Amori e disamori: transiti in famiglia
di Massimo Michelini
Diciamocelo, l’essere umano è un grande egoista.
Ed è anche un po’ buffo, abituato com’è a considerarsi sempre e comunque il centro dell’universo. Il centro dell’universo però non è semplicemente una sua piccola fetta. Proprio per questo – Lapalisse insegna – il mondo non gira intorno a lui.
Semmai ciascuno degli esseri umani, volente o nolente, deve interagire con gli altri, che a loro volta si sentono un po’ il centro dell’universo. Insomma, la vita sulla faccia della Terra pare proprio una continua battaglia di egoismi personali, nel migliore dei casi celati dietro a sorrisi e buona educazione.
Questo egocentrismo spinto è tuttavia un istinto vitale e insopprimibile, forse il motore primo della nostra stessa esistenza. C’è però anche un altro lato della medaglia in questo atteggiamento, che spesso si ritorce contro noi stessi. Infatti, il vivere in funzione dei nostri desideri può farci percepire male la realtà presente e i suoi sviluppi futuri. Il desiderare ardentemente un amore oppure una imminente promozione lavorativa, oppure ancora la morte di una prozia che – con la sua dipartita e conseguente eredità – potrebbe farci ricchi, può limitare pesantemente la comprensione dei meccanismi che noi mettiamo in atto ogni giorno, sia pure inconsciamente, meccanismi che determinano ciò che poi ci accadrà davvero.
Detto in altri termini, l’amore agognato potremo ottenerlo solo se scenderemo a patti con l’altra persona oggetto del nostro desiderio, mentre per raggiungere una posizione lavorativa di rilievo dovremmo versare lacrime, sudore e sangue, e non solo baloccarci nell’idea di una posto sociale di spicco. Quanto alla dipartita della prozia, e conseguente eredità, se non vogliamo anticiparla con soluzioni che potrebbero farci finire nelle patrie galere, dovremo pazientemente attendere che la natura faccia il suo corso.
Ma l’essere umano non vive di sole certezze e, oltre a desideri a volte irrealizzabili, è spesso afflitto da paure o ansie altrettanto poco reali rispetto ai pericoli e problemi che la vita ci riserva. Salvo poi magari non accorgersi o non temere affatto il macigno appeso a un filo sulla nostra testa che potrebbe spiaccicarci al primo alito di vento…
Ognuno di noi conosce persone che vivono in perenne angoscia rispetto a terribili malattie che immaginano potrebbero colpirle da un momento all’altro, oppure con il terrore della miseria, pericoli da cui poi non vengono mai minimamente colpiti. Mentre gli stessi soggetti potrebbero reagire con estrema tranquillità o sicurezza rispetto alla perdita di un familiare, magari pure amato.
Alla base di questi comportamenti ci sono personali nevrosi di fondo, ma alzi la mano chi è indenne da qualche mania.
Insomma, le attese rispetto al futuro sono nella maggior parte dei casi inficiate e distorte dai nostri desideri e paure. Eppure il futuro è lì, davanti a noi, ma noi non lo sappiamo vedere.
«È come la Turchia. – afferma il protagonista di un film di qualche anno fa, Che ne sarà di noi?, mentre viaggia in nave sul mare Egeo. – Sappiamo che è là in fondo, a est, ma noi non la vediamo. Eppure c’è.»
Sia che lo prevediamo o che non lo prevediamo affatto, il futuro è scritto dentro di noi e lo studio degli astri rispetto alle vicende umane ne è testimonianza certa.
Per gran parte però quello stesso futuro lo determiniamo con il nostro carattere, che rispecchia fedelmente il nostro tema natale. Ossia, per capire quello che ci accadrà dobbiamo anzitutto avere una chiara coscienza di noi stessi, con il groviglio di desideri, contraddizioni e paure che ci portiamo appresso come bagaglio caratteriale. Per quanto però sia fortemente delineato il nostro modo d’essere, nessuno di noi vive sotto a una campana di vetro senza contatti con gli altri. I rapporti familiari, affettivi e sociali possono infatti far sì che certe nostre tendenze siano frenate oppure sollecitate.
Tanto per fare un esempio, un carattere aggressivo – quello di chi ha nel proprio tema natale un Marte forte – può essere vissuto in maniera diversa a seconda dell’ambiente in cui siamo cresciuti. Una famiglia remissiva potrà essere vittima di un ragazzino dal Marte prepotente, lasciandogli esprimere una aggressività eccessiva. Educato senza freni per il timore che suscita in genitori e fratelli, sarà quindi abituato a primeggiare con prepotenza e, da adulto, cercherà poi situazioni che gli lascino spazio per tiranneggiare chi gli pare.
Un ragazzino altrettanto aggressivo ma vissuto in una famiglia con una carica di violenza pari alla sua, si caccerà poi nella vita in situazioni in cui la sua aggressività trovi avversari degni di lui, che lo impegnino in scontri all’ultimo sangue.
In entrambi i casi, chi ha un Marte forte vivrà il futuro come un territorio ignoto da conquistare pieno di potenziali nemici. Il primo caso però con la certezza che riuscirà ad imporsi con la prepotenza. Il secondo con la sottile angoscia di non farcela, ma con la voglia di battersi comunque e sempre e di non gettare mai la spugna.
La vita però non si presenta mai come una fotocopia di se stessa e l’incessante movimento degli astri può far sì che il timido acquisti maggior sicurezza e la sfortunata in amore trovi appagamento sentimentale. In alcuni casi i transiti risolvono per sempre una difficoltà di fondo, in altri rappresentano solo una temporanea parentesi rispetto a un problema che tende a manifestarsi – magari solo a periodi – per tutto l’arco di una vita.
Visto che però non amo inchiodare ad un destino infausto chi cerca nell’astrologia risposte ai propri problemi, non scenderò in dettagli per spiegare chi resterà prigioniero delle proprie nevrosi e chi invece le risolverà. Dal mio punto di vista è meglio credere comunque e sempre che una soluzione ai tarli interiori prima o poi la si troverà.
Tanto, se non la troveremo noi, sarà la vita stessa a decidere in un senso o nell’altro.
Se nella maggior parte dei casi siamo noi a determinare gli eventi che ci accadono grazie al nostro modo d’essere, in altri sono le vicende di chi ci sta intorno ad influire anche su di noi.
Mesi fa, in seguito ad un lutto che ha colpito persone a me vicine, riflettevo come ciascuna di loro, pur di fronte allo stesso fatto, vivesse la situazione in maniera differente. I diversi atteggiamenti erano visibili dai vari transiti che colpivano – con pianeti diversi – i pianeti del loro tema natale. Per la madre e la figlia era bersagliato soprattutto il Sole (ossia il marito o il padre) e non si trattava necessariamente di transiti negativi. Per il figlio maschio, che viveva il lutto soprattutto attraverso il dolore della madre, era la Luna a essere interessata.
Indipendentemente dalle lacrime versate con indubbia sincerità, in un caso poi gli astri indicavano che c’era anche la soluzione di un conflitto interiore. L’astrologo esperto sa che i transiti evidenziano spesso realtà emotive diverse rispetto a quelle che si possono manifestare in pubblico senza cadere vittima del pregiudizio degli altri. Inoltre le censure interiori di cui tutti siamo vittima impediscono quasi sempre per primi a noi stessi una corretta decifrazione delle emozioni che proviamo. E non è neppure detto che, se pure piangiamo o esultiamo per un certo evento, quell’evento corrisponda poi a fatti davvero positivi o negativi, almeno nel complesso schema della nostra vita.
Preferisco perciò analizzare in questa sede casi di vasta risonanza pubblica. Visto che si sono versati fiumi di inchiostro spesso velenoso sulla vicenda presa in esame, nessuno si scandalizzerà se salterà fuori qualche mia malignità rispetto alla tragica fine di Lady D.
Gossip più gossip meno, i protagonisti della vicenda sono ormai abituati a tutto. Le luci della ribalta puntate su un palcoscenico reale implicano questo fardello. È il prezzo da pagare per una nascita che dona lustro, popolarità e infinite possibilità economiche.
Tema di Diana Spencer,
1 luglio 1961, ore 19.45, Sandringham, GB
Diana d’Inghilterra era Cancro ascendente Sagittario. Sole e Mercurio in settima casa sono solo positivi, ma ricevono un trigono di Nettuno forse troppo stimolante, come pure un protagonistico sestile di Plutone (e un largo sestile da Marte). Il bisogno di realizzarsi attraverso il rapporto di coppia è fortissimo, ma pervaso da una sottile irrequietezza di fondo difficile da gestire per la stabilità del rapporto stesso. I pianeti signori del Cancro, Luna e Venere, formano poi tra di loro un quadrato suggerendo che si fa fatica a mettere insieme emozioni e sentimenti e – soprattutto le emozioni – costituiscono un tallone d’Achille per il soggetto.
Nettuno e Giove, che governano l’ascendente Sagittario, sono anch’essi quadrati tra di loro in due segni tutt’altro che ingenui, Scorpione e Aquario. Sembra quasi che l’ottimismo che dona di solito un ascendente Sagittario venga in gran parte meno e trovi insolite vie di espressione. La personalità di Lady D pareva indecisa tra un bisogno di sicurezza e stabilità anche economica che dà un Giove in seconda casa e la difficile ricerca di una indipendenza ricercata in modo inconsueto e forse geniale ma decisamente poco stabile (Nettuno in Scorpione in decima casa). Come pure è altrettanto forte il bisogno di apparire e di fornire agli altri una immagine di sé atipica e amichevole (seconda casa fortissima in Aquario).
Vanno però presi in considerazione almeno altri due elementi nel tema di Diana Spencer: la congiunzione Marte e Plutone in Vergine e le disastrate Luna e Venere. A prescindere dall’insieme di ogni singolo tema natale, una congiunzione Marte e Plutone conferisce sempre una fortissima componente maschile, che può tradursi anche in una buona dose di aggressività e nell’amore del rischio. Tendenza che magari può non manifestarsi a chiare lettere in virtù di altri aspetti del tema natale. Ma, anche ammesso che non si mostri agli altri, quella certa tendenza a prevaricare c’è, eccome. Si tratta di vedere però se, a causa di altri aspetti planetari complementari, non si ritorcerà poi contro chi la possiede. In tali casi, se si parla di una donna possiamo trovarci di fronte a un singolare mix di aggressività e masochismo.
Nel tema di Lady D Marte si oppone infatti alla Luna, che quadra a sua volta Venere, che riceve un quadrato da Urano che si oppone a sua volta alla Luna. Per la serie come farsi del male e come farsi far male per un distorto bisogno di affetto.
Insomma, per non tediarvi oltre, la compianta principessa del Galles aveva una personalità ben consapevole di quello che i benefici materiali possono dare. Era anche determinata, irrequieta e ben in grado di manovrare alcune armi dell’ottava casa – come l’intrigo – ma faticava a gestire queste caratteristiche per colpa di una perenne e costante insoddisfazione affettiva.
Ciò la portò a un matrimonio da favola che non seppe far durare non solo per le corna che lei e Carlo si mettevano a vicenda, o per l’incapacità a mediare fra il privato e l’immagine istituzionale. Fu in realtà il rapporto tra il circo mediatico che lei stessa aveva creato grazie a un sapiente e astuto sfruttamento dei mezzi di comunicazione e i suoi amori travagliati e sfortunati a determinarne la fine.
Non per nulla morì al fianco del suo amore del momento e inseguita dai paparazzi.
Al momento dell’incidente la Luna transitava nell’ottava casa della principessa, quella della morte, quadrata a Marte e opposta a Giove. Il quadrato celeste riproponeva l’aspetto negativo di nascita, anche se non formava aspetti precisi con i pianeti natali. Plutone quadrava il Marte radix, sciogliendo momentaneamente la congiunzione natale. L’istinto aggressivo di sopravvivenza è in quel periodo appannato, anche per colpa di Nettuno che per lungo tempo ha formato un trigono a Venere, portando nuove speranze e illusioni in amore.
Tema dell’incidente di Lady D,
31 agosto 1997, ore 0. 20, Parigi
La povera Lady D però, per colpa di Urano che, dalla casa ottava manda aspetti negativi a Venere e Luna, mal gestiva le vicende sentimentali, era forse pasticciona nell’occultare tradimenti propri e altrui e nuove love-story sue.
La Luna lesa le impediva poi di intuire ed evitare i segnali di pericolo, rappresentati dagli opposti Marte e Urano. Marte e Urano lesi in ottava possono portare inoltre brusche rotture, compresa quella definitiva con la vita. Venendole a mandare poi nel periodo della morte il supporto di Plutone a Marte, a causa di un amante perdette la vita, inseguendo il sogno di un amore stabile che forse non era in grado di dare all’altro lei stessa per prima.
Lady D non avrebbe mai avuto tanta fama e ricchezza se non avesse impalmato il presunto classico principe azzurro delle favole, il 29 luglio del 1981.
Tema del matrimonio,
29 luglio 1981, ore 12.11 Londra
Peccato che Carlo d’Inghilterra più che al principe di Cenerentola somigli un po’ troppo al brutto anatroccolo che – per sua sfortuna – non è ancora riuscito a trasformarsi in splendido cigno. Non è certo solo colpa sua, ma anche degli ingombranti genitori che l’hanno messo al mondo ma l’hanno al tempo stesso schiacciato con la loro presenza sin da quando è nato.
Tema di Carlo d’Inghilterra,
14 novembre 1948, ore 21.14, Londra
Nel suo tema natale una Luna in Toro in decima casa (detto per inciso, sullo stesso grado del Sole della madre), al doppio trigono di Saturno e Giove indica che di certo la figura della genitrice sarà per lui sempre e comunque troppo potente. Madre che non riesce a capirlo e in qualche modo lo spinge a restare bloccato all’interno della casa natale e della famiglia (Luna opposta a Mercurio in quarta casa). Anzi, lo sovrasta e basta. Né può essergli di soccorso la figura del padre, per colpa del quadrato che Plutone manda al suo Sole, che suggerisce un rapporto sofferto, non risolto.
Quattro pianeti in casa quarta inoltre indicano che la famiglia per Carlo ha peso fortissimo, nel bene e nel male.
In campo affettivo preferirebbe rapporti liberi (settima casa in Aquario), ma che al tempo stesso lo facciano sentire capito e protetto (Venere in Bilancia e quarta casa). Sua Maestà il principe di Galles ha inoltre robusti appetiti sessuali (Marte in Sagittario e quinta casa al trigono di Plutone, opposto però a Urano che si oppone anche a Giove). Se esaminiamo quindi la personalità di Carlo sotto il profilo sentimental-erotico vediamo parecchie contraddizioni.
L’astrologia inoltre ci insegna che la Luna, oltre alla madre, indica anche il tipo di donna che ogni uomo va cercando, ammesso che poi riesca a farla coincidere con l’immagine interiore che ne ha. Di Queen Elizabeth per sua fortuna ce n’è una, ma involontariamente, anzi per colpa dei sottili “scherzi” che ti gioca il destino, si è ritrovato come moglie una donna che ha oscurato la sua fama. Ciò, nonostante il matrimonio con Lady D fosse stato combinato dalla famiglia che doveva trovargli – per far continuare la dinastia – una dignitosa sposa, futura madre dei suoi figli.
Al momento del matrimonio con Diana, Carlo non presentava transiti significativi in fatto di affetti, quei transiti che possono davvero cambiare la vita e il modo di essere. Nettuno transitava sì su Marte, quasi a simboleggiare un tentativo di metamorfosi della sua vita sessuale, l’illusione di cambiare anche e soprattutto nella prospettiva di avere figli. Anche Urano, l’altro governatore della sua settima casa in Aquario transitava in quinta, quasi a significare che il matrimonio è accettato soprattutto per dare eredi al trono d’Inghilterra.
Dal canto suo anche le motivazioni di Lady D in campo matrimoniale, effemeridi alla mano, non sembrano del tutto lineari. Urano infatti le si opponeva a Venere, amplificando l’aspetto negativo radix e suggerendo che il matrimonio sarebbe stato un ostacolo a una serena vita sentimental-sessuale. Giove e Saturno a inizi Bilancia formano inoltre un quadrato largo ai suoi Mercurio e Sole natali in settima casa: la scelta del marito è irrazionale e sfortunata.
Al tempo stesso però Plutone e Nettuno mandano aspetti positivi alla Luna: è un trionfo di immagine e una metamorfosi profonda della sua figura di donna, forse legata anche a una illusione del momento. Anche l’Urano natale è estremamente stimolato in positivo: seppure sacrificata negli affetti, la principessa è salita sul carro giusto, quello dei Windsor.
Non credo però si sia trattato di puro calcolo, ma piuttosto di un abbaglio nei confronti del futuro marito, una delle tante illusioni che può dare Nettuno in trigono al Sole.
La telenovela inizia, ma si concluderà solo dopo molti anni con la tragica scomparsa della principessa del Galles. Anzi, non è del tutto terminata nemmeno oggi, poiché Carlo anni dopo il tragico incidente ha avuto infine da mammà il permesso di sposare l’amata Camilla, quella che Diana definiva un rottweiler.
Tema di Camilla Parker-Bowles,
17 luglio 1947, ore 7.00, Londra
La Parker-Bowles ha il classico oroscopo dell’amante quasi appagata, di quella che se ne infischia abbastanza del giudizio della gente e può starsene tranquilla nell’ombra a godersi i favori di un innamorato fidato e ricco.
Un Sole in dodicesima casa al trigono di Giove in quarta casa consente infatti di uscire con piacere dalla norma, e trovare anche un uomo particolare che non si ha voglia di ostentare alle luci della ribalta. Dal canto suo Marte in Gemelli e undicesima indica una propensione all’amante-amico, tollerato anche se è strano, bizzoso e un po’ irrequieto. Luna e Venere sono congiunte in Cancro e dodicesima casa, quadrate a Nettuno in Bilancia e terza. Nonostante le apparenze, è molto più materna lei di Diana, anche se il quadrato di Nettuno indica le angosce che per gran parte della sua vita ha dovuto subire per la relazione clandestina con Carlo, soprattutto per il rapporto infelice con i media.
Tendenza ribadita dal quadrato tra Plutone e Giove: la gente sparla di lei e che in qualche modo ha perso la faccia per la sua trentennale storia con il principe. Ora, anche se infine il principe l’ha sposata, gran parte degli inglesi non ne vuole sapere di lei come possibile futura regina d’Inghilterra.
Per i trent’anni di relazione semi-clandestina Camilla, intelligentemente, non ha scalpitato e non ha preteso nulla, ha coccolato il complessato Carlo e aspettato che fosse Diana a mollare l’osso. Cosa che puntualmente accadde.
Il regal divorzio quindi si compie, facendo versare fiumi di inchiostro. Non si tratta però di una separazione qualsiasi, perché lo scandalo incrina pesantemente l’immagine della famiglia reale. Le mutande sporche si sono lavate in piazza, la regina Elisabetta ha passato un annus horribilis e non vuole che la sua turbolenta figliolanza intacchi ancor di più la facciata della dignità reale. A Carlo è posto quindi il veto di impalmare la paziente Camilla, mentre Diana se ne fotte e va a caccia di nuovi amori. Il suo cuore trova infine pace apparente nell’incontro con un nuovo principe azzurro. Peccato che sia impresentabile, a causa delle sue origini. È figlio di un uomo di affari assai discusso (che sfrutterà la tragedia per arricchire ancora di più) e soprattutto non inglese. Anzi, è egiziano. Non è proprio nero ma poco ci manca.
In entrambi i suoi grandi amori Diana si ritrova a dover fare i conti con famiglie del partner tanto, troppo ingombranti. Che sia colpa di quel Sole in Cancro in settima casa, che in qualche modo fa sì che, oltre all’innamorato, la poveretta si accollasse – per così dire – l’intera sua famiglia d’origine? O anche il fatto che lei stessa non cerca soltanto un marito ma un nido, che poi si rivela foderato di spine anziché di ovatta…
Come un fulmine a ciel sereno si abbatte infine sul teatrino reale la tragedia di Diana. Ma cosa ha significato davvero la scomparsa della principessa del Galles per gli altri protagonisti della vicenda?
Per l’ex marito, nel periodo della tragedia, i transiti stimolavano soprattutto le case quarta, quinta e settima. Sono transiti di chiara lettura. Gli eventi toccano la famiglia, la vita di coppia, anche nei suoi risvolti sessuali.
Saturno formava una opposizione larga a Venere in quarta casa, ma al tempo stesso mandava un trigono a Marte. Una perdita affettiva veniva compensata da una acquisizione di potere e una assunzione di responsabilità, vissuta anche come rivincita virile. La perdita affettiva è però tutt’altro che devastante, perché Giove in settima casa lo fa sentire rassicurato e protetto dalla nuova compagna, anzi finalmente appagato.
Carlo insomma si libera, o tenta di liberarsi dalle catene del passato, matrimoniale e familiare. Urano, sulla cuspide della settima casa, conferma la diagnosi e ribadisce la fulmineità dell’evento. Il principe coglie al volo la palla del cambiamento e decide che d’ora in poi della sua vita di coppia sarà lui a decidere in prima persona.
Va notato che, al momento dell’incidente, nessun transito toccava la Luna. Diana ormai è un’ombra del passato e mammà, almeno stavolta, non potrà decidere della sua vita.
Per Camilla invece i transiti più significativi riguardano la settima casa e la quarta, la vita di coppia e la famiglia, ma anche la Madre Patria. Urano e Giove, giunti nella casa del matrimonio premono per legalizzare e rendere visibile il suo antico e immarcescibile amore.
Giove di transito va a toccare inoltre il quadrato tra Plutone e Giove tra prima e quarta casa. La gente sparla di lei e, nell’immaginario popolare dei suoi connazionali ma non solo loro, assume il ruolo della strega cattiva che ha ammaliato il principe allocco e fatto morire la bella principessa.
Anche il suo Marte natale soffre e si sente addosso un carico di pettegolezzi. La visibilità pubblica strema una come lei che, per temperamento, preferisce i luoghi appartati.
Ma, per la nota legge dell’ “un colpo al cerchio e uno alla botte”, Camilla incassa ancora e si prepara a una legittimazione del suo ruolo di amante.
Su tutta la vicenda grava ovviamente l’ombra lunga della famiglia reale, in particolare di Elisabetta II e del suo consorte.
Senza entrare nei dettagli del loro carattere mi soffermerò solo sull’analisi delle rispettive Lune, Mercurio (il figlio) e Saturno (il potere e la sua durata nel tempo).
Entrambi hanno nel loro tema natale una Luna in Leone in settima. Nel caso di Filippo di Edimburgo indica una consorte che risplende di luce propria, e che luce, in quello della regina suggerisce che si vuole brillare nel matrimonio, attraverso il matrimonio e sul partner.
Tema di Elisabetta d’Inghilterra,
21 aprile 1926, ore 2.40, Londra
La sovrana e la sua metà hanno sempre voluto infatti fornire una immagine di una unione inossidabile e prestigiosa. Poi però vengono i figli, quelli che una famiglia reale deve assolutamente avere, non fosse altro per assicurare continuità al trono. Stranamente, per come sono andate le cose, entrambi hanno un bel Mercurio, in entrambi i casi in rapporto con la seconda casa. I figli sarebbero quindi anche da esibire, devono dare continuità alla stirpe e fornire una immagine ufficiale di dignità e solidità. Purtroppo i figli si lasciano travolgere dalle tempeste ormonali e la facciata di casa Windsor si deturpa.
Tema di Filippo d’Edimburgo,
10 giugno 1921, ore 21.46, Corfù, GR
Nel tema di Elisabetta II Saturno in Scorpione è stimolatissimo, sulla cuspide della casa decima. Il potere l’augusta sovrana vuole conservarlo a tutti i costi. Senza di esso sarebbe finita. Lo aiuta nell’arduo compito il consorte, che con Saturno in ottava casa, manovra nell’ombra affinché il potere della sua metà resista imperituro.
Al momento della morte di Lady D la Luna della regina era massacrata da Marte e Giove. La sua figura di donna e di sovrana è sottoposta a tutte le critiche possibili. Plutone dalla decima casa in trigono al Mercurio radix indica però un riscatto potente anche se pagato a caro prezzo. L’erede al trono Carlo si emancipa, ma Elisabetta II ha un sussulto di astuzia. La regina, che mai prima di allora si era inginocchiata in pubblico, depone una corona di fiori sulla bara di Diana. Gli obiettivi di tutto il mondo sono puntati su di lei, che si salva in extremis dalle accuse di cinismo e crudeltà nei confronti della popolarissima ex nuora.
Nello stesso momento, Filippo di Edimburgo riceveva un trigono di Saturno alla Luna: il potere della moglie è salvo! Come pure il suo, ottenuto da sempre attraverso la consorte.
La favola è terminata e i transiti astrali hanno come sempre funzionato, pur portando un finale diverso da quello che le fiabe di solito hanno.
Gli astri che determinano la nostra vita la loro hanno come sempre detto la loro…
Questo articolo fu presentato in una prima versione, il 16 maggio 2004 in una giornata di studi di astrologia morpurghiana.
massimomichelini1@virgilio.it