LA ROTTA DI ULISSE

 


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Mercurio e l’intelligenza

di Massimo Michelini

Come scrissi trattando le caratteristiche di Mercurio: “Di solito lo si analizza soprattutto per comprendere il grado di intelligenza del soggetto, ma è un’analisi parziale, riduttiva. A Mercurio spetta la raccolta dei dati del reale, che si organizzeranno in un ‘sistema intelligente’ solo con l’apporto di altri pianeti. E non va dimenticato che Mercurio è estraneo alla cosiddetta ‘intelligenza emotiva’, che spetta invece alla Luna e a Nettuno.”1 Chiediamoci quindi cosa significhi intelligenza, con la certezza di non poter ottenere una risposta sola, univoca.
Una definizione elaborata collettivamente nel 1994 afferma:
«[L'intelligenza è] una generale funzione mentale che, tra l’altro, comporta la capacità di ragionare, pianificare, risolvere problemi, pensare in maniera astratta, comprendere idee complesse, apprendere rapidamente e fare tesoro dall’esperienza. Non riguarda solo l’apprendimento dai libri, un’abilità accademica limitata, o l'astuzia nei test. Piuttosto riflette una capacità più ampia e profonda di capire ciò che ci circonda – ‘afferrare’ le cose, attribuirgli un significato, o ‘scoprire’ il da farsi.»2
Non spetta però al solo Mercurio la pianificazione costruttiva delle azioni future, attribuibile semmai a Saturno o Urano. Mercurio è di solito molto concentrato sul presente (o tutt’al più sull’immediato futuro) ma ha semmai un compito primario: filtrare e assorbire in fretta dalla realtà circostante quanto lo interessa. Creando anche collegamenti tra fatti o cose analoghe, fornendo appunto quelle osservazioni in grado di far capire come funziona il mondo e come interagire con esso. Mi spiego. Se non sai dare un senso alle cose non puoi poi utilizzarle o metterle in pratica. Se non capissi che la parola “sedia” si riferisce a un certo oggetto domestico, nel momento in cui ti chiedessero di sederti sulla sedia non sapresti cosa fare. Questo principio non vale solo per i nomi, viene impiegato per ogni nostra singola azione.
Secondo la definizione corrente l’intelligenza è appunto risolvere un problema, dal più elementare al più complesso.
Mercurio fornisce indicazioni sulla velocità di apprendimento e sul tempo di assimilazione, sul tipo di cose che interessano, sulla maggiore o minore capacità di vedere le cose così come stanno, oppure di interpretarle o distorcerle in maniera soggettiva. In qualche modo avendone una visione parziale, pur nella consapevolezza che qualsiasi visione è parziale, per la natura stessa della percezione3.
Fenomeno limitato e modificato da fattori esterni. Non si può infatti apprendere tutto, non si può capire ogni cosa. Anzi, siamo condizionati non solo dalle nostre capacità intellettive, poche o tante esse siano, ma pure dalle conoscenze, ignoranze o pregiudizi del periodo storico in cui nasciamo.
Faccio un esempio. Se fossimo nati nel Medioevo avremmo creduto piatta la Terra e daremmo per scontato che, arrivati ai suoi confini estremi, saremmo stati costretti a tornare indietro, per non precipitare nel vuoto. Un genio dell’antichità, se si trovasse in mano un cellulare, non saprebbe cosa farsene se qualcuno non gli spiegasse per filo e per segno a cosa serve e come si impiega. Una persona dei giorni nostri dal quoziente intellettivo limitato lo userà invece senza problemi anche se si tratta di un modello nuovo, avendolo visto fare da tutti.
Forse proprio per questo motivo l’astrologia è ancora osteggiata dalla scienza ufficiale, che non sa che farsene. Come per la Terra ritenuta piatta, i presunti illuministi non capiscono che “There are more things in heaven and earth, Horatio, Than are dreamt of in your philosophy”.4 Probabilmente supponendo che, spingendosi oltre, cadrebbero nel vuoto.
Ma il genio con un buon Mercurio quando riuscirà a scorgere il senso di una cosa (ad esempio il telefonino suddetto), apprese le funzioni e le regole di impiego, potrà usare il cellulare in ogni sua potenzialità, mentre il lento di comprendonio dal pessimo Mercurio imparerà gli elementi basic e si fermerà lì.
Mercurio fa anche restare aggiornati, è curioso e vuol restare al passo coi tempi. Magari restando in superficie e non approfondendo mai un problema, ma questo è un altro discorso.
È un pianeta che ha fretta, e pensa sia inutile perdere tempo, infatti ha già capito tutto, o almeno incamerato le notizie essenziali. Seguiamo il suo esempio e non perdiamoci in quisquilie. Analizziamo piuttosto le sue varie tipologie.

 

Pur sprovvisto delle armi di Saturno, e quindi discontinuo e a volte poco logico, o dalla logica molto soggettiva, il Mercurio in Ariete è rapido nel captare le informazioni per lui utili. Teniamo presente infatti che il pianeta più vicino al Sole, Mercurio appunto, ha sempre presente l’interesse del soggetto, ed essendo appunto fisicamente vicino al pianeta dell’identità dell’Io, non può contrastare le sue necessità vitali. Così, come stigmatizzò Lisa Morpurgo5, un Capricorno non può pensare come un Cancro e viceversa. Essendo nato in un dato periodo dell’anno dovrà ragionare in maniera utile per la sopravvivenza del soggetto stesso. Per questo un Cancro potrà avere Mercurio in Gemelli, rafforzando il lato vivace e adolescenziale, in Cancro stesso, con una percezione del mondo romantico-difensiva, o in Leone, puntando sulla voglia di divertirsi e di dare gloria al proprio Io. Tutte le altre modalità di Mercurio gli saranno estranee. In Ariete si percepisce invece subito quanto serve alla propria difesa (e/o all’attacco, osservando la questione da un punto di vista differente). Ci si accorge all’istante di quanto potrebbe sminuire o arricchire l’Io, a volte rendendo troppo soggettiva la percezione del mondo esterno perché i sospetti potrebbero trasformarsi in paranoia.  Va detto che, diffidando sistematicamente, non si fa mai cogliere impreparato da ipotetici attacchi.
Mercurio in Toro è di solito allergico a tutte le novità, e ha pure ritmi di assimilazione lenti come le fasi digestive del bue, animale eponimo. In certi casi le capacità percettive sono limitate, soprattutto per la scarsa curiosità, in altri sono invece solidissime perché, se pure assorbito con la velocità di alcune flebo, il concetto assimilato verrà poi impiegato tutta la vita, e con le sue massime potenzialità. Ossia, detto in maniera terra terra, magari chi lo possiede di primo acchito non sembrerà un’aquila, ma saprà poi trarre massimo profitto da quanto ha capito. E scusate se è poco. Anche se in alcuni casi si limiterà al noto, e i suoi interessi non spazieranno oltre la punta del proprio naso.
Il Mercurio in Gemelli è invece svelto, a volte anche troppo. La velocità percettiva può infatti far sì che capisca tutto al volo, ma poi passi subito ad altro perché si annoia non approfondendo a sufficienza quanto ha appreso, o utilizzandolo per un tempo limitatissimo. La decodifica delle informazioni di solito è così molto facile, il suo impiego può essere ottimo se altri temi del tema natale lo indirizzano verso un atteggiamento riflessivo.  Altrimenti produce personaggi sì svegli ma tutto sommato superficiali e poco interessati ad approfondire i concetti. Bravissimi quindi nel fare una battuta di spirito ma non desiderosi di andare oltre.


L’intelligenza di un Mercurio in  Cancro è intuitiva, e poco interessata a mostrare all’esterno quanto ha percepito. La Luna in domicilio nel segno arricchisce infatti la percezione di tutte le sfumature emotive del caso, facendo spesso capire le motivazioni reali del comportamento altrui. Il soggetto potrà essere però meno attento alle esigenze materiali, e a volte pure pigro se la cosa non lo interessa. Ossia capirà le oscillazioni della borsa solo se le ritiene utili al suo benessere, altrimenti le ignorerà del tutto. Saprà inoltre percepire molto bene tutti gli eventuali pericoli, reali ma pure emotivi, adottando poi gli accorgimenti necessari per evitarli.
Il Mercurio in Leone può essere ottimo dal punto di vista intellettivo oppure molto superficiale ed egocentrico. Ottimo lo sarà quando il soggetto sarà molto ambizioso, e consapevole che per arrivare in alto non occorre solo manifestare al mondo la propria magnificenza ma bisogna pure impossessarsi delle istruzioni per navigare nel mondo stesso. In questo caso si sforzerà e potrà ottenere risultati eccelsi grazie allo scopo che si è prefisso: essere il migliore. Quando invece si farà accecare dalla megalomania, caso non infrequente, potrà non andare oltre la superficie del problema, o capire solo quello che lo riguarda, in particolare i complimenti. I geni e i poveri di spirito con questo Mercurio possiederanno però una caratteristica comune: una certa ingenuità di fondo, per alcuni in grado di far tentare loro missioni impossibili, ottenendo a volte quanto ci si è prefissi, in altri casi facendo galleggiare in un mare di presunzione6.


Tutto l’opposto di quello che accade con Mercurio in Vergine, ancoratissimo alla realtà e bisognoso di verificare sempre quanto capisce. È il Mercurio di San Tommaso, che non crede se non ci mette il naso. Veloce come quello in Gemelli, incasella il dato percepito nel suo classificatore mentale dalla grande capienza, pronto a utilizzare poi le informazioni raccolte nel momento in cui gli serviranno. Urano esaltato nel segno rende infatti utilitaristica la sua intelligenza e pronta, a differenza del Mercurio nel terzo segno, a non prendere nemmeno in considerazione quanto considera inutile.
L’intelligenza di un Mercurio in Bilancia non è veloce e scattante, perché deve meditare se le informazioni raccolte sono giuste oppure no. Non le rifiuta a priori ma vanno vagliate dalla Dea Ragione. Inoltre la schizzinosità del segno come pure il suo forte senso estetico tendono a cancellare per istinto quanto turberebbe quell’alone di buon gusto da cui non può prescindere. Oppure lo si ricorderà in negativo, incasellandole in un librone nero dove sono incluse tutte le cose e persone sgradevoli, se possibile da ignorare sempre e comunque.  
Il Mercurio in Scorpione di solito invece nelle sconcezze ci sguazza, come pure assimila subito le informazioni dei comportamenti negativi del prossimo, non per stigmatizzarli ma per impiegarli a proprio vantaggio se mai dovessero servirgli. Grazie al Plutone domiciliato nel segno saprà cogliere tutti gli altrui comportamenti nascosti, come pure capirà al volo quali possono essere i punti deboli dell’avversario. Magari usandoli per prenderlo in giro o demolirlo senza pietà se gli si dichiara guerra. Convinto grazie a Marte e Plutone, un po’ come fa l’Ariete, che dietro il comportamento del prossimo ci siano sempre intenzioni nascoste, a volte diventa paranoico e vede nemici presenti solo nella sua testolina. Spesso invece scorge in anticipo le motivazioni autentiche dei comportamenti del suo prossimo.
Di solito non si ha una grande considerazione delle virtù intellettuali di un Mercurio in Sagittario, talvolta a ragione ma non sempre. Il problema principale di questa posizione planetaria è il confondere le virtù mercuriali con quelle di Giove, ossia si ascolta poco e, dopo aver sentito una sillaba o poco più, si crede di avere capito l’intera struttura di una frase, se non di un libro. A volte l’intuizione è giusta, altre no. Si ragiona spesso per modelli standard, senza confrontare le percezioni con il reale. La sostanziale ingenuità del segno tende ad attribuire spesso al prossimo o alla natura stessa sempre buone intenzioni, anche quando così non è. Il pregio di questa posizione planetaria può essere il volere a tutti i costi allargare il proprio sapere, spaziando in ambiti intellettuali inusuali, per costruire poi una propria weltanschauung, ossia una personale concezione del mondo.


Il Mercurio in Capricorno, un po’ come quello in Vergine, è invece saldamente ancorato alla realtà, e gli interessa capire soprattutto quanto gli serve e può aiutarlo nell’erigere le solide basi del suo esistere. Non si perde però di solito in “seghe” percettive, e resta concentrato sulla natura di un fenomeno, o di una cosa. Come un altro Mercurio saturnino, quello in Bilancia, prima di assimilare deve verificare il dato, ma se nel caso del settimo segno il criterio era etico o estetico, nel suo ci si limita alla sua sostanza. Essendo poi il segno legato all’età matura, spesso l’intelligenza migliora con gli anni, perché si avvantaggia delle esperienze precedenti.
Per quanto in parte saturnino, un Mercurio in Aquario è a volte dispersivo e mutevole – anche se geniale – grazie all’esaltazione di Nettuno nel segno. Va fatto però un distinguo. Grazie al doppio sostegno di Urano e Saturno, chi lo possiede assimilerà dalla realtà quanto ritiene utile e necessario, e lo saprà impiegare molto bene a proprio vantaggio. Nettuno porterà però a volte una distorsione della realtà stessa, soprattutto per le questioni ideologiche. Ossia si capirà benissimo dove sta il proprio vantaggio per orientarsi nel quotidiano, poi il demone dell’ideologia potrà fargli credere che le scie chimiche sono un codice cifrato inviato dagli UFO. Oppure che le Twin Towers non sono mai esistite, pare fossero solo un ologramma creato e poi fatto scomparire dalla CIA per i suoi loschissimi disegni. Svirgolate fantastiche a parte, sarà però in grado quasi sempre di capire quanto gli serve.
Un altro Mercurio fantasioso, se non a volte proprio perso nelle sue immaginifiche sensazioni, è quello in Pesci. Spesso incapace di un’attenzione costante, sarà abbastanza carente nel percepire i rapporti di causa ed effetto nei fenomeni che lo circondano ma, se perderà spesso i dettagli, a volte andrà oltre, grazie alla bizzarra genialità tipica del segno. Come Einstein (Pesci ma con Mercurio in Ariete), ritenuto tardo di comprendonio nella primissima parte della sua vita, in realtà sperso nei suoi pensieri forse già cosmici. Ossia, non soffermandosi troppo sulla realtà contingente, sarà comunque pronto a proiettarsi in dimensioni ulteriori. Spesso spaventato dalle novità, gli sembreranno superiori alle sue forze intellettuali, se non le vive come avventure, o come sogni ad occhi aperti.


E veniamo al Mercurio nelle case. A differenza di quanto avviene dalla sua collocazione nei segni, nelle varie case di rado influisce sulla “quantità” e “qualità” dell’intelligenza, ammesso si tratti di un valore misurabile, ma fornisce piuttosto robuste indicazioni sull’ambito degli interessi della persona in questione. Così non è detto che un Mercurio in terza sia più acuto di uno in nona, come vorrebbe la logica zodiacale di domicili ed esili, ma sarà la somma dei valori in campo a mostrare la nobiltà intellettuale del singolo, parafrasando il buon vecchio Alighieri.
Se in prima casa, Mercurio può dare due tipologie diverse, spesso antitetiche. Troveremo quindi chi si interessa solo di quanto riguarda l’Io, escludendo ogni elemento estraneo alla sua natura, e chi invece è un mercuriale allo stato puro, personaggi che si sentono vivi solo nel momento in cui fanno funzionare le cellule grigie. Se non è detto che in automatico crei dei geni, ha la fortuna di improntare la personalità a una curiosità diffusa, capace di far mantenere giovani fino a tarda età. Magari senza essere dei Copernico o Steve Jobs, appunto, ma smaniosi comunque di leggere ancora il giornale per sapere cosa accade nel mondo.
Il teoria l’ambito di indagine di un Mercurio in seconda è ristretto, perché limitato a quanto vede o lo circonda. Forse non sono obiettivo in quanto possessore per nascita di questa posizione planetaria, ma nel mio caso ha funzionato come voracità intellettuale, come la necessità di buttar dentro il maggior numero possibile di informazioni e conoscenza. Non sono però tutti così, intendiamoci, e alcuni avranno davvero una visuale (e una mentalità) ristretta, mentre altri possiederanno una cosiddetta intelligenza visiva, e hanno la necessità di vedere una cosa per poterla capire, non essendo sufficiente una spiegazione verbale.
Il Mercurio in terza somiglia parecchio per certi versi a quello del segno suo cosignificante, ossia i Gemelli. Molto concentrato sul presente e l’attualità, vorrà sapere quante più cose dell’ambiente a lui noto, magari non approfondendo poi più di tanto. Ottimo per chi svolge lavori incentrati sull’attualità, vuoi che si tratti di giornalisti, vuoi di commercianti impegnati a gestire le oscillazioni dei prezzi dei prodotti. Ha bisogno di molti stimoli, ma spesso il pericolo è la dispersione in più settori, come pure la difficoltà ad addentrarsi in profondità in un certo tipo di materia. Come pure il seguire un po’ troppo le mode, non distinguendo le effimere da quelle con più sostanza.


L’intelligenza di un Mercurio in quarta è tutt’altro che esibizionista e manifesta, ma ciò non significa che sia scarsa, anzi. È semmai interessata ai risvolti emotivi delle situazioni. Il nozionismo puro non le appartiene, e semmai quanto accade nel mondo viene impiegato soprattutto per difendersi, e tenere fuori da sé quanto potrebbe infastidire la sua sfera emotiva. Si concentra invece con grande piacere su quanto riguarda la famiglia,  e il paese natale nel caso si interessi di politica, evento nient’affatto raro. Gli eventi del mondo appaiono comunque come fatti un po’ potenzialmente disturbanti, e vengono introiettati solo se toccano qualche sua corda emotiva. 
In quinta a Mercurio non interessano gli argomenti astratti, fuori dai suoi interessi primari. Preferisce piuttosto tutto quanto ha a che fare con la vita, si tratti di ogni informazioni su feste, sagre ed eventi vari della propria città, sia invece gossip sessuale, del tipo “chi va a letto con chi”. In alcuni casi, essendo la casa dell’educazione primaria, si avrà una gran voglia di imparare molto per trasmettere poi ai pargoli quanto appreso. Rarissimamente, accade poi che la natura eccessiva della casa crei personaggi intellettualmente onnivori, mai sazi di apprendere nuove cose. Si tratta però di eccezioni, di solito ci si interessa più a divertimenti di vario tipo.
In sesta Mercurio diventa meticoloso. Apprende quanto ha un’utilità pratica, assegnando spesso a ogni nozione un valore preciso, non divagando o disinteressandosi a cose incapaci di portarti un vantaggio materiale. Per questo motivo, a volte potrebbe essere limitato o limitante, non per deficienze intellettive quanto perché è il soggetto a porsi dei paletti capaci di ridurre la curiosità o di indirizzarla solo in certi settori. Quanto appreso sarà però impiegato al meglio delle potenzialità individuali, senza fumoserie o ragionamenti insensati. Aggiungo però che i risultati potrebbero migliorare molto se il segno in cui è ospitato Mercurio è favorevole o se il pianeta riceve aspetti sontuosi da altre forze zodiacali.


A un Mercurio in settima interessa soprattutto quanto può rendergli agevole i rapporti con il prossimo. Tenderà quindi a far tesoro dei regolamenti delle associazioni frequentate come pure delle storie altrui, quelle capaci di farti capire se un rapporto, non importa di che tipo, possa piacerti oppure no. Potrebbe essere il Mercurio di chi, ai tempi della scuola, preferiva studiare insieme a un compagno perché la condivisione e lo scambio di informazioni gli rendeva più semplice l’apprendimento. Non tanto per limiti intellettuali, che possono comunque esserci come per tutte le posizioni del pianeta, quanto piuttosto perché il soggetto stenta a stare da solo, e preferisce scambiare esperienze anziché tenere solo per sé quanto sa.
Cosa che non accade ovviamente a un Mercurio in ottava, intelligente o nella norma ma con l’input interiore di capire le mosse altrui senza rivelarle troppo in giro. È la posizione planetaria propria di chi per istinto pensa che tutti abbiano qualcosa da nascondere e, se lo scopri, avrai vantaggi rispetto a quella persona. Non deve trattarsi per forza di cose di un Mercurio disonesto, più spesso è omertoso, anche se a volte appare pure nei temi natali di chi si diverte o trae vantaggio dalla stoltezza altrui. Anche se così non è, quasi sempre la curiosità è indirizzata verso territori non consueti.
Se in nona, Mercurio può essere molto curioso ma, più dati immagazzina, più si costruisce sue teorie filosofico-esistenziali. A volte giuste altre solo frutto della sua fantasia o di un irrigidimento ideologico. Mercurio si colora infatti spesso di sfumature proprie di Giove o Nettuno, pianeti domiciliati nel Sagittario cosignificante, amando molto esprimere a parole quanto ha appreso, oppure filtrando gli eventi del mondo secondo il suo credo, non importa se religioso, filosofico o politico. Così, se il soggetto fosse vetero-comunista, affermerà che una crisi di un certo tipo sarà colpa dello sfruttamento capitalistico della manodopera mentre, se di stretta osservanza religiosa, riterrà colpevole della crisi della società un eccessivo lassismo morale.    


Il Mercurio in decima non sarà invece affatto interessato a qualsiasi ideologia eccessiva. Filtrerà dalla realtà quanto gli torna utile nella scalata al potere, evento che desidera sopra ogni altro, e non si disperderà nell’apprendere cose che non gli servono. Ossia, se vuole diventare direttore di banca concentrerà i suoi sforzi intellettuali nell’incamerare tutte le possibili informazioni sui mercati finanziari, sulle regole economiche e così via. Magari coltivando in parallelo qualche interesse a latere, purché non gli assorba energie intellettuali eccessive rispetto al suo scopo principale.
Esattamente l’opposto di quanto fa spesso un Mercurio in undicesima, mentalmente aperto rispetto a molte ideologie non comuni, a volte rasentando la stravaganza. La sua attenzione si risveglia infatti soprattutto rispetto alle teorie alternative, anche se il forte domicilio nel segno cosignificante di Saturno e, soprattutto, Urano, di rado gli fa perdere il contatto con la realtà. Ossia saprà comunque che deve pagare le bollette del gas e avere un’entrata in grado di garantirgli, se possibile, la vita desiderata. Nel momento in cui ha un minimo di sicurezza, può occuparsi della trasmigrazione delle anime, delle teorie sulla popolazione di Malthus o del  Libro tibetano dei morti.
Chi a volte va ancora oltre e si spinge nel campo del soprannaturale è il Mercurio in dodicesima, spesso distratto e incurante della realtà contingente, a volte incuriosito da argomenti atipici e fantasiosi. La Luna e Nettuno presenti nei Pesci cosignificanti lo proiettano infatti verso interessi emotivi oppure mistici, di certo fuori dal comune. La sua intelligenza sarà quindi più intuitiva che analitica, a volte spingendosi là dove nessuno ancora è arrivato, altre bazzicando solo nel meraviglioso mondo dell’immaginazione. Affascinante sì, ma con pochi punti di contatto con la realtà. A volte poi l’intelligenza è impiegata per soccorrere i derelitti o i malati o per studiare nuove modalità d’essere adottati dopo molto dopo dalla gente comune, ossia chi non ha un Mercurio di questo tipo.


Passiamo ora agli aspetti planetari, capaci di amplificare o ridurre all’osso la capacità di intelligere.
Quelli col Sole, per necessità astronomiche, non possono essere negativi perché Mercurio non si allontana mai dal Sole più di 28 gradi. L’unico aspetto possibile è quindi la congiunzione che, se sulla carta è positivo, all’atto pratico non favorisce troppo le virtù intellettive di Mercurio. Il pianeta è infatti in qualche modo asservito alla potenza del Sole e, se pur gli fornirà vivacità espressiva e fisica, quasi mai gli consentirà di spaziare troppo lontano dal proprio ombelico. Mercurio in questo caso se la canta e se la suona, ossia apprende una cosa (spesso solo quello che riguarda l’Io), si fa la domanda e si dà la risposta, senza possibilità di contraddittorio. Possono sfuggire a questa “bruciatura” di Mercurio soprattutto i temi natali per altri versi riflessivi e non inclini all’impulsività.
Molto diversi sono i risultati degli aspetti positivi tra Luna e Mercurio, in grado di combinare felicemente l’intuizione lunare e le capacità di analisi mercuriali. Queste ultime consentono di percepire in fretta i dati del reale, mentre l’astro d’argento fa intuire pure le situazioni emotive implicite a qualsiasi situazione. Di solito si guadagna in velocità mentale e si resta lucidi e curiosi fino a tarda età, salvo aspetti collaterali negativi. Un aspetto ottimo per chi anche a novant’anni guarda al mondo con gli occhi di un bambino, smanioso di sapere e capace di apprendere con rapidità. Gli aspetti negativi a volte rendono ardua la sintesi tra intuizione e lucidità, più spesso fanno ragionare a corrente alternata, o troppo razionalmente o con un eccesso di emozione.  
Come per il Sole, anche con Venere possono esserci solo rapporti positivi perché entrambi non si discostano mai troppo dall’astro al centro del nostro sistema planetario. Di solito congiunzioni e sestili tra i due sono abbastanza ininfluenti sulla quantità di intelligenza, semmai possono smussare certe acidità di Mercurio. Ossia si potrà tendere a sminuire le magagne in una situazione o in una persona, oppure le si considerano con occhio benevolo. Intellettualizzando e rendendo però al tempo stesso un po’ instabile pure l’affettività di Venere, abbastanza incline al flirt, per troppa curiosità. L’intelligenza sarà comunque sensibile alle questioni estetiche, e riuscirà a capire meglio se una situazione è chiara e presentata in maniera elegante.


Se in teoria l’istinto aggressivo di Marte ha poco a che vedere con l’intelligenza, all’atto pratico supporta Mercurio in Scorpione, e anche in Vergine dove Marte è esaltato appunto per trasparenza. Non attribuisco per questo spiccate doti intellettuali al pianeta rosso, però credo sia capace di risvegliare l’attenzione di Mercurio instillandogli nell’orecchio il dubbio che, se abbassa la guardia, potrebbe venire attaccato. Così, se pure non spiccano voli nelle alte sfere dell’intelletto, i due collaborano felicemente a tener desti i sensi per captare più segnali possibili. Ossia, con aspetti positivi tra i due magari non scriverai la Divina Commedia o l’Amleto, ma sopravvivrai perché non hai abbassato la guardia. Così Mercurio sarà in grado di cogliere nelle situazioni quanto potrebbe sminuirlo o creargli offesa, non importa di che tipo, e sarà spesso reattivo e vigile. Cosa che potrebbe non accadere con aspetti negativi con Marte, dove i riflessi potranno essere appannati o non si sapranno afferrare in fretta i segnali di pericolo. Oppure li si afferreranno male, diffidando quando non è il caso e lasciando invece accostare chi davvero potrebbe farti del male.
Rapporti armonici tra Mercurio e Giove, come quelli con Venere, svegliano Giove ma al tempo stesso rendono bonario e pacioccone Mercurio. Faccio un esempio legato al senso dell’umorismo. Mercurio può essere feroce nel tagliare addosso i panni anche con una battuta. Subendo l’influsso di Giove, il pianeta si fermerà prima di massacrare il bersaglio di una facezia che, se obeso, si vedrà descritto come un simpatico tondetto, mentre senza un apporto di Giove verrebbe catalogato come pachiderma. Così anche la curiosità potrà essere tanta, ma si tenderà a trovare sempre una giustificazione a tutto, forse non approfondendo così le reali motivazioni di un comportamento o la vera struttura di una situazione. Con aspetti negativi non ci sarà in compenso minor intelligenza. Si ridurrà piuttosto la curiosità come pure la necessità e il piacere di scambiare le informazioni ricevute.
Congiunzioni, sestili o trigoni tra Mercurio e Saturno creano di solito persone dall’ottima intelligenza, in cui i dati del reale vengono inseriti in un corretto contesto logico. Non creerà in automatico menti eccelse, perché la genialità spesso è difficile da definire, anche astrologicamente, ma potrà contribuire in maniera ottima alla lucidità mentale di chi li possiede. Ho visto spesso aspetti di questo tipo nei temi natali di scrittori, più o meno grandi, mentre è poco presente nei temi di scienziati, vai a sapere il perché. Aspetti di questo tipo saranno eccellenti per capire i problemi astratti, mentre per le questioni emotive, spesso tanto importanti per sviscerare in fondo un intero problema, saranno necessari apporti di Luna e Nettuno. Quadrati e opposizioni tra i due non creeranno in automatico persone  dall’apprendimento lento, ma spesso faranno sì che i circuiti cerebrali impediscano loro di capire alcune cose, se pure chiare o spiegate bene. Ossia si sarà vittime di macule cieche rispetto a un certo settore dell’apprendimento. Sarà spesso poi carente la struttura logica del ragionamento, ma magari ci si rifarà con altre forme di pensiero non prettamente razionali.


Gli aspetti positivi tra Mercurio e Urano donano un’intelligenza pratica, aliena dalle confusioni intellettuali e dalle fantasie. Ossia due più due fa quattro, non tre e mezza o quattro e un quarto. Si è poi interessati per istinto al funzionamento delle cose, e delle situazioni, per cui non ci si interrogherà sulle motivazioni nascoste del comportamento altrui, ma si osserverà come gli altri agiscono e ci si comporterà di conseguenza. Inoltre si cercherà di trarre vantaggio da quanto si osserva, spesso scegliendo il momento giusto per agire. Gli aspetti negativi non rendono poco intelligenti, piuttosto creano dei deficit nella praticità del soggetto, spesso poco svelto nell’afferrare come funziona una situazione o una cosa. Ossia, magari sarà capace (per altri elementi del suo tema natale) di imparare senza problemi ogni singolo comma della costituzione americana, ma avrà grosse difficoltà nell’utilizzare il forno a microonde. Succede anche questo.
Se in buon aspetto tra di loro, Mercurio e Nettuno creano un’intelligenza per così dire musicale, tant’è che è spesso presente nei temi di musicisti, ballerini o semplici melomani. Ossia l’apprendimento avverrà attraverso suggestioni a volte quasi subliminali, in qualche modo illuminazioni piovute da impalpabili messaggeri celesti. La logica pura abita altrove, si tratta però di aspetti planetari in grado di far cogliere realtà poco appariscenti, forse frutto della fantasia, che è comunque pur sempre figlia dei nostri circuiti cerebrali. Paradossalmente, anche gli aspetti disarmonici tra i due possono produrre risultati simili, con Mercurio pronto ad impiegare armi logiche per avvalorare le tesi fantastiche di Nettuno. Altre volte poi ci sarà invece un conflitto perenne tra razionalismo e immaginazione, senza vincitori né vinti, tranne nei periodi in cui transiti positivi riescono a conciliare posizioni all’apparenza antitetiche.
Mercurio e Plutone sono pianeti portanti di Gemelli e Scorpione, due segni furbi e complicati, sia pure in maniera differente. Sono molto affini e nessuno dei due crede all’apparenza e a quanto viene detto. Preferisce verificare di persona, e scavare dietro la facciata per capire cosa nasconde. Spesso traendone poi vantaggio, e divertendosi nel cogliere la dabbenaggine altrui. Intendiamoci, non crea in automatico menti illuminate o geniali, ma spesso persone sveglie, spaziando dall’abile commerciante, allo psicanalista, al truffatore del gioco delle tre carte. A volte accade pure con aspetti negativi, ma più spesso ci troviamo di fronte a coloro che si siedono davanti al banchetto del gioco delle tre carte, convinti di vincere. I risultati sono facilmente immaginabili. Anche chi non si fa truffare per prudenza o intelligenza vivrà un sottofondo di sfiducia nelle proprie capacità percettive e persuasive. Diffidando per la consapevolezza dei propri deficit e teme perciò di subire fregature da parte del prossimo.

Infine un Mercurio isolato non influisce di solito sulla quantità dell’intelligenza, ma sulla sua sistematicità e organizzazione. Ossia si possono captare sulla carta un numero imprecisato di informazioni – spesso tantissime, a volte pochine, dipende dai casi – ma non si ha l’abitudine o sistematicità di inserirle in un contesto organizzato. L’intelligenza (o almeno quella parte regolata da Mercurio) può essere quindi discontinua, perché non si ha la capacità o voglia di ricavare da quanto percepito informazioni costruttive per fare un passo ulteriore nella vita. In taluni casi, poi, come quasi sempre succede coi pianeti isolati, non si finirà mai di essere curiosi, non ricevendo però reale appagamento dall’ansia di sapere.

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1
http://www.larottadiulisse.it/astri/mercurio.html
2 http://it.wikipedia.org/wiki/Intelligenza
3 La percezione è letteralmente il raccogliere dati. Si veda in proposito:
http://www.etimoitaliano.it/2014/01/percezione.html
4
William Shakespeare (Hamlet, act I scene V) In italiano suona così: “Ci sono più cose cielo e terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia”.
5 “… le facoltà percettive, simboleggiate da Mercurio, debbono occupare un’area assai vicina ai valori stagionali del Sole. Come dire: un temperamento primaverile deve essere sintonizzato sull’onda di stimoli e percezioni che gli giungono da un ambiente simile o analogo a quello in cui è innestata la sua personalità.”, Lisa Morpurgo, La natura dei pianeti, Milano, 1986.
6 Mi rifaccio ancora all’etimologia della parola per spiegare al meglio il concetto. La presunzione è infatti il “prendere prima”, impiegare un’opinione precostituita per rapportarsi con il reale. Ossia non vedere la cosa per quello che è davvero. In questo caso fermandosi alla presunzione che il proprio Io è il migliore.
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1/05/2015


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