Giugno
di Laura Nicoli
Siamo entrati nel vivo della primavera che diventerà estate. Affidiamoci, anche questo mese, all’energia del sole per nutrire e rigenerare il nostro corpo dal profondo. È il momento dell’anno in cui accusiamo frequentemente gastriti, difficoltà digestive, stanchezza… e il sistema nervoso neurovegetativo è “chiamato in causa” come non mai. Ma è anche l’ultimo “frammento” dei dodici mesi in cui le piante contengono il maggior numero di alcaloidi e sono particolarmente attive dal punto di vista terapeutico. Dunque, giugno è il mese del risveglio.
Se fino a maggio la natura ha creato le nuove forme della vita, a giugno l’energia vitale del sole esplode in tutto l’organismo. Si rigenera il nostro tessuto connettivo che, distribuito in tutto il corpo, è il luogo in cui si formano incessantemente le cellule del sangue, le ossa, il tessuto adiposo, eccetera. Se in primavera siamo rinati, a giugno scopriamo il calore della vita. Sì, ma si tratta ancora di un calore temperato e per questo vanno evitati tutti gli alimenti che creano eccessi di fuoco.
La natura, ormai fecondata, si concede una pausa nello splendore dell’esplosione primaverile. Lo slancio creativo si concentra nella scoperta compiaciuta e narcisistica dell’Io che prende forma nei frutti acerbi. Il contatto con la realtà circostante stimola una curiosità intelligente e critica. È l’adolescenza del mondo nuovo, intellettualmente inquieta, ma fisicamente legata all’ambiente natale. Siamo in analogia con l’adolescenza, disimpegno dalle responsabilità e dunque spensieratezza con atteggiamento curioso nei confronti della vita con sfumature di leggerezza ed incoscienza.
I Gemelli, cui uno dei pianeti governatori è Mercurio, chiudono la primavera. Sono il terzo segno dello zodiaco che, secondo il calendario astrologico, si leva poco prima del Sole dalla seconda metà di maggio al solstizio estivo. Lo si può vedere perfettamente nel cielo notturno da dicembre a marzo sopra Orione.
Nell’iconografia sumera era chiamata Triade di Stelle, poiché la si rappresentava come una falce di luna supina tra due astri, quelli che noi chiamiamo Castore e Polluce.
I Gemelli erano visti all’inizio come mostri con due teste leonine; in Grecia erano stati trasformati nei Dioscuri, Castore e Polluce, raffigurati da due colonne riunite da una sbarra trasversale.
I Gemelli sono un segno d’aria pura. L’Aria è dispersione, energia fluida, versatilità, curiosità, nervosismo, temperamento sanguigno. La sua caratteristica è filtrare, depurare, far circolare. «Io comunico, io mi muovo» è il loro motto. Il divertimento, che consente un recupero delle energie psichiche, e il senso dell’umorismo che alleggerisce le tensioni è il loro “pane”. Hanno un bisogno spasmodico di vivere nell’immediato sfruttandolo al massimo. La respirazione, che corrisponde al segno, è la più indispensabile delle funzioni fisiologiche. Lo zodiaco ha semplificato al massimo la funzione respiratoria, in modo da avere il campo libero per agire sulla mente con proposte diverse da quelle della sua sopravvivenza.
La struttura portante cui si aggancia la lucidità gemellare è l’attenzione, figlia naturale del timpano-udito. L’orecchio deve ricostruire i messaggi che gli giungono dall’esterno collegando una parola all’altra e dando a ciascuna un suo valore. I Gemelli estendono tale processo a tutti i sensi, privilegiando l’orecchio. Le orecchie permettono di far entrare i suoni esterni, di ascoltare, di lasciar passare le informazioni.
Il padiglione auricolare ha, nel suo insieme, una forma femminea e risponde a una legge più passiva dell’occhio. Rimane sempre aperto, anche di notte, che rappresenta la metà femminile della giornata. L’orecchio non si può staccare e per questo è sempre informato più dettagliatamente di quello che accade. Anche quando ci mettiamo a letto, e posiamo un orecchio sul guanciale, l’altro rimane all’erta.
La vita è ritmo, ha affermato Rudolf Steiner, e poiché anche il tempo scorre ritmicamente, esso è strettamente vincolato alla nostra vita. Con gli occhi noi vediamo la superficie del mondo, i fenomeni; con l’orecchio, però, ascoltiamo in profondità, fino a raggiungere le radici della nostra esistenza. Utilizziamo le orecchie in modo diverso e certamente più profondo dell’occhio.
Senza l’udito perdiamo la possibilità di vibrare e, di conseguenza, sentire insieme al mondo. Da questa limitazione derivano i disturbi psichici che possono arrivare fino alla depressione. La sordità tende a coincidere con l’insensibilità. Se veniamo privati dell’udito, ci ritroviamo a vivere in un mondo senza suoni ed abbiamo la sensazione di essere respinti, emarginati, cosa molto difficile da sopportare. L’indebolimento dell’udito ci suggerisce di smettere di ascoltare ciò che proviene dall’esterno e di non continuare ad aspettare che le risposte vengano da fuori, bisogna ascoltare la voce interiore che ci viene indicata dalla malattia. Bisogna trovare il ritmo interiore.
Il pianeta più vicino al Sole, Mercurio signore dei Gemelli, porta il nome del messaggero alato degli dei della mitologia degli antichi romani. Il nome a questo pianeta è stato sicuramente suggerito dal suo rapido movimento: impiega, infatti, 88 giorni a compiere una rivoluzione completa intorno al Sole.
Presso i greci era identificato come per gli antichi romani. Nelle leggende nordiche è chiamato Odino o anche Wodan, ambedue appellativi del padre degli dei. Una caratteristica di questo pianeta è quella di essere molto elusivo. La vicinanza al Sole unita alle sue piccole dimensioni lo rendono difficile da scorgere, perché Mercurio appare basso sull’orizzonte, poco dopo il tramonto del Sole ad ovest o poco prima del suo sorgere ad est. Ad occhio nudo appare come una stella di tonalità giallo-arancio, mostrando anche un po’ di tremolio.
La simbologia di Mercurio, il messaggero degli dei, è ricchissima. Antico dio del commercio, del benessere e della mercatura. Come messaggero degli dei, Mercurio, per i Greci Ermes psicopompo-conduttore di anime, tiene in mano la “verga dell’araldo” detta caduceo. Le scarpe alate ed il copricapo provvisto di ali rimandano alla sua velocità. È la figura che simboleggia il felice viaggio dei trapassati nell’aldilà. Inoltre era considerato l’inventore della lira (cetra).
Con lui è il tempo che scorre rapido, la velocità, l'attenzione, la comunicazione, la funzione uditiva. Omero di Mercurio diceva: «Simile al vento fresco dell'Aurora, l’abile e pratico Hermes attraversa con passo leggero e camminata obliqua il vestibolo della dimora degli Immortali».
Questo pianeta, che astronomicamente è il più vicino al sole, astrologicamente occupa la sede più vicina all’Io nelle sue due manifestazioni: attiva e sensibile. Esso corrisponde, infatti, ai primi contatti dell’Io col mondo esterno, cioè l’inizio di un’attività cerebrale.
Uscendo dalla nebbia dei primi giorni di vita, il neonato comincia a percepire immagini, forme, suoni, colori. Nei limiti, sia pure strettissimi delle sue possibilità, osserva, registra e reagisce di conseguenza.
Se il Sole corrisponde alla maturità e la Luna all’infanzia, Mercurio corrisponde all’adolescenza con la sua irriverenza. I punti deboli dei Gemelli e di Mercurio sono i polmoni e i bronchi, l’orecchio interno e le braccia. Mercurio regola l’udito, la capacità a recepire e a capire comunicando il proprio pensiero. Corrisponde ai timpani e alle orecchie, ai polsi, ai bronchi, al sistema nervoso.
In questo momento dell’anno il sistema nervoso è particolarmente sollecitato. Il sistema nervoso è il sistema di base che governa lo scambio di informazioni ed i collegamenti del corpo. Poiché la comunicazione è il compito centrale del sistema nervoso, dietro i problemi di nervi si celano sempre problemi di comunicazione: chi si sente coi nervi a pezzi o a fior di pelle, ha una comunicazione compromessa.
Primo pianeta del cerchio esterno dello zodiaco, Y è il Signore delle origini. Ha il domicilio base nei Gemelli, dove il tempo si dilata nella felicità della natura. Anatomicamente corrisponde ai polmoni.
La respirazione è un fatto ritmico che si compone di due fasi: l’inspirazione e l’espirazione. Il respiro è ritmo, ed il ritmo è la base di tutto ciò che vive. Possiamo anche sostituire i due poli della respirazione coi concetti di tensione e distensione. Questo rapporto: inspirazione-tensione, espirazione-distensione si mostra chiaramente quando sospiriamo. C’è un sospiro che introduce aria e porta alla tensione ed uno che emette aria e che porta alla distensione. Come attraverso l’inspirazione l’ossigeno contenuto nell’aria ai globuli rossi, mentre nell’espirazione ci liberiamo di anidride carbonica.
L’aria che respiriamo ci collega tra di noi, che lo vogliamo oppure no. Il respiro ha, quindi, a che fare col “contatto” e con la “relazione”. La proverbiale fame d’aria che ci assale specialmente in ambienti stretti e sovraffollati, è fame di libertà e di spazio libero.
Il rifiuto di prendere contatto con qualcuno attraverso il respiro si manifesta, per esempio, in uno spasmo respiratorio, come è il caso dell’asma.
Ritmo nel senso di “sia-sia” (legge degli opposti)
Tensione-distensione
Prendere-dare
Contatto-repulsione
Libertà-limitazione
Respirazione-assimilazione della vita: nel caso di malattie che abbiano a che fare con la respirazione, ci si dovrebbero porre queste domande:
-
che cosa mi impedisce il respiro?
-
Che cosa non voglio accettare?
-
Che cosa non voglio dare?
-
Con che cosa non voglio entrare in contatto?
-
Ho paura di fare un passo verso una nuova libertà?
Giugno porta con sé l’energia del passaggio dalla primavera all’estate. Portiamo dentro la nostra vasca la forza dei suoi raggi, arricchendo l’acqua del bagno con quelle erbe che in questa stagione vivono il loro miglior momento, le labiate: melissa, lavanda, timo, rosmarino, menta…
Il grande principio maschile ha la sua esaltazione nei Gemelli. La vita, sia animale che vegetale, nasce dal seme che la feconda e l’impulso a procreare, a dirigere il seme verso la sua meta. È un istinto insopprimibile che accanitamente supera ogni difficoltà. Plutone rappresenta questo seme e la forza che lo guida. Anatomicamente corrisponde ai testicoli, ricettacolo del seme, riserva di possibilità fecondatrici della natura e del singolo e, per estensione, simboleggia la capacità di realizzare, di concretare positivamente le risorse di creatività che ognuno ha in sé. Opera a un livello profondo poco appariscente, regolando quelle forze segrete, ormai antichissime, che spingono una creatura vivente ad inserirsi nell’esistenza con un atto creativo. Quindi, è signore di quella soddisfazione o insoddisfazione di sé che sta alla base dell’equilibrio individuale. Come coadiuvante nell’ipertrofia prostatica e la tendenza all’enuresi è possibile usare il cipresso per applicazioni a livello addominale, nella zona sovrapubica con un lieve massaggio
Come in natura, anche noi stiamo maturando, anche dentro di noi si sta attivando il sole di giugno. Siamo nel periodo in cui la natura sta “lievitando” e questa forza maturativa va appoggiata con le sostanze adatte. Shia Chen, il grande medico cinese, riteneva a questo proposito che giugno fosse il mese delle diete e dei profumi, ad indicare che è la leggerezza l’ingrediente principale per favorire dentro di noi l’estate che arriva. I cibi giusti e l’aromaterapia sono importantissimi, non solo per arrivare con una linea perfetta alle vacanze, ma anche per allontanare le tossine del sangue e rafforzare il nostro terreno biologico per tutto l’anno.
I profumi intervengono in ogni istante nella nostra vita a plasmare la chimica del nostro cervello e, quindi, dell’intero organismo. Ma è soprattutto in questo mese che l’energia da essi stimolata nei centri cerebrali può essere portata dai nervi e dagli ormoni in tutto il corpo, favorendo la rigenerazione dei tessuti e degli organi ed il potenziamento e la modulazione ottimale del metabolismo. Non lasciamoci, dunque, scappare questa grande occasione per preparaci, con l’utilizzo dei profumi giusti, ad un’estate di vero benessere.
Secondo la medicina spagirica, non deve mancare per tutto giugno il bagno ai fiori di tiglio, per avere un effetto profondamente rilassante, allontanando ansia ed insonnia. Si prende una pentola grande, la si riempie d’acqua sino a tre quarti e si aggiungono due manciate di fiori di tiglio secchi. Si fa bollire per 4-5 minuti. Si spegne e si versa tutto il contenuto nell’acqua calda della vasca da bagno. Ci si immerge per 15 minuti. A questo punto si aggiungono 10 gocce di olio essenziale di tiglio. Conviene anche annusare a occhi socchiusi per 5-6 minuti, mentre si è immersi nella vasca da bagno, il profumo proveniente dalla boccettina. Successivamente si aggiunge nella vasca qualche goccia di olio essenziale di gelsomino, che verrà annusato per altri 3-4 minuti. Per levare lo stress dalla pelle, utilizziamo la stessa acqua per un pediluvio, vero toccasana per chi lavora a lungo stando in piedi.
In caso di grande sensibilità ai raffreddamenti o in presenza di diatesi essudative, l’intenso aroma pepato e riscaldante del timo è la soluzione giusta per riequilibrare la nostra fonte di calore interno. Utilizziamolo con precauzione in caso di problemi alla tiroide per non stimolare esageratamente il metabolismo. Sei gocce di olio essenziale di timo nella vasca da bagno e rimanerci per 10-15 minuti.
La polvere di Croco, meglio conosciuta come zafferano, è l’oro vegetale per eccellenza. Incarna la potenza rigeneratrice del sole in cui si appresta a raggiungere il punto più alto all’orizzonte, prima di entrare nella fase decrescente. Combatte l’anemia e tonifica milza, cuore e fegato. È particolarmente efficace nelle amenorree e dismenorree dolorose.
Questo mese, per aiutare la circolazione del sangue messa a dura prova dalle alte temperature, diffondiamo nell’aria di casa il profumo dello zafferano. Attraverso l’olfatto, l’aria inalata contenente le molecole volatili, raggiungerà le fibre nervose dei neuroni olfattivi. Vaporizzato nell’ambiente, questo aroma svolge azione antibatterica ed antisettica. E protegge la casa dall’arrivo di insetti, in particolare mosche e scarafaggi.
Più di una ricerca indica che giugno è il mese della “distonia neurovegetativa”, cioè di quei disturbi che colpiscono tutti gli organi interni del corpo e non hanno una vera e propria spiegazione organica. Il fatto che vengano coinvolti più organi sta ad indicare che è interessato tutto il sistema nervoso neurovegetativo, quella parte del sistema nervoso che innerva tutti gli organi interni. Così come intorno a noi il sole sta passando dalla primavera all’estate, allo stesso modo dentro di noi vengono rimessi in moto livelli energetici che si erano sopiti nei mesi precedenti. I primi a risentirne sono gli aspetti più “pesanti” dell’energia nervosa, quella collegata agli organi interni che, per certi versi, sono ancora in letargo.
La distonia neurovegetativa, anche se a volte viene curata dalla medicina tradizionale, è sempre il sintomo dell’intelligenza nervosa del corpo. Per questo le erbe in questo periodo sono molto importanti.
Un’azione di elezione sulla distonia neurovegetativa è attribuibile al bagno con olio essenziale di lavanda. Il suo effetto si spiega col fatto che gli oli essenziali evaporano nel bagno e, inspirato attraverso la mucosa nasale, stimolano i nervi olfattivi, con un’azione che decorre lungo il nervo fino al cervello ed alla regione del mesencefalo.
Pianta dai fiori bianchi profumatissimi, all’apice della sua fioritura il gelsomino diffonde nell’aria un profumo intenso e penetrante che sovrasta quello di tutti gli altri fiori. Allo stesso modo la fragranza calda e sensuale che la sua essenza emana a contatto con la pelle o nell’acqua del bagno, agisce come stimolante nei disturbi della sfera sessuale: calo del desiderio, frigidità ed impotenza. Ma non solo, nel momento della fioritura la linfa scorre più velocemente dalle radici alla corteccia, apportando una maggiore quantità si sostanze nutritive che rendono la pianta più turgida e vitale. Analogamente, il gelsomino stimola una maggiore irrorazione sanguigna a livello capillare, consentendo, quindi, un maggior nutrimento dei tessuti.
In caso di problemi circolatori, è importante ripristinare una corretta circolazione sanguigna per evitare gonfiori e dolori, soprattutto agli arti inferiori, che con l’arrivo dei primi caldi risentono maggiormente di questo tipo di problema. Per riattivare la microcircolazione eseguiamo un massaggio tutte le sere, come indicato nella figura, con movimenti rotatori continui e delicati con l’oleolito di gelsomino.
Il profumo ideale di questo mese per stimolare l’attività intellettiva e le facoltà mentali in genere è composto da una miscela di rosa e mirto beneficamente influenzati da questa lunazione. Nella tradizione antica entrambi questi vegetali rappresentano il simbolo della conoscenza iniziatica: i pitagorici, quando la raccoglievano, si cingevano il capo con rametti di mirto. Diffondiamo nella stanza da bagno, al mattino al risveglio, 4 gocce di essenza di rosa e 3 di mirto, disciolte nella vaschetta dell’apposito diffusore, oppure massaggiamo i polsi con una goccia di ciascuna essenza.
I frutti del benzoino hanno la forma di una piccola noce moscata schiacciata e racchiusa in un guscio solido e resistente. Già nell’aspetto rivelano la sottile affinità energetica con l’ipofisi che presiede al rinnovamento della forma. I giorni compresi tra il 3 e il 10 giugno sono i migliori per agire in tal senso: la luna piena, che quest’anno cade proprio in questi giorni, potenzia al massimo i trattamenti di questa ghiandola. Bruciamo tutte le sere, prima di cena, cinque gocce di olio essenziale di benzoino in un bruciaessenze. Il profumo di questa resina, intenso e balsamico, stimola l’attività ipofisaria, sintonizzando l’intero organismo con l’energia vitale e modellante del sole di giugno.
nettuno_nl@libero.it