcuno in grado di insediare il loro primato, grande o piccolo esso sia. La sfuriata, se mai c’è, è quindi finalizzata al rimettere al suo posto un eventuale contendente, preferendo però impiegare le armi della ragione e della programmazione per evitare di dovere poi competere a destra e a manca. La violenza è quindi ridotta all’essenziale, ma può essere impiegata non per dare una punizione a chi ha attentato a qualcosa che ti appartiene, ma per schiacciarlo definitivamente. Solo se necessario, anche se non ci si dimentica mai che un nemico può sempre esserci, basta attrezzarsi per tenerlo alla larga.
Come il Marte in nona, quello in undicesima, altra casa nettuniana, si infiamma e aggredisce soprattutto per questioni ideologiche. Per il resto ha invece una carica vitale bassa, a volte rasentando la catatonia, e gli importa poco o nulla di mettersi in competizione con il prossimo, non importa per quale motivo. Salvo i casi in cui per la dialettica con l’opposta quinta casa perda l’equilibrio interiore e si metta a combattere contro i mulini a vento, ossia paure interiori sfuggite al controllo. Di solito però, anche per lo scarso investimento energetico nel costruire un monumento a se stessi, salvo i casi di un Plutone fortissimo, trascende di rado, cercando di rientrare appena possibile nel consueto controllo emotivo. In caso di forti lesioni potrebbero esserci violenze subite da parte di amici o per colpa loro.
In dodicesima infine Marte impiega la sua potenziale aggressività in maniera emotiva, con sfuriate incostanti e a volte illogiche, destinate a spegnersi poi tra lacrime e lo sgonfiarsi della carica aggressiva. Oppure ci si può infiammare perché ci si sente esclusi, o per tenere alla larga persone strane capaci di rompere la sicurezza della normalità. I pazzi, gli stranieri, gli atipici potrebbero spaventare, a meno che non si sia uno di loro, e ci si spenda per non venire integrati, magari combattendo la normalità anche con violenza. Come accade ad esempio ai black block o ai contestatori di varia natura. In casi estremi e sfortunati si finisce vittime della violenza altrui magari per una propria forma di diversità, come accade ad esempio a barboni innocui ed inermi aggrediti dal branco, i cui membri sono tanto vigliacchi da attaccare in gruppo un poveraccio che non fa del male a nessuno. Da soli non oserebbero mai.


Passiamo agli aspetti di Marte con gli altri pianeti.
Rapporti armonici di Marte col Sole creano un carattere molto reattivo, facilmente classificabile come aggressivo. Il soggetto infatti non aspetta che siano gli altri a prendere l’iniziativa, lo fa in prima persona, spesso attaccando chi secondo lui lo minaccia. O merita a suo avviso di venire rimesso al suo posto, se ha alzato troppo la cresta. Dotato spesso di una buona dose di energia, anche se incostante, la impiega per affermare il suo primato e per difendere il suo posto nel mondo, anche se all’orizzonte non c’è manco uno straccio di nemico ipotetico. Può essere pure violento, preso dalla foga di dare all’avversario la punizione che secondo lui merita. Non è detto ovviamente che abbia ragione e a volte la furia cieca può cancellare la capacità di giudizio, come spesso accade nelle azioni violente. Rapporti disarmonici non eliminano alla radice i comportamenti violenti, ma è possibile che il soggetto li subisca, a volte cercandoli inconsciamente, o non mettendo in atto le precauzioni capaci di evitare gli attacchi altrui. Può esserci inoltre alla base una carenza di energia che facilità le aggressioni, oppure fa reagire in maniera illogica, a volte abbastanza isterica.
In aspetto positivo con la Luna Marte dà un’aggressività legata alle emozioni, quindi abbastanza imprevedibile e non sempre semplice da gestire. Se infatti la sensibilità lunare può essere eccezionale nel cogliere le sfumature del comportamento altrui, consentendo di prevedere possibili attacchi in altro modo difficili da ipotizzare, l’apporto di Marte può però pure fare temere ombre e nemici immaginari, creando un substrato di sospettosità a volte difficile da gestire. Le reazioni alle ipotetiche aggressioni possono essere poi esagerate, non controllate, come un fiume in piena o una diga sgretolata, impossibili da contenere. Aspetti negativi per contro danno una scarsa capacità reattiva all’aggressività altrui, e poco intuito nel prevedere chi ti vuole attaccare. Lasciando così ipoteticamente aperto il varco a violenze poco gestibili. Oppure creando una sorta di timore costante capace soprattutto di far chiudere in se stessi, magari aprendo pure le porte al mondo nei tempi o nei modi sbagliati. In qualche sfortunatissimo caso può accadere che il soggetto, specie se donna, possa essere vittima dell’aggressività altrui, mentre per un uomo c’è un’ambiguità di fondo verso il femminile, poco capito e difficile da gestire.
Congiunzioni, sestili e trigoni di Mercurio danno a Marte un’aggressività nervosa, scattante, pronta ad attivarsi anche per ipotetiche offese sociali. Può essere una componente di un carattere polemico e con un gran desiderio di primeggiare. Desiderio che si manifesta soprattutto nell’adolescenza, o che lascia anche da adulti una verve giovanile di stampo contestatario. Combattere in qualche caso ha quindi un carattere ludico, in altri somiglia ai giochi al massacro, fisico o morale, propri dell’adolescenza. Se si arriva alla violenza si mira però al punto in cui si può fare più male all’avversario, con precisione chirurgica. Quadrati e opposizioni fanno sì che il soggetto abbia scarsa lucidità nel gestire l’aggressività, o lasci spazio a quella altrui per mancanza di riflessi pronti. Può essere poi suscettibile alle critiche come chi ha aspetti positivi, ma a differenza loro non sa prevenire né avere adeguate risposte anche violente. In certi sfortunatissimi casi poi può indicare violenza subita durante l’adolescenza, da adolescenti, da fratelli, o fratelli che hanno patito una qualche forma di aggressività altrui.


Rapporti positivi con Venere addolciscono di solito la tipica carica energetica di Marte, potenzialmente combattiva e irruente. O meglio, può manifestarsi con impennate incostanti, ma poi riemerge il desiderio di piacere e la violenza si fa saltuaria. Si può essere poi combattivi in amore o per ottenere l’amore, andandosi a prendere quel che si vuole e non aspettando che piova dal cielo. Di rado però, in qualsiasi settore della vita, la violenza diventa una modalità costante di relazionarsi con il mondo. Rapporti negativi tra i due non hanno particolare incidenza nell’aggressività che può però scatenarsi per rifiuti affettivi o perché non si riesce a ottenere quel che si vorrebbe. Più spesso si viene però maltrattati in amore, e si ingoia il boccone indigesto con un sapore di amaro in bocca per una felicità raggiunta di rado, o non gustata come si vorrebbe.
In aspetto armonico con Giove, Marte in parte si ammorbidisce e riduce l’aggressività, o la manifesta in maniera atipica. Si usa spesso una gran energia nel parlare, impiegandone in teoria più di quella necessaria per esporre le proprie argomentazioni. Senza accorgersene, perché al soggetto pare normale difendere a spada tratta quel che pensa o impiega un tono di voce capace di abbattere le mura di Gerico anche solo per acquistare il pane dal fornaio. Può avere un carattere felicemente possessivo (felice per lui, a volte meno per chi vuole avere sotto controllo) grazie al quale usa di rado le mani o altre parti del corpo per ottenere quel che vuole, ma ci riesce lo stesso avvolgendo la persona tra le sue spire. In aspetto problematico, aumenta spesso il carico di frustrazione, perché non si è sicuri delle proprie potenzialità rispetto alla presa sul mondo. Così a volte ci si trattiene, ingoiando il rospo, altre si sbotta con una reazione eccessiva rispetto a un’ipotetica offesa ricevuta. In casi estremi arrivando al cannibalismo, come accadde a Jeffrey Dahmer 3. Anche se il comportamento è equilibrato spesso dentro di sé resta comunque un senso di inadeguatezza. A volte poi si viene aggrediti dalle parole altrui, o ci sono difficoltà di comunicazione. Va detto però che di rado ci sono effetti davvero nefasti e quasi mai si arriva alla catastrofe.
L’aggressività indicata da rapporti positivi di Marte con Saturno è fredda, razionale, non impiegata a casaccio. Ammesso ci si offenda per un’offesa subita, per fare un esempio, non si parte subito lancia in resta. Piuttosto si ragiona su come attaccare per raggiungere l’obiettivo, si valutano i pro e i contro dell’attacco, ci si scalda a bordo campo per avere muscoli e riflessi al massimo della forma. Poi si attacca, per schiacciare o punire l’avversario, ma solo se lo si ritiene necessario in quella corsa ad ostacoli che ha nome vita. Aspetti negativi danno anzitutto una gestione illogica di aggressività ed energia, esponendo così il fianco agli attacchi altrui, oppure facendo scagliare contro il prossimo nel momento sbagliato, con effetti facilmente intuibili. Oppure ancora scaricando sul prossimo in maniera crudele e irrazionale le proprie frustrazioni, quasi di certo anche sessuali, come accade ad esempio al famigerato Adolph Hitler, con un quadrato tra Marte e Saturno appunto. La sua violenza era del tutto irrazionale, ma purtroppo trovò molti estimatori e causò quel che sappiamo. Alla radice del suo odio patologico, pericolose forme paranoiche proprie di un Marte leso.


Congiunzioni, sestili e trigoni tra Marte e Urano danno una forte reattività, quella capace di far assestare due ceffoni a chi se li merita, se puoi farlo e se ti torna utile. Non lo farà ad esempio contro un rapinatore armato e potenzialmente pericoloso, ma con qualcuno che ti minaccia senza avere reali possibilità di danneggiare questo sì. Il criterio di reazione è solo uno: “Mi torna utile oppure no?” Se c’è un vantaggio ad essere aggressivi sì, altrimenti si trova un’altra soluzione. L’eccessiva sicurezza nei propri mezzi fa però sì che a volte si corrano rischi perché la troppa prontezza di riflessi fa credere quasi tutto possibile. Di solito però all’ultimo istante ci si accorge di aver esagerato e si cambia strada, come in certi film d’azione in cui l’eroe va a trecento all’ora e sterza a un centimetro da un precipizio, senza farsi manco un graffio. Come accadde per molto tempo a Clyde Barrow4 che, negli anni Trenta in America, seminò il terrore insieme all’amante Bonnie Parker. Clyde aveva appunto una congiunzione tra i due pianeti. Altra musica viene suonata invece con quadrati e opposizioni, con i quali si vorrebbe comunque imporre se stessi con un gesto attivo, ma quell’azione non è quella giusta per ottenere un determinato scopo. Magari si fanno quindi danni per troppa forza impiegata male oppure perché l’auto lanciata a trecento all’ora arrivata al precipizio anziché sterzare accelera. Con risultati prevedibili. Proprio per questo chi ha questo tipo di aspetti può essere portato agli incidenti, quasi sempre causati dal soggetto stesso ma in alcuni casi accade di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
L’aggressività creata da rapporti positivi tra Marte e Nettuno non rientra nella normale definizione di violenza. Anzitutto le cause scatenanti sono spesso ideologiche, non relative alla sfera privata dell’individuo. Ossia il soggetto magari non se la prende per un’offesa alla sua persona, ma si trasforma in una belva indomabile se qualcuno critica la sua religione o modo di pensare. Il surplus energetico proprio di Marte si incanala poi in forme strane, e magari anziché sfogarlo in sport, sesso o scalata al potere, si fa indigestione di rosari, mantra, digiuni o sostanze allucinogene, non importa quali. Spesso si preferisce infatti puntare simbolicamente il proprio pene (e questo accade anche alla donne che all’atto pratico non lo possiedono) verso l’ignoto, il sublime, il differente dalla consuetudine. Di rado pericolosi per il prossimo - salvo quando si iscrivono all’Isis o a setta analoga - possono esserlo un po’ di più per il soggetto, soprattutto se decide di sperimentare vie ignote per conoscere i propri limiti. Lo spingersi all’estremo rappresenta infatti sempre un’incognita. Rapporti negativi creano per certi versi manifestazioni simili, ma vissute con angoscia anziché con la voglia di sperimentare. Marte poi può diventare ancora più paranoico del solito, immaginando nemici là dove non ci sono davvero. In qualche caso facendo scivolare nella follia pura, come accade anni fa a Fernando Carretta5 . Se poi gli aspetti positivi fanno ignorare spresso l’aggressività altrui o non si fissano sulla volontà di compiere atti deliberatamente crudeli, chi ne ha di negativi può scivolare nella ferocia, come pure essere vittima della violenza altrui o temerla, anche se all’orizzonte non si profila alcun pericolo reale.
Aspetti armoniosi con Plutone danno un’impalcatura virile alla personalità, anche se il soggetto è donna. Se è eterosessuale lo è solo di testa, intendiamoci, e riesce a impiegare l’energia dei due pianeti per non farsi schiacciare, o per attaccare se necessario o se ha voglia di farlo. Come certe belve al limitare della savana, in attesa della prossima preda. In fondo è una legge di natura, non tiriamo in ballo buonismi inutili e irreali. Marte sostenuto da Plutone dà quindi coraggio e, salvo casi sfortunati, riuscendo a dare sfogo alla proprio libidine, non accumulano le frustrazioni dannose capaci di far venir voglia di essere crudeli con il prossimo. Tutt’altro discorso vale per gli aspetti negativi, sgradevoli per entrambi i sessi ma potenzialmente terribilmente frustranti per gli uomini. Che possono non sapere usare la loro carica erotica, e si sfogano poi con sadismo sul prossimo, come accadde al killer di Gianni Versace, il prostituto Andrew Cunanan6 . Senza arrivare a esempi estremi, aspetti negativi fanno sì che il soggetto non si senta quasi mai soddisfatto, e si sa quanto il senso di inappagamento possa essere pericoloso, per sé e per gli altri.

Se Marte è infine isolato, la sua carica aggressiva non è sistematica, e può essere inesistente come pure eccessiva, ma di rado viene impiegata con costanza o regolarità. Come per tutti gli astri senza rapporti con altri pianeti, c’è una difficoltà a usare nel modo tipico le sue valenze, proprio perché non abituate a rapportarsi con il mondo. Possiamo così avere persone che vengono schiacciate dalla violenza altrui ma più spesso soggetti che di tanto in tanto esplodono, e peggio per chi gli sta intorno in quel momento.


N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo Facebook Rotte e approdi 7, da me creato e gestito.

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1
Il carattere passivo aggressivo, pur essendo entrato di prepotenza nel linguaggio corrente, non è incluso tra i disturbi della personalità, secondo i manuali diagnostici internazionali: https://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_di_personalit%C3%A0. L’evidenza fa però riconoscerlo come una caratteristica molto diffusa tra l’umanità, sia esso patologico oppure no..
2 Il riferimento va a un celeberrimo film in cui una coppia arriva alla violenza e alla distruzione della casa comune, https://it.wikipedia.org/wiki/La_guerra_dei_Roses
3 http://www.larottadiulisse.it/zkiller/Dahmer.html .
4 http://www.larottadiulisse.it/zkiller/barrow.html .
5 http://www.larottadiulisse.it/zkiller/Carretta.html
6 http://www.larottadiulisse.it/zkiller/cunanan.html
7 https://www.facebook.com/groups/198516613553915/

 

 

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1/07/2016


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