LA ROTTA DI ULISSE

 


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Saturno, potere e durezza

Parte prima, il pianeta nei segni

di Massimo Michelini

Spesso e volentieri c’è un grosso equivoco rispetto ai simboli planetari.
Si pensa infatti che si manifesteranno al massimo delle loro potenzialità, trascurando le possibilità intermedie, spesso all’atto pratico ben più probabili.
Prendiamo ad esempio Giove, nell’accezione di ricchezza e fortuna. La maggior parte delle persone, riferendosi a queste sue manifestazioni, immagina Bill Gates o Gastone, il cugino di Paperino dall’abbondante fondoschiena che, non solo lo protegge dalle disgrazie, ma lo fa incappare in vere e proprie botte della parte anatomica suddetta. Quindi è tendenza comune pensare che ricchi siano solo i Bill Gates della Terra, o sia fortunato esclusivamente chi venga baciato in fronte dalla dea con la cornucopia ogni santo giorno.
In modo analogo, parlando della bellezza e di Venere, l’idea è Miss Italia o Monica Bellucci, o, se pensiamo a un Marte funzionante, ci tornano in mente Cristiano Ronaldo o Rocco Siffredi.
In realtà gli esempi citati sono solo i massimi esponenti di una categoria, ma ne esistono anche infiniti altri su un piano per così dire minore, meno appariscenti. Così, nel suo genere potremo considerare ricco nel suo (piccolo) campo anche l’impiegato statale che vive in una casa di proprietà, ha qualche risparmio da parte e riesce al tempo stesso a non privarsi di nulla, anzi gode di quanto ha. Il fortunato non è chi vince una lotteria milionaria ma chi riesce ad arrivare a casa prima di venire colpito da una grandinata, la bella Venere e da chi rientra nei canoni estetici del gruppo etnico di appartenenza e riesce a ottenere sguardi compiaciuti, anche se non ha misure da copertina ma trasmette piuttosto una paciosa sensualità, il Marte efficace quello che non si stanca dopo una corsetta di qualche chilometro e subito dopo ha pure la voglia e la forza di fare un sesso decente.
Lo stesso dicasi del potere che, come diceva il buon Andreotti, Capricorno e perciò molto interessato alla questione, “Logora chi non ce l’ha.”
Prima di scendere nel dettaglio facciamo però un passo indietro e cerchiamo di capire cos’è il potere, partendo dalla definizione del dizionario: (…)
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2].
– 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: (…).
b. Con senso più affine a potenza: Troppo forte è, signor, lo suo valore, Che, come vedi, el tuo poter non cura (…).
c. Virtù, dote particolare: (…), onnipotenza.
d. Capacità di influire sul comportamento altrui, di influenzarne le opinioni, le decisioni, le azioni, i pensieri: (…).
e. Dominio, balìa, possesso: (…).
– 2. a. Nel diritto, in senso ampio, qualunque facoltà di compiere azioni giuridicamente rilevanti, sia come manifestazione immediata della personalità, e quindi della capacità giuridica, di un soggetto (per es., nel campo del diritto pubblico, il p. legislativo, il p. esecutivo, il p. giudiziario, (…).
b. In senso più limitato, particolare autorità conferita a una persona o a un organo in relazione alla carica o all’ufficio che ricopre, alla funzione che svolge e sim.: l’esercizio di un p., dei proprî p.; (…).
c. Nell’uso com., facoltà di fare o non fare una cosa, di compiere o meno una data azione; quindi, libertà di azione, di decisione, di scelta: non avete il p. di fare questo!; (…).
d. Con uso assol., il p., la direzione della cosa pubblica, il predominio politico: (…).
e. Con valore concr., l’insieme delle persone, degli organi, delle istituzioni a cui sono devoluti i poteri dello stato (precisando, il p. politico): (…).
f. Seguito da una qualificazione, denominazione di organizzazioni e movimenti rivoluzionarî sorti dopo gli anni ’60 del Novecento: p. nero (…).
g. In alcune denominazioni formate con un agg. numerale ordinale e usate spesso spec. nel linguaggio giornalistico quarto p., la stampa, (…).
– 3. Capacità, proprietà: il p. di penetrazione di una teoria; l’acqua ha un notevole p. diuretico; (…):
a. In economia: p. di acquisto, il valore di scambio della moneta, (…).
b. Nelle scienze sperimentali e nella tecnica, il termine, seguito da un’opportuna specificazione, indica una certa proprietà di un corpo o di un sistema: il p. assorbente di un terreno; p. detergente, (…)1.
Quindi, sintetizzando, “potere” nelle sue varie sfumature indica la capacità di dominare qualcosa o qualcuno. Per governare si deve avere controllo, sugli altri ma anzitutto su di sé. Non riesci infatti a mantenere l’ordine sul prossimo e a far eseguire i tuoi comandi se trasmetti un senso di fiacchezza. Un maestro debole si fa sbranare dagli alunni, deve invece emanare autorità o autorevolezza. E non puoi farlo se non sai dirigere anzitutto te stesso. Devi essere rigido, ma le varianti di durezza possono essere tante, come stabilì in campo scientifico il mineralogista tedesco Friedrich Mohs con la sua scala2 . Ossia si passa da un personale comportamento composto, capace di tenere sotto controllo gli impulsi meno accettabili socialmente, alla durezza “media” in grado di far stare alla larga estranei invadenti (tanto per fare uno dei mille esempi possibili), fino a chi come i grandi dittatori giunge al controllo della vita di migliaia, milioni, centinaia di milioni di persone, come accade ciclicamente nel corso della storia.
Il potere poi può essere giusto o arbitrario, come può accadere anche nell’esercizio di una delle simbologie saturnine, la giustizia tipica della Bilancia dove il pianeta è esaltato. Con l’autorità che può impiegare chi amministra la giustizia si può infatti obbligare il prossimo a pagare le tasse, a svolgere lavoro gratuitamente o anche a finire in galera, se ha contravvenuto ai codici giuridici del luogo in cui vivi.
Il dominio può essere poi soggettivo o manipolatorio, e si basa spesso sulla sudditanza psicologica di chi subisce o su un effettivo squilibrio di forze. Ad esempio, nei territori dove le mafie imperversano anche le persone oneste non hanno libertà, costrette come sono a non urtare un codice di comportamento imposto con la forza o con il mantenimento dello status quo.
Il potere ha pure una valenza di sopraffazione anche fisica. Tanto per fare un esempio tutto sommato innocuo, in uno scontro agonistico c’è chi ha il controllo della situazione e, grazie a una maggiore forza rispetto all’avversario, raggiunge la vittoria.
Per ottenere e mantenere il potere occorre durezza, o almeno rigidità. Come quando durante l’adolescenza i genitori dicono ai figli di stare dritti sulla schiena (parte del corpo legata appunto al Capricorno e a Saturno) per non ritrovarsi poi ingobbiti da adulti. Ossia di stare eretti sulle proprie gambe senza bisogno di sostegni, o aiuto. Saturno vuole fare da solo, o almeno avere il dominio su chi collabora con lui.
Non si commetta l’errore di credere che un Saturno potente darà in automatico il dittatore o chi arriva in cima alla scala sociale. Può essere, ma non necessariamente accade questo. Più spesso troviamo una persona in grado di controllarsi e che vuole avere il controllo sulla sua vita e su quanto lo circonda.
Modalità che in automatico comporta anche una gestione precisa del rapporto con il prossimo. Non puoi dominare qualsiasi situazione se altri te lo impediscono. Saturno quindi ti aiuta anche in questo settore, e non per nulla il pianeta è esaltato in Bilancia, cosignificante della casa settima che regola il rapporto con gli altri.

Vediamo quindi come la sua presenza nei segni modifichi le sue caratteristiche base. Le descrizioni come sempre non possono non essere generiche. A volte infatti altri elementi riescono a dare sfumature molto diverse alle manifestazioni del carattere.
In linea generale questi sono però gli input base, impossibili da sradicare del tutto.

Per ottenere il potere in modo durevole, poco o tanto esso sia, occorrono pazienza e determinazione, simbologie che difettano all’Ariete e anche a Saturno nel segno. Non gli dispiace però comandare, ma deve ricevere sostegni particolari per ottenere davvero quanto vuole. Soprattutto possiede di rado la costanza per riuscire a mantenere durevolmente quello che ha raggiunto, anche nel campo del potere. Somma infatti le simbologie di Saturno a quelle di Marte, e spesso le scambia, credendo che una sfuriata a un dipendente o a un capo possa risolvere il problema. Se va nel migliore dei modi, sul momento mette a tacere il rivale, ma nei tempi lunghi vengono a mancare solide fondamenta per continuare a esercitare l’autorità. A volte chi lo possiede risolve la situazione semplicemente cambiando ambito. Ossia non ottiene il posto di capufficio? Con spirito di iniziativa arietino cerca un altro luogo di lavoro, e riprova a compiere la scalata, quasi sempre riproponendo però le stesse modalità di comportamento, ripetendo quindi gli stessi errori. Per essere davvero potenti bisogna poi saper praticare l’autodisciplina, e di rado il Saturno in Ariete ci riesce con costanza. Tende infatti a scaricare le responsabilità dei propri problemi sul prossimo, e in tal modo non riesce a smussare eventuali asperità del carattere. Riesce però a dare il suo meglio se esercita una sfera di autorevolezza in un ambito di tipo gerarchico molto chiaro, come le strutture militari. Lì si adegua, perché crede nell’istituzione di cui fa parte. Quanto alla durezza, di rado la esercita su di sé, ma riesce a riversare sul prossimo sfuriate niente male.

In Toro Saturno auspica e cerca il potere economico, o almeno quella stabilità che gli consenta di dormire sonni tranquilli, sapendo che domani, dopodomani e per molto tempo ancora avrà le dispense piene, e il conto in banca pure. Di solito percorre l’ascesa verso la vetta senza correre, facendo un passo dietro l’altro e stando ben attento a non retrocedere, salvo disastri naturali o catastrofi d’altro tipo, imprevedibili. Riesce poi a coniugare il dovere con il piacere, perché non rientra nella sua mentalità spintonare per qualcosa che non sia da godere. Cerca poi di non usare modi brutali per ottenere quanto vuole, ma al tempo stesso sa sfoderare un sano cinismo se non trova una soluzione alternativa. Ossia è contrario allo spargimento di sangue, anche metaforicamente parlando ma se proprio non c’è modo per ottenere qualcosa che vuole a tutti i costi, allora giustifica l’omicidio, se possibile commissionato a un killer che non abbia eccessive pretese economiche. Esercita la durezza quindi solo se strettamente necessaria, ma se non c’è altro modo è pronto pure a compiere la strage degli innocenti. Non gli interessa poi arrivare al massimo potere possibile se non c’è un rientro economico adeguato. Ossia più che megadirettore della più grande catena al mondo di qualche prodotto universalmente commerciabile, preferisce un’immensa fazenda nella pampa, con un’infinità di territorio intorno. Non pensa in grande, pensa in largo, se così si può dire. Può inoltre cercare di raggiungere il massimo in alcuni ambiti tipici del segno, come fotografia, cibo, proprietà immobiliari o agricole.


Saturno in Gemelli non cerca il potere tradizionale, tanto per intenderci quello duro e puro, di sopraffazione sulla massa. Gli importa essere apprezzato per l’intelligenza, per le cose che fa, per il potere mondano o quello che riesce a ottenere nei social media. Va in brodo di giuggiole per centomila likes piuttosto che per la carica di Presidente della Repubblica. Vuole svettare sul palcoscenico che si è costruito intorno, anzitutto. Ovviamente rispetto al proprio ambito esistenziale e, se vive in un contesto di non eccelsa intellettualità, si accontenta di conoscere tutti i pettegolezzi del vicinato, e di essere il primo a diffonderli. Può essere duro o durissimo nel giudizio sul prossimo, soprattutto se è colpevole di ignoranza o volgarità, e severo anche con se stesso se non riesce a ottenere quanto auspica per sé, ossia un riconoscimento sociale basato su effettivi meriti. A volte fa raggiungere il potere in giovane età, oppure ancora sugli adolescenti o tramite i mezzi di comunicazione. In qualche caso dà la voglia o la possibilità di avere una posizione eminente rispetto ai fratelli, o l’aspirazione a svettare su di loro.


In teoria Saturno in Cancro sembrerebbe allergico al potere “classico”, rappresentato dall’opposta pozione in Capricorno. Eppure, come a volte capita per la dialettica degli opposti, a volte può diventare tirannico. Anzi è capace di usare il ricatto dei sentimenti per ottenere quanto vuole. Anche se a suo dire non gli interessa nulla, lui è un povero indifeso, e bla bla bla… In realtà se asseconda le sue simbologie principali questo Saturno vuole ottenere il potere sulla famiglia, oppure, se fortemente leso, in maniera speculare subisce le imposizioni del parentado, in primis padre e madre. A volte si nasce in una famiglia potente, o dalla rigida moralità, in cui comunque è presente un ben chiaro codice di comportamento etico, qualunque esso sia. Codice che il soggetto incamera, a volte subendolo altre assimilandolo orgoglioso di farlo. Si cerca inoltre di avere il controllo sui sentimenti, oppure è l’esatto contrario e ci si fa dominare dalle emozioni, seguendo un’ottica tutta propria. Può inoltre dare il caso di chi cerca il potere in patria, dando a volte chi davvero auspica di portare il bene nella terra natale. Oppure, se l’insieme del tema parla di una moralità discutibile, indica chi trae vantaggio dall’ambiente originario, magari impiegando una scaltrezza proliferata grazie a una perfetta conoscenza dell’ambiente in cui si vive.

Se pure è zodiacalmente opposto all’Aquario dove Saturno è in domicilio, in Leone il pianeta non sta affatto male, almeno per quel che riguarda la simbologia di potere. Che diventa non tanto un mezzo per soggiogare gli altri, quanto per avere intorno una platea di gente adorante, il più grande possibile. Che sia fedele, soprattutto e ti sia grata per il patrocinio che gli hai graziosamente accordato. Come nei borghi medievali, soggetti alla signoria di conti e marchesi, capaci di estendere la loro benevola protezione sul contado. Intendiamoci, un Saturno in Leone non dà in automatico sangue nobile, e una posizione sociale adeguata, senza tener conto che i titoli nobiliari non hanno più alcun valore legale in Italia dal dopoguerra. Eppure, l’atteggiamento di chi ha questo pianeta è un po’ “Io sono il centro della vita del pianeta (Sole domiciliato in Leone) e perciò mi spetta in automatico il potere (Saturno)”. Perché le cose vadano davvero in questo modo occorre però almeno carisma (l’ex presidente USA Bill Clinton) o potere familiare (l’altro presidente George Bush), e di certo per la legge dei grandi numeri qualcuno o tanti con Saturno in Leone saranno finiti pure a fare i portinai o gli operatori ecologici. Se così fosse si considereranno però re o imperatori del loro metro quadro di mondo. Se riescono poi a ottenere una posizione eminente, la conservano il maggior tempo possibile, in alcuni casi per tutta la vita (in Leone è esaltato Y, governatore del tempo lento). Possono poi essere molto duri, in particolare contro chi li avesse in qualche modo sminuiti o cercato di ridimensionare la loro autorevolezza. In questi arrivano ad essere spietati, e convinti di farlo giustamente. L’orgoglio gli è stato calpestato, e va vendicato.

Una buona rappresentazione del potere di Saturno in Vergine potrebbe essere quello di un comitato politico dell’ex URSS. Ossia le risoluzioni vanno prese collettivamente, dopo aver seguito comma dopo comma la procedura, suddividendo equamente rischi e benefici dell’azione, rispettando la gerarchia. Ossia il presidente prenderà decisioni da presidente, il presidente del consiglio da presidente del consiglio, l’usciere da usciere. Il potere in qualche modo viene attribuito alle mansioni assegnate in partenza. Si può però arrivare pure in alto, ma dopo aver compiuto tutti gli step necessari senza saltarne nessuno. Ossia il potere non è un diritto divino acquisito, come in qualche modo ritiene la posizione in Leone, ma lo si raggiunge dopo aver presentato domanda al suddetto apposito comitato, avendo un curriculum adeguato alla bisogna. Intendiamoci, sto estremizzando, ma in qualche modo qui il potere spaventa, salvo casi particolari. Negli altri casi si sta volentieri al proprio posto, anche se si difenderà il proprio con le unghie e con i denti e guai a chi ti sminuisce, fosse pure il più misero degli impieghi. Se però il temperamento individuale - dettato dal singolo tema - consente di arrivare in alto, si esercita l’autorità in maniera pragmatica e razionale, guardando all’efficienza del lavoro e al risultato da raggiungere. In certi casi troviamo una fascinazione rispetto al potente. Non avendo la volontà di diventarlo in prima persona lo si venera, in qualche caso lo si adula. Può essere comunque molto criticone verso se stesso e gli altri, esercitando su di sé una severa forma di controllo, sempre in vista di una meta da raggiungere, ed essere duro contro chi scompiglia l’ordine costituito. A volte ci troviamo però di fronte all’esatto opposto, ossia ad anarchici allergici ad ogni gerarchia, anche se alla radice di questa mentalità c’è sempre a ben vedere una fascinazione per il potere, in questo caso negato.

In Bilancia Saturno è al posto suo e, se pure non con le modalità proprie del Capricorno, ossia quelle di potere allo stato puro, anche a questa posizione planetaria controllare la vita propria e altrui non dispiace affatto. Partendo dal rigore, etico ed estetico, applicato su di sé anzitutto, ma esteso poi a chi ti circonda. Lasciando trapelare il giudizio sul comportamento altrui, seppur solo con uno sguardo rivelatore. Anche se non viene detto nulla e non è intenzionale, scatta infatti un’occhiata di sbieco capace di far trasparire la disapprovazione per un comportamento immorale o volgare, o per essersi vestiti in modo inadeguato. Perché la forma ha la sua importanza per la Bilancia e per Saturno, sperando non ci si fermi al formalismo, un pericolo tutt’altro che da escludere. Se arriva al potere, lo fa con rigore, esprimendo la forza dell’autorevolezza morale, o con una sua messa in scena nei casi di non totale sincerità. Essendo la Bilancia un segno che deve tener conto del parere degli altri, nel momento in cui questo Saturno decide di arrivare al potere spesso lo fa rappresentando le istanze del suo gruppo di provenienza, cercando di conciliare gli estremi e trovando una posizione media. Salvo i casi di fanatismo in cui si annullano le ragioni degli altri a vantaggio delle proprie, e nella convinzione di essere sempre dalla parte del giusto. Anche questo pericolo non è escluso, essendo spesso i grandi fanatici appartenenti al segno, da Savonarola in giù3, Bilancia con Saturno e Nettuno in Bilancia . Sovente credono davvero in grandi ideali (come vuole il Nettuno in trasparenza nel segno) il guaio è quando cercano di imporli agli altri, convinti di fare il loro bene o il bene dell’umanità. Non sempre è così, intendiamoci, ma è in agguato il pericolo di sconfinare nell’esagerazione. Sicuramente può essere una posizione dura, in particolare quando esercita un giudizio troppo severo nei confronti del prossimo. Per se stessi può essere altrettanto esigente, ma quasi sempre si trovano giustificazioni al proprio comportamento, o almeno si assolve in gran parte. Il prossimo, se viene condannato, può subire pure la pena capitale, anche solo da un punto di vista simbolico. Ossia si cancella l’altra persona, non potendola uccidere perché la società lo vieta.


Saturno in Scorpione è una posizione complicata e ambigua, anche rispetto alla simbologia di potere. Non ama infatti quasi mai le sue forme più consolidate e visibili, ma preferisce comportarsi da eminenza grigia, restando dietro le quinte, se non contestando in maniera plateale ogni forma di potere conclamato. Salvo poi riconoscere che una qualche forma di controllo è necessaria. Essendo nato con questa posizione planetaria faccio parte di quest’ultima categoria. Anziché i mezzi di Saturno si preferiscono quelli di Plutone (signore del segno) e si cercano gli accordi sottobanco, la complicità con il singolo, lo svelamento delle malefatte dei potenti, il cercare i punti deboli degli altri per ottenere consenso, oppure stimolare i loro desideri sempre allo stesso scopo. Ossia quasi mai ci si pone come l’uomo giusto al momento giusto, il traghettatore verso un futuro migliore (anche solo come capocondomino, intendiamoci), ma una sotterranea ambizione può far volere, o solo far sognare, di poter accedere alla stanza dei bottoni, e decidere di fare come cappero si vuole. Magari sfasciando tutto per scatenare la rivoluzione, il pensiero birichino c’è sempre. In fondo una delle sue frasi preferite è quella del gladiatore “Al mio via, scatenate l’inferno!” La volontà per ottenere il potere può esserci come pure no, ma forse ha in sé troppe suggestioni per farlo stabilmente e con convinzione. Tende infatti ad annoiarsi e ad avere bisogno di novità per sentirsi vivo. Quanto alla durezza, come lo Scorpione che lo ospita può essere estremamente violento nelle fantasie di vendetta, un sentimento che gli si affaccia alla mente se qualcuno commette qualche sgarro contro di lui, come accade ad esempio in un ambiente che lo affascina, quello della malavita. Quasi sempre si limita a immaginarlo, soprattutto nei momenti di ira, poi non mette in pratica. Ma, se lo facesse, non lo sbandiererebbe ai quattro venti. Sa che certe cose vanno fatte nell’ombra, e in silenzio.

  Come la posizione in Bilancia, anche il Saturno in Sagittario corre il rischio di fanatismo. Se però quello in Bilancia spesso e volentieri si paralizza per i dubbi che le molte possibili interpretazioni del comportamento altrui, questo in Sagittario di esitazioni ne ha molte meno. Per fortuna non tende alla crudeltà, ma punta dritto al potere perché ha la ferma convinzione di fare le cose al meglio, quindi di meritarsi una posizione di eminenza. Anzi, di farlo anche per il bene della comunità intera. Non sacrifica però al successo il lato gaudente e edonista, salvo altri valori del tema. Troviamo con questa posizione planetaria molti che assumono una responsabilità convinti di farlo per una buona causa, si tratti di animalisti, ecologisti o estimatori del parmigiano reggiano. Devono avere fiducia in una missione ideale, altrimenti non ci si mettono. Fanno le cose perché vanno fatte, dando per scontato l’impegno implicito che proprio per questo in qualche modo pesa meno. Sono tendenzialmente innovatori e, se raggiungono una qualche posizione in cui possono decidere autonomamente, tendono ad apportare grossi cambiamenti all’ambiente che li circonda, o al loro lavoro o relazioni. Secondo loro le cose vanno infatti modificate, e gli viene in automatico farlo. Anche se hanno un temperamento riformatore, spesso hanno il culto di un qualche personaggio saggio o geniale, maestro di vita. Si tratti pure di un guru, di un life coach o di chi altri. Oppure, in caso di dure lesioni del pianeta, tendono a contestare questo genere di autorità, pur subendone la fascinazione, anche se in negativo. Tendenzialmente bonario se non bonaccione, può essere rigoroso con se stesso ma di rado è duro con il prossimo, salvo i casi di fanatismo in cui cede alle esagerazioni, di giudizio o nei fatti, perché crede in una missione più alta. Vai a spiegargli che si tratta di punti di vista, non lo capirà mai. Per lui la verità è una, la sua. Salvo eccezioni, per fortuna.


Al Saturno in Capricorno dominare piace, e non finge affatto il contrario. A volte per amore del potere in sé e per sé, più spesso per la sua imprescindibile necessità di avere il controllo sulla sua vita e, di conseguenza, su quella degli altri. Ossia aiutati che dio ti aiuta, comanda tu così non ti farai dominare. Detto per inciso, solo un Capricorno (anche senza Saturno nel segno) come Fabio Rovazzi poteva inventare una hit come “Andiamo a comandare…” Quindi per ottenere quello che vuole sin dalla più giovane età ha ben chiari i suoi obiettivi, li inquadra nel mirino, li spoglia del superfluo che potrebbero fargli tardare la realizzazione, fa impiegare tutta l’energia necessaria per arrivare là dove vuole. Diventando autorevole, anzi manifestando l’autorevolezza che possiede per natura, che va solo coltivata. Tant’è che quasi mai spintona per arrivare in alto, ma piuttosto è il suo prossimo che va da lui in delegazione per chiedergli di prendere in mano il controllo della situazione. Ovviamente non dice di no, in fondo è nato per questo. Proprio perché l’autorevolezza gli riesce e gli è naturale, non ha bisogno di essere troppo duro con chi lo circonda e con se stesso, salvo rari casi in cui si trova invischiato in situazioni irrazionali. Per il resto gli basta esprimere quello che pensa, ossia che le cose vanno fatte in un certo modo e vanno realizzate in talaltro. Ossia come dice lui.

In parte come Saturno in Bilancia, anche in Aquario il pianeta deve cercare di trovare una mediazione con il suo prossimo. Segno socievole come pochi altri, sa però essere anche lucido e disincantato, proprio per la tendenza al distacco emotivo dalle situazioni. Stenta invece ad essere poco partecipe se si tratta di problemi ideologici e, se ha una opinione chiara in merito, accalorandosi e infuriandosi. Poi scende però a più miti consigli, la sua tendenza naturale è il compromesso. Questo Saturno ottiene spesso il potere grazie alla capacità di conciliare opinioni all’apparenza distanti, magari compiendo trattative separate in cui con una fazione sparla dell’altra e viceversa. E, da personaggio super partes ora è d’accordo con l’una e ora con l’altra, non dando così in realtà ragione a nessuno dei due. O suddividendo equamente, come è giusto sia, le responsabilità individuali dei contendenti. Partecipa inoltre al negoziato se in qualche modo ne trae vantaggio, anche solo per prestigio personale o perché riesce così a campare più tranquillo pure lui, perché non ha intorno gente che litiga. Come il Saturno in Capricorno è però un grande realista e, se non trova una soluzione a un problema, è favorevole all’eutanasia, se si intende il termine in senso ampio come il porre fine a una cosa che non funziona più. Magari impiegando pure maniere dure o spicce, se non c’è altro modo di terminare una relazione o una situazione che si è trasformata in strazio. È una posizione planetaria che oscilla tra cinismo, realismo e idealismo, trovando spesso per ogni evenienza la modalità adeguata di azione.

Saturno in Pesci in teoria rifugge dal ricercare e ottenere il potere, e spesso ne è effettivamente spaventato. Se i casi della vita lo portano in alto, esercita però la sua autorità in maniera anomala, spesso prendendo decisioni bizzarre o fuori dagli schemi, capaci di sconcertare gli avversari. Ma anche di spiazzarli a proprio vantaggio, non riuscendo a far fare loro contromosse adeguate, se potessero farle. Più ancora che in altre posizioni planetarie qui il potente si sente solo, e si piange addosso perché non riesce a trovare qualcuno che lo sappia capire o supportare. Non sapendo quindi placare quel sottofondo di ansia ed emotività che sempre lo accompagna. Può però essere portato ad ottenere potere o autorità in luoghi da dodicesima casa, come confraternite religiose, manicomi, prigioni, ospedali e reparti di malattie infettive. Quei luoghi dove altri un po’ meno attratti dalla diversità scappano a gambe levate. E dove a volte devi essere duro e severo, come accade nelle prigioni ad esempio, oppure nei conventi, dove comunque è necessario vigilare che nessuno sgarri dalle regole della comunità. Si può inoltre avere la tendenza a esercitare un controllo ferreo sul corpo, proprio e altrui, in qualità di medico o paramedico, o come persona ossessionata dalla salute.

 


Questi, a grandi linee, i possibili modi di avere potere grazie a Saturno, passando da quelli più innocui ad altri più perniciosi, per sé o per gli altri.

Il prossimo mese sarà la volta del pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti, per riuscire ad analizzare nel dettaglio il nostro rapporto con il potere.

Per uno sguardo sintetico sulle valenze simboliche del pianeta, si veda anche questo mio studio di qualche anno fa, sempre valido:

http://www.larottadiulisse.it/astri/saturno.html

N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo Facebook Rotte e approdi - Gruppo di astrologia dialettica morpurghiana 4, da me creato e gestito.

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maxmicmax3@gmail.com o edizionigagliano@gmail.com

 



 

1 http://www.treccani.it/vocabolario/potere1/
2 https://it.wikipedia.org/wiki/Scala_di_Mohs
3 https://www.astro.com/astro-databank/Savonarola,_Girolamo
4
https://www.facebook.com/groups/198516613553915/

 

massimomichelini1@virgilio1.it

1/07/2018


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