LA ROTTA DI ULISSE

 


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Lezioni di astro-logica – capitolo quinto

La vita è un palcoscenico! - Il puer ludens

di Massimo Michelini


Riassunto delle puntate precedenti!

Secondo quanto afferma l’uso corretto della logica in astrologia1, ossia esercitando l’astro-logica, pare appurato che, nel momento in cui nasciamo, l’impulso vitale è affermare noi stessi e, in un secondo momento, garantirci cibo, possesso e affetto che ci facciano sentire sicuri. Quindi siamo nati, ci siamo nutriti e cerchiamo di avere poi anche il cibo per il futuro.
Già, ma poi che succede? Deve accadere qualcosa di preciso e chiaro, perché ogni passaggio seguente ha un senso e determina una caratteristica della vita umana. Vediamolo, allora. Seguendo l’ordine di successione dei segni e delle case, ci troviamo nel terreno dei Gemelli e della terza casa cosignificante. Per capire entrambi, bisogna scendere nel dettaglio, e analizzare i pianeti che ne costituiscono l’ossatura e la loro combinazione e ordine, ossia Mercurio, Plutone, Y e Urano (per trasparenza secondo la teoria degli Zodiaci B).  Presenza planetaria che implica per la legge degli opposti una carenza dei pianeti complementari, ossia Giove, X-Eris, Nettuno e la Luna.
Se analizziamo poi la sequenza degli elementi, dopo il Fuoco della prima casa e la Terra della seconda, arriva il primo segno d’Aria. Appare quindi evidente che col terzo step si entra nel terreno della comunicazione, della relazione con gli altri, degli spostamenti e dell’apprendimento. Si respira e ci si muove nel circostante, giusto per semplificare.
Per fare cosa? Non basta solo essere (la prima), possedere e godere (la seconda), ora bisogna conoscere gente, apprendere informazioni, imparare a spostarsi, partendo da quello che si ha vicino. Se lo si fa, vuol dire che questo deve essere.
Se a qualcuno imparare e comunicare può sembrare un optional non essenziale, in realtà questo tipo di funzione all’interno del cerchio zodiacale ha un senso preciso, indispensabile al funzionamento del tutto.
Quindi, dopo essere nato ed essersi nutrito ed aver ottenuto certezze, ogni essere umano ha la necessità di capire cosa gli succede intorno, impadronendosi di quante più notizie (Mercurio), imitando il comportamento e la mentalità dei coetanei, dei parenti e dei vicini (la terza casa), per orientarsi e integrarsi (Y) nel mondo circostante. Siamo dalle parti dei neuroni specchio2, tanto per intenderci. Ma perché accade? L’essere umano è fragile se resta isolato, non solo affettivamente, e deve trovare suoi simili (Y) con cui comunicare e costruire una rete sociale. Come ogni creatura, preferisce vivere in branco e, per farlo, deve adeguarsi per non essere emarginato o escluso. Deve fare rete, come si direbbe oggi. Guarda caso la casa della solitudine, la dodicesima, è al quadrato della terza. Casa che però è in rapporto negativo pure con un’altra location dove sono ospitati quasi tutti i pianeti che la strutturano, ossia Y, Urano e Mercurio. Sto parlando della sesta. Faccio spoiler, anticipando che capita la stessa identica situazione con due segni e case regolate da Giove e Nettuno, ossia Sagittario e Pesci, come pure le loro case corrispondenti, nona e dodicesima. Non basta infatti solo la differenza di elemento per sancire la difficoltà a interagire con serenità3. Anzi lo Zodiaco prevede in qualche modo una guerra tra simili, che però hanno una funzione diversa.

Basta, sto esagerando con la teoria. Lascio da parte le questioni troppo complesse per non disperdermi in un soliloquio che capirei solo io e pochi altri. Torniamo invece ad occuparci del terzo step del percorso umano, ossia del periodo della vita, l’adolescenza, in cui definirei ogni persona in fase di sviluppo come “puer ludens” come avrebbero detto i latini, il ragazzino che gioca. Ragazzino che guarda caso è rappresentato da Mercurio, mentre il gioco è proprio una delle funzioni di Plutone. Non per nulla Plutone rappresenta anche la recitazione, e lo sa bene chi ha una infarinatura di inglese, lingua in cui “to play” ha appunto il doppio significato di giocare e recitare.
Ma perché si recita? Facciamo un passo indietro.
I Gemelli e la terza casa sono il primo segno e casa che parlano di apprendimento. Il segno governa l’udito, organo di senso che consente di immagazzinare notizie e informazioni, quelle indispensabili per formarti intellettualmente e orientarti nel mondo circostante. Ponendo le basi per la tua futura vita sociale, che andrà coltivata di solito per tutto l’arco della vita attiva.
Per quanto però siano svegli i Gemelli e possa essere curiosa la prima casa, le notizie apprese nella prima parte della vita vengono poi in media ritenute definitive e immutabili da tutti quanti, perché al segno manca il Nettuno che sta di casa dall’altra parte, in Sagittario. C’è quindi una sorta di fissazione (Y), almeno per un arco di tempo limitato (Mercurio) fino a quando non si troverà un nuovo modello di riferimento, da adottare e promuovere (grazie alla pubblicità simbolizzata astrologicamente da Plutone) per apparire al centro del palco sociale, fino alla tappa successiva.
Quando un bambino gioca ripete all’infinito (Y) gli stessi schemi (Y), si tratti di scendere dallo scivolo, di girare in tondo su una giostra, di impegnarsi in un torneo dei quattro cantoni o ai giochi da tavola, come pure a quelli di carte. Il ripetere è dapprima divertente e stimolante, poi in qualche modo diventa ossessivo o soffocante. Ma prefigura quello che succederà in seguito per ogni manifestazione della vita, dove ci sarà un tempo per il lavoro, con gli spostamenti per andare e tornare da casa, il tempo del riposo, del divertimento e di tutte quante le altre cose. Non dimentichiamo che il tempo è legato a Mercurio (tempo rapido) e a Y (il tempo lento). Sia per il gioco sia per le altre manifestazioni si impiegano regole, come pure si stabilisce la durata massima da impiegare per ogni mossa. Vedi la piccola clessidra impiegata in molti giochi da tavolo.
Altra manifestazione tipica della casa sono le novità (Mercurio) di moda. Ogni fenomeno ha infatti il suo tempo e stagione e, quando hai ripetuto troppo le stesse cose, devi trovare qualcosa che risvegli la tua attenzione e curiosità (sempre Mercurio). Se poi arrivi primo a utilizzare una certa cosa, acquisti prestigio (Plutone) presso i tuoi simili (Y).
Osservando il bambino nei primi anni di vita, ci accorgiamo che, dopo aver soddisfatto l’esigenza primaria di nutrirsi, il piccino si guarda intorno, imita chi gli sta vicino, apprende come ci si comporta relazionandosi con chi lo circonda, sentendosi così incluso o escluso se trova sintonia oppure no. Plutone punta sull’affermazione di sé, tramite la creazione di un personaggio. Facciamo mente locale e torniamo alla nostra infanzia e adolescenza, quando qualcuno tra i coetanei, per fare da capo del branco o almeno ottenere il plauso dei simili, vantava imprese mirabolanti, sessuali o umane. Faceva il fenomeno4 , come si dice, per acquistare una propria individualità.
Il Plutone in domicilio in Ariete e prima casa riesce a trovare una manifestazione anche più chiara in Gemelli e terza casa, dove il pianeta è esaltato. Così l’adolescente che spera di venire approvato attraverso un ruolo preciso (Plutone) assume nell’ambito della terza una propria identità5 (Y), ossia fissa quella parte.  Se analizziamo l’etimologia della parola scopriamo che identità deriva dal termine greco che indica medesimo, ossia simile. Simile a chi? Agli altri. Anche se crediamo il contrario, ci identifichiamo in una parte sociale che non ci consente di distinguerci, anzi ci classifica e ci contiene in una fossilizzazione sociale, fatta di gerarchie, ruoli e nomi precisi (Y). Non possiamo essere troppo strani, al massimo possiamo eseguire al meglio quello che gli altri già conoscono, almeno in parte. Quando si apprende un concetto si riesce a farlo solo se lo apparenti e lo rapporti a qualcosa di noto. Se è del tutto estraneo al contesto noto non riesci a capirlo, devi assimilarlo un po’ alla volta, se riesci a farlo. Del resto, Y è il pianeta opposto a Nettuno che, al contrario, impedisce di confinarsi in un ruolo preciso e noto. Il confine è di Y, l’infinito e il mutevole appartengono a Nettuno.
Plutone e il puer ludens6 pubblicizzano le proprie imprese, vere o più spesso inventate, e tentano di calcare il ruolo di eroe secondo gli stereotipi tipici del gruppo, spesso con sfumature malavitose o quasi. Pensiamo alle recenti e pubblicizzate imprese delle baby gang. Oppure ai ricorrenti stupri di gruppo tra adolescenti. Se nel primo caso Plutone impersona il ruolo di teppista a capo di un gruppo di persone che seguono un codice di comportamento omertoso, quindi è soggetto a una qualche forma di mafia, nel secondo ci si tuffa in pieno nel bisogno di affermarsi tramite il sesso. Ma non lo si fa nel rapporto a due, il maschio insicuro cerca suoi simili con cui commentare e gestire le proprie sciagurate e criminali imprese.
Se questo comportamento maschile è riprovevole, non dimentichiamo però che succede qualcosa di analogo anche con le ragazze, anche se non riguarda la sessualità. Negli ultimi anni la cronaca riporta casi di vere e proprie bulle al femminile, che pestano a sangue o vessano le coetanee. Ma anche prima di queste mode violente le fanciulle in branco erano capaci di grandi crudeltà psicologiche. Escludevano ed emarginavano infatti qualche loro coetanea sgradita per i motivi più vari, con insensibilità spesso disumana. Intendiamoci, sto impiegando esempi estremi per far capire qual è il pensiero retrostante. Nella maggior parte dei casi si hanno manifestazioni molto più innocue, anche divertenti e simpatiche. Perché una delle caratteristiche della casa e del segno è appunto cercare di ridere e far ridere, ottenendo così consenso. Magari criticando il prossimo per comportamenti scorretti. Mercurio è criticone e trova il pelo nell’uovo, ma dona pure al senso dell’umorismo. Per far ridere poi devi avere tante informazioni (Mercurio) e un buon ritmo (Mercurio e Y). Se vuoi essere un bravo comico e tenere desta l’attenzione (sempre Mercurio) degli spettatori devi avere i tempi giusti. Altrimenti non si ride e ci si annoia (uno dei peccati più gravi per Mercurio).
Nel gruppo quindi vieni incluso se rispetti regole, gerarchie e tipi di comportamento (Y), o vieni escluso se sei diverso, atipico o poco simpatico a chi comanda (Nettuno). Anche superata l’adolescenza, si viene accettati o emarginati quando rispondi a determinate caratteristiche o fai parte dello stesso gruppo di persone. Si tratti di colleghi di lavoro, di vicini di casa, di simpatizzanti per la stessa squadra di calcio. Devi comunque avere qualcosa in comune per instaurare una relazione duratura, è ovvio. L’essere umano in veste sociale ha bisogno di questo.
Queste sono le prime modalità di relazione tipiche dei Gemelli e della terza casa, che di certo possono manifestarsi in centomila altri modi, che non mi sono venuti in mente mentre scrivo. Dovete scusarmi, nel mio tema natale ho Nettuno in terza casa e tendo a divagare, a cercare altri punti di vista, a non fissarmi mai troppo su quello che già so, perché cerco altro e oltre (sempre Nettuno). Anziché certezze dissemino dubbi, spero capaci di suggerire nuove prospettive, che non so dove porteranno. Non voglio nemmeno saperlo, mi annoierebbe.
Già, ma dopo tutto questo sfoggio di logica, come posso applicare queste riflessioni all’analisi della vita di chi mi circonda. Prendiamo allora alcuni casi celeberrimi di persone sempre al centro della cronaca. Partiamo dalla regina dei social, Chiara Ferragni.  
Appartengo a una generazione giurassica e quando vennero alla ribalta le figure degli influencer, non riuscivo a capire quali meriti potessero avere questi personaggi, il cui pregio principale pare essere esibire vestiti firmati e costosissimi, mostrati in anteprima. Tra le prime e di successo planetario c’è ovviamente Chiara Ferragni, Toro ascendente Capricorno, quindi ben attenta ai risvolti materiali dell’esistenza. La metà dei Ferragnez possiede una triplice congiunzione Giove-Eris-Venere in Ariete (segno di Plutone) e terza casa (altra casa di Plutone). Quindi le viene spontaneo arrivare prima nel campo della bellezza (Venere) da mostrare (Giove) nel campo dell’abbigliamento (Marte in Gemelli e sesta casa). Inoltre nel suo tema Sole e Mercurio sono opposti a Plutone in decima, tensione tipica di chi non sarà mai soddisfatta di quello che fa, nonostante abbia già ottenuto tanto. Un Plutone in decima è sempre mostruosamente ambizioso, e all’interno di un tema già parecchio plutoniano ribadisce il bisogno di apparire, e la possibilità di riuscirci.
Passiamo ad altro. Chi di battute ferisce, di battute può pure perire. Pare essere questa la sorte riservata al premier inglese Boris Johnson, attualmente al centro di un grosso scandalo per aver partecipato a una festa a Downing Street in pieno lockdown. Proprio mentre la mia adorata Queen Elizabeth II rispettava le più strette regole di sicurezze il giorno del funerale del suo amatissimo consorte, il principe Filippo.
Boris Johnson è un Gemelli con quattro pianeti nel segno, ma tre sono in nona casa, ossia nella posizione opposta per cosignificanza a quella dove sarebbe meglio fossero. Quindi a volte la furbizia si trasforma in coglioneria, specialmente se i transiti vanno in questa direzione. Al momento dello scoppio dello scandalo, Giove in Pesci quadrava Marte in ottava, svelando gli altarini, mentre Nettuno quadrava Mercurio. Vale a dire il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Bye Bye Boris, salvo improbabili miracoli.
Lo stesso dicasi per l’asso di superbia Novax Djokovic che, da negazionista convinto, ha pensato di poter fare come il Marchese del Grillo impersonato a suo tempo da Alberto Sordi, che affermava “Ma io so’ io e voi non siete un cazzo!7” Peccato che le autorità australiane abbiano visto la questione in altro modo e lo abbiano rispedito a casa, dopo un tira e molla di qualche giorno. Consentendo così a un altro Gemelli infinitamente meno superbo, Rafa Nadal, di entrare nella storia vincendo il ventunesimo slam, risultato mai raggiunto da nessuno. Risultato oltretutto ottenuto dopo un serio problema al piede che aveva fatto ipotizzare per il tennista spagnolo il ritiro definitivo dall’attività agonistica, e raggiunto dopo cinque ore e mezza di partita, e dopo aver perso in modo netto i primi due set. Si è guadagnata la vittoria, nulla da eccepire.
Non dimentichiamo infine che i Gemelli e la terza casa sono un terreno di regole e, se non le rispetti, vieni spedito in castigo, o perdi la faccia. Per la cronaca, quando ha avuto questa alzata di ingegno, Djokovic aveva Giove quadrato al Sole. Se avesse consultato un astrologo serio non gli sarebbe capitato tutto questo.


N.d.A. : Alcune delle riflessioni esposte nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo Rotte e approdi - Gruppo di astrologia dialettica morpurghiana8, da me creato e gestito.



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Per informazioni: massimomichelini1@virgilio.it o edizionigagliano@gmail.com


 

 

1https://www.larottadiulisse.it/lez.astro_logica/homo-masculus.html e https://www.larottadiulisse.it/lez.astro_logica/feminanutriens.html
2 https://it.wikipedia.org/wiki/Neuroni_specchio
3 Per chi ha dimestichezza con la struttura dello Zodiaco non si tratta di una stranezza. Vediamo infatti il Marte dell’Ariete cozzare contro il Marte del Capricorno (pur essendo entrambi ospitati in segni privilegiati del pianeta), come pure la Venere della Bilancia “litigare” con  quella del Cancro, il Saturno Capricorno fare a pugni con quello della Bilancia, eccetera.
4 Vedi la voce della Treccani on line per chiarezza sull’argomento. https://www.treccani.it/vocabolario/fenomeno/
5
https://www.treccani.it/vocabolario/identita/
6
Attenzione! Al di là del fatto che questo atteggiamento si manifesta più durante l’adolescenza non scompare mai del tutto nel comportamento umano, anche tra centenari o giù di lì.
7
La battuta tratta dal film di Sordi è stata citata a ragione da Adriano Panatta mentre era in corso il caso.
8
https://www.facebook.com/groups/198516613553915/

 

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febbraio 2022


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