LA ROTTA DI ULISSE

 


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Milano e lo Zodiaco

di Thomas Molteni

La tradizione astrologica recente ritiene che Milano sia collegata al segno del Cancro. Così l’hanno considerata anche Tommaso Pallamidessi, nel suo Astrologia Mondiale del 1941, e Vezia Rode in una ricerca di qualche anno fa e buona parte degli astrologi moderni. Lisa Morpurgo le attribuiva il segno del Toro, sotto il quale la grande astrologa vedeva gran parte della pianura padana. Premettendo che riuscire a determinare con esattezza il segno solare di una città con origini antichissime come Milano è un’impresa piuttosto ardua, ho sempre pensato ci fossero ragionevoli dubbi che la città che conosco da sempre e considerata la più laboriosa e frenetica d’Italia non possedesse forti influenze mercuriali e uraniane. Per muovermi in quest’intricato “paesaggio” storico-simbolico ho pensato di fare affidamento ad eventi particolarmente importanti che avessero coinvolto per intero la città, indagando in particolare le origini e alcuni fatti storici e le simbologie ad essa legate. Mi scuso fin da ora per le inevitabili omissioni dovute alla limitata disponibilità di tempo e spazio.

Milano celtica
Il nome “Mediolanum” ha origini controverse, ma sembra che l’attribuzione più probabile venga da “località in mezzo alla pianura”, crocevia di vie di comunicazione importanti (Mercurio) o dal celtico Medhelan “terra sacra di mezzo”. La città venne, infatti, fondata dai Galli Insubri, che costruirono un grande santuario in onore della divinità celtica Belisama, la quale s’identificava con la divinità greca Atena e quella romana Minerva. Era la Dea preposta alle arti del fuoco e di conseguenza protettrice dell’artigianato (Vergine). Il santuario, in seguito alla conquista romana, venne consacrato a Belisama-Minerva la divinità romana della guerra, della saggezza e la protettrice degli artigiani. Questa veniva considerata, inoltre, la divinità vergine dei guerrieri, della poesia, della medicina, della saggezza, del commercio, delle arti e della musica. Con il termine di Minerva Medica, fu la protettrice della medicina e dei dottori della mitologia greca.

Milano romana
Milano venne conquistata dai Romani definitivamente solo nel 197 a.c., quando Romani e i Galli Insubri sottoscrivono un foedus aequum, con il quale la capitale insubre (Milano) rimase però autonoma, perdendo il predominio sui Celti della padania. Nel 197 a.c. Urano stazionava nei primi gradi del Sagittario, (tra 0° e 6°) mentre Nettuno in Vergine (tra i 5° e gli 8°) era in trigono a Plutone in Capricorno (tra i 9° e gli 11°). Urano ci indica la svolta, il cambiamento “negativo” con la sottomissione a Roma, mentre il lungo trigono Nettuno-Plutone rende probabilmente evidente come la situazione, evoluta in quei termini, avrebbe avuto una lunga durata e avrebbe poi giovato enormemente alla città. Sarà la città in cui Costantino e Licino emanarono il loro editto nel 313 lasciando libertà di culto ai cristiani, forse accumunabili all’opposto segno dei Pesci.

Marzo 539, Milano distrutta dai Goti
Durante la guerra greco-gotica, che devasterà a lungo l’Italia, Milano venne assediata per più di un anno arrendendosi nel marzo del 539; verrà saccheggiata da Uraja, nipote di Vitige e alleato dei Goti, che aveva assoldato 10.000 Burgundi a questo scopo. A Milano vi erano poco più di 300 armati, per cui furono i cittadini a difendere le mura dall’assedio. La tradizione che vuole Milano per qualche anno cancellata dalla faccia della terra sembra esagerata, ma resta il fatto che la città fu distrutta però in gran parte. Procopio addirittura parla di 300.000 cittadini maschi massacrati, mentre le donne vennero ridotte in schiavitù.

“Milano quindi fu agguagliata al suolo, e massacrato ogni suo abitatore di sesso maschile, non risparmiandosi età comunque, e per lo meno aggiugnevane il numero a trecento mila ; le femmine custodite in ischiavitù spedironsi poscia in dono ai Burgundioni, guiderdonandoli con esse del soccorso avutone in questa guerra”. (Procopio – La Guerra Gotica)

Gli aspetti durante il mese di marzo del 539 sono interessanti: tutti i pianeti veloci risiedono nei Pesci al quadrato di Marte in Gemelli (nei primi 18° del segno in moto diretto e quadrato a Marte esaltato in Vergine per trasparenza), lo stesso Marte è quadrato a Nettuno in Pesci (tra 1° e 2°) ed entrambi i pianeti sono in aspetto negativo con Urano in Vergine (tra i 4° e i 3°). In questo episodio della vita della città la violenza “fisica” dei barbari è rappresentata, in particolare, da Marte diretto (che fino ad allora aveva “protetto” la città, in quanto era rimasto in anello di sosta nel Toro per 8 mesi, durante l’assedio dal 26 luglio del 538) in Gemelli, che quadra Urano in Vergine ed entrambi danno aspetto negativo a Nettuno in Pesci, rendendo spietati gli invasori che massacrano “sistematicamente” e a “fil di spada” (Marte braccia Gemelli e Urano Vergine). La presenza di 4 pianeti in Pesci (sestile) e l’assenza di aspetti particolarmente duri al segno del Toro, del Capricorno e dello stesso Pesci, mi hanno fatto escludere un loro coinvolgimento nel tragico evento.  

Federico I Barbarossa
Scorrendo la storia di Milano e giungendo in età comunale, dopo i “momenti bui” dell’età medioevale, la città sembra rinascere, tanto da sentirsi così forte da contrapporsi al potere dell’imperatore Federico I il Barbarossa. Fu in seguito allo scontro con l’imperatore, che la città, che osò ribellarsi, venne distrutta il 29 marzo 1162, dopo essersi arresa il 10 marzo dello stesso anno. Gli aspetti astrologici significativi di questo evento sono un’opposizione tra Plutone in Gemelli a 9° e Saturno a 7° del Sagittario, che quadrano un Giove in Vergine a 3° e una Venere in Pesci a 4°, (aspetti a croce molto duri che riguardano la salute e la bellezza della città e la caduta del suo governo, Saturno- Plutone) Urano non fa aspetti particolari a 16° dell’Aquario (si può infatti notare che la sconfitta di Milano non avrà poi conseguenze decisive). Questi aspetti, sembrano giocare un ruolo importante in questo evento tragico, (ma non determinante). In particolare Milano, distrutta per essersi opposta al potere costituito, ricostruisce l’asse Saturno-Plutone (anche se di lì a poco il Barbarossa verrà sconfitto dalla Lega Lombarda). Non sfugge che, gli aspetti importanti succitati, ricadano in egual modo anche sui primi gradi dei Pesci, nei quali io però non riscontro una contrapposizione così netta all’autorità, come pure non il coraggio e la costanza di affrontare consapevolmente un “nemico” enormemente più forte di lui.

I Visconti
Quella che tradizionalmente viene considerato il periodo di più grande splendore e di maggiore estensione territoriale della dominazione milanese si avrà con la Signoria dei Visconti e, in particolare, nel periodo in cui andò al potere il conte Gian Galeazzo. Il conte, che riceverà il vicariato imperiale nel 1380, allargherà i domini del Ducato di Milano (che lui stesso formerà nel 1395 acquistando per 100.000 fiorini il titolo di duca di Milano dall’imperatore Venceslao) fino alla sua massima estensione, arrivando a includere parti delVeneto, dell'Emilia, dell'Umbria e della Toscana. In quest’ultima regione trovò la strenua opposizione di Firenze, mentre riuscì a conquistare Pisa, Siena e la vicina Perugia. Abbellì la città con sfarzosi palazzi e cominciò la costruzione del duomo di Milano.
Il 17 Gennaio 1380, quando diventò Signore di Milano, Giove era in Capricorno a 19° dava trigono ad Urano in Vergine a 21° e a Plutone nel Toro a 14°, mentre Nettuno e Saturno stazionavano nell’Ariete in quadratura al Cancro. Forse è ancora più interessante notare, come il 4 agosto 1378 succedendo al padre Galeazzo, il duca usufruiva di un trigono tra Urano a 11° della Vergine e Plutone a 15° del Toro. Inoltre, la presenza di Sole e Venere nel Leone al quadrato di Giove in Scorpione, la contemporanea presenza di Saturno in Ariete, mi ha fatto escludere la presenza di Toro e Capricorno come punti sensibili nella fattispecie. Il declino del ducato cominciò immediatamente dopo la scomparsa di Gian Galeazzo, che avvenne di peste nel 1402 nel castello di Melegnano (dove si era rifugiato in seguito al dilagare del contagio). E fu proprio nel 1402, che oltre alla scomparsa del duca e all’arrivo della peste, ebbe inizio un periodo di estremo disordine economico e monetario che gettò nello scompiglio il ducato per quasi un decennio. Nel 1403 in molte città viscontee avvengono rivolte e disordini di ogni genere, fomentati dalle famiglie guelfe (Brescia, Cremona) o ghibelline (Como, Bergamo). Successivamente, i Visconti otterranno da tali città ribelli solo un riconoscimento di obbedienza formale. In realtà, le città restarono nelle mani dei nuovi signori. Il 4 settembre 1402, alla morte del duca, i principali aspetti che si notano sono: Plutone in Gemelli a 5° congiunto a Nettuno e opposto a Giove in Sagittario a 3°, Giove inoltre quadra quasi al grado Marte in Vergine; inoltre Urano è nel Sagittario a 27° e sembra sancire il termine della fase di ascesa determinata e iniziata da Urano in Vergine.

Battaglia di Pavia, 23-24 Febbraio 1525
Nei primi anni del 1500, Milano e l’Italia sono al centro della sete di dominio di Francia e Spagna, che con Francesco I e Carlo V, si daranno battaglia più volte. Il 24-25 Febbraio 1525 a Pavia si avrà la battaglia decisiva con la disfatta rovinosa dell’esercito francese. Da questo momento in poi Milano, che ha visto scemare il potere degli Sforza, cadrà sotto l’influenza della corona di Spagna, fino al termine della guerra di successione spagnola nel 1713. La definitiva fine dell’“autonomia milanese”, viene segnalata in particolare da un Urano diretto a 4° dei Gemelli, in quadratura a Nettuno in Pesci (a 8°), mentre Saturno transitava a 23° dei Pesci e Plutone a 18° del Capricorno. Una svolta politico - culturale - economica importante, che sarebbe durata per quasi 2 secoli e che avrebbe profondamente caratterizzato la Lombardia e Milano. Quando Urano tornò in Vergine (sugli stessi gradi), il 17 settembre 1544, si ebbe la stipula della Pace di Crespy, seguita alla sconfitta spagnola nella battaglia di Ceresola D’Alba dell’11 Aprile. Carlo V sembrerebbe costretto a cedere al duca D’Orleans il ducato di Milano; obbligo che però decadde alla morte del duca stesso che giungerà di li a poco, il 9 settembre 1545 (Saturno era a 7° del Sagittario e Urano a 10° della Vergine, entrambi in moto diretto). La seguente pace di Cateau Cambrésis, del 2 aprile 1559, sancirà nuovamente il dominio spagnolo sul ducato di Milano e la rinuncia formale francese anche al Regno di Napoli. Plutone è a 6° dei Pesci, congiunto a Giove a 7°, mentre Urano retrogrado a 14° dello Scorpione, oppone Saturno in Toro a 21°. Lo stesso Saturno è congiunto a Nettuno in Toro, sancendo in qualche modo la continuità del potere Spagnolo; la svolta uraniana non sembra infatti essere qui presente. Dal 1613 al 1619, si avrà un periodo di breve ma intensa prosperità economica denominata “Estate di San Martino dell’economia lombarda”, che coincide con transito di Plutone in Toro nei primi 10 gradi del segno. La pace di Cateau Cambrésis, come detto, rappresenta un’involuzione del potere e dell’indipendenza del milanese e la congiunzione tra Plutone e Giove nei Pesci e la compresenza di Saturno in Toro alla sua stipula, mi ha portato ad escludere quali punti sensibili Pesci, Toro e Capricorno.

Milano Austriaca
L’11 aprile 1713, con la pace di Utrecht, si sancisce il termine della guerra di successione spagnola e Milano passa dalla dominazione spagnola a quella austriaca. Lo zodiaco sembra salutare positivamente tale evento, Urano (a 8°) e Plutone (a 2°) in Vergine al trigono di Nettuno in Toro. La pace è ratificata con il trattato di Baden del 7 settembre 1714, stellium in Vergine (Mercurio 4°, Plutone 6°, Sole 14°, Saturno 14°, Urano 16°) sostenuto dal trigono di un Nettuno a 9° del Toro. Si può dire effettivamente, che la dominazione austriaca ed in particolare l’epoca “teresiana”, abbia giovato molto alla riorganizzazione e alla crescita economico-culturale della Lombardia e di Milano rispetto al secolo precedente. Il regime austriaco, ha fornito le basi per l’ampliamento e la riorganizzazione burocratico - territoriale nel Lombardo Veneto, l’impronta verginea su tale periodo della vita milanese sembra molto evidente. Si pensi, per esempio, all’entrata in vigore del primo censimento nel 1760, a cui seguirono la riorganizzazione tributaria, la razionalizzazione delle forme processuali, la severa lotta alla criminalità, e la codificazione di un nuovo “Codice di procedura civile” (1781) e di un nuovo “Codice di procedura penale” (1787), abolendo le precedenti leggi in vigore e riformando interamente il sistema giudiziario e di polizia. Il periodo austriaco, in particolare, fu anche esemplare per altre riforme assimilabili al sesto segno dello zodiaco, come la riorganizzazione dei luoghi pii e di assistenza (1772) con nuove e più precise disposizioni per la distribuzione delle elemosine e dei fondi (istituendo la “Giunta delle Pie Fondazioni”) la riorganizzazione della sanità, degli ospedali (1785) delle parrocchie e delle scuole gratuite per i poveri (1787).

Inaugurazione della Scala di Milano, 1778
L’unico evento culturale di Milano che ho preso in considerazione in quanto probabilmente centrale e simbolico per la città anche a tutt’oggi, è l’inaugurazione del Teatro alla Scala, avvenuta il 3 Agosto 1778. Qui più che mai, si annota il momento della nascita di uno dei “simboli della città”. Nel caso specifico, troviamo uno tre pianeti nel segno della Vergine: Venere a 15°, Giove a 1° e Nettuno a 27°. Vi troviamo il bel canto, (compresenza di Giove e Venere) la musica e il ballo (Nettuno). Giove si trova nei primi 8° della Vergine e conferisce la visibilità e la fama mondiale del teatro e della città. Anche in questo caso, per la legge degli opposti e per la dialettica morpurghiana, consideriamo l’importanza del segno dei Pesci (la danza) come i due lati di una stessa medaglia. Un altro grande Pesci che ha conferito un secolo più tardi enorme visibilità alla sua Milano è Alessandro Manzoni. Il teatro è considerato il “Tempio della Lirica” per la sua importanza e anche perché nasce sulle rovine della Chiesa di Santa Maria della Scala (1381): ancora “la Vergine” che conferisce il nome al teatro. Anche in questo caso, si potrebbe considerare l’opzione Toro come plausibile, in particolare per quanto concerne il bel canto, ma la Scala non è solo il bel canto: è un centro d’irradiazione culturale che non ha mai smesso di celebrare Milano nel mondo con cadenza precisa, come lo sono i passi delle sue celeberrime ballerine. È alla prima della Scala che le classi operaie (casa sesta) cercano di far sentire la loro voce alle élite, quasi come fosse un megafono che amplifica le loro rivendicazioni. Va notato inoltre che, nel giorno dell’inaugurazione della Scala, Saturno si trovava in Scorpione e Plutone all’inizio dell’Aquario, e forse questo non avrebbe tanto giovato ad una città del Toro.

Napoleone
Fu con l’arrivo di Napoleone che Milano visse un momento di vera gloria infatti, dal 1796 al 1799, fu capitale della Repubblica Cisalpina, dal 1802 al 1805 capitale della Repubblica Italiana e dal 1805 al 1814 capitale del Regno Italico (Napoleonico). Il 14 maggio 1796, con Luna in Vergine, Napoleone entra a Milano, mentre l’11 maggio, era avvenuto l’incontro a Lodi tra la delegazione milanese guidata da Francesco Melzi e lo stesso Napoleone. Urano diventa diretto in Vergine a 3° proprio l’11 maggio in perfetto trigono a Marte in Capricorno (azione militare) e in sestile a Nettuno in Scorpione e abbandonando proprio in quei giorni la quadratura a Saturno in Gemelli a 14° (scontro con il potere austriaco). La proclamazione della Repubblica Cisalpina con Milano capitale si avrà l’8 luglio 1802, con la presenza di Urano in Vergine congiunto alla Luna e sestile a Nettuno in Scorpione. Singolare anche notare come al termine dell’avventura napoleonica a Milano e con la creazione del Regno Lombardo-Veneto sotto la dominazione austriaca, gli aspetti siano ancora una volta centrati sul medesimo punto zodiacale. Il 9 giugno 1815, si chiude il Congresso di Vienna, (mentre Milano vive un periodo di carestia che perdura fino al 1817), con Marte (19°) congiunto a Plutone (23°) dei Pesci quadrati a Nettuno in Sagittario (18°) che probabilmente indica la fine dei sogni rivoluzionari e repubblicani di Nettuno. È da notare soprattutto Urano che si trova a 4° del Sagittario, sancendo nuovamente la fine di un ciclo iniziato con Urano in Vergine nei medesimi gradi 19 anni prima. In aggiunta a quanto detto sopra e a rinsaldare un coinvolgimento in particolare di Milano nei transiti citati, si noti che proprio il primo di luglio del 1815, scoppiò una cruenta sommossa in città: a causa di una pesante carestia, vennero assaliti numerosi forni e la rivolta proseguì anche il giorno successivo. Anche per quanto riguarda il periodo Napoleonico, che reputo importante per i nuovi ideali che portò in Italia e per la crescita culturale e politica della società milanese, ho scartato l’ipotesi Toro in quanto Nettuno in Scorpione dal 1796 al 1806 e Plutone in Aquario dal 1796 al 1799, avrebbero probabilmente spento sul nascere le spinte culturalmente rivoluzionarie e le volontà riformatrici e repubblicane che si respiravano in città. Riprendendo un evento interessante trovato da Vezia Rode a proposito della Repubblica Cisalpina, il 26 giugno del 1802, pochi giorni prima della proclamazione della Repubblica stessa, Melchiorre Gioia, filosofo ed economista, vince un premio con il suo saggio “Il Nuovo Galateo”, testo con il quale si prefiggeva lo scopo di “civilizzare” la popolazione della Repubblica Cisalpina appena creata. Ebbene questo testo si divideva in 3 parti: “La pulitezza dell’uomo privato”, “La pulitezza dell’uomo cittadino”, e la “pulitezza dell’uomo di mondo”. Tale ripartizione fu poi modificata nel 1820 e fu sostituita da: "Pulitezza Generale", "Pulitezza Particolare", "Pulitezza Speciale". Melchiorre Gioia, nato il 20 settembre 1767, ha ben 4 pianeti nel segno della Vergine, (che diventano 5 con l’aggiunta della Luna se fosse nato nel pomeriggio), tra cui Sole, Marte, Mercurio e soprattutto un Nettuno ben sostenuto a 5° della Vergine (sestile Venere e trigono a Plutone). Forse è per tale motivo che ha messo il suo genio a disposizione dei nuovi ideali nascenti a Milano, scorgendo nella verginea pulitezza un elemento determinante dell’uomo Cisalpino.

Il 1836 e la Ca’ Granda
Il 1836 fu un anno particolarmente duro a Milano, in cui si ebbe addirittura un terremoto l’11 marzo e lo scoppio di una terribile epidemia di colera il 18 aprile. Interessante qui notare come Urano scandisca nuovamente i tempi di questi due eventi. L’11 marzo, Marte diretto in Pesci (1°) congiunge al grado Urano (1°), opponendo esplosivamente i gradi interessati della Vergine. Il colera, che si estende anche in altre regioni italiane, farà oltre 1500 vittime a Milano. La Luna è congiunta a Mercurio in Gemelli e Urano andrà a trovarsi esattamente a 3° dei Pesci il 18 aprile, quando viene riscontrato il primo caso di colera a Milano. Per inciso nello stesso giorno Giove è nel segno del Cancro al trigono di Saturno e Nettuno. È forse interessante inoltre notare come a metà dell’800, l’Ospedale Maggiore, ovvero la più grande istituzione di assistenza milanese, dava ricovero giornaliero ad oltre 2000 persone, molte delle quali non erano malate, ma indigenti, senza cibo e senza un tetto. L'Ospedale Maggiore, detto Ca’ Granda e fondato nel 1448 fu il primo centro in grado di rispondere a criteri clinici e di larga accessibilità sociale; la struttura infatti era fornita di stanze singole per i ricoverati, dotate di locali igienici e di ricambio di acqua. L'Ospedale Ca’ Granda, ha un’importanza essenziale anche dal punto di vista della ricerca statistica storica, poiché è stato il primo e per secoli l'unico ad archiviare milioni di dati demografici, epidemiologici, anagrafici e biometrici, conservati ora nell’Archivio di Stato di Milano. Giungendo ai nostri giorni nel 1906 vennero censite addirittura 500 istituzioni dedite alla beneficenza. Difficile non riscontrare attinenze evidenti al sesto segno dello zodiaco in quanto appena descritto.

Le Cinque Giornate di Milano (18-22 marzo 1848)
A scatenare la rivolta fu un episodio apparentemente insignificante. L’amministrazione austriaca aveva imposto un’ennesima tassa, questa volta sul tabacco ed i sigari. I milanesi allora per protesta decisero di non fumare più. Il generale Radetzky mandò in giro dei soldati austriaci a fumare ostentatamente sigari per le strade. Sembra che un popolano, sentendosi provocato da un austriaco che gli sbuffava il fumo in faccia, e probabilmente esasperato dall’astinenza, gli strappò il sigaro dalla bocca e lo gettò per terra. Al tentativo del soldato di arrestarlo, i presenti ne presero le difese, mettendo in fuga gli altri austriaci che nel frattempo erano accorsi. La rivolta dilagò poi per tutta la città.
La sommossa esplose con la Luna in Vergine, Marte in Gemelli, che quadrava Saturno e Mercurio in Pesci e con Giove in Cancro, in trigono a Saturno e ai pianeti in Pesci, senza quadrature importanti al segno del Cancro, quindi senza indizi che possano indicarci un atto di forza e di ribellione in relazione a tale segno. Interessante anche qui notare come Urano a 16 gradi dell’Ariete non faccia aspetti particolari con i primi gradi della Vergine: quest’azione di forte impatto, in effetti, non ha portato poi ad alcun cambiamento di fatto, se non temporaneo, della situazione politica e militare. Gli Austriaci, infatti, rientreranno a Milano e continueranno il loro dominio sul Lombardo Veneto fino al 1859. Nell’atto di violenta rivolta in sé, credo che sia soprattutto Marte da prendere in esame; il “pianeta rosso” quando esplode la sommossa (sembra intorno alle ore 12) quadra la Luna e Saturno a 12 gradi dei Gemelli (la Luna a mezzogiorno quadra al grado Marte). Infatti, fu una violenza cieca e liberatoria che, senza l’apporto di Saturno, non riuscì poi ad organizzarsi per liberarsi definitivamente dagli austriaci. Un altro aspetto da considerare è forse la presenza di Nettuno nei primi gradi dei Pesci, (che si era già affacciato nel segno nel 1847): il pianeta è a 1° dei Pesci quando scoppia la rivolta, opposto ai primi gradi della Vergine. Questo può far pensare che la ribellione fosse mossa anche da ideali sociali e culturali oltre che politici, ed in particolare dalle forti spinte repubblicane già presenti in città dall’età napoleonica.
L’ingresso vittorioso di Napoleone III e Vittorio Emanuele II a Milano l’8 maggio 1859, verrà salutato dalla presenza di un Urano a 4° dei Gemelli in sestile a Saturno in Leone e da Plutone a 7 gradi del Toro. Urano certamente sancisce il cambiamento politico, anche se Urano in quadratura sembra forse dirci che la città ora ha solamente un nuovo padrone e il prestigio e l’indipendenza di Milano sono solo un ricordo (Torino è la capitale del Regno Sabaudo). In maniera analoga, forse rimangono frustrate le volontà dei forti movimenti repubblicani presenti nell’élite milanese. Contestualmente Plutone, che dal Toro dà trigono agli stessi gradi della Vergine. Questo può significare una maggiore continuità e solidità del nuovo corso intrapreso. Vorrei aggiungere, in conclusione, che la ribellione di Milano del 1848 fa parte di un contesto assai più ampio di moti popolari che interessarono gran parte delle città europee durante quell’anno (congiunzione Urano–Plutone in Ariete quadrato a Giove in Cancro) e che forse va quindi in parte de-contestualizzata.

Bava Beccaris
L’episodio in questione, riguarda ormai un evento che fa parte della Storia d’Italia e che coinvolse anche la Romagna, la Puglia e la città di Firenze, anche se i fatti più rilevanti si svolsero a Milano. Sul finire del XIX secolo, la situazione nazionale era già problematica, per la notevole disoccupazione e i bassi salari, ma il fatto decisivo che accese il malcontento di massa, fu l’aumento del costo del grano e quindi del pane da 35 a 60 centesimi al chilo, a causa degli scarsi raccolti agrari. La sommossa di Milano, denominata le 4 giornate di Milano, dal 6 al 9 maggio 1898, scoppiò la sera del 7 maggio; secondo le stime ufficiali, a Milano si ammassarono almeno 30.000 dimostranti, il cui numero è però da considerarsi realisticamente molto maggiore. La reazione del re Umberto I fu violenta, e venne affidata al Generale Bava Beccaris, il quale dopo un iniziale smarrimento, cominciò una repressione feroce. I cannoni cominciarono a sparare verso le 12 dell’8 maggio 1898. Il numero esatto delle vittime non è mai è stato precisato: le autorità di allora fissarono in un centinaio i morti e circa 400 i feriti. Secondo la Prefettura, le vittime accertate furono 88, mentre secondo il celebre cronista repubblicano Paolo Valera, i morti sarebbero stati almeno 118, e i feriti oltre 400. Secondo alcuni testimoni oculari i morti furono oltre 300. Credo che gli aspetti che innescarono la violenza possano essere dovuti al transito della Luna in Sagittario che, proprio l’8 maggio, congiunge Saturno (a 10° del Sagittario), si oppone a Venere e a Plutone nei Gemelli (13°). Il potere di Saturno, confuso da Nettuno e Plutone, perde il controllo e commette una strage. Urano anche in questo caso stazionava con moto retrogrado a 3° del Sagittario: insieme a Nettuno in Gemelli indicava lo sfogo di uno stato di malessere esistente da tempo e che attendeva solo l’accensione della miccia per esplodere. In occasione dei gravi tumulti milanesi, il governo guidato da Antonio di Rudinì proclamò lo stato d'assedio e il generale Bava Beccaris (nato sotto il segno dei Pesci), in qualità di regio commissario straordinario, ordinò di sparare cannonate sulla folla.

Nascita del Partito Operaio Italiano
Al sesto segno dello zodiaco, come sappiamo, appartengono tutti i movimenti operai e le organizzazioni legate alle classi lavoratrici e più diffusamente al lavoro dipendente. E fu proprio a Milano, il 17 maggio 1882, che venne fondato il primo Partito Operaio d’Italia. Anche in questo caso, è interessante notare che il pianeta che rappresenta il lavoro, Urano, si trovava esattamente nel segno che rappresenta la classe operaia e in cui cade la sua esaltazione (Vergine), perfettamente al trigono di Saturno e Nettuno nel segno del Toro. La nascita del movimento operaio, che porterà poi alla nascita del Partito Socialista Italiano, può essere considerata emblematica dell’importanza che le classi operaie assunsero nella città di Milano, esattamente come accade per Torino (da sempre considerata del segno della Vergine). Sempre a Milano il 1° ottobre 1891 nasce la prima Camera del Lavoro, con uno stellium nel segno della Vergine (Luna, Mercurio, Marte, Saturno). La Camera del Lavoro di Milano, oltre ad essere la prima in Italia, assume delle caratteristiche di peculiarità importanti, tali da fungere da guida per la fondazione di tutte le altre camere del lavoro in Italia. Ecco un commento del sindacalista e segretario della CGIL dal 1970 al 1986 Luciano Lama:
«La Camera del Lavoro di Milano, già al suo nascere, segna il sindacalismo italiano di un tratto caratteristico che lo fa diverso dalle altre esperienze europee. Le Camere del Lavoro, infatti, superando i confini dell’organizzazione di mestiere, propongono il patrocinio e la tutela degli interessi dei lavoratori, per educarli, praticamente alla fratellanza e al mutuo appoggio. Diventano in tal modo strumenti di lotta per la conquista di nuove condizioni di lavoro per apprendisti, per le donne e i fanciulli, per una durata di lavoro più umana, per garantire l’insegnamento professionale, l’elevazione culturale, la ricerca del lavoro e il collocamento.»
(Luciano Lama, 1981)

Sarà sempre a Milano, inoltre, durante il congresso delle Camere del Lavoro e delle leghe e federazioni di lavoratori, che si terrà dal 29 settembre al primo ottobre 1906, che nascerà quello che ancora a tutt’oggi è considerato il sindacato più importante in Italia, la CGIL. Altro dato interessante è quello relativo alle fabbriche di automobili o dell’indotto, come a Torino a Milano nascono l’Autobianchi, l’Innocenti, l’Alfa Romeo (che riprende il simbolo di Milano nel suo marchio), l’Isotta Fraschini, l’OM Officine Meccaniche, la Pirelli etc., dato che accomuna nuovamente le due città industriali.

Esposizione Internazionale di Milano, 1906
L'Esposizione Internazionale di Milano del 1906, si tenne dal 28 aprile all’11 novembre dello stesso anno, in padiglioni ed edifici appositamente costruiti alle spalle del Castello Sforzesco e nell'area dove sorgerà la Fiera di Milano. Il tema scelto fu quello dei trasporti. Per l'occasione furono investiti 13 milioni di lire dell’epoca e si progettarono nuove costruzioni; le nazioni partecipanti furono 40, gli espositori 35.000, i visitatori stimati più di 5 milioni, una cifra record per l'epoca. L’esposizione celebrava l’apertura del traforo transalpino del Sempione, completato proprio nel 1906, che rendeva possibile la prima linea ferroviaria diretta tra Milano e Parigi (città anch’essa tradizionalmente legata al segno della Vergine) Il tema dell’esposizione, in omaggio al traforo del Sempione, fu individuato proprio nel "trasporto" ed in tutto ciò che richiamasse il dinamismo. Mi sento di poter nuovamente affermare anche in questo caso, che un’esposizione di questo tipo (che ebbe un’enorme successo a Milano) abbia evidenti accenti mercuriali e uraniani. Oltre alla tematica dominante del trasporto, altri temi dell’Expo erano il lavoro industriale, la previdenza e l’igiene altre simbologie legate alla casa sesta. L’Esposizione Internazionale fu anche teatro di un grave incidente occorso il 3 agosto. Nella galleria d’arte decorativa italiana e ungherese scoppiò un incendio che distrusse numerosi edifici e padiglioni. In particolare, venne distrutto dal fuoco il padiglione dell’architettura. In circa quaranta giorni i locali andati distrutti furono ricostruiti completamente e nuovamente inaugurati alla presenza del re Vittorio Emanuele III. Nel tema natale dell’esposizione si evince la possibilità che un tale evento potesse avvenire. Marte si trova a 0° dei Gemelli, posizione planetaria sensibile che come abbiamo visto e vedremo più avanti si ripeterà spesso per altri eventi poco piacevoli per la città, Giove è a 9° dei Gemelli quadrato Saturno a 12° dei Pesci, Nettuno in Cancro a 8° oppone Urano di transito a 8° del Capricorno e Plutone si trova a 20° dei Gemelli. Diciamo per inciso che l’incidente provocò più che altro paura e non veri e propri disagi per la gran parte degli espositori; e il “core business” relativo ai trasporti non ne venne intaccato. Credo, quindi, che la presenza di Marte e in parte a quella di Giove sui primi gradi dei Gemelli che possano fornire una spiegazione a questo incendio, mentre la compresenza di Urano al trigono degli stessi gradi della Vergine ha garantito ugualmente la buona riuscita della kermesse.

Il Futurismo e Milano
Il Movimento artistico futurista, nato sull’onda di movimenti rivoluzionari, sociali e tecnologici in moto nei primi anni del secolo XX e legati principalmente alle nuove scoperte (telegrafo, radio, aeroplano, cineprese) influenzò gran parte dei movimenti artistici europei, in particolare nella verginea Parigi e nella pescina Russia. Il manifesto del futurismo, venne redatto a Parigi nel 1909 da F.T. Marinetti, ma tale corrente si sviluppò in gran parte proprio a Milano. Nel 1910, a Milano, i giovani artisti d'Italia pubblicarono i manifesti sulla pittura futurista. Tra gli altri citiamo Boccioni, che si occupò principalmente del dinamismo nella scultura e Balla che passò dallo studio delle vibrazioni luce alla rappresentazione sintetica del moto. Nel 1912 Boccioni, Carrà e Russolo esposero a Milano le prime opere futuriste alla "Mostra d'arte libera". Il Futurismo, evidenziava molti concetti e simbologie che possiamo associare a Mercurio e ad Urano e che quindi che possono risultare verginee: la velocità, la tecnologia, il dinamismo, l’industria e la guerra considerata come “igiene dei popoli”. Molte di queste tendenze futuriste saranno poi cavalcate da un altro movimento, politico in questo caso, che nascerà anch’esso a Milano il 7 novembre 1921: stiamo parlando del fascismo.

Anno 1943, i bombardamenti su Milano
Diciamo pure che fino a questo momento non mi è stato possibile fornire un tema natale, se non molto approssimativo, relativo ad un evento considerevole avvenuto a Milano. L’occasione è data da uno dei momenti più tragici per la cittadinanza. Con l’inizio del 1943, Milano si trovava in piena emergenza bellica, la razione di pane giornaliera scese a 150 grammi, i buoni del tesoro persero valore e tra la popolazione prese piede il baratto, unico sistema per procurarsi di che vivere.

Notte tra il 14 e il 15 febbraio 1943
La notte tra il 14 e il 15 Febbraio, il preallarme suonò alle 21.30; dopo mezz’ora, alle 22.06, il grande allarme. Circa 138 Lancaster iniziarono a sganciare le bombe alle 22.34. Risultarono danneggiate l'Alfa Romeo, la Caproni, l’Isotta Fraschini, la Centeneri e Zinelli e la manifattura tabacchi. Danni poi allo scalo Farini, Porta Genova, al deposito tranviario di via Messina e a quello degli autobus di corso Sempione. Inoltre, 35 aree civili danneggiate in corso Roma, presso il duomo, all'arena, in via Mario Pagano, piazzale Loreto, alla stazione centrale nei pressi della università Cattolica. Per quanto riguarda il patrimonio culturale ed artistico, danneggiate risultarono le chiese di S. Maria del Carmine, S. Lorenzo, S. Giorgio al Palazzo, ma anche il Palazzo Reale, la Pinacoteca Ambrosiana, la Permanente, la Galleria d'arte moderna, il Conservatorio. Il conteggio dei morti si attestò su 133, con 442 feriti. I senza tetto risultarono essere 7.950, ma pochi giorni dopo quelli regolarmente registrati presso gli uffici comunali furono 10.000. Come si può notare nel tema natale del bombardamento, quello che appare immediatamente evidente è la congiunzione Saturno Urano nei primi gradi dei Gemelli e da poche ore la Luna è transitata in Gemelli, proprio su quella congiunzione. Urano è a 0° 35 gradi dei Gemelli ed ha assunto moto diretto solo dall’8 di febbraio, allo stesso tempo Saturno è a 5.39° dei Gemelli ha assunto moto diretto dal 6 di febbraio. Questa distruzione di Milano avviene per la prima volta ad opera di “macchine volanti” e non più ad opera “diretta” dell’uomo, è una distruzione “ragionata” (Saturno) e meccanica (Urano). L’apporto di Marte è forse qui meno determinante quindi. Altro aspetto interessante è la posizione del Sole che sta entrando in Pesci e a breve andrà a quadrare proprio quella congiunzione in Gemelli: forse ciò indica come i giorni successivi alla distruzione sarebbero stati ancora più duri per la “salute” della città. Risulta infatti evidente la quadratura pesante dei due pianeti sui primi gradi della Vergine e del Sagittario, anche se mi sento di escludere il coinvolgimento del Sagittario, che usufruiva su quei gradi del sestile di Nettuno e Mercurio e del trigono di Plutone. Ancora interessante è notare che nello stesso momento Giove transita nel Cancro e fa trigono a Venere in Pesci, spegnendo l’ipotesi di un coinvolgimento del segno del Cancro e dei Pesci, oltre che del Toro che non viene toccato se non marginalmente dai pianeti, in questo tragico evento.
Nel secondo bombardamento di Milano del 7-8 agosto 1943 alla 1.10 Urano a 7° dei Gemelli è congiunto perfettamente all’ascendente quando inizia il bombardamento ed Urano è ancora congiunto all’ascendente Gemelli nel bombardamento successivo del 15-16 agosto del 1943. Quando gli anglo americani firmano l’armistizio con il governo italiano, decretando la fine del fascismo e quindi il passaggio ad una nuova avventura politica, Urano è a 8° dei Gemelli, congiunto al Sole della Repubblica Italiana (che nascerà il 2 giugno): ciò che sembra segnare una nuova svolta politica e culturale anche per Milano.

Il boom finanziario e la Milano da bere
Gli anni 80, iniziano con una congiunzione Saturno-Giove-Marte (anello di sosta) in Vergine e danno la spinta iniziale a quello che sarà considerato il decennio in cui Milano si riscatterà, e diverrà il centro di potere privilegiato in Italia, un potere non più solo economico, ma anche politico (in particolare grazie al partito socialista). Il connubio Berlusconi – Craxi è probabilmente emblematico in questo senso, il potere economico e mediatico si mischia indissolubilmente a quello politico fino a raggiungere l’apice con la discesa in politica dello stesso Berlusconi a partire dagli anni 90. Gli anni ’80 saranno anche quelli del rampantismo e dell’omologazione dettata dalla moda, in particolare in ambito giovanile (si pensi ai “paninari”): in questo la città sembra beneficiare interamente della floridezza economica che giunge direttamente dal boom economico degli anni ’60 (dovuto forse all’ultimo passaggio di Urano in Vergine). La trasformazione di Milano, che la porterà al grande splendore degli anni ’80 e ’90, è probabilmente dovuta al “lavoro” e all’esplosione economica degli anni ’60, che ha permesso che Milano si dotasse anche di infrastrutture importanti, quali le tangenziali e la metropolitana e si preparasse, quindi, ad assumere negli anni seguenti un ruolo preminente. In quegli anni sorgono e si espandono apparati industriali che assorbono una grandissima quantità di manodopera, a cui la stessa Milano e il suo l’hinterland non possono sopperire e che sarà fonte di immigrazione da ogni parte d’Italia. La presenza di Urano nel segno della Vergine dal 1962 al 1968, unito negli stessi anni alla presenza di Plutone in Vergine dal 1957 al 1971 sono significativi in questo senso. Sarà, infatti, il lavoro, ed in particolare il lavoro dipendente nelle fabbriche a diventare protagonista, così a Milano come nella “verginea” Torino, dove la Fiat e il suo indotto avrà da sola un potere di attrazione della manodopera enorme, specularmente a quello che avvenne a Milano. Gli anni 90, si apriranno con il celebre stellium di pianeti in Capricorno (Saturno, Urano e Nettuno) e sanciranno la fine definitiva del lavoro come protagonista; saranno il potere, la finanza, l’imprenditore rampante e il denaro a prendere il centro della scena. Uno spostamento di potere che ha anche dei risvolti importanti nella politica e che modificherà il baricentro di tale potere dal Sud al Nord Italia (Alleanza Berlusconi – Lega) e Milano, in particolare, sarà al centro di tale trasformazione.

Incidente aereo al “Pirellone”
Il 18 aprile 2002 Luigi Fasulo si schiantò con il suo aereo leggero contro il palazzo Pirelli a Milano, creando alcuni momenti di panico tra i milanesi. Era, infatti, ancora vivo il ricordo poco meno di un anno prima dell’attentato del World Trade Center a New York. Nell’analisi del tema relativo a questo tragico evento, ho considerato determinanti le posizioni di Marte e Urano. L’incidente avviene con una lesione tra Urano e Marte, con Urano posizionato a 28°dell’Aquario, opposto ai gradi dove la Morpurgo ha indicato essere il volo, ovvero negli ultimi gradi del Leone. Urano nella fattispecie quadra Marte a 3° dei Gemelli, che è congiunto a Saturno e opposto a Plutone in Sagittario. Urano, quindi, sembra indicarci in questo caso la tipologia dell’incidente e la quadratura con Marte ne è il suo fatto scatenante. Questa quadratura si trova a colpire contestualmente i medesimi gradi zodiacali che abbiamo riscontrato subire lesioni durante il primo bombardamento di Milano nel 1943 (in quel caso Saturno e ancora Urano si congiungevano nei primi gradi dei Gemelli). In questo secondo caso, la non presenza di Saturno e la presenza di Marte, ci indicano che probabilmente l’evento era legato più alla paura del momento e alla suggestione che ad un vero pericolo. I timori, infatti, scemarono non appena vennero diffusi i dettagli dell’incidente. Mentre Saturno conferiva invece ai bombardamenti non solo il terrore e le privazioni vissute in prima persona dai cittadini, ma anche la durata di una tale situazione.

Curiosità
Interessante è quindi evidenziare come spesso sia Urano a dettare i tempi degli accadimenti importanti nella città, il pianeta che ha la Vergine come esaltazione. Vergine è anche uno dei simboli di Milano, la “Madonnina”, che è sulla cima più alta del Duomo. la cattedrale costruita per secoli dai milanesi e che sembra avere la forma delle vette di una montagna (difficile non vedere rispecchiate le guglie della Grigna e del Resegone che si affacciano sulla pianura padana). “Tuta d’ora e piscinina” canta la famosa canzone di Giovanni D’Anzi, che inneggia alla città e che da sempre è considerata la canzone che meglio la rappresenta. L’oro della Madonnina è simboleggiato nuovamente da Urano e il “più piccolo del sé”, si associa ancora ad una simbologia verginea. Guardando la statua, inoltre, si nota che la Vergine mostra il palmo della mano aperto, evidenziando una parte del corpo nuovamente legata alla Vergine e ad Urano. Il testo della stessa canzone aggiunge “sota a ti se viv’ la vita, se sta mai coi man in man”, nuovamente è evidente il riferimento alla laboriosità dei cittadini di Milano e alle mani.
Lo stemma dei Visconti, viene spesso utilizzato per simboleggiare Milano: si tratta di un drago che ingoia un fanciullo e l’origine del segno visconteo sembra provenire dal Medio Oriente. Il biscione, fu anche appannaggio degli Sforza che, imparentatasi con i Visconti, succedettero loro guida dello Stato milanese. Tale simbolo compare anche inquartato al leone di San Marco nello stemma del Regno Lombardo-Veneto. Un drago coronato d’oro (Urano e Sole Leonino regale) che ingoia un fanciullo, non mi fa pensare ad una presenza di Venere, Luna o X, allontanando nuovamente l’ipotesi che nello stemma di Milano ci siano possibili attribuzioni cancerine o taurine.
Il Meneghino è il dialetto milanese, sulla cui origine ci sono due differenti ipotesi. La prima sull’origine del termine è riconducibile alla lingua parlata dai domenici, (dal latino dominici = appartenente al Signore) cioè usata da chi era uso servire, dal popolo minuto, in contrapposizione al latino o lingua dotta, parlata dalla nobiltà e da quanti avessero potere. Un’altra ipotesi si rifà sempre al vocabolo “domenichino”, ma come nome derivante dall'uso presso i milanesi dell'epoca di assumere temporaneamente (per il solo giorno di domenica) un servo che permettesse loro nelle giornate delle visite e dei ricevimenti, una dovizia di personale. Il dialetto a Milano e dintorni è quindi, solo la lingua di chi lavora, di chi è sottomesso, e non come altrove la lingua di tutti gli abitanti di una zona. La servitù, il servizio e il lavoro sono caratteristiche tipiche della casa VI e una lingua parlata solo da “chi lavora”unisce e uniforma le persone di un medesimo ceto sociale. È interessante notare come successivamente sarà proprio il più umile ceto sociale a fornire la voce caratterizzante un’intera città.
La città per dar sfogo in pieno alla sua mercurialità e uranianità ha coperto la fitta rete di canali d’acqua, che prima permetteva lo spostamento, ma anche lo scambio commerciale, solo ed esclusivamente per creare una via più rapida ed efficiente di movimento di persone e merci: l’asfalto stradale. Allacciandomi a quest’ultimo aspetto è forse bene evidenziare che a Milano sono stati costruiti la prima autostrada d’Italia (la Milano Laghi voluta dal Mussolini nel 1924), l’Idroscalo e la prima metropolitana d’Italia. Un altro grande evento che iniziò a Milano e che sconvolse poi in seguito tutta la vita politica d’Italia fu la cosiddetta inchiesta di “Mani Pulite” che iniziò il 17 Febbraio 1992, con un trigono Urano-Giove (Capricorno-Vergine).
La moda milanese, è ambasciatrice del gusto e della raffinatezza Italiana in tutto il mondo, anch’essa è simboleggiata dalla VI casa: da notare come le settimane della moda milanese si svolgano generalmente a settembre e febbraio (asse Vergine-Pesci). La dialettica con la casa XII, si evince, oltre che dalla danza e dalla musica dei teatri milanesi e della Scala, da un altro elemento pescino, ovvero il calcio. Lo stadio Meazza di Milano, inaugurato il 19 settembre 1926, con Sole e Venere in Vergine, ospita le squadre di calcio forse più famose e blasonate d’Italia, insieme alla Juventus di Torino, ovvero, l’Internazionale e il Milan, una del segno dei Pesci e una del Sagittario, per mantener fede alla madre Vergine. Un’ultima curiosità che volevo aggiungere è relativa al movimento politico della Lega Nord, che da sempre lotta per l’indipendenza della Padania con capitale Milano. Il partito fondato da Umberto Bossi (Vergine) il 22 Novembre 1989, ha nel suo tema natale la Luna in Vergine e ben 4 pianeti in Capricorno nei primi 15 gradi al trigono della vergine (Venere a 15°, Saturno a 11°, Urano a 3° e Nettuno a 10°); a simboleggiare il forte legame con la “loro capitale”. Questo movimento indipendentista, ha fatto proseliti con largo seguito anche nella verginea Svizzera con un partito autonomista vicinissimo alle idee di Bossi. Il marmo per la costruzione del Duomo viene dalla cava di Mergozzo, città sulla stessa latitudine di Lugano. In realtà Milano, storicamente, ha avuto di gran lunga maggiori contatti con la Svizzera e in particolare con il Canton Ticino che con qualsiasi altro Paese o regione a Sud a Est o a Ovest della città.

Conclusioni
Come già anticipato e come si può facilmente evincere nel grafico qui di seguito ogni qual volta Milano è stata direttamente o indirettamente coinvolta in un cambio politico-culturale (più spesso legato ad una dominazione diretta), Urano si trovava sempre nei primi 8° gradi dei Gemelli del Sagittario o della Vergine. Questo accade in tutti i 7 passaggi di potere che ho preso in esame (dominazione romana, spagnola, austriaca, napoleonica, seconda dominazione austriaca, annessione al Regno d’Italia, armistizio dell’8 settembre). Inoltre, si può notare che troviamo Urano in Gemelli o in Sagittario (sempre nei primi 10 gradi) quando Milano vive cambiamenti difficili o “peggioramenti” del suo stato. Citiamo ad esempio il passaggio alla dominazione spagnola (in cui abbiamo Urano in Gemelli a 4° che quadra anche Nettuno in Pesci a 8°) o il Congresso di Vienna, che chiude il periodo fiorente per Milano della Repubblica Cisalpina voluta da Napoleone (con Urano a 3° del Sagittario, Nettuno a 19° del Sagittario e Plutone in Pesci a 22°). D’altra parte, invece, Urano splende nella Vergine quando lo Stato di Milano passa dagli spagnoli agli austriaci (Urano in Vergine a 8° congiunto a Plutone) o quando Napoleone entra a Milano (Urano in Vergine a 3° sestile a Nettuno in Scorpione a 6°). A suffragio di tale tesi, si può inoltre aggiungere che tra le vicende tragiche di Milano, la distruzione del Barbarossa nel 1162 e la strage di Bava Beccaris del 1898, troviamo una sconcertante coincidenza. In entrambi i casi Saturno (potere) è in Sagittario rispettivamente a 7° e 10° e in entrambi i casi oppongono Plutone in Gemelli a 9° e 13° in aspetto di quadratura alla Vergine. Quando Plutone ritorna in Gemelli sui quei gradi (a 8°) nel 1402 (stavolta opponendo Giove e Nettuno in Sagittario) si ha la peste a Milano, si apre un periodo duro per l’economia milanese e muore il Duca Gian Galeazzo Visconti, determinando la fine dell’ascesa di Milano e chiudendo il ciclo iniziato con la distruzione del Barbarossa. Andando a ritroso ho trovato un altro riscontro nella peste del 676-7 a Milano descritta da Paolo Diacono, con Plutone ancora tra i 12° e i 16°. Molti eventi tragici di Milano, come si può vedere, hanno coinvolto pianeti in Gemelli, Sagittario e Pesci, tali aspetti oltre a quadrare il Sole Vergine, quadrano Marte, in trasparenza Vergine. Ecco forse spiegata la violenza e la brutalità che hanno spesso costellato la storia di Milano. Infatti, è ancora da notare che la presenza di Marte nei Gemelli o nei Pesci nei primi 8° si rivede spesso in alcuni incidenti o momenti difficili per la città: la distruzione dei goti del marzo 539, l’incidente del Pirellone, le cinque giornate di Milano, i bombardamenti del 1943, l’epidemia di colera del 1836.
Altro aspetto interessante è che Milano, durante la sua Storia, solo per brevissimo tempo ha avuto quella che possiamo definire una piena indipendenza, magari sorretta da un’oligarchia come nella Repubblica di Venezia e Firenze o con una dinastia di lunga data come nel Regno di Savoia. Il Ducato di Milano, esclusa una piccola parentesi, che va dalla vittoria di Legnano nel 1176 al 1499, in cui si susseguirono le dinastie dei Visconti prima e degli Sforza poi e che si caratterizzò per aver conseguito una forte dose di autonomia (anche se necessitarono sempre dell’infeudazione o del vicariato di questo o quell’imperatore per garantirsi il potere), è sempre stato al “servizio” o dominato direttamente da un grande Stato straniero. Francesi, spagnoli, austriaci e prima ancora l’imprimatur imperiale, sembravano quasi essere la conseguenza di una “volontà” di Milano di mettersi al servizio di un padrone più potente che gli garantisse comunque floridezza e prestigio, agendo però sempre all’interno di limiti pre-costituiti. Questo “potere” veniva poi spesso utilizzato per dirimere beghe interne allo Stato e assai raramente per politiche di ampio respiro. Anche questo, può considerarsi una atteggiamento tipico di una città che cade sotto il segno della Vergine. I dati raccolti mi consentono anche di fornire un ulteriore e più dettagliata ipotesi; Milano quasi certamente nascerebbe tra 0° e 8° della Vergine nei gradi di Y. Questo aspetto tipico del milanese, forse si rivede anche nel detto “Milan l’è un gran Milan”, riflettendo l’esaltazione di Y nel segno del Leone. Y inoltre rappresenta i polmoni, che sono da sempre uno dei “punti deboli” dei milanesi, ricordiamo la peste polmonare e il continuo monitoraggio dello smog che assume a Milano più che in altre città grande rilevanza.

La quotidianità della vita milanese, in cui sono immerso da ormai 40 anni, assai raramente mi ha portato a vedere delle vicinanze importanti con le simbologie legate a X, Venere, Giove o alla Luna e Venere, come vuole la tradizione, abbinando la città al segno del Toro o del Cancro. La freddezza, la laboriosità, l’enorme attenzione al tempo, la scarsa importanza che si dà alle zone verdi e alle piste ciclabili, la velocità quasi nevrotica con la quale si deve procedere in automobile per non perdere tempo, (Y tempo ha la sua esaltazione in Ariete per trasparenza ed ecco perché il ritardo o la perdita di tempo a Milano generano spesso rabbia e violenze etc.), la prepotenza della burocrazia comunale, una certa durezza e diffidenza verso lo straniero,l’importanza data alla sanità milanese (da molti considerata come la migliore d’Italia), la propensione al risparmio di gran parte dei cittadini… Ecco perché la città è dominata da una Vergine tutta d’oro!



Bibliografia
Lisa Morpurgo – Tutte le Opere.
Domenico Sella, Lo Stato di Milano in età spagnola, Utet Libreria, 1987.
Carlo Capra, La Lombardia Austriaca nell’età delle riforme (1706-1796), Utet Libreria – 1987.
Corriere della Sera – 23 Febbraio 2012 – Ma a Milano prevalsero i colori del sociale di Francesca Bonazzoli
Tommaso Pallamidessi - Astrologia Mondialeil destino dei popoli rivelato dal corso degli astri – Libreria Ecumenica, 1941.
Claudio Donati – Alle frontiere della Lombardia. Politica, guerra e religione nell’età moderna, Milano, Franco Angeli, 2006.
Storia di Milano on line – a cura di Mariagrazia Tolfo e Paolo Colussi, 2012.
André Barbault – Astrologia e l’avvenire del mondo – Edizioni Xenia, 1996.
Kocku Von Stuckrad – Storia dell’Astrologia – Mondadori, 2005.
Ricerche e osservazioni Studio via Terraggio List, con particolare riferimento alle osservazioni di Orlando Miglionico.
Vezia Rode, Milano vista dall’Astrologia, esaminando un po’ di storia degli ultimi secoli.

Ringrazio inoltre Franca Mazzei, Simonetta Arianna Pini, Francesco Astore, Massimo Michelini, Vezia Rode per l’indispensabile collaborazione e l’assistenza.


thomasmolteni117@gmail.com



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