Saturno,
rinuncia e privazione
Parte
prima, il pianeta nei segni
di
Massimo Michelini
I
simboli planetari racchiudono in sé le infinite varianti dell’esistenza
umana, quelle che procurano gioie, durature o momentanee, come quelle
che invece possono causare purtroppo dolore più o meno forte.
Gratificazioni da un lato, privazioni dall’altro. In teoria
quindi le une positive e le altre negative, ma entrambe indispensabili
alla vita.
Già, ma cos’è la vita?
Vediamo cosa dice in proposito il dizionario: “Insieme delle
funzioni che rendono un organismo animale o vegetale capace di conservarsi,
svilupparsi, riprodursi e mettersi in rapporto con l'ambiente e con
gli altri organismi (…)”1
Nello svilupparsi e riprodursi l’essere umano di solito prova
piacere, lo prevede la natura stessa. Nel corpo infatti esistono appositi
recettori sensoriali incaricati da Madre Natura di dare godimento.
Il cibo, salvo per gli anoressici e per chi abbia problemi digestivi,
dà una sensazione di piacere prima alla lingua, poi al palato
e infine al corpo intero. Nutrendoti infatti riesci ad accumulare
l’energia sufficiente per continuare a vivere bene e, salvo
problemi di natura depressiva, sarai pure felice di prolungare così
lo stato della tua esistenza. La pancia piena aiuta il buon umore,
e il vivere.
In maniera analoga, oltre alla gratificazione psicologica implicita
nel trovare un contatto carnale con un'altra creatura, nel fare sesso
si dovrebbe provare anche piacere, anzi si dovrebbe raggiungere l’acme
del godimento. Con tutte le eccezioni del caso, ovviamente, ma Natura
vorrebbe che per dare vita ad altre creature ti divertirai perdendo
la testa, un sano orgasmo2 contempla questo.
Sempre quel delicato equilibrio chiamato Natura prevede però
che non si possa eccedere né col cibo né col sesso,
per limitarci alle due più vistose manifestazioni di piacere.
Anche se sembra banale ripeterlo, esagerare nell’alimentarsi
può portare all’obesità e a seri problemi di salute,
oltre ad indicare spesso un equilibrio psicologico problematico se
non inesistente. L’eccedere con il sesso comporta anzitutto
la necessità costante di uno o più partner capaci di
soddisfarti3, mentre la promiscuità sessuale potrebbe
portare rischi di malattie non propriamente piacevoli. Inoltre il
godimento eccessivo e prolungato può far sì che si alzi
sempre di più l’asticella per raggiungere la soddisfazione,
rendendo quindi il piacere una schiavitù e un’ansia,
non uno dei momenti più felici dell’esistenza.
Sul fronte delle possibili gratificazioni ci sono poi gli affetti,
il piacere estetico, le passioni, l’affermare la propria personalità,
questo e quell’altro. In teoria tante cose capaci di farti toccare
il cielo con un dito, se le ottieni e se mantieni il loro controllo.
Ma, se ci sono sensazioni ed eventi che ti fanno sentire al meglio,
lo Zodiaco e la vita prevedono anche situazioni ed emozioni capaci
di porti dei limiti, spesso per il tuo stesso bene. O, se non avessero
una funzione protettiva, si tratta pur sempre di situazioni implicite
nella vita, quindi eventi naturali di cui bisogna prendere atto. Per
ogni più c’è un meno, per ogni meno c’è
un più, è una delle leggi della fisica.
A Saturno, a cui spesso vengono attribuiti tutti i mali del mondo,
comprese cose in teoria dolorose come la rinuncia e la privazione,
spetta anche il porre delimitazioni, imposte dalle circostanze esterne
o dal soggetto stesso. Un limite che ti può ricordare che il
piacere non dura in eterno, che devi controllare certi tuoi comportamenti
per non debordare, che a volte è preferibile essere prudenti
o morigerati. Anzi, c’è pure un confine estremo, la morte.
Si tratta infatti del fine vita, del non plus ultra: oltre quella
non puoi andare, escludendo ovviamente un aldilà sulla cui
certezza non ci è dato sapere, salvo per chi possiede una forte
fede su cui fare affidamento.
Severo e duro come le travi che sorreggono una struttura importante
e portante, Saturno ti regge la vita, ma ti indica pure come affronterai
le privazioni o rinunce a cui quasi tutti prima o poi dobbiamo sottostare.
Che alcuni prendono come un’occasione di crescita, ed è
noto che i periodi difficili possono davvero farti maturare, volente
o nolente. Altri invece li vivranno come un supplizio da cui non solo
non imparano un bel nulla, ma da cui possono uscire devastati o almeno
alquanto acciaccati. Prendiamo ad esempio una malattia, propria o
di qualcuno che ci è molto vicino. Non piace a nessuno, logico,
eppure in certi casi la si affronta come una eventualità inevitabile
sia pure sgradevole, in altri la si rifiuta e non la si vuole guardare
in faccia. E questo accade per tutti i settori della vita, si tratti
di amore, di soldi, di perdita di potere o della faccia.
Rinuncia che può essere stabile oppure momentanea, quindi segnalata
in astrologia da transiti particolari.
In questo capitolo su Saturno nei segni vedremo soprattutto quale
atteggiamento verso la rinuncia indica la sua posizione nei dodici
settori zodiacali. Maggiori dettagli si avranno nello studio successivo,
dove si indicano in quali settori si potrà o dovrà esercitare
una rinuncia. Ma, a ben vedere e cercando una reale funzione positiva,
si tratta pure del posto in cui puoi essere più forte, quasi
resiliente, come si dice ora con un termine di moda.
Ma andiamo per ordine, e vediamo come il pianeta nei segni crea i
vari modi di vivere una eventuale rinuncia.
Per chiarezza espositiva riporto lo schema di domicili, esaltazione,
esilii e caduta, per rendere ancora più evidente dove il pianeta
dà il suo meglio e dove invece presenta maggiori criticità.
Esaltazione: Bilancia
Domicilio primario: Capricorno
Domicilio base: Aquario
Caduta: Ariete
Esilii: Cancro e Leone
Esaltazione per trasparenza: Toro
Caduta per trasparenza: Scorpione
Come
vuole la sua posizione di caduta, Saturno in Ariete
non dà il suo meglio. Ha un tipo di razionalità spesso
singolare e, rispetto alle rinunce e privazioni, agisce spesso in
una maniera bizzarra, all’apparenza senza logica. Cerca di privarsi
infatti di poco e, se lo fa, dà la colpa ad altri per essere
caduto in ristrettezze, se questo è il problema. Se deve risparmiare,
applica tagli drastici alle piccole cose, a volte diventando tirchissimo
perché si crede sull’orlo della miseria, ma magari non
è capace di vedere dove davvero dovrebbe privarsi di qualcosa
per rimpolpare il patrimonio. Non ama rinunciare alle cose che gli
premono ma può avere la tendenza a sentirsi povero o a comportarsi
in modo stoico, a volte autopunitivo, perché non valuta a sufficienza
la reale situazione. Può incaponirsi, e stenta ad accettare
i suggerimenti degli altri, a cui non crede mai del tutto per una
sottile diffidenza, oppure al contrario si fida solo di gente nota,
indipendentemente dalle loro capacità di giudizio e onestà.
Visto inoltre che in certi casi Saturno può indicare il padre,
può dare una figura paterna di cui si è sentita la mancanza,
e di cui si rimpiange un ruolo autorevole che in realtà è
mancato, o è almeno discutibile.
In un segno gaudente come il Toro
Saturno non vorrebbe privarsi di niente, e spesso riesce a farlo perché
ha programmato in anticipo la sua vita e si è tutelato a sufficienza
grazie a una innata prudenza e a scelte oculate o almeno non dissennate.
Il segno inoltre ha un innato rifiuto del dolore e la tendenza a sdrammatizzare
anche le situazioni più complesse. Si tratta infatti di una
posizione molto forte, essendo il pianeta esaltato negli Zodiaci B4
secondo le teorie di Lisa Morpurgo. Rinuncia e privazione vengono
accettate quindi come parte inevitabile della vita, se si è
costretti a subirle, rimandandole però al mittente nel caso
in cui dovessero risultare inutili oppure “innaturali”.
Quindi gli intorcigliamenti emotivi risultano sconosciuti. La morte
viene accettata come un fatto naturale, sia pure doloroso, e la sofferenza
come il segnale di un problema. Se è possibile risolverlo lo
si valuterà per quello che è, se non è possibile
si accetterà con serena dignità. Più difficile
da digerire la perdita economica ma, se arriva, si pensa a come ovviare
in futuro agli errori che hanno causato questo spiacevolissimo inconveniente.
Sembra quasi quindi che Saturno benefici del Toro e il Toro non risenta
troppo di Saturno, anzi il contrario. Certo i due anni e rotti di
permanenza nel segno non possono creare effetti analoghi per tutti
ma, almeno rispetto alle simbologie di rinuncia e privazione, pare
proprio che qui Saturno non ne risenta troppo. Salvo i casi in cui,
per altri elementi del tema, si sia costretti ad alienarsi dal clan
e dal territorio natale, soffrendone parecchio.
Le rinunce di Saturno in Gemelli possono essere vissute
soprattutto nell’età propria del segno, ossia l’adolescenza,
oppure rispetto a uno degli ambiti più amati dal soggetto,
la vita mondana. La lucidità del segno impedisce però
di solito di tuffarsi a corpo morto nel dolore e si riesce, o almeno
si tenta, di viverlo con ironia e disincanto. Un atteggiamento un
po’ freddo e capace quindi di far velare la personalità
da un sottile alone di malinconia, in qualche caso predisponendo a
un temperamento blandamente depressivo. Soprattutto se, per motivi
estranei alla volontà o decisione propria, si decide di isolarsi
e di privarsi dalla vita sociale, necessaria come l’aria che
si respira. O, se ci fossero problemi di natura fisica o familiare,
potrebbe essere costretto a limitare il movimento, con conseguenze
sull’umore e sul piacere del vivere. Subisce poi in maniera
severa un ipotetico isolamento mondano, magari causato da pettegolezzi
o altre spiacevolezze, vivendolo come una colpa inconfessabile. Sempre
in caso di dure lesioni, possono esserci difficoltà nei rapporti
con i fratelli o una pesantezza per essere figli unici. L’esaltazione
di Plutone nel segno può inoltre far non essere troppo sinceri,
anche rispetto ad eventuali rinunce subite, oppure può portare
a una drammatizzazione delle stesse. Ossia si mette in scena per familiari
o vicini di casa un dolore cosmico, non importa quale sia il motivo,
quando in realtà si vive solo una situazione di blanda tristezza.
Le privazioni di Saturno in Cancro possono essere
dolorose e riguardare la sfera dei sentimenti e l’ambiente in
genere preferito dal segno, ossia la famiglia, quella d’origine
o quella propria che ci si creerà da adulti. A volte si nasce
poi in un contesto severo dove l’espressione delle emozioni
è un tabù, o non si viene ascoltati per colpa della
durezza emotiva dei genitori, per reali circostanze esterne che non
consentono di abbandonarsi alle dolcezze. Le carenze subite nella
prima parte della vita o anche in seguito in uno degli ambiti da cui
si vorrebbe essere protetti lascia spesso cicatrici emotive e qualche
angolo infantile nella personalità, facendo a volte la fortuna
economica di psicanalisti o guru di vario tipo, quelli che promettono
di risanare le ferite del passato. A volte, per le personalità
più lucide, da adulti c’è un rifiuto a costruirsi
una famiglia propria perché non si è avuto un modello
valido di riferimento, e si diffida della possibilità di creare
qualcosa di positivo, ammesso sia possibile. La severità implicita
in Saturno mette poi in discussione la voglia di comodità del
Cancro, dando un atteggiamento autopunitivo per chi amasse sopra ogni
cosa la pigrizia, oppure crea circostanze materiali per cui davvero
non ci si riesca a rilassare, o si può farlo solo in maniera
discontinua, non sempre soddisfacente.
Salvo
configurazioni astrali particolari, il Leone sta
alla rinuncia come la panna montata sta alle cozze. Ossia, detto in
altre parole, sono assolutamente incompatibili. Ciò nonostante
ha in comune con Saturno una forte ambizione e può decidere
di privarsi di qualcosa in vista di un risultato importante, se lo
ha in mente. Magari per spingersi al limite delle proprie possibilità,
come ha sempre fatto ad esempio l’artista concettuale Marina
Abramovic, campionessa di sfide proibitive5 . L’artista
serba nel corso della sua lunga e fortunata carriera ha spesso creato
happening dove metteva alla prova la sua resistenza fisica e la durata
nel tempo, come ad esempio quando a New York rimase 736 ore e mezza
seduta e silenziosa su una sedia, mentre il pubblico le passava davanti.
Se quindi in teoria questo Saturno non vorrebbe rinunciare a nulla,
poi sa farlo se è per dare una dimostrazione pratica della
propria superiorità fisica o morale. A volte le circostanze
della vita lo costringono ad abdicare al potere o alla visibilità,
e vivrà malissimo queste situazioni, essendo un pessimo perdente.
Oppure, come la volpe della favola di Esopo, si confinerà in
volontario isolamento e oscurità proprio perché sa di
non essere in grado di raggiungere quel massimo che dentro di sé
vuole a tutti i costi. Il Saturno in Leone “medio”, comunque,
non ha nel suo programma di vita la rinuncia. Se proprio deve farlo,
è certo che siano gli Dei ad accanirsi contro di lui, di certo
per invidia, perché hanno capito la sua superiorità
e cercano quindi di metterlo alla prova.
Saturno in Vergine sa
invece controllarsi, anzi spesso è lui per primo a rinunciare
alle cose che ritiene al di fuori della sua portata. Ossia le grandi
ambizioni, le spese esagerate e gli eccessi fisici li bandisce per
istinto. Anzi, tende a controllare tutto quanto, rinunciando a quanto
pensa possa nuocere a una tranquilla programmazione dell’esistenza.
Quindi, come il segno che lo ospita, pensa tutto sommato che la rinuncia
sia una virtù, non una condanna del Fato. Anzi, se riesce a
non sforare il budget esistenziale che si è assegnato, è
pure capace di concedersi qualche premio. Intendiamoci, se doveva
contenere le spese potrà concedersi un week-end con soggiorno
all’ostello della gioventù, pure a novant’anni,
mica in un hotel a cinque stelle, anche nel caso in cui potesse abbondantemente
permetterselo. La tendenza autoprivativa la applica spesso anche alla
salute, in alcuni casi esercitando un controllo maniacale, in altri
rinunciando in partenza a qualsiasi forma di cura del corpo, passando
da un troppo di un certo tipo al suo esatto contrario. Può
essere inoltre molto critico verso se stesso, trovandosi tutti i difetti
e imperfezioni di questo mondo o almeno non esaltandosi per proprie
doti inesistenti. Impedendosi quindi di cadere vittima di illusioni
pericolose.
La Bilancia è moralista (o morale, a seconda
delle varianti) e Saturno può accentuare questa sua caratteristica.
L’accoppiata di pianeta e segno può quindi creare un
temperamento giudicante, con la tendenza a condannare il comportamento
proprio e quello altrui. Si può quindi avere l’istinto
di rinunciare agli eccessi, di essere i primi a valutare con severità
il proprio modo d’agire, a volte impedendosi di essere smargiassi,
esagerati, oppure anche solo vitali. Essendo poi Saturno esaltato
nel segno, certi comportamenti non vengono vissuti come punitivi,
ma solo come un portare all’estremo certe tendenze di base.
Anzi, spesso si crede di essere nel giusto nel privarsi di spontaneità
o altro, e il rigore viene vissuto quasi come la via maestra della
perfezione. In caso di durissime lesioni si può però
rinunciare ai propri diritti, perché non si crede alla giustizia
o almeno alla possibilità di ottenere un riconoscimento per
quanto si vorrebbe. O, in casi estremi di forte moralismo, ci si è
condannati da soli e non si può sperare quindi in un’assoluzione
da parte di un tribunale esterno, quando il giudice che abita dentro
di sé ha già emesso una sentenza definitiva, ovviamente
di condanna.
Saturno in Scorpione spesso non rinuncia ad arrovellarsi
su questioni complicate. Non giungendo mai a una conclusione definitiva,
perché tutto sommato diffida delle verità troppo nette,
soprattutto quella sbandierate con parole altisonanti o troppo sicure
rispetto a quesiti indimostrabili. Per la somma dei valori del pianeta
e del segno, ha in sé una decisa percentuale di complicazione,
intellettuale ed emotiva, capace di riverberarsi sul giudizio su di
sé come pure sulla sfera del sesso, argomento a cui notoriamente
lo Scorpione è parecchio interessato. Con lesioni particolarmente
forti, il pianeta qui può quindi portare a una castità
autoimposta, magari perché ci si arrovella in tormenti un po’
masochisti, senza alcuna reale volontà di risolvere il problema.
Oppure sei casto perché vieni rifiutato dagli altri, per i
motivi più vari. O, al contrario, non riesci a rinunciare al
sesso, che si trasforma in una vera e propria dipendenza, in una compulsione,
vitale finché si vuole ma pesante da reggere. Più spesso
però Saturno qui rinuncia a una vita serena, perché
la tendenza ai contorcimenti emotivi lo possono lasciare prigioniero
di un labirinto interiore.
Come quello in Toro, anche il Saturno in Sagittario
è di solito refrattario a privarsi di qualcosa. Se lo fa è
in vista di un maggior guadagno successivo, altrimenti preferisce
godere di quanto la vita gli offre. Con ragionevolezza, però,
salvo i casi in cui Nettuno in domicilio nel segno dia un eccesso
di fanatismo. Come quello di chi ha un rapporto privativo con il cibo,
non tanto perché non gli piaccia, quanto perché preferisce
fare fioretti per ottenere qualcosa d’altro, o addirittura attua
lo sciopero della fame come teorizzò e praticò Gandhi.
O, ma solo con terribili lesioni del pianeta, si priva della fiducia
nel domani, richiudendosi in un cupo pessimismo. Atteggiamento però
rarissimo, perché nella maggior parte dei casi si fa esattamente
il contrario, ossia ci si fida – dal mio punto di vista anche
troppo – di una verità superiore, e a quella ci si consegna
come supposta portatrice di miracoli. Magari mettendo poi in pratica
quello che il profeta o i suoi emissari hanno detto, identificandola
come materia di fede, ossia da seguire ciecamente. Privandosi quindi
della capacità di discernere tra quello che è giusto
o sbagliato, e prendendo tutto come una verità incontestabile.
Il Capricorno, come
scrisse Lisa Morpurgo, è un godereccio clandestino e come tale
non ama privarsi di alcunché, o almeno sottostare a restrizioni
eccessive e prolungate. Ama invece i beni solidi e importanti, salvo
i casi in cui un sacrificio possa davvero portare a un maggiore risultato
nel futuro. Così, tanto per fare un esempio, anziché
comprare dieci t-shirts al mercato, ne comprerà solo due ma
di marca, e che durino dieci anni, mentre quelle di basso costo si
sarebbero rovinate in pochi mesi. Può però rinunciare
ai sentimenti e al contatto con le emozioni, se si accorge che lo
possono distrarre dalle cose per lui importanti, come la scalata al
potere o alla solidità economica. Potremo quindi trovare persone
che più o meno coscientemente si privano degli affetti, perché
non ottengono quanto avrebbero voluto. Oppure ancora a farlo è
la vita stessa, e non loro in prima persona, e la rinuncia viene subita
e riguarda gli ambiti specifici dell’opposto segno del Cancro,
ossia sentimenti e famiglia, entrambi intesi anche come un luogo in
teoria sicuro dove riposare. Saturno fa qui rinunciare spesso proprio
alla possibilità di non darsi da fare per ottenere quanto vorresti.
A differenza di quanto vuole Saturno nell’opposto Leone, il
pianeta in Aquario sa accontentarsi e non vive la
rinuncia come una mortificazione dell’Io. Anzi, praticando l’intelligente
arte dell’adattamento e della sopravvivenza, spesso e volentieri
è pronto a privarsi di qualcosa che non gli pesa troppo grazie
al suo tipico istinto per il compromesso. Non lo fa se ha la tendenza
al fanatismo (e l’esaltazione di Nettuno nel segno non lo fa
escludere) quando è pronto a rinunciare a tanto se non tutto,
in nome di un’ideale superiore, come certi personaggi aspiranti
rivoluzionari e capaci in quanto tali di sacrificarsi, nel tentativo
di promuovere e far vincere le idee in cui si crede. Potremo quindi
trovare chi abbandona tutti i suoi beni per rifugiarsi nell’ashram
di un santone o, al contrario, chi rinuncia a farsi valere perché
pensa che non valga la pena sbattersi tanto. Essendo però Saturno
in una delle sue sedi preferite, di rado questo ipotetico sacrificio
viene davvero ritenuto tale. Piuttosto lo si considera come uno strumento
di adattamento alla realtà. E, nei casi in cui Nettuno sia
forte nel tema del soggetto, si inseguono chimere di varia natura
per trasformare la realtà stessa, o almeno immaginando di farlo,
anche a costo di qualche rinuncia personale.
I
Pesci spesso sono campioni di lacrime e sofferenze,
per la naturale attrazione verso il dolore. La presenza di Saturno
nel segno può quindi rendere un po’ delle calamite verso
le situazioni di crisi, personali o cosmiche. In qualche caso non
rinunciando a nulla ma dando piuttosto libero sfogo alla innata vocazione
infermieristica. O all’attrazione per le storie complicate o
inverosimili. Quindi non si tratta di autentica privazione, quanto
piuttosto di portare a livelli elevati la tendenza all’autopunizione,
quella che ti fa pensare che la vita faccia schifo, comunque e sempre,
e che tanto vale crogiolarsi nella sofferenza, propria o altrui. Se
non arriviamo a questa tendenza dark (se non emo) per il dolore, c’è
comunque spesso una volontaria passione fatale per i problemi altrui,
fisici o emotivi, o meglio ancora per entrambi. Oppure ci si sente
privati di una visione cosmica del mondo, ed esclusi dalle volontà
del Creatore, o di chi per lui. Essendo poi dotati di una logica singolare,
quello che per altri sembrerebbe restare confinato in un mondo di
dolore, per chi possiede Saturno in Pesci pare essere piuttosto la
norma. Perché, come affermava il grande filosofo Arthur Schopenauer,
Pesci con il Sole congiunto a Saturno nel segno6 “i
desideri emotivi, fisici e sessuali, che presto perdono ogni piacere
dopo essere stati assecondati, ed infine divengono insufficienti per
una piena felicità, non potranno mai essere pienamente soddisfatti
e quindi andrebbero limitati, se si vuole vivere sereni. La condizione
umana è completamente insoddisfacente, in ultima analisi, e
quindi estremamente dolorosa.”7 Se si tratta di una
tendenza masochistica, e non lo escludo, va comunque ribadito che
al Saturno in Pesci piace così, quindi in qualche modo non
si tratta di autentica rinuncia ma di un desiderio. Singolare fin
che si vuole ma pur sempre desiderio.
Queste in linea di massima le indicazioni
sui diversi modi di privarsi di qualcosa grazie a Saturno. A volte
creando vere e proprie forme di nevrosi autopunitive. O, secondo certe
moderne teorie psicologiche, capaci di preservare il carattere di
una persona, nel bene o nel male che sia.
Il prossimo mese sarà la volta del pianeta nelle case e in
rapporto con gli altri pianeti, per una analisi ancora più
precisa del nostro rapporto con la rinuncia.
Per uno sguardo sintetico sulle valenze simboliche del pianeta, si
veda anche questo mio studio di qualche anno fa, sempre valido:
http://www.larottadiulisse.it/astri/saturno.html
N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate
nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento
nel mio gruppo Facebook Rotte e approdi - Gruppo di astrologia
dialettica morpurghiana 8, da me creato e gestito.
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Per informazioni:
maxmicmax3@gmail.com o edizionigagliano@gmail.com
1
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/V/vita_1.shtml
2
Si veda a proposito l’etimologia di orgasmo:
https://www.etimo.it/?term=orgasmo.
3
Sempre che non si preferisca il fai da te.
4
Si veda in proposito la serie di miei articoli http://www.larottadiulisse.it/strutturaz.html
5
https://www.astro.com/astro-databank/Abramovi%C4%87,_Marina
6
https://www.astro.com/astro-databank/Schopenhauer,_Arthur
7
https://it.wikipedia.org/wiki/Arthur_Schopenhauer
8
https://www.facebook.com/groups/198516613553915/
massimomichelini1@virgilio1.it
1/03/2018