Negli ultimi anni, nel classificare e descrivere i comportamenti umani va pericolosamente di moda il cosiddetto narcisismo patologico1, a cui vengono imputati tutti i mali della vita di relazione. Se pur esiste questo tipo di comportamento, dannoso per chi lo subisce e di certo non sano nemmeno per chi lo vive in prima persona, il narcisismo ha però una sua funzione, anzi è una necessità per il nostro essere. Ossia, serve ad avere un buon concetto di sé se non si esagera e soprattutto se non lo si fa pagare agli altri.
Volersi bene OK, ma non esageriamo, pompando all’eccesso la nostra bellezza e bravura o rimarcando che gli altri valgono meno di noi.
Meglio quindi non eccedere nel guardare troppo la propria immagine riflessa, come accade a Narciso nel mito, “limitandosi” a pensare al proprio benessere, anche amandosi2.
Bisogna volersi bene per affrontare il mondo, altrimenti nessuno te ne vorrà. Àmati e sarai amato, se ce la fai.
Lo stare bene corrisponde a una situazione di benessere, alla lettera.
Ben-essere, appunto, a cui si contrappone il mal-essere.
Essere è il verbo che corrisponde al vivere, lo stato indispensabile per far parte di questo mondo come umani.
Chi corrisponde in astrologia all’essere? Il Sole, che indica ovviamente anche l’identità, il modo in cui in prevalenza si incanalano le nostre energie e modalità esistenziali. Certo non basta solo il Sole a determinare la vita e vitalità, come nell’Olimpo dell’antichità mitologica i vari Dei facevano sì capo a Giove ma cercavano il soccorso dei loro pari, oppure iniziavano a battibeccare, erano in contrasto se non si dichiaravano addirittura guerra.
Il tema natale è uno specchio infallibile del nostro modo d’essere e, attraverso i rapporti di forza o debolezza planetari, illustra con la citazione mitologica - suggerita ed evocata dal nome dei vari pianeti-Dei (Venere, Marte e tutti gli altri) - i conflitti e le alleanze tra i simboli che fanno parte di noi, ciascuno con una sua funzione.
Certo, a differenza di quanto dice una certa tradizione astrologica un po’ troppo semplicistica la realtà è complessa e non sempre un pianeta-simbolo considerato benefico lo è davvero, e viceversa. Giove, tanto per fare un esempio, può dare spesso la persona dal buon carattere che si ritiene o è fortunata, oppure chi ha la tendenza a parlare troppo, magari esagerando con i lamenti, e tirandosi così addosso in qualche modo la cosiddetta sfiga, se non addirittura invocandola a differenza di quanto vorrebbe il buon senso, rotolandosi nel fango di una visione catastrofica dell’esistenza. Una mia amica di lungo corso, con un Giove pesantemente leso in Scorpione e terza casa, pur avendo una vita normale che, osservata dall’esterno, era tutt’altro che sfortunata, ma terminava ogni sua considerazione esistenziale con “è tutto uno schifo”. Ci credeva davvero, ammorbando in questo modo la sua prospettiva sul mondo.
In maniera analoga, Saturno può portare con sé davvero privazioni, malesseri se non vera e propria depressione, ma può anche dare un atteggiamento volitivo che consente alla persona di ottenere grandi risultati.
Per tornare al benessere, è più che evidente che lo si ottiene attraverso gratificazioni, dal cibo al sesso alla visione di bei panorami, alla lettura di un libro arricchente3, al possedere cose o persone che ci piacciono, che in qualche modo rappresentano delle prede del nostro Io. Il bene e il bello sembrano legati in gran parte a valori femminili, come Venere e Giove che puntano in linea di massima sul piacere. Piacere in senso ampio, perché va inteso come quella cosa che piace a te, e che ottieni, oppure al fatto di piacere al prossimo, e di trovare simpatia o interesse negli occhi degli altri. La capacità attrattiva è in parte legata a Venere. Ma l’amore è quasi sempre legato a questioni di possesso, quindi Giove ha un suo ruolo importante.
Esiste anche una gratificazione differente per un proprio modo d’essere, come ad esempio quella di Marte che riesce a vincere una gara sportiva o a spaventare con la propria “possanza”, come dicevano gli antichi. Ossia ci si piace anche se si è “cattivi” o prevaricatori, non solo spandendo gentilezze e carinerie intorno a sé.
In questo caso il piacere è legato alla soddisfazione per essere risultati primi in una competizione. Lo sappiamo, tutti noi aspiriamo ad essere unici o invincibili, come vorrebbe il Sole con il suo carico di egocentrismo sano. Come il narcisismo, anche l’egocentrismo può essere infatti sano o malato. Una punta di ego è sempre indispensabile per sopravvivere in questo mondo di lupi. Se superi però una certa soglia iniziano i problemi.
Il troppo egocentrico, a volte sconfinante nel narcisismo patologico, è privo di empatia, manca di interesse per il mondo e quasi sempre non nutre un reale interesse o affetto per il partner o per chi lo circonda, si tratti di parenti, colleghi o presunti amici. Ha un ego senza confini ma non è poi così sicuro, perché va troppo alla ricerca di conferme. Se fosse davvero sicuro non esagererebbe ma, dentro il suo cervellino distorto, vuole ricevere continue gratificazioni. Ed è disposto a fare carte false, a trovare vittime dal poco carattere che lo assecondino, a evitare con scaltrezza chi lo può surclassare perché è di gran lunga migliore di lui e il confronto sarebbe tutto a suo svantaggio, a seminare maldicenze e pettegolezzi sui potenziali rivali e non solo, pur di riuscire a risaltare un poco.
Un mostro quindi? Attenzione, ripensate un attimo alle vostre storie d’amore peggio riuscite. Magari qualcuno ha avuto una vita sentimentale solo fortunata, ma molti probabilmente no. Ebbene, in quei casi non spargevate a piene mani letame su potenziali rivali? Non avete vissuto come una debacle cosmica un eventuale abbandono? Quanto ci è voluto per riassorbire una eventuale ferita narcisistica? Magari causata da una persona che, incontrata per caso dopo anni, vi fa interrogare su come abbia potuto suscitare in voi una passione travolgente. Magari era brutto, stupido e pure un disastro personale, eppure lo amavamo, vai a capire il perché.
Indipendentemente dagli amori più o meno corrisposti, ci vogliamo bene in maniera sana? Attenzione, non è così semplice farlo, nonostante i buoni propositi e nonostante si pensi di stare agendo nella maniera giusta. Eppure, spesso ci facciamo male. Può accadere anche solo per un breve periodo di tempo, magari per colpa di transiti pesanti che ci fanno agire in maniera sconsiderata, oppure ci capita con regolarità, perché tendiamo a reiterare comportamenti che si ritorcono contro di noi.
Intendiamoci, non esistono santi né persone perfette, o sono talmente rare da venire infatti canonizzate dal culto a cui appartengono. Tutti gli altri, la maggioranza, segue alcuni impulsi base che li fanno stare bene, se non vanno oltre. Perché bisogna sempre cercare di non superare quel limite che potrebbe incrinare i rapporti con il prossimo, come pure rendere labile gli equilibri interiori che regolano la soddisfazione e l’insoddisfazione.
Quindi la persona media, non patologica, vuole sentirsi il centro dell’universo, nel suo ambito ben preciso e vuole ricevere gratificazioni. Per contro, ci sono masochisti patologici che vogliono al contrario essere insultati o malmenati, ma si tratta di una minoranza. Gli altri perseguono un ideale di realizzazione o felicità. Adattandosi alla realtà, come è normale che sia.
Quindi, ci si ama se si rispettano semplici regole.
Si curi il proprio ben-essere, fisico ed emotivo, si cerchi di mantenersi al meglio delle proprie possibilità, per quanto le tue risorse o condizioni attuali consentano.
Mangiare, fare l’amore o semplice sesso, se possibile ben fatto, guardarsi allo specchio e essere soddisfatti di quanto vedi. Certo, la maggior parte delle persone specchiandosi non vede Chiara Ferragni o Matteo Berrettini ma, anche se sei normale, amati per quel che sei.
Già, ma quali sono le particolarità astrologiche che ci spingono ad amarci bene o male, come predisposizione natale oppure in conseguenza a determinati transiti che tirano fuori il peggio di noi?
Diciamolo subito, le varianti possono essere infinite, ma è ovvio che un Sole non eccessivo - non troppo ambizioso ma che non riceva nemmeno aspetti negativi - aiuta. Così, anche se tecnicamente positivi, congiunzioni, trigoni o sestili di Marte e Plutone possono risultare ingombranti, come lo è spesso e volentieri la congiunzione di Sole e Luna. Soprattutto per chi ha a che fare con chi possiede questi aspetti, che può trovarsi di fronte persone che esagerano con il manifestare il proprio Io. Va detto che ogni tema natale è una storia a sé e non è possibile che tutti coloro che hanno questo tipo di configurazioni siano in automatico schiacciasassi. Possono però andare in questa direzione e, paradossalmente, soffrire se non ricevono tutta l’attenzione che il loro Sole tanto forte vorrebbe. C’è poi il risvolto della medaglia e un Sole troppo debole, in particolare rispetto ai pianeti citati, ma anche in rapporto negativo con Saturno, Giove, Plutone e Marte non si accontenta mai perché non riesce a vedere il buono che può aver ottenuto. Lo stigma auto-inflitto di non essere all’altezza lo zavorra sul piano della soddisfazione di sé.
In questi casi a risentirne è il cosiddetto amor proprio, sconfinante con l’orgoglio, la megalomania, per spingersi su su fino a certi disturbi borderline della personalità. L’eccesso di Ego può alla fin fine alimentare un diavolo dentro, che impedisce di stare bene con se stessi, anche se le circostanze della vita non sono drammatiche o anche solo difficili.
Poi ovviamente vanno tenute in conto le difficoltà affettive, che prima o poi quasi tutti dobbiamo affrontare. Ossia anche se ci si ama a sufficienza, i guai nascono nel momento in cui ti metti in cerca dell’anima gemella, o del compagno di letto per una notte o per una vita intera. L’analisi in questo caso si complica perché oltre alle questioni affettivo-estetico-sensoriali, legate a Venere, entra in ballo l’asse prima-settima casa, a indicare come il nostro Io si mette in rapporto con gli altri, anzi con un altro in particolare. Anche gli altri pianeti legati alla sessualità e all’attrazione fisica, Marte, Plutone ed Eris, hanno poi un ruolo importante. Una debolezza di questi pianeti ma anche il loro eccesso può far sì creino squilibri che non contribuiscono alla serenità affettiva.
Le tendenze natali possono poi essere spinte al massimo ma pure venire ostacolate malamente a seguito di transiti positivi o negativi, creando periodi in cui si sta bene ed altri in cui non riesci ad uscire dall’inferno del tuo scontento. Come pure hanno un loro peso i transiti che possono colpire il Sole, la casa prima o la settima, Venere o uno degli altri pianeti che regolano la vita amorosa.
Insomma, il catalogo è infinitamente ricco e anche il più voluminoso trattato non potrebbe contenere tutti le varianti che inducono o far sì che ci amiamo bene o male. Non esiste un esempio di perfezione in questo campo, come del resto non c’è per ogni settore. Tanto vale prendere atto che la vita, le nostre emozioni e sensazioni sono per forza di cose imperfette e mutevoli, e ad esse dobbiamo adattarci.
Sto parlando del volersi bene o, eventualmente, del farsi male per masochismo o eccesso di desideri, e un paio di esempi astrologici mi tocca farli.
Usando personaggi pubblici, dalla storia in gran parte nota. Non voglio violare la privacy delle persone che mi sono vicine o tradire i segreti che mi sono stati fatti durante un colloquio con un consultante.
Mi pare universalmente riconosciuto che, almeno in questa fase della sua vita, la “zia” d’Italia e regina della domenica pomeriggio in TV, Mara Venier, passi per una donna che ha avuto tanto dalla vita e che trasmette una immagine di serenità che, salvo abbagli clamorosi, si suppone reale. Donna dai molti amori, forse incapace di stare da sola per lo stellium di pianeti in Bilancia e casa seconda, cosignificante del Toro e che aspira anzitutto alla sicurezza e detesta la precarietà, ha un tema natale molto poco contraddittorio. Così in virtù di tanti elementi, compreso il Saturno in Vergine e prima casa che la induce a essere critica verso se stessa e a non esagerare, continua a essere inamovibile dal palcoscenico della tv, ad avere un matrimonio all’apparenza sereno, ad essere circondata da parenti e amici che la rassicurano – come vogliono anche la Luna e Giove in Aquario, in una apparente tendenza alla moderazione, come il suo tema suggerisce. In questo caso l’amore per se stessi sembra legato all’ottenere e al mantenere ciò che si ama, facendosi amare, e scusate se è poco.
Cosa che invece non accadde a Jordan Belfort, un agitato personaggio della scena finanziaria che ha ispirato The Wolf of Wall Street, capolavoro di Martin Scorsese con protagonista Leonardo DiCaprio, che impersonò Belfort. Per chi non avesse visto il film o non ricordasse la vicenda, l’uomo era uno dei tanti che negli Anni Ottanta e Novanta voleva diventare ricco in maniera esagerata come broker. Ma, per sostenere i ritmi forsennati indispensabili per arricchirsi smodatamente in tempi brevi, doveva aiutarsi con la cocaina e un’infinità di altre droghe, perdendosi al tempo stesso in una smodata voglia di sesso in cui tutto era lecito e tutto era auspicabile. Ossia desiderava tanto, tantissimo e per cercare di ottenerlo andò oltre il buon senso, ritrovandosi invischiato in operazioni illecite che lo portarono a finire in carcere per truffa, e con debiti per duecento milioni di dollari, che pare stia tentando di ripagare a rate, come chi acquista mobili in un grande magazzino. Purtroppo, non ho trovato la sua ora di nascita ma, anche se non domificato, il suo tema natale dice tantissimo. Anzitutto della grandissima voglia di arricchirsi e di trasformare la sua condizione, grazie ai prodigiosi trigoni tra il Sole e Giove e Nettuno. Giove però è opposto a Plutone e non si accontenta mai in fatto di soldi ed è capace di imbastire teatrini loschi per intortare le persone, come fece per un decennio. Marte in Gemelli e Venere congiunta a Urano in Leone sono molto curiosi sul piano amoroso e sessuale, e non sa rinunciare a ogni occasione che gli si presenta. Il Lupo di Wall Street è un caso estremo, una storia da film appunto, ma tanti nel loro piccolo, riescono a rovinarsi o a farsi del male, perché inseguono un benessere o una felicità sentimentale al di fuori della loro portata.
Insomma, se vuoi vivere in pace, meglio non abbandonarti ad eccessi, prima o poi li paghi.
Se ti ami in forma pacata e non autolesionistica, cerca di ricordartelo, anche se ognuno ha il dovere di capire come star bene a questo mondo a modo suo, magari anche grazie all’aiuto dell’astrologia, che non mente mai.
Ci vediamo a marzo, con altre novità.
N.d.A. : Alcune delle riflessioni esposte nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo Rotte e approdi - Gruppo di astrologia
dialettica morpurghiana4, da me creato e gestito.
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E quattro! In perfetto orario rispetto alla tabella di marcia, ecco il quarto volume del Manuale completo di astrologia.
Con questo volume del Manuale completo di astrologia siamo arrivati al quarto capitolo, dedicato ai pianeti, ai rapporti tra pianeti e all’interpretazione del tema natale. Un libro ricco di concetti, informazioni e storie di persone, celebri o comuni, in grado di fornire al lettore ogni chiave per “decodificare” i simboli planetari e comprendere al meglio la nostra vita. Non bisogna essere geni o veggenti per farlo, ma va capito davvero il linguaggio degli astri. Un’ulteriore, fondamentale tappa nel percorso della conoscenza astrologica, partendo da quanto già teorizzarono gli antichi, passando attraverso la rielaborazione critica e geniale operata nel secolo scorso da Lisa Morpurgo, infarcita infine dalle più recenti scoperte della psicologia e delle neuroscienze, da tanta ironia e dalla voglia di non dimenticare mai il buon senso, indispensabile per interpretare la vita delle persone grazie ai massimi sistemi astrologici.
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1Per un approfondimento, vedi il video dello psichiatra Valerio Rosso: https://www.youtube.com/watch?v=RGjqiLHfKvM
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https://www.larottadiulisse.it/studi/amspch.html
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L’arricchimento è ovviamente di pertinenza di Giove, sul piano economico ma anche su quello intellettuale. Ingerendo cibo ottieni le sostanze che ti faranno vivere bene, “ingerendo” nozioni, concetti o storie ti allarghi in senso intellettuale, ma pur sempre ti espandi. L’ampliamento è sempre relativo a Giove, anche se si tratta del bagaglio di idee e racconti accumulati.
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Febbraio 2023