LA ROTTA DI ULISSE

 


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Dizionario astrologico delle emozioni e dei sentimenti

Sesta puntata

Amore di mamma

di Massimo Michelini

Esauriti i sintetici articoli che hanno trattato l’amore tra persone che cercano la propria cosiddetta metà1 o anima gemella, anche solo in senso intellettuale, mi tuffo in un altro tipo di sentimento, spesso ritenuto dalla retorica il più puro, quello che lega una madre al figlio. Seguiranno nei capitoli successivi le altre forme di affetto tra consanguinei, figlio verso madre, padre verso figlio, figlio verso padre, fratello verso fratello. In teoria in ognuno di questi rapporti si dovrebbe vivere un grande affetto, perché si condivide un legame di sangue, una storia comune, ma all’atto pratico non sempre si può parlare di sentimenti positivi, anzi a volte accade tutto il contrario. Chi non ne ha esperienza, per averlo vissuto in prima persona o per essere stato sfiorato da storie tutt’altro che edificanti?
Amore è voler bene, in teoria, quindi ha infinite sfumature e varianti, verso un polo o l’altro. Il bene in automatico implica il male.
Una precisazione. Queste poche righe non sono un manuale per insegnare come si fa a essere madre, ci mancherebbe. Non sono una donna e nemmeno un genitore. Anche se in teoria potrebbe sembrare superfluo ribadire, intendo semplicemente analizzare quale è la funzione della maternità nell’ambito del contesto umano, e anche di quello animale. Non dimentichiamo infatti che l’uomo è un mammifero proprio come gli scimpanzè, cani e gatti e infinite altre specie. Mammifero, vale la pena ricordarlo, indica tutte le creature che in un primo momento sono nutrite al seno materno. Nonostante la naturalezza di questo sentimento, l’amore tra mamma e figlio è un terreno complesso, quello che ha fatto la fortuna della psicanalisi, ha arricchito molti psicologi o almeno consente loro di guadagnarsi la pagnotta, ha creato infinite forme di complicazioni emotive in chi ha vissuto nei primi anni di vita un rapporto distorto o sbagliato2.

Nonostante la naturalezza di questo sentimento, l’amore tra mamma e figlio è un terreno complesso, quello che ha fatto la fortuna della psicanalisi, ha arricchito molti psicologi o almeno consente loro di guadagnarsi la pagnotta, ha creato infinite forme di complicazioni emotive in chi ha vissuto nei primi anni di vita un rapporto distorto o sbagliato.
Aggiungo poi un’ovvietà. Non è obbligatorio essere madri. Dovrebbe trattarsi di una scelta personale e non tutte le donne lo vogliono. Anche se poi all’atto pratico a volte donne che non avrebbe voluto figli ma restano incinte per i casi della vita si rivelano ottime madri, come pure accade che donne che perseguono la maternità e realizzano i loro sogni sono all’atto pratico un disastro come genitrici, per accidenti vari o perché hanno desideri contorti, a volte pericolosi, verso chi le circonda. Accade anche questo.
Cerchiamo però di capire in astratto con l’aiuto dell’astrologia quali pianeti e sentimenti si mettono in moto nel momento in cui una donna prima si accorge di essere incinta, poi mette al mondo un figlio. Senza dimenticare - o considerandola come una figura affettiva di serie B - chi è madre senza aver concepito in prima persona, come accade per le adozioni o per la maternità surrogata, pratica attualmente proibita in Italia, per i ben noti orientamenti di chi ci comanda. Avendo una mentalità un po’ stolta e di scarsa moralità e senza mai aver fatto indagini approfondite sulla questione, per semplicità do per scontato che tra chi concepisce e partorisce e chi si ritrova invece un figlio già pronto il sentimento sia lo stesso. Anche se ipotizzo che aver portato in sé un figlio possa creare in linea di massima un legame più forte, almeno nei primi mesi di vita per questioni ormonali. Ma abbiamo tutti presente il numero spropositato di madri snaturate o, al contrario, di donne che si comportano da genitrici eccellenti pur non avendo alcun legame di sangue con la creatura che allevano.
Partiamo allora da quella che sulla carta è una maternità e cosa comporta. Se ci rifacciamo al metodo “classico”, una donna resta incinta nel momento in cui fa sesso con un uomo. Quindi, che la gravidanza sia frutto di una intenzione o sia casuale, ogni esistenza nasce da un desiderio carnale, con tutte le varianti e complicazioni del caso. Il desiderio è vita e arriva dalle stelle. De-sidera, tanto per intenderci.
Dal momento in cui si porta in grembo una creatura, passando a quando esce dal ventre, per poi arrivare ad aiutare il fanciullo a diventare grande a seconda dell’età, fino a quando lo si consegna al mondo, sperando riesca a ottenere una sua autonomia dal nucleo familiare originario, tutto questo rientra nel rapporto affettivo tra madre e figlio, anche quando si è superato il periodo di queste necessità per il più giovane tra i due.

La funzione materna, banale dirlo, è protettiva. Tanto che, secondo la fisiologia classica, dal momento in cui l’ovulo materno viene fecondato dallo spermatozoo, la donna aiuta la creatura a crescere, a trovare una sua forma, a ripararlo col suo corpo dalla realtà esterna, che potrebbe ferirlo e fargli male. Quindi semplificando il concetto di male e bene, la madre vuole il bene del figlio o dovrebbe volerlo.

Il sentimento di affetto materno tende quindi sulla carta a nutrire, a riparare, a concedere una fiduciosa tranquillità che dia una base sicura al nascituro, come avrebbe detto il citatissimo psicologo John Bowlby3.  Nutrire, riparare, proteggere, aiutare a far mettere le fondamenta sono ovviamente legati a valori Toro e Cancro, o a valori comunque femminili, mentre per quanto riguarda i pianeti coinvolti, si parla di Luna, Venere, Eris, mentre nonostante si parli di crescita del figlio, Giove ha un valore in qualche modo secondario, almeno per quanto riguarda i sentimenti e l’affetto vero e proprio.


Quindi nel momento in cui tieni dentro di te una creatura (X-Eris) ti senti appagata (Giove), PROVI piacere e VUOI DARE piacere e nutrimento (Venere e Giove), spesso affinando e vivendo al massimo sensibilità, emotività e apprensioni (Luna).
Una madre o chi si occupa di un neonato sa che ha tra le braccia una creatura fragile, da proteggere, non in grado non solo di nutrirsi, ma che non sa orientarsi nel mondo, è fragile perché l’ossatura di Saturno non si è ancora formata ma è solo alle prime fasi del suo sviluppo, sa comunicare solo con l’esternazione delle emozioni che indicano i bisogni primari. Hai fame, hai mal di pancia, sei bagnato e ancora non hai le parole per dirlo. Piangi ed esterni il tuo fastidio, la madre capirà. Se possiede empatia, ovvio (Luna).
Per quanto faticoso sia accudire un neonato o un bambino piccolo, il sentimento di tenerezza e fusione con la creatura piccola rilascia alla madre emozioni uniche, che in qualche modo strutturano il rapporto con il figlio che prima o poi sarà adulto. In qualche recesso della mente di entrambi, infatti, resterà il bisogno di donare tenerezza e di ricevere tenerezza.
Va detto inoltre che, chinandosi a cullare o a nutrire il poppante, la madre si chiude anche fisicamente verso l’esterno, inarca la schiena Capricorno, e accoglie sul ventre Cancro il piccino, dando spazio alla Luna e a Venere, sentimento e contatto epidermico.

Poi il bambino cresce e le mamme imbiancano, come recitavano certe canzoni popolari del secolo scorso. Il rapporto della madre verso il figlio si fa meno fisico, ma resta quasi sempre un substrato di emotività rispetto a una persona che hai messo al mondo e verso il quale ti senti responsabile, almeno fino a quando non ha raggiunto l’età adulta e guadagnato una sua propria autonomia. Del resto, i genitori donano alla prole non solo i geni, ma forniscono loro una educazione in senso ampio, fatta di trasmissione di cultura, rapporti sociali, una base economica, quasi sempre facendo ereditare anche eventuali paure, fobie o idiosincrasie.
Come è noto però non siamo stampini dei nostri genitori e padri e madri con più figli non hanno lo stesso identico rapporto con ciascuno di loro, che ha una sua identità e storia, pur provenendo dalla stessa radice.
Nessuno è perfetto poi e non si può essere madri a comando, amando a prescindere il frutto del ventre tuo. Ci sono infatti maggiori o minori sintonie, proiezioni di aspettative, per una madre difficoltà a rapportarsi con una figlia – a volte vissuta come una rivale o al contrario sulla quale si proiettano le proprie attese esistenziali deluse – a considerare un figlio maschio come un fidanzato. Le cronache dell’anno scorso hanno riportato in proposito una storia comica, probabilmente vera4.

Ossia una coppia sotto ai trent’anni aveva in programma un viaggio in un paese esotico. Arrivati all’aeroporto la ragazza scoprì che il marito aveva comprato il biglietto anche per la madre. Giustamente la fanciulla rinunciò al viaggio, e al consorte. Vera o non vera la vicenda, può accadere anche questo.
Al di là dell’aneddotica, i figli, per un uomo o per una donna, sono un proiettarsi verso il futuro, una parte di te che vivrà ancora quando non ci sarai più.
Inevitabile quindi che, se non ci sentiamo eterni o ce ne infischiamo pure della morte, riteniamo spesso che le generazioni successive alla nostra come un messaggio di speranza indirizzato verso il futuro. Dovremmo, all’atto pratico spesso non riusciamo a capire le loro scelte di vita, ci sembrano incapaci di affrontare le difficoltà che da giovani noi abbiamo superato, ci appaiono come creaturine indifese e viziate anche se siamo stati noi a forgiarli in questo modo. Ma questa è un’altra storia.

La donna, quindi, guarda in media verso il figlio, anche adulto, con apprensione e sentimento, come vogliono Luna e Venere che svolgono un ruolo fondamentale nel fornire questa propensione. Cercando di rivivere ancora in qualche modo pure il sentirlo parte di sé (Eris) e di nutrirlo ancora (Giove) perché il farlo ti fa sentire meglio (Giove).
Insomma, un figlio in linea di principio porta alla donna piacere (Venere e Giove) ma anche tante apprensioni ed emozioni (Luna). Questo, ribadisco, accade anche per chi adotta o ricorre alla maternità surrogata.
Nella sintonia con la prole della madre (ma accade anche per il padre, forse in misura anche maggiore) ha un grande peso ovviamente anche la posizione di Mercurio, inteso come figlio, il messaggero del futuro.
Senza dimenticare poi che la madre, è banale aggiungerlo, si porta dietro il proprio vissuto e, come insegna Freud, se ha avuto un rapporto difficile con la propria madre, potrebbe a sua volta essere complicata come genitrice.
Ma non è automatico che chi ha avuto una madre atroce poi lo sia a sua volta. Magari si porta dietro le sue ferite emotive ma riesce a non riversale sulla prole.
C’è un modo per sapere se una donna è portata a essere una madre amorevole e a vivere bene il proprio ruolo rispetto alla prole?
No, ogni sentimento è una storia a sé. Però, se non si possono trovare configurazioni astrali perfette per garantire di essere una madre amorevole, si possono trovare esempi di madri per raccontare storie. Alcune belle, altre incubi, come sempre accade quando si parla di vita. Perché nulla è perfetto a questo mondo e l’essere umano, sia uomo, donna, fluido o che altro, può avere comportamenti di vario tipo. Alcuni esemplari, altri meno.

Prendiamo allora alcuni casi. Non ho preso in considerazione nessuna storia di normale gravidanza o maternità, come lo sono la maggior parte per il semplice motivo che le storie estreme aiutano spesso a capire meglio un fenomeno.

Un caso celebre fu quello di Sophia Loren che, alla fine degli Anni Sessanta, aveva problemi di fertilità e passò a letto i nove mesi di entrambe le gravidanze. Essendo nata fuori dal matrimonio in anni in cui tale status era indice di un grave stigma sociale, volle rifarsi a tutti i costi una sua famiglia, nonostante si fosse innamorata di un uomo sposato più vecchio di lei di venticinque anni, Carlo Ponti. Se oggi una storia come questa non fa né caldo né freddo, allora rappresentò un grave scandalo.
Nel tema della grande attrice la Luna-maternità è in Aquario e seconda casa, congiunta a Saturno, in trigono a Giove e Mercurio, opposta a Marte. L’opposizione a Marte indica la possibilità di avere aborti spontanei, come le era capitato, ma la congiunzione a Saturno le ha dato la volontà ferrea di perseguire il suo sogno e diventare madre. Aggiungo che Eris-utero è opposta al Sole in ottava, e ribadisce la sua paura dell’abbandono, nata dal non rapporto con un padre che si è limitato a concepirla per andarsene poi per i fatti suoi. Il tema della Loren è però quello di una donna lucida e determinata, come è stata sin dalla più giovane età per inseguire prima il sogno di diventare attrice, raggiungendo una popolarità planetaria grazie a una bellezza singolare e a innegabili doti recitative. Lo è stata anche nel perseguire la maternità, grazie a una Luna singolare e importante e, soprattutto, a un bellissimo Mercurio che le ha donato una grande intelligenza ma anche due figli bellissimi e ben educati che vivono all’estero, come lei (Mercurio in Bilancia e nona casa). Da quello che traspare, il rapporto madre e figli è ottimo, nonostante le difficoltà iniziali.

Altra storia ancora più singolare, avvenuta in tempi recenti per ovvi motivi legati ai progressi della medicina della fertilità femminile è quella di Gianna Nannini, diventata mamma alla bellezza di cinquantasei anni, dopo anni di tentativi infruttuosi di inseminazione artificiale. Notoriamente lesbica o almeno bisessuale, forse la Nannini si è decisa tardi a provarci, quando per ovvi motivi le possibilità di restare incinta si riducono. Estremamente riservata sulla sua vita privata, la rocker più famosa d’Italia dopo essere diventata mamma si è trasferita con la figlia Penelope a Londra per evitare che intorno alla piccola, che a fine novembre compirà tredici anni, si assemblasse una curiosità morbosa e insana. Ipotizzo che la Nannini sia nata qualche minuto prima rispetto all’ora riportata all’anagrafe, perché spesso – spesso, non sempre – le donne attirate da altre donne hanno la Luna in settima. Rispetto al ritardo o alla difficoltà di rimanere incinta, nel suo tema radix la Luna è quadrata a Plutone, mentre Eris-utero è quadrata a Marte e Giove. La Gianna nazionale aveva transiti bellissimi al momento del parto. Giove e Urano in Pesci formavano un trigono alla Luna e alla Venere radix a fine Cancro, sopra la quale stava passando appunto la Luna. A significare che la piccola Penelope tanto desiderata ha avuto e avrà una splendida madre, anche se è nata in una situazione particolare e a tardissima età della genitrice.

 


Di tutt’altro tipo è una madre che non gode delle mie simpatie, qui lo dichiaro, che ha fatto un mestiere e un vanto continuo del suo essere generosa e capace di adottare figli di tutti i tipi e razze, meglio se con handicap di un qualche tipo. Sto parlando di Mia Farrow, ovvio, che ha avuto quattro figli suoi e ne ha adottati dieci, tre dei quali sono in seguito morti, una per overdose, una di AIDS e uno suicida. A quanto raccontato da alcuni dei figli adottivi, subito dopo averli accolti non se ne curava, era durissima con loro e a volte li maltrattava.
A detta di molti grandissima arrampicatrice sociale che collezionava storie e mariti famosi di certo anche per ambizione, come Frank Sinatra, André Previn e Woody Allen, fu al centro di un grandissimo scandalo che si trascina da quasi trent’anni. Nel momento in cui stava finendo la storia con Allen, scoprì che il compagno aveva iniziato una relazione con una delle figlie adottive, Soon-Yi, che subito dopo Allen sposò e che è tuttora coniugata felicemente con lui. Fuori di sé dalla rabbia, convinse una delle bimbe che aveva adottato con Allen a dichiarare che era stata molestata dal padre. Due processi hanno dimostrato che non c’era nulla di vero in quanto detto e il grande regista fu del tutto scagionato dalle accuse. Non sazia di vendetta, visto che Allen aveva continuato una carriera cinematografica eccezionale, ha fatto registrare di recente alla bimba ora donna adulta un’intervista in cui ribadiva le sue accuse. Da notare che altri suoi figli hanno dichiarato allora e oggi che sentirono la Farrow spiegare alla bambina cosa doveva dire. A mio avviso profondamente disturbata oltre che pericolosa, nel suo tema ha una Luna in Capricorno (in media indice di scarsa propensione alla maternità) quadrata a Venere, Eris e Nettuno, senza recuperi. Venere è altrettanto problematica ma almeno riceve dei recuperi da Mercurio, Urano e Plutone, a significare che, se nel profondo non è contenta della sua affettività, poi usa l’astuzia e l’opportunismo per arrivare dove vuole. Mercurio-figli è in decima casa (le ambizioni realizzate attraverso la prole) è in trigono a Urano e Nettuno, a ribadire la loro idealizzazione ma anche la capacità di sfruttare la prole, ma è opposto a Plutone, a significare oscuri segreti in famiglia.

A ribadire il singolare rapporto con i figli, meglio puntare l’attenzione su quello del suo più famoso, Ronan4. Se Allen credeva fosse figlio suo, dopo la separazione la Farrow ha dichiarato che il ragazzo era il frutto di un ritorno di fiamma con Frank Sinatra, a cui del resto somiglia moltissimo. Visto che è il figlio preferito della Farrow, ha un grande quoziente intellettivo ed è ottimo giornalista pur se parecchio discusso, la Farrow fin dalla prima infanzia ha pensato che sarebbe potuto diventare nientepopodimeno che Presidente degli USA. Il ragazzo però era bassino, e non aveva quindi il phisique du role per diventare primo cittadino americano, così, quando era adolescente, lo fece sottoporre a una dolorosissima operazione per fargli guadagnare qualche centimetro. Spero la storia non sia vera, ma temo lo sia.
Sono prevenuto nei suoi confronti, lo ammetto, ma a mio avviso questi personaggi che usano i figli come vessillo di grande generosità sono pericolosi. Soprattutto se hanno una Luna come la Farrow che indica che la maternità non fa per lei. Nonostante quattordici figli.

Per fortuna di madri così ce n’è poche e l’amore materno è un’altra cosa. L’essenziale è voler bene ai figli, il resto sono dettagli e varianti del caso, tutte valide purché si persegua il bene.
Se il bene esiste, ma spero di sì.

 

Ci vediamo a novembre, con l’amore del padre per il figlio. Perché di modi d’amare ce n’è tanti, lo sappiamo tutti.

 

 

N.d.A. : Alcune delle riflessioni esposte nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo Rotte e approdi - Gruppo di astrologia dialettica morpurghiana6, da me creato e gestito.

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1 https://www.larottadiulisse.it/dizionarioemozioniesentimenti.html
2 Anche se in tutte le altre forme di vita animale, ad esempio gli uccelli, nella prima parte della vita i piccoli vengono nutriti e accaduti dai genitori, quasi sempre dalla madre.
3 https://it.wikipedia.org/wiki/John_Bowlby
4 https://www.ilmessaggero.it/mondo/marito_mammone_porta_madre_viaggio_moglie_lo_lascia_cosa_e_successo-7052167.html
5 https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/mito-mitomane-39-39-new-york-times-39-39-fa-pezzi-ronan-236845.htm
6 https://www.facebook.com/groups/198516613553915/


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ottobre 2023


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