Lezioni di astro-logica – capitolo nono
Io e gli altri – Imporsi o venire a patti? –
La Bilancia e la settima casa
di
Massimo Michelini
Riassunto delle puntate precedenti.
Come abbiamo visto, il succedersi dei segni e delle case ha una progressione logica che si riflette nelle tappe dell’esistenza umana.
Anzi, ce l’ha quasi. Dico quasi perché al quarto e al quinto passaggio della serie, quelli relativi a Cancro e Leone, spetterebbero forse la prima e la seconda posizione per i significati dei segni stessi. Così non è.
Mi lascio andare a ipotesi tutte mie, allora. Pare avere un senso supporre che, oltre alla sequenza circolare, lo Zodiaco abbia altre dimensioni, anche se noi non ce ne rendiamo conto. In fondo se pensiamo a un corpo nello spazio vediamo lui, le sue prospettive (ovvero dove guarda) e le eventuali direzioni. Ha un davanti, un dietro, un di fianco a sinistra, un di fianco a destra, un sopra, un sotto.
Vale a dire, non siamo solo all’interno di un cerchio piatto, siamo in una sfera, come è lo spazio intorno a noi. Le nostre capacità percettive riescono ad afferrare solo parte della realtà, meglio mettersi il cuore in pace. Se Einstein ha dato il via a una rivoluzione scientifica, ribaltando il concetto di spazio e tempo, non oso contraddirlo, mica sono scemo.
Perché all’interno dello Zodiaco ci sia questa non linearità logico-temporale non saprei, ma penso che, come il DNA è infinitamente meno grande di una capocchia di spillo, eppure ci condiziona per tutta la vita, così l’ordine dello Zodiaco che contiene anche il DNA e tutte le manifestazioni dell’umano, anzi dell’intera natura, è fatto così perché è fatto così. E se è così non può essere in altro modo.
Sono superficiale? Certo, ma nessuno ha ancora capito tante cose, inutile vantarsi di sapere cose che non sai. Io seguo le tracce della mia maestra, Lisa Morpurgo, e provo a mettere ordine nei misteri non risolti. Ma quando non so dare una risposta mi fermo, mi sembra imbecille dire sciocchezze giusto per vantarmi di aver trovato una spiegazione. Si tratta di una visione complessa e non so andare oltre.
Magari però riesco a mettere la pulce nell’orecchio ad altri e ci sarà qualcuno che mi aiuterà a ottenere una risposta, o me la darà lui.
Chiusa la lunga e soporifera premessa, passo al noto. Anche perché, a furia di sparare in alto, rischio di perdere i miei sette lettori, se mai ne ho avuti tanti. Partiamo dal semplice, quindi.
Dalla settima casa e dalla Bilancia si manifesta alla grande la dialettica zodiacale, quella di cui parlò per prima Lisa Morpurgo ne Il convitato di pietra1. Ogni settore zodiacale, d’ora in poi, completa la casa e il segno opposto, rappresentando un passo ulteriore della vita. È un andare oltre, ma come è ovvio non si perde mai il segno e la casa opposti, che conserviamo sempre e comunque dentro di noi. Il passato lo abbiamo dentro, e di tanto in tanto – anzi, ogni giorno - torna in superficie e ci condiziona. Siamo così perché abbiamo un certo tipo di storia. Non può esserci il domani senza l’ieri, altrimenti non ci sarebbe futuro come non ci sarebbe stato il passato. Addirittura, non ci sarebbe il tempo. Non può esistere una cosa senza l’altra. Come il giorno e la notte, l’uomo e la donna, la vita e la morte. Un fenomeno, evento, persona o cosa è definito dal fatto che esiste il suo opposto.
Così, se la prima e l’Ariete rappresentano l’Io, chi siamo, l’impulso vitale, come ci percepiamo e come ci presentiamo al mondo, dall’altra la settima casa e la Bilancia indicano come ci rapportiamo agli altri, cosa chiediamo loro, quanto offriamo, instaurando e mantenendo una relazione serena. Avremo poi matrimoni o rapporti umani felici oppure saranno disgraziati o problematici? La fissazione sulla necessità di avere un partner è dentro di noi oppure riusciamo a fare anche senza un compagno? Per di più, anche se non vogliamo legarci, non possiamo non sapere che esistono altre persone. Psicologi e psichiatri sanno che nei primi mesi di vita il neonato non distingue tra sé e il mondo esterno, e crede di essere il centro dell’universo. Nel momento in cui si accorge che c’è pure il prossimo, parte la dialettica prima-settima, Io-Altri.
Ci accorgiamo di essere un individuo unico nel momento in cui capiamo che, fuori da noi, esistono gli altri, diversi da noi e proprio per questo desiderabili. Inoltre, se la simbologia più ricorrente attribuita alla settima è quella di matrimonio, giustamente, nella casa non si può trattare solo di questo.
Aggiungo che, a differenza di altre case, non c’è totale identificazione tra la settima e la Bilancia, che presenta anche manifestazioni differenti.
Perché il segno che ha come simbolo un marchingegno che soppesa i pro e i contro di ogni situazione, e che appare anche nelle aule di tribunale perché lì si giudicano il comportamento e le azioni del prossimo, gli eventuali colpevoli, ha infatti qualcosa in più e di diverso rispetto alla casa che gli corrisponde.
La Bilancia dà anche il senso estetico, la fissa della giustizia, una indecisione cronica prima di effettuare una scelta, anche minima. La settima invece può essere del tutto estranea a queste caratteristiche.
Entrambi i settori zodiacali parlano però della necessità dell’altro. E non sono mica noccioline! Ovviamente questo accade anche a chi nel proprio tema ha questo settore in segni del tutto estranei alla Bilancia. Così abbiamo settime case in Ariete che, nel rapporto con gli altri, danno persone impulsive, incostanti e a volte aggressive, anche se l’ascendente Bilancia spesso riesce a dissimulare per gran parte del tempo questa caratteristica. Oppure in Scorpione, e non ci si diverte se, all’interno della coppia o genericamente nelle relazioni, non ci sono battaglie sotterranee, passioni, tormenti e nuove sfide quotidiane, forse anche perché altrimenti ci si annoierebbe, come tende a fare un placido ascendente Toro. Così, non riuscendo a trovare stimoli in una accettazione di una realtà personale troppo piatta, si cerca un partner che ti complichi l’esistenza. Giusto per non restare in una condizione di eterno letargo.
Indipendentemente dalle varianti, infinite come quelle del comportamento umano, analizziamo i pianeti della Bilancia cosignificante della settima per capire come in linea di massima l’Io entra in relazione con l’altro, per stringere una relazione, si spera duratura. Si parte da Venere che, in questa sede, cerca di usare la bellezza o la piacevolezza dei modi per attirare a sé e mantenere un rapporto. Se l’iniziativa dell’Io parte da Marte in domicilio primario in Ariete, sulla carta l’equilibrio lo si raggiunge con comportamenti piacevoli, propri e altrui, perché l’amore e le relazioni affettive si ottengono appunto con la piacevolezza. Marte lo si dovrebbe utilizzare per emergere, per vincere una gara, per penetrare l’altro in camera da letto ma, se vuoi una storia duratura, devi vestire gli abiti della festa, sorridere e sedurre il partner. Non per nulla nelle feste di matrimonio gli sposi vogliono apparire al meglio delle proprie possibilità estetiche, a volte esagerando per eccesso di finta sciccheria. Nelle cerimonie nuziali si sorride a destra e a manca e si suggella la firma del contratto con il taglio della torta – lo zucchero è un’altra simbologia venusiana – e si brinda con spumante, un mix di Nettuno (illusione e alcool) e Venere (fermentazione degli zuccheri della frutta, Venere). Quindi illudersi per amore consente di guardare con speranza al futuro. Perché se non credessi che le cose possano andare bene col tuo partner non ti sposeresti, è banale affermarlo.
I pugni e gli insulti di Marte vanno riservati al primo litigio.
Nel momento in cui si decide di mettersi in coppia si firma un contratto reale o simbolico destinato a durare nel tempo, grazie all’influsso di Saturno, che limita e modera gli effetti del pianeta opposto, il Sole simbolo dell’Io, che si crede infinito e unico. Il Saturno della Bilancia e della settima pone regole, frena gli eccessi, stila nero su bianco quello che si può o non si può fare all’interno della coppia. Se queste regole non vengono rispettate troppo si finisce davanti a un giudice per sancire la fine dell’accordo. Sempre di Saturno si tratta. Se continuo a parlare di matrimonio, vanno applicate le stesse regole a qualsiasi tipo di relazione. Perché anche all’interno di una amicizia, di un rapporto di vicinato, o anche semplicemente di banale convivenza per un periodo limitato di tempo all’interno dello scompartimento di un treno o su di un autobus valgono le stesse regole.
Saturno impone leggi che ci consentano di convivere senza scannarci o scatenare le guerre puniche. Attenzione, mica dico che tutte le regole siano giuste e destinate a durare nell’eternità. Se si dà un’occhiata alle leggi del passato o anche solo ai comportamenti ritenuti leciti o illeciti di dieci, venti o cento anni fa, non puoi non constatare che si tratta di principi assurdi ai giorni nostri. Di certo al momento noi – noi intesi come collettività - stiamo rispettando comportamenti che nell’arco di qualche decennio potrà risultare altrettanto assurdo, col senno del poi. Ma al momento la regola è quella e, consciamente o inconsciamente, la rispetti.
Se non lo fai, vieni escluso dalla comunità o quanto meno il tuo comportamento viene stigmatizzato, come vuole X-Eris in domicilio base in Bilancia. Per chi non ha assimilato ancora le simbologie di Eris invito a rileggere i miei articoli sull’ultimo pianeta noto del sistema solare2. Lo stringere un patto, anche solo di buon vicinato, ti fa in qualche modo sentire incluso. Ti senti protetto e non scateni la guerra, salvo che l’armonia iniziale, quella che ha fatto siglare un accordo con tanto di regole, sia andato a quel paese.
Già, va detto che per far sì che una relazione duri devi adattarti, come vuole il Nettuno esaltato per trasparenza in Bilancia e nella settima. Gli amori, i matrimoni, le relazioni di qualsiasi tipo hanno bisogno infatti di trasformarsi, di adattarsi, di non lasciare le cose eternamente come erano all’inizio. Ricordo che l’inizio è legato all’Ariete, segno opposto alla Bilancia.
Quindi se l’Io vuole amare – non dando a questo significato un semplice significato sessuale3, ma uno più ampio – deve riconoscere i diritti e le necessità dell’altro, tenerne conto, adattarsi, mediare tra quello che vuole in prima persona e quanto desidera la controparte4. Certo, conosciamo tutti la realtà delle relazioni e, se ci guardiamo intorno vediamo cosa succede all’atto pratico in tanti casi. Eppure, lo schema ideale sarebbe questo.
Chi conosce anche solo un po’ di astrologia sa che non esiste un tema natale ideale, non può esserci quindi una vita in cui tutto fili alla perfezione. Perché in quella casa può capitare un segno “sbagliato”, oppure un pianeta “sbagliato”, oppure ancora un pianeta nel posto giusto che però riceve aspetti negativi pesanti. Così, se sulla carta le cose dovrebbero andare in un certo modo, poi la realtà dice altro. Perché sbagli la scelta del partner o, se lo trovi giusto, poi non sai come comportarti per conservare il suo affetto, oppure sei sfortunato e basta, succede anche questo.
O ancora diventi celebre perché metti in scena le tue difficoltà relazionali e fai ridere gli altri grazie ai tuoi difetti, manie, eccessi comportamentali. Prendiamo una delle coppie più famose della televisione italiana degli anni passati, entrata nei proverbi e nei modi di dire tanto era rappresentativo di un certo modo di essere e di fare.
Sto parlando di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.
“Che noia, che barba, che barba, che noia…” era la battuta conclusiva pronunciata da Sandra Mondaini negli sketch girati in camera da letto col marito Raimondo Vianello, con cui rimase sposata per la bellezza di quarantotto anni. I due simpatici attori ebbero un rapporto talmente intenso che morirono a distanza di pochi mesi di distanza, come se non potessero vivere l’una senza l’altro. Se tra di loro c’erano forti similitudini caratteriali (per entrambi, Sole in un segno di Terra in sesta casa, ascendente in un segno marziano, Saturno in decima casa) c’era anche un forte bisogno di stare in coppia. Per capire come stavano all’interno di questa unione stabile e certificato analizziamo la loro settima casa. Per Vianello troviamo Mercurio e Venere in Gemelli, in gran parte positivi. Di sicuro più che affetto nella coppia cercava il divertimento, e l’ha ottenuto. Anche se, con quella Luna in decima congiunta a Saturno voleva una donna dominante, e l’ha trovata. Lei, la bisbetica Sandra che sempre recrimina senza ottenere attenzione, anzi al contrario riceve sfottò, ha un Marte in Bilancia in settima, a ribadire le continue rivendicazioni all’interno del matrimonio. Il pianeta però è totalmente leso, quasi come se non sapesse o potesse cambiare anche solo un’unghia del suo comportamento. Così restava in camera da letto a brontolare, senza ottenere nulla in cambio salvo le battute al vetriolo.
Certo si amavano, perché l’amore ha infinite sfumature.
Il loro era solo uno dei tanti modi di stare insieme e, parafrasando Tolstoj, mi viene da dire che se le coppie felici – non troppe, ad essere sinceri, o almeno constato che le unioni armoniose non sbandierano in giro il loro stare bene – si somigliano tutte, ogni coppia infelice lo è a modo suo. Non sto qui a elencare le varie possibilità, mi accontento di aver fornito spunti per riflettere sul perché si cerca l’altro, e perché si vuole una relazione stabile.
Queste sono solo suggestioni, non riflessioni definitive. Una traccia per capire sempre meglio il senso del nostro vivere, vi pare poco? Se vi sembrano solo speculazioni intellettuali, ribatto che capire è sempre il primo passo per andare oltre, e qualsiasi tipo di terapia parte da questo. Credo che l’astrologia debba andare in questa direzione, se vuole davvero essere utile. Bene, esaurito l’argomento, la prossima tappa ci sarà il mese prossimo, a luglio. Ci addentreremo in un territorio oscuro, che ha a che fare con la morte, le complicazioni, il distacco dall’habitat. Ossia parleremo della ottava casa e dello Scorpione. Consigliabile portare con sé una torcia per cercare di vedere nell’oscurità.
N.d.A. : Alcune delle riflessioni esposte nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo Rotte e approdi - Gruppo di astrologia
dialettica morpurghiana5, da me creato e gestito.
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Per informazioni: massimomichelini1@virgilio.it o edizionigagliano@gmail.com
1 Il convitato di pietra, Milano, 1979
2
https://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/X_eris.html, ma anche
https://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/x_eris_ariete.html
https://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/X-Eris_case.html
https://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/x_eris-sole.html
https://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/x_eris-luna-m-v.html
https://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/x_eris-marte-g-s.html
https://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/x_eris-urano-n-p.html
https://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/x_eris_transiti.html
3 Anche se l’eros è una delle gioie della vita.
4 Tanto per usare il linguaggio tipico della giustizia, simboleggiata dalla Bilancia.
5 https://www.facebook.com/groups/198516613553915/
massimomichelini1@virgilio1.it
giugno 2022