Marte,
io e Lui – La sessualità maschile
Parte
seconda, il pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti
di
Massimo Michelini
Si conclude con questo articolo la serie di studi
dedicata a Marte, che mi ha dato la possibilità di riflettere
su alcune sue simbologie trattate di solito da molti – di certo
da me – in modo poco approfondito. Nella sua semplicità,
il pianeta non dà infatti adito a ragionamenti complessi, tranne
quando si impiegano le tradizionali spiegazioni della psicanalisi
nell’interpretare certe sue vistose manifestazioni. Comportamento
fallico, mentalità fallica, battutacce da caserma su ogni aggeggio
che, in natura o come manufatto creato dall’uomo, ricorda vagamente
un organo sessuale maschile. Sempre eretto, s’intende, anche
se nella vita di ogni giorno si tratta dell’eccezione e non
della regola. Anche il più sessualmente vispo degli uomini
mantiene infatti questa condizione fisiologica solo in una minima
parte della vita. Salvo i casi di priapismo1 in cui un
afflusso patologico di sangue al pene determina erezioni infinite,
quasi sempre non accompagnate da un corrispondente stimolo mentale.
Ossia ci sono calore e irrigidimento là in basso, tra le gambe,
anche se non si ha alcuna voglia di trovare compagnia.
Nella vita delle persone non affette da priapismo più spesso
accade invece il contrario. Ossia, si ha il desiderio ma non si hanno
le condizioni materiali per metterlo in pratica. Vuoi perché
non si ha un partner, vuoi perché non è disponibile,
vuoi per chissà quale altro motivo. Tutta la vita delle creature
di entrambi i sessi è una ricerca della metà mancante,
che ha una sua motivazione biologica e genetica. Ossia si tratta di
un invito non manifesto alla riproduzione che avviene però
solo in una minima percentuale rispetto a quanto il pensiero ti porta
a fare. Non sempre pensi al sesso, intendiamoci, e anche se così
fosse non ci sarebbe nulla di male. Natura ha però deciso che
si copuli tanto per riuscire a generare poche nuove creature. Si pensi
ad esempio ai miliardi di spermatozoi e al numero esiguo di loro che
riusciranno a dare la vita. Allo stesso modo si desidera in maniera
abnorme pur avendo tutto sommato un numero ridotto di rapporti sessuali,
almeno rispetto al pensiero e al desiderio.
Pure la definizione di influenza inconscia ha inoltre a mio avviso
un valore parziale. La psicanalisi, nonostante meriti intellettuali
e terapeutici infiniti, va integrata con altre discipline, quali l’etologia,
le neuroscienze, la genetica, la fisica.
Il desiderio può quindi manifestarsi sì in forma inconsapevole,
ma è presente e pronto all’uso nel DNA, e la combinazione
di molecole capaci di trasmettere le informazioni vitali imprimono
in ogni nostro gesto anche una valenza erotica. Ogni giorno, pur se
restiamo del tutto casti per necessità o virtù, rimettiamo
in scena con i nostri pensieri ed opere il momento della trasmissione
della vita, con le sue piacevolezze e difficoltà naturali.
Intendiamoci, nello Zodiaco mica c’è solo Marte, anzi
la natura è complessa, e se i segni sono dodici i pianeti sono
altrettanti2, e ognuno di loro ha una sua funzione all’interno
della struttura complessiva. Come il corpo umano, dove troviamo ogni
organo capace di garantire l’esistenza, e l’interazione
con il mondo.
In quello maschile, e nella mente dell’uomo, Marte ha comunque
un suo ruolo preminente, a volte quasi caricaturale. Ma, come diceva
la celeberrima battuta di un film molto comico, “nessuno è
perfetto”.
Se nel capitolo precedente (http://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/marte-sexU1.html)
ho analizzato la posizione del pianeta nei segni, ora tocca alle case
e ai rapporti con gli altri astri. Per le case spesso e volentieri,
con l’analisi del pianeta si individuano atteggiamenti e impulsi
rispetto alla sessualità, mentre nel rapporto con le altre
forze planetarie si possono rintracciare anche caratteristiche fisiche
precise. Sempre però nell’ambito delle varianti genetiche
e nella nostra incompleta capacità di decriptare il simbolo.
Dal prossimo mese si passa a Giove, ma ancora ci sono molte cose da
dire sul Dio della guerra, anche quando lo si pensa come il motore
primo e più evidente della sessualità maschile. Il pene,
quel coso che sporge dal corpo, infiammabile, fragile e incostante,
ma sempre al centro di molte delle azioni umane, quelle maschili di
certo.
Marte
in prima non è una posizione fortissimamente
sessualizzata e ha di solito più valenze psicologiche che la
capacità di tradurre le sue tendenze nella ricerca prolungata
del piacere in camera da letto, o nell’ambiente prescelto. Se
di solito si ha un carattere competitivo e aggressivo, il sesso e
l’uso del proprio organo sessuale può essere una manifestazione
dell’Io, anche piacevole se si ottiene quanto si vuole, orientata
in maniera tutto sommato normale verso l’eros. Come in tutte
le posizioni di un pianeta nella prima casa, si tende più a
magnificare se stessi che a compiacere l’altro. Questo Marte
può quindi vantarsi delle proprie erezioni e prestazioni, utilizzando
come criterio in parte il proprio piacere, più spesso un giudice
interiore che lo applauda (possibilmente sempre, non ammette troppo
sconfitte o prestazioni mediocri) per capacità di imporsi tramite
turgore e, secondariamente, durata. In realtà gli preme più
spesso (ragionando ancora sui grandi numeri, ci possono essere infinite
eccezioni) marcare il territorio che raggiungere record di prestazione
prolungata. Dà poi il meglio di sé se ci sono potenziali
rivali nella conquista del cuore (e soprattutto delle grazie) della
concupita. Vuole tagliare il traguardo per primo, e non ammette un
applauso meno che scrosciante da chi in teoria vorrebbe solo condividere
il piacere insieme a lui.
Il maschio con Marte in seconda ha una certa tendenza
alla passività e alla mancanza di iniziativa. Come il Marte
in Toro suo cosignificante, vuole essere inglobato dalla femmina,
anche nel sesso, e non disdegna di impiegare l’eros per farsi
mantenere, come a volte accade anche alle donne con Venere nella stessa
posizione. Se non ha questo tipo di tendenze, risulta un po’
tirchio nel concedere le sue grazie, salvo abbia energie tali da non
fargli temere di perdere risorse preziose. Può avere una certa
propensione ad eccitarsi con la pornografia, e a volte non disdegna
di farsi riprendere nell’intimità, quasi che con foto
scattate “durante” potesse prolungare il piacere. Può
essere possessivo rispetto alle sue amanti, non tanto per l’esigenza
di marcare il territorio come il suo collega in prima casa quanto
perché nel momento in cui è entrato in intimità
totale con una partner, in qualche modo la considera sua per sempre.
Il contatto fortissimo sancito da Marte ha però in sé
una forma di precarietà che stride un po’ con l’istinto
di possesso e di stabilità della casa. A volte possono esserci
quindi esperienze ripetute in cui la carica erotica proposta da Marte
vorrebbe ingenuamente costruire storie stabili ma è destinata
a far chiudere la storia per incostanza e troppa irruenza. Se va male
però una o più volte ci si può sempre riprovare.
In fondo il mondo è pieno di donne voraci in cerca di appagamento.
Un uomo con Marte in terza manifesta la propria carica
erotica attraverso una virilità legata alla necessità
di avere conferme narcisistiche. Qualche giorno fa ha compiuto gli
anni un recordman delle conquiste sessuali, Warren Beatty3,
con un Marte in Sagittario e terza casa. Il complesso del Don Giovanni
non si manifesta necessariamente con una simile combinazione planetaria,
però la curiosità e la vanità della casa può
tradursi appunto in una forte voglia di ricevere applausi, anche per
le proprie prestazioni. In altri casi, se la vanità non ha
il sopravvento, si cercano nuove conquiste per semplice curiosità.
Oppure, se altri elementi del tema natale indirizzano in direzioni
diverse, potrebbe esserci una sessualità adolescenziale, incostante
e insicura, oppure legarsi a una partner dai tempi delle superiori.
Rispetto alle prestazioni vere e proprie, possono non essere eccessivamente
durature perché il soggetto ha fretta di fare altro. Oppure
prova tentazioni erotiche soprattutto in viaggio, magari durante il
percorso casa e lavoro. In qualche caso trovando anche occasioni di
divertimento, in altre solo peccando con la mente. O ancora è
in situazioni mondane che si risveglia la voglia di piacere, magari
perché si vedono persone sconosciute che possono risvegliare
il birichino ben presente in molti uomini. Anzi, negli ultimi tempi
possiamo dire in entrambi i sessi. Qualunque sia l’attitudine
ricorrente in un Marte di questo tipo, l’importante è
riuscire a non annoiarsi e a trovare stimoli, magari in chat erotiche
dove si può credere a tutto e far credere tutto, tanto lo schermo
nasconde molto bene le menzogne più plateali. Consentendo di
arrivare a una soddisfazione rapida e non impegnativa.
Marte in quarta preferisce
esercitare l’Eros all’interno delle mura di casa, a volte
per pudore o timidezza, più spesso perché fin dall’infanzia
ha respirato tra le pareti domestiche un clima dove litigiosità
ed eros la facevano da padrone, spesso andando di pari passo. Per
quanto possa non piacere un concetto del genere, la violenza tra partner
è spesso un modo deviato di esprimere o manifestare desideri
incapaci di manifestarsi in forma pacifica, spesso per frustrazioni
rispetto al comportamento della persona che ami. Ossia, non riuscendo
a trovare soddisfazione in altro modo, si condisce il rapporto di
un’emotività violenta che fa parte del teatrino interiore
indispensabile a sentirsi vivi e rabbiosamente desideranti. Intendiamoci,
mica giustifico la violenza, cerco solo di capirne le motivazioni.
Ci sono inoltre molti altri aspetti che indirizzano in questa direzione.
Un Marte in quarta è però uno di questi. Se per fortuna
di chi lo possiede non si eccita nel picchiare, ha bisogno di una
forte intimità per dare il meglio di sé. Anzi, forse
non contempla nemmeno l’idea di un amplesso al di là
della camera da letto o del salotto. In questo caso deve avere però
porte e finestre sbarrate e non deve esserci in casa nessun altro
oltre al partner. A volte la complicità e la tenerezza fanno
parte del rituale erotico, tranne i casi in cui sia proprio la negazione
di entrambe a facilitare la vena erotica. Il soggetto può poi
divertirsi a fare il bambino birichino, ossia comincia a farsi coccolare
poi il desiderio fa mettere da parte la tenerezza, fino al termine
dell’amplesso. Poi si ricomincia. In altri è la fragilità
e il bisogno di protezione della partner ad eccitare. Comunque sia,
coccole e pensieri sporcaccioni non si contrastano affatto, anzi.
L'uomo con Marte in quinta non conosce invece nemmeno
lontanamente la prudenza. La vitalità della casa e gli impulsi
del pianeta lo spingono infatti a seguire l’istinto senza pensarci
su troppo, salvo altri elementi planetari frenanti. Questo non indica
in automatico che ci troviamo di fronte a un grande amatore o a un
erotomane senza freni, anche se a volte può succedere. Piuttosto
l’urgenza di Marte può non far ragionare troppo rispetto
al soddisfacimento del desiderio. Ossia, se non si ha una partner,
si può sempre uscire per trovarne una nei luoghi di divertimento
della movida, in discoteca, in un locale di lap dance, impiegando
le app per il telefonino per il rimorchio senza tante menate. Per
chiarirci, mica ci troviamo per forza di cose in chi pratica la ben
nota filosofia di “ogni lasciata è persa”, ma non
è escluso che possa pure essere così. Per non far troppi
danni è auspicabile che il soggetto in questione abbia ricevuto
un’educazione dove gli sia stato spiegato che non sempre si
possono seguire gli istinti, anche se gli stessi sono una cosa buona
e giusta, e soprattutto difficile da contenere se non gli si dà
il giusto sfogo. Il soggetto che abbia voglia di concludere prima
possibile, lancia sulla piazza segnali inequivocabili e, purché
ci sia almeno un poco di offerta umana disponibile, è abbastanza
certo di trovare chi riesca a placare il doppio fuoco, quello della
casa e quello del pianeta. Almeno per un po’.
Il maschio con Marte in sesta ha il desiderio di
normalità anche rispetto al suo organo genitale più
visibile. Nel doppio senso di avere misure e prestazioni rientranti
negli standard comuni e del dare sfogo con regolarità agli
ormoni, a seconda del programma genetico imposto da età, condizione
sociale e varianti varie. Eventuali irregolarità nel funzionamento
dell’organo preposto sono vissute spesso molto male, proprio
perché si vorrebbe rientrare negli schemi ricorrenti. Non dimentichiamo
però che la casa può indurre tutta una serie di ritualità
proprie del feticismo. A volte arrivando a propensioni sadomasochiste,
ma più dirette verso la tipologia di sesso a cui ha dato il
nome Leopold von Masoch. Se non ci sono eccessi di igienismo se non
di misofobia, ossia il terrore dei germi, potremmo anche sconfinare
in quelle bizzarre pratiche erotiche in cui i soggetti indossano improponibili
tutine in lattice, e magari si fanno conficcare in parti del corpo
molto intime chiodi o altri oggetti indispensabili ai lavoratori.
Se non arriviamo a questi estremi, non si esclude che il luogo preferito
per l’eccitazione sessuale sia il posto di lavoro. Non c’è
da stupirsi, ben sapendo quante tresche nascono in fabbrica, in ufficio,
al supermercato. Così ci si può sbizzarrire in amplessi
tra la fotocopiatrice e il fascicolatore, sperando di ricordarsi di
chiudere a chiave la porta per evitare l’intrusione di colleghi.
Facezie a parte, può essere un Marte efficiente, a volte però
con un sottofondo di rancore per non essere apprezzato a sufficienza.
Anche in camera da letto, e questo può essere uno sprone a
cercare di fare sempre meglio, con gran gioia del partner.
Con Marte in settima il mascolo ha bisogno di conferme
alla propria virilità e vede l’altra non solo come contenitore
dei propri desideri, ma come una persona con cui stabilire pure un
patto, in questo caso di natura sessuale. Patto che non necessariamente
deve durare per l’eternità, può trattarsi pure
di una sera, alla fine della quale ci stringe la mano e ci si saluta.
Ma in quel paio di ore, si spera di piacere reciproco e condiviso,
si deve stare ai patti, altrimenti scatta l’ira funesta. La
precarietà di Marte non trova poi un terreno felice per i dubbi
impliciti nella Bilancia cosignificante della casa. Ci si possono
quindi porre domande sulle proprie capacità virili, sulla possibilità
di soddisfare la partner, sugli stessi propri desideri. L’afflusso
di sangue ai corpi spugnosi dell’organo simboleggiato, non contemplerebbe
questo genere di paturnie per un sereno esercizio delle sue funzioni.
Ossia, il maschio medio insegue i cosiddetti impulsi ciechi, sempre
ci siano le condizioni giuste per dare loro sfogo, ma se ci si mette
a chiedere – magari durante, non prima o dopo - se il pene è
della dimensione giusta, se esercita al meglio i suoi doveri virili,
se la partner gradisce, se si è tolto la mutanda troppo presto
o troppo tardi, qualche intralcio è inevitabile ci sia. Come
sempre sto portando il ragionamento all’eccesso per semplificare
il concetto. Restano comunque i dubbi, da un lato sinonimo di intelligenza,
dall’altro in parte limitanti per vivere serenamente alcune
delle funzioni del pianeta. Quelle più divertenti. Spesso inoltre
dà una passione per gli amori belli e litigarelli, conditi
da una certa dose di irruenza pure tra le lenzuola. Scaricando a volte
le proprie frustrazioni verso chi condivide con te il letto. Per poi
cercare di fare la pace e ricominciare. Oppure trovarsi davanti a
un giudice per sancire il divorzio. Trovandosi inoltre nella casa
dei rapporti di coppia, un Marte in settima può (può,
non necessariamente è) essere presente nei temi dei gay, che
desiderano appunto altri maschi. In maniera opposta e complementare,
alle lesbiche accade altrettanto non con la presenza di Venere in
settima ma della Luna. Aggiungo però che possono esserci infinite
altre combinazioni in grado di far sì che si attirati dallo
stesso sesso. E non necessariamente sono quello indicate ora.
Il Marte in ottava è attirato come una calamita
dai luoghi oscuri, da esplorare con la voglia di imprimere il proprio
marchio virile là dove non batte il sole. Come un cane da tartufo
o un agente segreto, il suo possessore vuole scoprire chi lo può
ospitare, anche solo per il tempo di un amplesso, rinnovando così
un’inestirpabile desiderio di addentrarsi nelle tenebre. Quelle
in cui Eros e Thanatos si inseguono in una costante tenzone dove i
sapori troppo insipidi non attirano per niente, e dove il prendersi
e il lasciarsi fa parte del gioco, per rinnovare ogni volta il piacere.
Risvegliando le pulsioni capaci di portare irrorazione sanguigna alle
parti basse. A differenza di quanto affermano alcuni, non credo che
l’ottava casa sia un indicatore della sessualità. Hanno
infatti istinti erotici, e la possibilità di soddisfarli, le
tantissime persone che nel proprio tema natale non hanno alcun pianeta
nella casa. Marte e pure Venere risvegliano però il desiderio
di rischio anche erotico, donano una tendenza all’instabilità
cercata, sia consapevole sia non lo sia. Impedendo quindi di addormentarsi
in una stabilità piatta. Sono quasi certo che non tutte le
persone con posizioni planetarie di questo tipo siano infedeli o erotomani,
ne esistono pure di monogami. Dentro di sé sognano però
magari cose turche, come dicevano un tempo le anime pudibonde. Oppure
per risvegliare il desiderio complicano il loro eros, magari semplicemente
eccitandosi solo se sono in una posizione fisicamente scomoda, con
il rischio di cadere dal letto o dal luogo prescelto per dar sfogo
al desiderio.
Il Marte in nona vuole o vorrebbe correre la cavallina,
ossia cerca di abbandonarsi a una vita libera, indirizzata all’esplorazione
del mondo, allargando il suo sapere anche alla conoscenza carnale.
Nella Bibbia si usava “conoscere” per indicare un atto
sessuale completo, a indicare che quello è il modo più
profondo per entrare in pieno contatto con una persona. Ora, data
la natura un po’ saputa del cosignificante Sagittario, niente
di più facile che l’uomo con questo Marte usi l’attività
sessuale, e l’organo maschile ad essa preposto, per approfondire
il suo sapere. Spesso non limitandosi a un solo incontro nella vita,
almeno nella fantasia. Senza malizia, ma per sola irruenza naturale.
Come quella appunto del puledro lasciato libero di uscire dalla stalla,
che scorrazza nel prato circostante in cerca di quello che più
gli piace, ossia sgranchirsi le gambe frementi. Il Marte vuole sgranchirsi
anche altro, e non scendiamo nei dettagli. Come sempre troviamo anche
stavolta uomini del tutto fedeli con questa combinazione planetaria.
In questi casi trovano spesso una forma di sublimazione dei desideri.
Ossia, non volendo conoscere altra donna che la partner, si tuffano
in un’attività sportiva o di approfondimento ideologico
a cui dedicano una foga notevole, come altri fanno per una nuova conquista.
Uno psicanalista di vecchia data direbbe che sublimano, io affermo
che scelgono un altro modo per indirizzare il loro eccesso di energie.
Sia che si dedichino regolarmente al rimorchio o propagandino con
entusiasmo la religione o l’idea politica in cui credono. In
entrambi i casi sono certi che prima o poi avranno la meglio, perché
è giusto così. Meglio non cercare perciò di smontare
i loro sogni.
Il maschio con il pianeta in decima di solito concentra
almeno una grossa parte delle energie nella scalata a posizioni lavorative
e sociali di rilievo. Ciò non significa che adotti la castità
per non deconcentrarsi nel suo percorso in salita, ma non si consente
di perdere la testa assecondando troppo gli impulsi del suo Lui. Ossia
la sessualità è cosa buona, giusta e naturale, ma va
incanalata e organizzata per essere ancora più efficienti nel
corso della vita. La libido dell’eros quindi non deve scaricare,
ma deve agire come i pannelli solari, pronti a rilasciare energia
alla bisogna. Prevedibile quindi che il soggetto non ami le posizioni
subalterne nemmeno nell’eros, e tenda a dirigere l’amplesso
come vuole lui. La decima casa sovrasta le altre, e questo Marte preferisce
stare sopra, salvo forse i casi in cui sia in un segno lunare. Ma
anche così non amerà essere sopraffatto, anzi. L’energia
passiva propria della Luna può comunque far fare alla partner
quello che vuole, non con l’imposizione diretta ma con malizia
ed emotività. In rari casi troviamo anche Marte in decima nel
tema natale di uomini che hanno usato la loro virilità per
ottenere privilegi. Non come il capitano d’industria che si
è imposto nel mondo, ma come l’avvenente giovanotto che
ha conquistato la figlia del padrone, ottenendo grazie a meriti sessuali
una posizione da dirigente d’azienda. Pur mancandomi esempi
diretti, potrebbero avere questo tipo di Marte coloro che nei giochi
estremi erotici, scelgono la parte di Master, ossia dominatore.
Il Marte in undicesima è di solito possibilista
e sperimentale, quasi sempre garbato e civile nelle sue manifestazioni.
Sempre nei limiti imposti dal ruolo zodiacale e fisiologico. Ossia
un organo preposto alla penetrazione deve comunque usare l’energia
sufficiente per assolvere il suo compito, pena l’inefficienza
ma, salvo casi particolari, dovrebbe rispettare le esigenze della
partner, ben attento però a che vengano valutate anche le sue
necessità. Compreso il bisogno di libertà, senza la
quale di solito si sente soffocare. Tanto che tra gli attualmente
numerosi amanti dello scambismo e del sesso di gruppo molti sono Marte
in undicesima. Attività in cui spesso porti un amico, giusto
perché se ti stanchi o ti viene in mente altro puoi sempre
lasciare qualcuno al posto tuo, senza creare troppi disequilibri nella
festa a cui partecipi. Il possibilismo di Nettuno, esaltato per cosignificanza
in undicesima, si manifesta anche così, come pure l’opportunismo
di Urano. Chi ha queste tendenze non deve essere poi troppo egopatico,
come suggerisce Saturno domiciliato in Aquario mentre Plutone, esaltato
in Aquario per trasparenza, conferisce alla posizione planetaria un
pizzico di sana porcellonaggine, se del caso. Sto descrivendo ovviamente
la mentalità della casa portandola all’esasperazione,
e ben so che alla maggior parte di coloro che hanno Marte in undicesima
non passa nemmeno per l’anticamera del cervello di bazzicare
club dove il sesso è molto confuso e promiscuo, ma in qualche
caso può capitare. Questo Marte comunque di rado si eccita
solo inseguendo una scia chimica. Dà invece il suo meglio se
aggiunge all’eros un po’ di sperimentalismo in cui riesce
a non essere del tutto coinvolto. Poi, per quanto si sia aperti o
stravaganti, gli organi sessuali sono quelli ben noti, e di solito
a loro devi dare soddisfazione. Non dimenticando però che anche
il desiderio più grande nasce anche da un’idea, un’immagine
interiore, la realizzazione di una fantasia. In qualche caso poi la
simbologia di amici e quella di pene si sommano e si scambiano i favori,
sconfinando in una latente (o palese) omosessualità dove lo
scambio delle esperienze ha sfumature omoerotiche, anche se poi non
si passa ai fatti.
L’irrequietudine propria della dodicesima casa
conferisce un sottofondo di irregolarità all’attività
sessuale a cui Marte è preposto. L’eccitazione necessaria
in questi casi scatta infatti assecondando le suggestioni emotive,
quasi che si trovassero sexy e arrapanti i fantasmi più che
le persone reali. O meglio, gli oggetti del desiderio devono essere
ammantati di un’aura fantasiosa, nati nella mente del proprietario
del Marte stesso. Come il protagonista del Don Chisciotte che crede
la popolana Aldonza Lorenzo una principessa dall’altisonante
nome di Dulcinea del Toboso. O meglio, non necessariamente si sconfina
nell’allucinazione o nel viaggio lisergico, ma una dose di fantasia
agisce come stimolo ormonale. Data l’atipicità della
casa non è poi escluso che la sessualità, o l’eccitazione
maschile, sia possibile soprattutto in ambienti singolari. Quelli
appunto della dodicesima, ovvero ospedali, manicomi, carceri, conventi,
fari solitari. Salvo una forte moralità dettata da altri elementi
del tema natale, o da problemi di salute da non escludersi a priori,
il soggetto di rado riesce a confinarsi nella fedeltà. Oppure,
se la tendenza sarebbe quella, sono le circostanze della vita a costringerlo
a un mutare dell’oggetto del desiderio, magari perché
le partner muoiono, fuggono, si fanno suore. Può esserci poi
una discreta fantasia in camera da letto, sempre che si possa o si
decida di dare sfogo ai sensi in un luogo così ordinario. In
certi casi può esserci poi una sensualità notevole,
soprattutto se il soggetto è costretto a vivere a lungo in
luoghi ristretti, se non di reclusione. Il carcere o un’infermiera
di ospedale paradossalmente amplificano il desiderio, forse perché
non ci si riesce a scaricare con una sana passeggiata, e ci si rifà
quindi in altro modo.
Come già scritto, se il pianeta
nelle case dà soprattutto indicazioni sulle motivazioni che
spingono ad avere un rapporto di un certo tipo con la propria sessualità,
anzi con il proprio Lui, e l’ambito in cui si eserciterà,
la relazione con gli altri pianeti può invece dare informazioni
chiare sul “come” è quel Lui. Senza mai dimenticare
la genetica, perché il giamaicano e il pigmeo non possono essere
simili, pur nascendo nello stesso momento.
Partiamo dalle congiunzioni, sestili e trigoni tra Marte e Sole
che danno una sovrapposizione di valori complementari. Ossia il maschio
trova nel rapporto con il suo fallo una corsia preferenziale, un modo
di espressione forte diretta verso l’esterno, per incidere sulla
realtà circostante, comprese le persone eventualmente disponibili
a farsi penetrare. Non necessariamente però questa modalità
di agire ha una valenza sessualizzata, anche se non dovrebbero esserci
problemi a riguardo. Piuttosto si ha la tendenza a imporsi, a primeggiare,
e di certo questo per un maschio non dà la predisposizione
a rapporti erotici soft, dove il maschio si sottomette al volere della
lei di turno. Semmai il contrario. La carica vitale è però
indirizzata piuttosto nella competizione con gli altri esemplari della
specie, per mantenere il ruolo di capobranco, o maschio alfa. Non
influisce in modo particolare sulla quantità della parte anatomica
in questione, che di solito compie il suo dovere senza sbavature.
Privilegiando però il proprio ruolo nonché il proprio
piacere. Quadrati e opposizioni rappresentano un problema per gli
uomini, sul piano fisico o su quello psicologico, inutile negarlo.
Con tutte le sfumature e varianti del caso. Partendo da chi deve sempre
provare a se stesso (e di conseguenza agli altri) non di essere un
maschio con gli attributi (che spettano a Plutone) ma con la capacità
di compiere un’azione attiva nel mondo. E il dubbio di non farcela,
a letto o nella vita di tutti i giorni, può essere forte. Nei
casi estremi troviamo anche chi non ama la propria appendice, quella
che caratterizza il maschio della specie, e decide di eliminarla chirurgicamente.
Non si identifica con un trans o con un ermafrodito, identità
che contemplano la presenza in sé di entrambi i sessi, ma nega
proprio il pene, arrivando a farselo rimuovere con strumenti chirurgici,
sempre riconducibili astrologicamente a Marte. Nella maggior parte
dei casi non si è sicuri delle proprie doti virili, vuoi a
ragione, vuoi solo per colpa di fantasmi interiori. A volte diventando
erotomani per ricevere conferme, altre non riuscendo a ottenere un
piacere soddisfacente, per sé e per la partner. Salvo ovviamente
aspetti collaterali che attenuino o risolvano la difficoltà.
Gli aspetti positivi tra Luna e Marte, come detto
fino allo sfinimento, mettono insieme due valori che nulla avrebbero
a che vedere l’una con l’altro. Proprio per questo rapporti
positivi in un tema maschile possono inclinare all’omosessualità.
Possono, non necessariamente lo fanno. Nella carica erotica, e nell’uso
del proprio organo sessuale, l’uomo immette un’emotività
che può rendere unica e singolare l’attività sessuale,
come pure creare inciampi di prestazione. L’eccitazione non
si scatena infatti a comando, ma in seguito a sollecitazioni ben precise.
Di solito parte dagli organi di senso, vista, odorato, tatto e anche
gusto (grazie al bacio e ad altre pratiche ancor più intime)
ma indirizza poi verso il basso un afflusso sanguigno indispensabile
per il corretto svolgimento di un rapporto di questo tipo. Se non
ci sono problemi fisici – tutto sommato statisticamente più
rari di quanto si immagini – sono i comandi cerebrali, la mancanza
di concentrazione sull’opera in corso o l’emotività
a interferire con il sereno decorso dell’accoppiamento, per
quanto riguarda il maschio. Ossia l’attenzione deve restare
costante e non deve calare il desiderio. Le emozioni sono spesso l’intralcio
maggiore per la durata di un’erezione. I rapporti positivi tra
Luna e Marte hanno quindi bisogno di un costante coinvolgimento emotivo
perché Marte dia il suo meglio. Ossia l’attività
del pornoattore sta di casa altrove, non tanto per la qualità
degli amplessi, quanto perché è necessaria una partecipazione
che esclude la meccanicità. A volte, ovviamente se si è
eterosessuale, piacciono donne virili che guidino le danze anche in
camera da letto, e basta dare un’occhiata in giro per capire
quanto siano frequenti gli amanti del genere. Quanto alle dimensioni
del pene stesso, il rapporto con la Luna può portare due diversi
tipi di organo. Quello un po’ infantile, e all’apparenza
non sbocciato del tutto, e quello invece dilatato, come una luna piena
che fa fluire il plasma in ogni vaso del corpo cavernoso del pene
stesso. Aspetti negativi creano lo stesso tipo di rapporti ma con
un sottofondo di conflitto non indifferente. Mi spiego. Se ci sono
anche uomini emotivi che non si vergognano di manifestare i propri
sentimenti, compreso il pianto, con rapporti conflittuali questi uomini
vivono pesantemente le stesse cose ma non le accettano. Spesso vivendo
male e a volte facendo vivere male la compagna. Sul piano sessuale
non c’è una serena accettazione della partner, e questo
può far aumentare la tensione durante il rapporto, quasi come
se l’altra fosse una nemica. Intendiamoci, il confine tra irruenza
– quasi sempre gradito dalle donne – e violenza dovrebbe
essere ben marcato, ma con rapporti negativi tra Luna e Marte può
essere invece molto sottile, a volte sconfinando nel sadomaso. Quanto
all’organo sessuale attore della penetrazione, potrebbero esserci
problemi di irrorazione sanguigna, ma più spesso si tratta
di difficoltà emotive o relazionali. Non semplicissime da vivere
soprattutto quando non sono identificate per quel che sono dal protagonista
di questa emotività distorta.
Trigoni, sestili e congiunzioni tra Marte e Mercurio
rendono “giovanile”, a volte un po’ acerba, l’attività
sessuale e il principale strumento anatomico per metterla in pratica.
Sempre si abbiano in mente i parametri di un Marte-maschio molto adulto,
quindi di stazza voluminosa. Mercurio però per sua natura tende
a rendere agili e un po’ frettolosi. Se nella vita la velocità
ti aiuta spesso ad arrivare prima, in questo caso puoi farlo ugualmente,
ma si sa che i tempi fisiologici femminili per raggiungere un orgasmo
sono ben diversi da quelli maschili. D’altronde Mercurio è
un pianeta intellettuale, ha più interessi per i fatti che
per le emozioni. Quindi l’attività sessuale è
una cosa necessaria alla riproduzione della specie, è giusta
per la salute psichica e fisica dell’uomo, però mica
le si può dedicare un tempo eccessivo. Si rischierebbe di perdere
troppe cose importanti. Quanto al motore primo dell’attività
sessuale maschile, il membro, potrebbe esserci, salvo aspetti concomitanti
o ereditarietà genetica, una tendenza al sottile e minuto,
come il corpo di certi adolescenti. Quadrati e opposizioni mettono
un intralcio critico rispetto al sereno sviluppo dell’attività
sessuale. Ossia il sesso è analizzato con la lucidità
di Mercurio, e proprio per questo non lo si apprezza, lo si trova
ridicolo e pure poco alla moda. Morale della favola ci si abbandona
a fatica, e forse l’eros non è in cima alla lista dei
pensieri. Come accade del resto per congiunzioni e trigoni, ma in
quel caso gli si trova comunque uno spazio adeguato, a seconda delle
esigenze del corpo e della mente. Con i quadrati e le opposizioni
il tempo e lo spazio non lo si trova o, se sono quelli giusti, non
si vive di buon occhio l’essersi abbandonati a impulsi così
animaleschi. Pur trattandosi di quelli che garantiscono la vita.
Anche
per gli aspetti armonici con Venere tocca ripetersi,
segnalando che tutto sommato non risultano di eccessivo vantaggio
per le questioni sessuali ma nemmeno di troppo handicap. Il Dio Fallo
però guadagna di solito in buone maniere, avendo bisogno infatti
del concorso della partner per ottenere quanto vuole. Ossia armonia,
apprezzamento per quel che fa, piacere allo stato puro. Di rado troviamo
quindi l’uomo delle caverne insensibile alle esigenze altrui,
ma forse abita da altre parti il detentore di primati erotici. Forse
perché non interessa nemmeno. Come per gli aspetti tra Marte
e Luna, può esserci una certa propensione verso l’omosessualità,
che magari resta solo come potenzialità inespressa. Oppure
dà quegli uomini gentili e molto attenti all’estetica
che però in camera da letto cercano fanciulle e non omaccioni.
Quanto al pene, non ci sono indicazioni particolari sulla sua natura,
o almeno non risultano a me. Se qualcuno avesse osservazioni in proposito
me le faccia avere. Aspetti disarmonici fra i due creano in tono minore
situazioni simili a quelle dei rapporti negativi con la Luna. In questo
caso non ci troviamo di fronte a misoginia allo stato puro, ma resta
comunque la difficoltà a conciliare il maschile e il femminile,
dentro e fuori di sé. Ossia non si sa bene come trattare con
la partner, almeno sul piano erotico, e spesso ci si concentra troppo
sui propri desideri, trascurando quelli di lei. Per quanto uno sia
sordo alle esigenze altrui, appare evidente che non tutto fila liscia
come l’olio. Aggiungo però che altri aspetti planetari
creano disastri peggiori e che il desiderio si amplifica quando non
riesci ad ottenere quanto vuoi. Quindi forse l’appagamento definitivo
non è semplice da ottenere, ma proprio per questo si ritarda
molto nel concedersi il pensionamento sessuale.
Come già detto più volte, una delle parti anatomiche
di Giove è la bocca, e questa tendenza dà
alla sessualità di Marte una tendenza all’oralità
come l’avrebbe definita Sigmund Freud. Ciò accade sia
per gli aspetti positivi tra i due pianeti, sia con quelli negativi.
La differenza fondamentale è che in un caso la tendenza è
all’appagamento, nell’altro no. Paradossalmente però
congiunzioni, sestili e trigoni possono in qualche caso far addormentare,
spingendo addirittura alla castità. Vissuta non come una scelta
forzata ma come uno stato di appagamento che non necessità
di andare a cercare qualcosa fuori di sé. La carica aggressiva
ed erotica del pianeta trova infatti una valvola di espressione nella
parola, usata come un’arma per imporsi. Come ha scritto Franca
Mazzei in un suo scritto, un pianeta leso spesso ha fame, e proprio
per questo tende a sforzi notevoli per appagarsi. Congiunzioni e trigoni
saziano, e a volte danno necessità minime proprio perché
a volte c’è l’autosufficienza. Se la castità
non interessa proprio, nel sesso c’è una certa bonomia
non violenta. Con una tendenza all’oralità, intesa in
senso letterale o come parlare durante il sesso. Sia per gli aspetti
positivi sia per quelli negativi Giove punta l’accento su dimensioni
in teoria abbondanti. Essendo poi Giove legato alla vista può
dare chi ama fotografare il proprio organo sessuale, e magari farci
pure dei soldi, come accade a Rocco Siffredi che non conosce però
il significato della parola castità. Trattandosi però
di aspetti che coinvolgono milioni e milioni di persone non tutti
possono rientrare nella categoria dei ben dotati. Con l’aspetto
positivo c’è comunque soddisfazione per il proprio organo,
poco o tanto sia, mentre con quello negativo resta un inappagamento
di fondo. A volte legato alla quantità, altre alla qualità
di quello che si offre sul mercato, più spesso perché
manca qualcosa che si cerca, si cerca, e ancora si cerca. E non si
trova mai qualcosa o qualcuno che riesca a sfamarti del tutto. Parafrasando
Tolstoi, se tutti i Marte felici si somigliano, ogni Marte infelice
lo è a modo suo. Lo sia quindi perché a suo dire piccolo
e perciò di poca soddisfazione per l’ego del soggetto,
perché non riesce a sfogare la carica aggressiva che Marte
ha in sé o per qualsiasi altra ragione, resta sembra qualcosa
da riempire: la bocca di Giove non si sazia. Non è detto che
questo comprometta le prestazioni erotiche, anche se può farlo,
ma spesso ci troviamo di fronte a persone che litigano con se stesse,
senza rendersene conto, e la motivazione originaria è spesso
sessuale, qualunque essa sia.
Rapporti
positivi tra Marte e Saturno non consentono troppo
spazio all’impulsività e all’abbandonarsi ai sensi
senza pensare alle conseguenze. Si sa di solito quello che si desidera,
e quello che si offre, e lo si manifesta a seconda delle necessità
del soggetto, purché possa ottenere soddisfazione. Ossia, è
un Marte deciso e realista, capace di sopportare i no, anche perché
ne riceve pochi, andando di solito a domandare a chi è predisposto
ad accettare la sua offerta. Due caratteristiche di Saturno molto
apprezzate dalle partner dei soggetti sono durezza e durata, ossia
capacità di mantenere i propri propositi ben saldi fino al
compimento di quanto si ha in ballo. Ovviamente dà caratteri
dominanti anche sul piano sessuale, senza però cattiveria,
ma con la naturalezza di coloro a cui lo Zodiaco ha donato la vocazione
al dominio, e non possono fare altro. Certo la dolcezza potrà
trasparire in altri settori della vita, in camera da letto non la
si usa, ma senza arrivare al sadomaso. Il possessore di questo Marte
ha comunque come arma vincente una mascolinità solida e decisa,
molto apprezzata da chi vuole essere diretta nella vita e in camera
da letto. Il complesso di castrazione è forse ispirato ad alcuni
rappresentanti del gruppo di uomini con aspetti negativi tra Marte
e Saturno. Salvo riscatti collaterali, dà un uso illogico della
sessualità, spesso con la paura di non farcela, ossia con il
fardello più pesante per vivere in modo libero il piacere.
Possono quindi esserci problemi di durata o di erezione, e gli andrologi
sanno che la maggior parte di chi ha questi problemi non ha difficoltà
fisiche ma psicologiche. Saturno storto proietta un’ombra sulle
gioie sessuali, gestite male, a volte con sensi di colpa, altre con
difficoltà erettili, altre ancora proponendosi alle persone
sbagliate, con ovvie conseguenze. Ribadisco però che ogni storia
è un caso a sé e nessun aspetto planetario problematico
va preso come una condanna a vita.
Aspetti armonici tra Marte e Urano
danno per il maschio l’input dell’efficienza. Anzi, visto
che in questo caso si tratta di istinti vitali non necessariamente
ragionati e ragionevoli, suggeriscono la capacità fisiologica
di rispondere in modo efficace alle esigenze e agli impulsi del momento,
se si presenta l’occasione. Ossia, non si tratta di un Marte
perennemente in cerca di prede ma è comunque ben sveglio, pronto
a ridestarsi se capita. Assolvendo di solito allo scopo con efficienza,
e fiutando il momento opportuno per dare spazio ai desideri. Faccio
l’esempio di un marito sposato, più o meno felicemente,
che proporrà un rapporto sessuale alla moglie quando intuisce
che lei è disponibile. Altrimenti non lo fa, o esercita le
sue arti seduttive per riuscire a ottenere quel che vuole. Se sapesse
di non riuscirci non lo farebbe, sarebbe tempo sprecato. Non ci sono
particolari caratteristiche fisiche legate al pene di chi ha questo
tipo di Marte, ma piuttosto si registra appunto una “regolarità”
d’esercizio forse un po’ meccanica. Come certi motori
che non perdono un colpo, ma non cambiano mai il ritmo. Può
esserci tutt’al più una possibile tendenza alla fretta,
come certi automobilisti sempre desiderosi di scattare come i più
veloci al semaforo, e di arrivare per primi al traguardo, in tutti
i sensi. Anche perché sono molto attivi, hanno tanto da fare
e gli scoccia concentrarsi su un’unica cosa. Aspetti disarmonici
pongono l’accento sull’imbranataggine, la distrazione
o gli incidenti di percorso, che non necessariamente indicano imperizia
sessuale. Possono piuttosto segnalare un non tener conto di tutte
le varianti del caso. Se ad esempio un rapporto negativo tra Marte
e Urano può indicare la tendenza ad avere incidenti in auto
non è detto che non si sappia guidare. Sovente accade invece
che si abbia troppa sicurezza nelle proprie capacità oppure
che non si presti troppa attenzione agli stop, ai semafori, ai movimenti
degli altri guidatori. Aspetti di questo tipo potrebbero quindi indicare
chi finisce al pronto soccorso per essersi fatto male durante giochi
erotici strani, in cui è necessaria anche perizia e non solo
la voglia di trasgredire. Se possiamo trovare anche il personaggio
davvero poco esperto in camera da letto, è pure il caso di
chi ha incidenti non dettati da incapacità. Tipo il letto che
cede durante un amplesso molto intenso, oppure una delle cose più
rare ma dolorose che possano accadere a un uomo, la frattura del pene4.
Ci troviamo poi di fronte a un maschio che non sa ottimizzare la vita
sessuale, che può risultare intermittente o costellata di svarioni
o infortuni di vario tipo.
Rapporti positivi tra Marte e Nettuno mettono insieme
inquietudine e carica erotica maschile diretta verso l’esterno.
I risultati sono i più singolari, quasi sempre improntati allo
sperimentalismo (involontario perché genetico e caratteriale),
alla mutevolezza, alla difficoltà a confinarsi in un unico
ruolo o modo d’amare, inteso anche in senso sessuale. Non necessariamente
troviamo persone perverse, di certo grandi irrequieti. Se poi ci si
imbatte in uomini fedeli per altri elementi del tema natale, dovranno
almeno spaziare con la fantasia, o applicare lo sperimentalismo e
la trasformazione all’interno della coppia. Nettuno ha poi in
sé le simbologie di fuga che, sommate all’organo sessuale
maschile, possono dare l’amante che è costretto a scappare
dopo ogni rapporto. O almeno a svicolare altrove, come un pesce nel
mare o un uccello in cielo, che necessitano di spaziare. Non per voracità
erotica o altro, quanto per una necessità implicita di non
restare confinati. Per tenere legati a sé un soggetto di questo
tipo ci vuole quindi molto equilibrio e pazienza, e non gli si possono
imporre troppe cose. Resterà all’interno della coppia
solo se vuole restare, altrimenti andrà a comprare le sigarette
dal tabaccaio all’angolo e non lo si vedrà più.
La tendenza all’allungamento propria di Nettuno fa sì
che spesso gli uomini con aspetti positivi abbiano peni sottili e
affusolati, a volte più lunghi della media, mentre il diametro
è normale se non sottile. Giusto per essere strani anche lì.
Rapporti negativi creano tensioni emotive che possono sfociare in
forme nevrotiche o in un immobilismo dettato dalla paura a lasciarsi
andare. Non si spegne però l’inquietudine di Nettuno,
che in questo caso si subisce e non si agisce. Le fughe proprie del
pianeta possono essere quindi saltuarie, con ritorni a casa frettolosi
e magari pieni di ansia per l’abortito tentativo di allontanamento.
Lo sperimentalismo può esserci lo stesso ma vissuto con sensi
di colpa, oppure si vorrebbe spaziare anche se resta la paura di farlo.
Non so se ci sia un corrispettivo all’allungamento del pene
proposto dagli aspetti positivi, magari non si è soddisfatti
di quanto ti ha fornito Madre Natura. Aggiungo però che solo
in pochi riescono ad esserlo davvero, gli altri spesso trovano forme
di accomodamento per sentirsi a posto. Spesso esagerando le eventuali
manchevolezze, o raccontandosi favole pur di trovare un equilibrio.
Congiunzioni, sestili e trigoni di Marte a Plutone
ricostruiscono l’accoppiata perfetta dei pianeti maschili, presenti
schematicamente sia in Ariete sia in Scorpione. A volte riescono a
creare uomini incredibilmente efficaci sul piano sessuale, altre “solo”
persone molto sicure di sé in camera da letto. Sensazione che
elimina in partenza ogni potenziale paranoia rispetto alle proprie
doti virili. Di rado quindi questi soggetti ricorrono all’aiuto
del sessuologo per eventuali problemi erotici e, se mai ne avessero,
non li ritengono tali. Certo è che un’energia di questo
tipo, pur senza magnificarla oltre il dovuto, deve avere un suo sfogo
e manifestazione, pena un accumulo di tensione, sgradevole sotto molti
punti di vista. Ma, se non intervengono altri fattori capaci di frenare
o inibire questa carica, di rado si corre il pericolo. Non ci sono
particolari indicazioni rispetto alla tipologia di membro virile.
Non necessariamente infatti questo aspetto ne crea di dimensioni superiori
alla norma, quanto piuttosto favorisce la libido e la sua soddisfazione.
Lo Zodiaco sembra quindi smentire all’atto dei fatti la fissa
maschile per la quantità del proprio pene. L’efficienza
anche erotica non passa attraverso un eccesso di centimetri. Quadrati
e opposizioni sono aspetti non rasserenanti per uomo, a volte sul
piano dell’efficienza, più spesso su quello della sicurezza
di sé o dell’appagamento. Ricordo che molti anni fa trovai
un quadrato Marte Plutone nel tema di un uomo bellissimo, noto tombeur
de femmes. Gli chiesi se c’era qualche problema sessuale,
e lui mi rispose ridendo che non ne aveva mai abbastanza ma che faceva
fatica a raggiungere l’eiaculazione, non arrivando mai a un’eccitazione
sufficiente per ottenere la giusta esultanza finale. Il problema quindi
c’era, anche se non consapevole. La difficoltà ad abbandonarsi
non può infatti non segnalare una tensione rispetto a questo
aspetto dell’esistenza. Aggiungo, come detto in precedenza,
che la vita sessuale della maggior parte delle persone è comunque
complicata e spesso costellata di insuccessi. Forse la rivoluzione
sessuale diffusa massicciamente nel Ventesimo Secolo ha fatto ipotizzare
una cosa non vera. La vita erotica della maggior parte di noi è
complicata, proprio come la nostra stessa esistenza. Spesso infatti
dimentichiamo che il sesso è lo strumento che Natura ci ha
donato per la riproduzione. Noi lo abbiamo trasformato in un immenso
Luna Park, ma la vita è altro. Eppure “l’amor che
move il sole e l’altre stelle” passa anche da lì,
e ci condiziona in ogni nostra azione. Che tu abbia un quadrato o
un trigono tra Marte e Plutone oppure no.
Per chiudere, quando Marte è isolato non ci
sono particolari indicazioni sulla conformazione fisica dell’organo
in oggetto, correlato simbolicamente al pianeta. Il suo utilizzo può
essere però discontinuo o compulsivo. Ossia ci si ricorda delle
sue necessità solo in determinate circostanze, magari grazie
ai transiti giusti, e si tende a soddisfarlo subito, ammesso che sia
possibile farlo in due. Può esserci però anche una tendenza
opposta, ossia si tende a impiegarlo appena possibile, per ottenere
conferme, o come se fosse l’ultima volta, poi potrebbero subentrare
imprecisate difficoltà. Nel primo caso sembra quasi un accessorio
di cui ci si dimentica, nel secondo si è un po’ schiavi,
come sempre succede in caso di dipendenza da un oggetto o da una situazione
emotiva, forse perché non si è imparato ad usufruirne
in maniera equilibrata. Sempre sia possibile pensare all’equilibrio
parlando di Marte.
Ricordo infine che ho già scritto qui altre riflessioni sull’essere
uomo e Marte nelle case, anche se erano meno esplicitamente sessuali
di quanto fatto in questa sede:
http://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/marte-essU2.html
N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate
nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento
nel mio gruppo Facebook Rotte e approdi5,
da me creato e gestito.
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maxmicmax3@gmail.com o edizionigagliano@gmail.com
1
https://it.wikipedia.org/wiki/Priapismo
2
Ricordo come sempre che, secondo le teorie di
Lisa Morpurgo, mancano ancora all’appello due pianeti, X e Y.
3
http://www.astro.com/astro-databank/Beatty,_Warren.
4
https://it.wikipedia.org/wiki/Frattura_del_pene.
5
https://www.facebook.com/groups/198516613553915/
massimomichelini1@virgilio1.it
6/4/2017