Un necrofilo tranquillo
Gary
Leon Ridgway, noto negli annali del crimine come il “Killer
del Green River” nasce a Salt Lake City, nello stato americano
dello Utah, il 18 febbraio 1949, secondogenito di quattro figli. Suo
padre, Thomas Newton, è un tipo mite, sottomesso alla moglie, Mary
Rita Steinman, donna portata agli scatti d’ ira, capace persino
di spaccare un piatto in testa al marito durante un litigio. Mary
Rita è altrettanto dura come mamma. Quando Gary bambino, affetto da
enuresi, bagna il letto, lei si precipita a lavarlo, manifestando
però ogni volta un grande disgusto, cosa che provocherà nel figlio
un sentimento di frustrazione irata. Lui confesserà in seguito di
avere fantasticato alcune volte di fare sesso con la madre, altre
di tagliarle la gola. Sottoposto al test del QI nel periodo delle
elementari Gary ottiene il quoziente 82, considerato al di sotto della
media.
Nel 1960, la famiglia si trasferisce nello stato di Washington, a
McMicken Heights. In casa Ridgway l’atmosfera non è delle più
salutari per far crescere un adolescente in modo equilibrato. Il padre,
Thomas, che ha lavorato per un breve periodo in un obitorio, racconterà
a Gary di avere visto un uomo fare sesso con i cadaveri. Questo episodio
segnerà fortemente la psiche del giovane Ridgway, diventando per lui
un oggetto di ricorrenti fantasie sessuali. I compagni di scuola ricorderanno
Gary come un tipo simpatico e gentile, portato per gli sport ma mediocre
negli studi e piuttosto imbranato nei rapporti con le ragazze.
Come molti assassini seriali, il futuro killer del Green River inizierà
la sua sanguinaria carriera torturando fino alla morte piccoli animali.
A 16 anni fa il salto di qualità accoltellando all’addome un
bambino di sei, Jimmy Davis, che riuscirà fortunatamente a scamparla,
trascinandosi fino a casa dal bosco dove l’aggressore lo aveva
portato. Jimmy racconterà in ospedale, dopo l’intervento al
fegato, di aver udito il suo carnefice dire, ridacchiando: ho sempre
desiderato sapere che effetto fa uccidere qualcuno. Gary Ridgway riesce
però a farla franca, non ci sono prove che lo incastrino. E così sarà
per quasi 20 anni, tanto durerà la caccia della polizia al misterioso
assassino di giovani donne, quasi tutte prostitute.
Ma procediamo per ordine. Terminate le superiori - dopo avere ottenuto
a fatica il diploma - nel 1970 Gary si sposa con Claudia Kraig, una
giovane amica dei tempi della scuola, poi si arruola in Marina. Quando
la sua nave sbarca nelle Filippine inizia a frequentare le prostitute
locali, e contrae la gonorrea. La cosa lo fa infuriare ma non servirà
comunque a togliergli l’abitudine di ricorrere in modo ossessivo
al sesso a pagamento. Mentre il marito è imbarcato Claudia lo tradisce
con un amico comune. Lei e Gary divorziano nel gennaio 1972.
Congedatosi dalla Marina e tornato a casa, Ridgway trova lavoro come
operaio verniciatore di pick up alla Kenworth Truck Co, dopo avere
tentato, senza successo, di entrare nella polizia. E alla Kenworth
rimarrà diversi anni, fino al momento del suo arresto.
Nel dicembre 1973 si sposa per la seconda volta con Marcia Winslow:
nel ’75 nasce il loro figlio, Matthew. In questo periodo Gary
si trasformerà in fanatico religioso: costringe la moglie a seguire
gli insegnamenti del loro pastore – pur continuando a ritenerla un
puro oggetto di sfogo sessuale - e fa addirittura proselitismo porta
a porta. Ma anche questa unione si conclude con un divorzio, nel maggio
1981.
Marcia Winslow racconterà al giudice che Gary la costringeva talvolta
ad avere rapporti sessuali in boschi e luoghi pubblici, e a praticare
il bondage. In un’occasione avrebbe tentato persino di strangolarla.
Ridgway viene descritto come un individuo dagli appetiti sessuali
insaziabili, uno che arriva al punto da chiedere con insistenza a
mogli e vecchie amiche di fare sesso con lui. E tuttavia continua
a godere della fiducia di familiari e conoscenti, che gli attribuiscono
al massimo una personalità eccentrica.
Ma è poco dopo il divorzio dalla Winslow che iniziano gli omicidi
nell’area del Green River.
Il ritrovamento delle prime sei vittime, tutte prostitute e morte
per strangolamento, avviene tra il luglio e l’agosto del 1982.
Inizia la caccia a quello che verrà denominato il “Killer del
Green River”, ma ci vorranno una ventina di anni, e 44 cadaveri
di giovani donne rinvenuti dagli inquirenti, prima della sua cattura.
Questo perché gli investigatori faranno molti buchi nell’acqua:
false piste, errori di valutazione, eccetera. A questa cifra impressionante
vanno aggiunte almeno una ventina di vittime presunte del killer,
uccise nel periodo compreso tra il 1964 - Gary aveva appena 15 anni
- e il 2001, anno della sua cattura. Fra di loro ci sono un adolescente,
un bambino e una madre di famiglia. Le altre sventurate? Prostitute,
autostoppiste, ragazze fuggite di casa.
Gary Ridgway viene arrestato nel 1982 in seguito a una retata della
polizia nell’ambito della prostituzione: lo lasciano andare
in quanto ritenuto un semplice cliente, ma il suo nome resta comunque
nell’elenco dei sospettati. E la strage di donne e adolescenti
continua, senza che la polizia riesca a fermare il colpevole.
Qualcosa si muove il 15 agosto dell’anno sopra indicato, quando
dalle acque del Green River vengono ripescati i corpi di due giovani
donne. Appare subito chiaro che si tratta di omicidio. Mentre lo sceriffo
David Reichert perlustra la boscaglia vicina, in mezzo ai rovi trova
un terzo cadavere seminudo. Le vittime del fiume sono Marcia Chapman
e Cynthia Hinds: nella loro vagina sono stati infilati due sassi.
La terza vittima, Opal Mills, ha un paio di jeans annodati attorno
al collo, e il corpo pieno di bruciature.
La polizia di Seattle forma una squadra di 25 agenti, la “Green
River Task Force”, per occuparsi del caso. In seguito verranno
alla luce molti altri corpi, quasi tutti decomposti o ridotti a scheletri
e ossa sparse. Nel corso delle indagini, molto costose e durate anni,
la Task Force fermerà varie persone sospette, ma il vero colpevole
è uccel di bosco. Particolare interessante: verso la fine del 1984
Ted Bundy, il più celebre serial killer americano, imprigionato in
Florida per l’uccisione di almeno 30 ragazze e condannato a
morte, si offrì di partecipare alle indagini: per aiutare la polizia,
disse, ma sicuramente solo per ritardare la sua esecuzione e sentirsi
importante. Tentativo inutile: Bundy verrà giustiziato sulla sedia
elettrica, il 24 gennaio 1989.
Nonostante abbia due divorzi alle spalle il 12 giugno 1988 Ridgway
si sposa, per la terza volta, con Judith Mawson. Pare che l’ultimo
matrimonio sia stato felice. Il killer del Green River racconterà,
dopo la sua cattura, che durante gli anni trascorsi accanto a Judith
aveva ucciso un numero minore di vittime. In quanto a lei, pur notando
che il marito usciva di casa molto presto, con la scusa di lavori
extra, non sospettò mai che potesse essere lui il famigerato assassino
cui la polizia dava la caccia da anni. Questo perché la donna non
guardava i notiziari della tivù, e prima del 1987 - anno in cui la
casa della coppia venne perquisita e la polizia prelevò campioni di
garza imbevuti di saliva e capelli di Gary, che venne arrestato per
la prima volta e in seguito rilasciato - non sapeva nulla dei delitti
del Green River.
Sarà
la prova del Dna, ricavato dallo sperma rinvenuto nella vagina di
alcune vittime e dalla saliva che impregnava vecchi campioni di garza
prelevati dalla polizia in casa di Gary Ridgway durante una perquisizione
- ricordiamo che era stato fermato diverse volte perché sospettato
di essere il killer del Green River - a far calare la mannaia della
giustizia sulla sua testa. Il serial killer viene arrestato il 30
novembre 2001 a Renton, nello stato di Washington, all’uscita
dal lavoro.
La polizia gli comunica che se avesse confessato subito tutti i delitti
commessi, gli sarebbe stata probabilmente risparmiata la pena di morte.
Ridgway accetta il patteggiamento e conferma di essere l’autore
di 48 omicidi compiuti nei dintorni di Seattle e Tacoma, nello stato
di Washington. Si dimostra inoltre pronto a indicare ai detective
i luoghi dove giacciono i corpi non ancora rinvenuti delle sue vittime.
E parla, parla, mostrando a tratti qualche barlume di rincrescimento...(!)
Si è pentito, dice, di avere ucciso Debbie Abernathy (26 anni) il
giorno del compleanno del proprio figlio Matthew (5 settembre 1983).
Gli dispiace anche di avere tolto la vita alla diciannovenne Conny
Naon perché era “troppo bella”. E gli sembra brutto avere
ammazzato Cooleen Brockman, aveva 15 anni appena, proprio alla vigilia
di Natale (24 dicembre 1982).
Il suo modus operandi? Caricava sul suo pick up le giovani o giovanissime
donne – tutte prostitute tranne una, Carol Ann Christensen, una cameriera
di 21 anni - e dopo il rapporto sessuale, consumato in una zona isolata,
le strangolava a mani nude o con un laccio. Alcune di loro le portò
invece a casa sua, dove vennero uccise e abusate dopo la morte.
Tornando a Carol Ann Christensen: il suo corpo fu ritrovato l’8
maggio 1983. Era completamente vestito, aveva una trota posizionata
sul collo e un sacco di carta sulla testa. Sul torace era stata posta
una bottiglia di vino, nella mano sinistra stringeva una salsiccia,
su un seno c’erano altri pesci e nella vagina venne rinvenuto
dello sperma. La sedicenne April Dawn Buttram fu uccisa il 18 agosto
1983 (ma il corpo venne ritrovato solo a fine agosto 2003, grazie
alle indicazioni del suo assassino): quattro mesi dopo l’omicidio
Ridgway tornò sulla scena del crimine per prendersi il teschio dell’adolescente
come souvenir.
Il killer del Green River buttò, come già detto, i cadaveri delle
sue prime vittime nel fiume. Nel corso delle sue confessioni disse
che era quasi diventato uno schiavo della necrofilia, e che per combattere
questo vizio aveva deciso di nascondere i corpi in zone boschive fuori
città. Ma ogni tanto ritornava sulla scena del crimine per violentare
il cadavere della vittima di turno, ormai decomposto.
Oltre alle 48 vittime accertate, ci sono almeno una ventina di vittime
presunte del killer del Green River, uccise nel periodo compreso tra
il 1964 - Gary aveva appena 15 anni - e il 2001, anno della sua cattura.
Fra di loro ci sono un adolescente, un bambino e una madre di famiglia.
Le altre? Prostitute, autostoppiste, ragazze fuggite di casa.
Condannato a 48 ergastoli, senza possibilità di uscita temporanea,
Gary Ridgway è stato rinchiuso nel penitenziario di stato, a Walla
Walla. Ed è a tutt’oggi vivente.
giuliana.giani@fastwebnet.it
Se fosse nato dopo le 16 e 28 Ridgway sarebbe Pesci
e, non conoscendone l’ora di nascita, non possiamo avere la
reale certezza del suo segno solare. Lo abbiamo però attribuito all’Aquario
per necessità di trovare un killer rappresentativo di questa porzione
di Zodiaco. Spulciando gli annali del crimine, abbiamo infatti constatato
essere il segno con minor numero di assassini. Non genericamente di
criminali - di Aquari malavitosi ne nascono parecchi o almeno nella
norma - ma di persone che si spingono fino all’omicidio. Perché?
I nativi, poco portati agli eccessi salvo quelli etici o da sostanze
stupefacenti, di rado arrivano nei rapporti interpersonali ad odiare
al punto da uccidere una persona. Preferiscono piuttosto interrompere
il rapporto o fregare l’avversario, l’omicidio rientra
poco o nulla nelle loro corde. Nell’incertezza, abbiamo perciò
deciso di classificare comunque Ridgway come Aquario, in mancanza
di alternative valide per la citata carenza di assassini aquariani.
Si suppone che i nativi del segno non se la prenderanno, se aggiungiamo
che, nella classifica dei serial killer, quelli dell’undicesimo
segno sono in fondo.
Torniamo a Ridgway, forse Aquario ma comunque con una natura opportunista
e capace di cogliere in fretta le occasioni, grazie al trigono di
Urano al Sole. Anche violento però, in maniera confusa e forse incontrollabile,
a causa della congiunzione al Sole stesso di Marte a inizi Pesci.
E con un pessimo rapporto con il potere, forse anche per un padre
poco autorevole o vissuto come tale, come vuole il Saturno solo leso
a inizi Vergine e opposto a Sole e Marte.
Per restare nell’ambito dei genitori, sulla figura della madre
davvero ci sarebbe da stendere un velo di pietoso silenzio. Troviamo
infatti una Luna in Scorpione, quadrata a Venere (madre contorta e
anaffettiva) e Plutone (insoddisfazione e tendenza a indurre nella
prole una costante incertezza, oltre a trasmettere loro un rapporto
distorto con la sessualità) ma in trigono a Marte. Ossia una donna
violenta, umorale, priva di gesti affettivi e brava nell’instillare
insicurezza. Capace poi di ammantare il sesso con l’ombra del
peccato, ricoprendolo così di una morbosità infinita. Genitori certo
non ideali, ma il padre e la madre ci influenzano, non ci determinano.
Teniamo conto infatti che quel giorno sono nate migliaia di altre
persone in giro per il mondo ma solo Ridgway è assurto agli “onori”
della cronaca per questo genere di (tragica) storia.
Gli altri avranno saputo convivere con l’immagine interiore
di figure di genitori poco soddisfacenti, come accade per la maggior
parte di noi. Di tanto in tanto una scheggia impazzita esce però dai
binari e combina disastri, fa stragi, sparge infinito sangue e lascia
dietro di sé una immensa scia di dolore. Come accadde appunto a Ridgway.
Ma torniamo al suo tema natale, e alle sue predisposizioni, tragicamente
destinate a trasformarsi in omicidi seriali. Il Marte in Pesci molto
stimolato gli conferiva infatti un forte bisogno di scaricare i suoi
istinti. L’energia è tanta (congiunzione del Sole a Marte) ma
sfuggevole (la posizione in Pesci del pianeta), trova strade atipiche,
fuori dai canoni. Al killer del Green River non bastano le compagne
ufficiali del periodo, deve cercare altro fuori di casa, sui marciapiedi,
là dove il sesso assume un sapore proibito, quindi più eccitante.
L’altro pianeta della sessualità, Venere, è in Aquario, quindi
possibilista, fredda, capace di cogliere il piacere dove le capita.
Presenta poi una larga congiunzione a Mercurio, e ha ancor più bisogno
di variare e trovare nuovi stimoli, come quelli che incontra con le
prostitute. Se ci limitassimo a questo faremmo il ritratto del cliente
tipico di chi si vende per denaro, il cosiddetto puttaniere. Ma non
basta, c’è di peggio. La Venere in Aquario indica anche uno
scarso calore affettivo e umano, proprio e delle partner, è opposta
a Plutone e induce contorcimenti o vere e proprie perversioni sessuali,
e quadrata alla Luna in Scorpione, come visto. Ossia la donna “ideale”
è una persona violenta e pericolosa, al limite dell’abisso,
quella che ti fa ricordare che il binomio sesso e morte è inscindibile,
come ci spiegò un secolo fa Sigmund Freud. Se tutti noi ci abbandoniamo
al sesso “normale” per celebrare la vita ed esorcizzare
la nostra fine, in qualche rarissimo caso per gli strani meccanismi
della mente occorre però negare l’altro uccidendolo simbolicamente
per affermare noi stessi, e la nostra vita. Oscar Wilde nella Ballata
dal carcere di Reading scrisse che ognuno uccide ciò che ama,
ma non intendeva nel modo che piaceva a Ridgway.
Come tutte i serial killer – spesso schegge impazzite pur essendo
all’apparenza sani di mente – Ridgway assecondava alla lettera
i peggiori messaggi dell’inconscio, non provando neppure uno
straccio di pentimento. Anzi.
Lo strangolare poverette raccattate per strada e fare sesso con loro
“dopo” diventa un elemento di piacere ulteriore. Il calore
che abbandona il corpo forse ricostruisce in qualche modo quella sua
Venere fredda quadrata alla Luna in Scorpione, segno della morte.
“Non riesci ad amarmi e io godo mentre la tua vita se ne va,
o se ne è già andata”, parrebbe dire questa Luna vendicativa.
Non escludo poi che almeno i primi o primissimi omicidi siano scattati
anche per non pagare la prestazione della prostituta. Giove leso in
Capricorno e Saturno altrettanto leso in Vergine lo rendevano dal
braccino corto, come si suol dire, ossia avaro. E le prostitute costano,
soprattutto quando sei un frequentatore abituale e ossessivo.
Che dire? Avrà avuto pure un quoziente intellettivo basso questo serial
killer, ma riuscì a farla franca per più di vent’anni, reiterando
il crimine e il suo piacere perverso infinite volte. La ripetizione
è tipica dell’ossessione, ma vallo a spiegare alle 48 ragazze
e più, giovani o adolescenti, che ebbero la sfortuna di incrociarlo.
La prima vittima accertata scomparve l’8 luglio del 1982 quando
il killer non aveva transiti devastanti. Sì, Urano gli aveva appena
quadrato il Sole, ma un transito di questo tipo non crea scompensi
mentali tali da renderti uno psicopatico. Saturno e Marte in Bilancia
formavano poi un trigono alla sua Venere e, se non si sapesse cosa
gli accade, si sarebbe pensato a una stabilizzazione della sua vita
affettiva.
Sembra paradossale, ma forse di questo si è trattato. Interrotto il
matrimonio e abbandonato il fanatismo religioso che gli consentiva
di non abbandonarsi ai suoi impulsi, Ridgway iniziò a fare quel che
voleva. In maniera compulsiva e frequentissima, se in quel 1982 uccise
addirittura 16 ragazze in soli sette mesi. Un bisogno irrefrenabile,
non tenuto a bada in alcun modo.
Quanto al momento dell’arresto, nel novembre 2001, non subiva
transiti particolari, ma in realtà gli investigatori avevano impiegato
anni e anni per capire chi fosse il killer, non si era trattato quindi
né di un evento inatteso né casuale. Inoltre le accuse furono definite
in seguito, anche grazie alla confessione di Ridgway, fatta per non
finire sulla sedia elettrica.
Gli astri avevano indicato il suo carattere, i desideri, le perversioni
atroci. Lui li agì, incurante di ogni principio morale, in particolare
del comandamento “Non uccidere”. Anzi la pulsione omicida
ERA il desiderio. Tragico ma vero.
La sentenza del Tribunale astrologico
Gary
Leon Ridgway è una persona normale, inutile cercare attenuanti attribuendo
i suoi orrendi crimini alla pazzia. Lo hanno riconosciuto i giudici
che lo hanno condannato e l’astrologia non può che confermare.
Di certo una persona complessa e contorta, ma milioni e milioni di
altri lo sono e non per questo uccidono l’oggetto dei loro desideri.
Alcuni killer - seriali oppure no - agiscono sotto la spinta della
follia o di malattie mentali, Ridgway no. Lo faceva per il suo singolare
piacere, e quasi di certo avrebbe continuato ancora se non fosse stato
incastrato, la coazione a ripetere è difficile da interrompere. Né
puoi dare la colpa ai genitori, come avrebbe fatto la psicanalisi
di un tempo. Possono essere una componente anche fortemente negativa
dell’educazione, questo sì, e aver istillato una tendenza alla
morbosità nella sfera erotica. Nessuna madre anaffettiva e violenta
può però spingere al desiderio di uccidere per soddisfare i propri
appetiti sessuali. Né un padre che racconta episodi di necrofilia
può indurre il figlio a imitare questa vomitevole patologia. Ammesso
sia davvero successo, a chiunque altro sarebbe scattato l’istinto
del rifiuto, non eccitazione.
Ridgway era fatto così, lo dicono pure le stelle. Inutile trovare
giustificazioni, sempre e comunque parziali. Di tanto in tanto nasce
una mela marcia, peccato che questi frutti bacati mettano in pratica
l’insana e folle abitudine di uccidere le partner del momento,
e accade una prima volta, una seconda, quarantotto volte, anzi quasi
di certo di più. Questa è cronaca, tragica cronaca.
massimomichelini1@virgilio.it
1 ottobre 2015
MANUALE
COMPLETO DI ASTROLOGIA
VOLUME TERZO - LE CASE ASTROLOGICHE - I PIANETI NELLE CASE-
L'ARTE DELL'INTERPRETAZIONE DEL TEMA NATALE
Disponibile in libreria e negli store on line
Tre tomi in tre anni. Per mantenere la tabella di marcia, dopo un anno dal secondo ecco quindi il terzo volume del mio Manuale completo di astrologia.
È il turno delle case e dei pianeti nelle case, oltre a una sempre più dettagliata indagine sull’arte di interpretare il tema natale.
Insomma, tanta roba! Come sempre conviene leggerla e possono farlo sia i principianti sia gli esperti per partire da zero o per approfondire in maniera completa. Magari integrando le nozioni di questo libro con quelle dei precedenti.
Lo si trova in tutti gli stori on line o nelle principali librerie. Da non perdere.
Per informazioni: massimomichelini1@virgilio.it o edizionigagliano@gmail.com
________________________________________________________________________________________________