Saturno,
rinuncia e privazione
Parte
seconda: il pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti
di
Massimo Michelini
Volenti
o nolenti, nella vita ci sono zone d’ombra, momenti di tristezza,
difficoltà da affrontare. Se analizzassimo l’esistenza
senza il filtro delle emozioni e dei sentimenti, ci accorgeremmo che
sono insiti nel vivere stesso periodi di crescita e altri di calo,
alcuni di conferme e altri di negazione dei risultati raggiunti. Ai
momenti di espansione si accompagnano sentimenti di euforia, quindi
mediamente felici, mentre quelli di restrizione hanno come sottofondo
un leitmotiv emotivo infarcito di malinconia e tristezza.
Se in astrologia non tutte le emozioni relative alla cupezza possono
essere ricondotte a Saturno, non si può nemmeno negare che
in parte lo siano.
Ha senso però demonizzare il pianeta proprio perché
può essere associato a sentimenti non euforici? Ovviamente
no, anzi le sue simbologie vanno analizzate nell’intero quadro
dell’esistenza, mentre la sua funzione va inquadrata pure nel
contesto del determinato ambiente dove siamo nati e cresciuti, ossia
nell’ambito della cultura di appartenenza.
Prendiamo ad esempio la morte, che non va attribuita necessariamente
a Saturno, anche se in certi casi può essere lui il fattore
che l’ha scatenata. È un fatto inevitabile, anche se
non fa piacere a nessuno, tranne a coloro che non amano vivere, per
i motivi più vari.
Eppure se non ci fosse la morte non ci sarebbe nemmeno la vita, secondo
quanto afferma la scienza e pure il buon senso. La morte poi va analizzata
anche in un contesto più ampio, non individuale, a volte ha
una valenza negativa altre positiva. Ad esempio la scomparsa di un
genitore quando i figli sono piccoli è quasi sempre un grosso
trauma, difficile da assimilare per la perdita che comporta, mentre
la dipartita di un padre centenario con figlio ottantenne rappresenta
una boccata di ossigeno per chi rimane, per non parlare dei risvolti
economici positivi che spesso essa comporta. Come l’ereditare,
il non pagare più una badante, un maggior tempo libero per
se stessi. Ma anche la propria morte può essere una liberazione,
quando ad esempio c’è una malattia grave, fisica o psichica,
in qualche modo cessa la sofferenza.
In certe culture come quelle orientali, la morte è vissuta
poi anche come un passaggio alle vite seguenti, e perde gran parte
della connotazione tragica e definitiva che ha nella nostra. Per quanto
pure il paradiso cristiano implichi una ipotetica prosecuzione dell’esistenza,
viene vissuto comunque non in maniera così consolatoria come
appaiono invece le reincarnazioni in altre religioni.
Per tornare all’argomento principale, le rinunce e privazioni
proprie di Saturno possono avere quindi una duplice valenza, positiva
o negativa. Ma a volte, a livello psichico profondo, la privazione
stessa ha un valore salvifico e conservativo anche se l’Io conscio
non se ne rende conto.
Lo dico per recenti esperienze sul campo nell’indagine della
psiche attraverso l’astrologia.
Come alcuni sanno, da qualche mese sto applicando all’analisi
del tema natale di un consultante un metodo d’indagine e “terapia”
chiamato “Rammendo planetario”. L’idea è
nata grazie alla collaborazione con la collega e amica Laura Toni,
e abbiamo deciso di unire l’astrologia e le più recenti
scoperte di neuroscienze. Se in tempi brevi spiegheremo scendendo
nel dettaglio cosa facciamo, in estrema sintesi anticipo che durante
una seduta si chiede al consultante di reimmaginare alcuni aspetti
del suo tema natale, attraverso una rielaborazione fantastico-immaginativa
che fa visualizzare e vivere in modo differente le motivazioni profonde
del simbolo. È difficile da spiegare ma lo è molto meno
da capire intuitivamente quando la si applica o vi si è sottoposti.
Per farla breve, in diversi casi di visualizzazione di aspetti natali
negativi di Saturno il consultante ha affermato, attingendo dal proprio
lato inconscio, che Saturno ha una funzione protettiva, anche se all’atto
pratico, nella vita conscia, lo vive poi con pesantezza perché
può rivelarsi eccessivo e proprio per questo paralizzante.
Lo dico con certezza perché io stesso ho fatto questa affermazione
nel momento in cui sono stato sottoposto a “rammendo”
da parte di Laura.
Ossia se con la mia parte conscia e razionale il mio inconscio dice
che Saturno in una data posizione mi fa male1, all’atto
pratico il mio inconscio, se lasciato libero di esprimersi dalle sovrastrutture
emotivo-culturali, mi dice che se Saturno mi provoca anche sofferenza
lo fa per il mio bene.
Come l’olio di fegato di merluzzo dato un tempo ai bambini,
o la punturina di antibiotico capace di salvarti da un’infezione
mortale.
Ossia Saturno può costringerti a rinunce e privazioni a volte
pesanti2, ma può farlo per proteggerti da mali peggiori,
senza che tu lo capisca. Intendiamoci, non è mai automatico
che un pianeta, Saturno compreso, possa portarti bene o male, lo capisci
davvero a vita conclusa. Anche il positivo o negativo, poi, quasi
sempre sono una questione di punti di vista. Ma quella forza dentro
di te che ti pesa e a volte ti fa sentire meno libero non è
una strega cattiva che ti avvelena l’esistenza, anzi può
preservarti da mali peggiori.
Intendiamoci, non tutti vivono il proprio Saturno come una macula
cieca o una condanna per scontare le colpe di una vita precedente,
tanto per dirne una, anzi a volte lo avvertono come un indispensabile
e salvifico senso del dovere, capace appunto di tutelarti da guai
e sciocchezze.
Analizzando la casa in cui cade Saturno vedremo dove è nato
e ha proliferato, dove ci si fissa perché si ha bisogno di
un certo tipo di stabilità, quale tipo di rinunce e privazioni
ci spettano in omaggio. Già, perché Saturno può
essere pure un dono, basta capirlo e viverlo al meglio.
Saturno
in prima costringe spesso a rinunciare all’esuberanza,
al lasciarsi andare a vivere il proprio Io senza filtri. Non limita
però l’egopatia e l’egocentrismo, piuttosto li
colora di toni diversi, ammantandoli di rigidità. Ossia l’Io
non dice di essere il meglio sulla piazza ma il suo SuperIo lo spinge
ad esserlo, o almeno a provarci. Tanto che talvolta chi lo possiede
sembra avere un manico di scopa infilato là dove non batte
il sole. Il dio del rigore lo costringe infatti a stare dritto, come
la col quindi onna vertebrale che ti consente la posizione eretta.
Un Saturno nella casa impedisce di rilassarsi troppo, di adagiarsi
in sentimenti auto compiaciuti, ti sveglia la mattina recitando un
mantra nell’orecchio: “Devi, devi, devi…”
Un senso del dovere forte quasi sempre consente però di non
sgarrare dalla retta via, sempre che altri elementi del tema natale
non indirizzino la personalità su tutt’altre modalità.
Si può quindi rinunciare alla spontaneità o, se vi si
cede, scatta in automatico il senso di colpa, spingendo poi nell’anticamera
di uno specialista che tenti di alleggerire il suo vivere. O almeno
per far sì che di tanto ci si assolva.
Saturno in seconda indica di solito un clan natale
severo, dove forse c’era necessità di fare economia,
per reale bisogno o per una cultura sparagnina. Quale sia stata l’origine
di questa rigidità, resta la volontà di mettere radici
solidi in un determinato territorio, se possibile grazie a soldini
accumulati con pazienza. Di solito questo input interiore consente
di risparmiare se necessario, senza eccessiva fatica. Si tende comunque
ad avere basi solide, spesso investendo sul mattone se possibile.
Non è escluso che almeno nell’infanzia ci sia stata una
presenza forte di qualche nonno nella vita del soggetto, che possa
aver impartito un’educazione al risparmio. In qualche caso potrebbe
succedere di rinunciare a mostrarsi, o a mostrare i propri beni, sempre
se ne abbiano. Sen ci sono dure lesioni può essere il caso
di chi ha subito perdite economiche o non riesce ad accumulare quel
tanto che gli garantisca la sicurezza. A volte poi questo si traduce
nella rinuncia a manifestare i sentimenti, quasi sempre perché
non si è ricevuto affetto sufficiente nell’infanzia.
Come diceva Lisa Morpurgo, Saturno in tre fa il vuoto
intorno a sé. La rigidità del pianeta può infatti
costituire un deterrente alla vita sociale. Le persone vicine potrebbero
infatti essere giudicanti, o è l’atteggiamento moralistico
o spocchioso del soggetto a tenere alla larga chi potrebbe entrare
in comunicazione con lui. Si può essere asociali o solitari
anche senza soffrirne, ma il pianeta stimola comunque le simbologie
della casa. Può indicare inoltre la privazione di fratelli,
o un atteggiamento poco giovanile durante l’adolescenza, che
potrebbe però trovare una compensazione in età matura,
magari portando a circondarsi di ragazzini grazie a una mentalità
curiosa. Sempre se molto leso, può dare difficoltà negli
spostamenti a breve raggio, per propria volontà o per impedimenti
di varia natura.
Saturno in quarta porta a volte la perdita del padre
in età giovanile, anche se ovviamente non accade in ogni caso.
Tanto che un’amica con questa configurazione perse il suo abbondantemente
dopo il novantesimo compleanno del genitore. Più spesso invece
indica un ambiente familiare rigido, dove potevano essere presenti
i nonni o figure anziane, in cui non c’era un clima familiare
affettuoso. Si è rinunciato infatti spesso alla propria infanzia,
ma la privazione non è stata volontaria. Con un senso del dovere
inconscio rispetto alla famiglia può darsi che ci si sia fatti
carico delle loro necessità, ritrovandosi a volte in età
adulta a cercare di recuperare quella sensazione di protezione non
ottenuta. Anche in questo caso facendo la fortuna di psicoanalisti
e terapisti vari. A volte si rinuncia poi ad uscire dalla famiglia,
accollandosi il peso di molti problemi dei suoi membri, anche se in
qualche modo non si può farne a meno. Chi scrive appartiene
a questa categoria e, per compensare le carenze e la paure, indaga
da sempre sui moti dell’anima, propri e altrui.
In quinta Saturno pone un freno alla vivacità,
e spesso alla sessualità. Di rado infatti si finisce a letto
con il primo che capita e gli impulsi vitali legati all’eros
vengono controllati. Creando a volte l’effetto del tappo su
un vulcano, perché non lo si fa per carenze ormonali, ma piuttosto
per l’inconsapevole volontà di preservarsi. Il sesso
è infatti un “dare via” una parte di sé
sia pure momentaneamente, e il farlo col contagocce in qualche modo
ti consente di durare più a lungo. A volte maledicendo il cielo
per non riuscire ad abbandonarsi al divertimento, in certi casi per
un’educazione severa ricevuta, più spesso perché
si è nati così e si fatica a fare in altro modo. La
rinuncia al sesso può poi avvenire in tarda o giovane età.
In un caso perché quel macigno a nome SuperIo o come lo si
voglia chiamare emerge un po’ alla volta, nell’altro perché
ci vuole tempo (e in qualche caso costose terapie psicanalitiche)
per scrollarsi di dosso i condizionamenti interiori o familiari. Allo
stesso modo si può decidere di rinunciare ad avere figli, o
li si farà programmandoli con attenzione. È mol poi
to raro che accada per slancio inconsapevole ma, se dovesse succedere,
si provvede a riattivare al più presto il controllo di Saturno.
Saturno in sesta fa puntare l’attenzione sul
senso del dovere rispetto al lavoro. La rinuncia, se c’è,
riguarda il tempo libero perché la volontà esige che
si debba produrre, con costanza e determinazione. Si rinuncia forse
anche al cercare di essere diversi dal prossimo, se mai c’erano
impulsi di questo tipo. Anzi la volontà si concentra anche
sul tentativo di essere come gli altri. A volte però si è
costretti a rinunciare a una vita spensierata per problemi di salute,
e in questo caso ovviamente la privazione è tutt’altro
che volontaria. Può esserci poi in certi casi una passione
per l’abbigliamento, ma magari si decide di non potersi concedere
quello che si vorrebbe, perché il corpo non lo consente, o
lo si crede. Oppure si è costretti a farlo per questioni economiche
o di altro tipo. La principale rinuncia pare essere però quella
alla libertà di essere diversi dalla massa, quasi sempre perché
si teme che il non omologarsi potrebbe danneggiare il tuo lavoro.
Saturno
in settima, pur trovandosi nella sua sede ideale
perché nella casa cosignficante della Bilancia dove è
esaltato, può essere una penalizzazione per certe simbologie.
Tant’è che qui il pianeta può indicare la tendenza
a rinunciare, volenti o nolenti, alla possibilità di stare
in coppia, una delle “fisse” della Bilancia e della casa.
La severità del pianeta può esercitarsi infatti nel
giudizio sugli altri, esplicitato o inconsapevole, facendo sì
che nessun ipotetico partner vada bene. Inoltre gli altri possono
avvertire una certa rigidità di fondo, capace di tenere lontani,
quella di chi fa stare alla larga chi non gradisce anche solo con
uno sguardo. Non si riesce quindi a essere spontanei e, prima di firmare
anche solo simbolicamente il contratto che ti lega a un’altra
persona, valuti con estrema attenzione ogni singolo comma e codicillo
per essere certo di aver fatto la scelta giusta. Certo, non tutti
i Saturni in settima arrivano a questi eccessi, ma la tendenza può
essere questa. Anche se poi può accadere di stringere il contratto
con qualcuno di importante capace di dirigerti a bacchetta, oppure
che sarai tu a comandare come se fosse un sottoposto. La privazione
implicita nella posizione planetaria si manifesta quindi nella difficoltà
ad essere spontanei nei rapporti, siano matrimoniali siano di altro
tipo.
In ottava il pianeta acquista spesso una curiosità
e interesse rispetto alle questioni economiche. In caso di forti lesioni
arrivando alla perdita di eredità anche se legittime. I tribunali
(Saturno) sono pieni di casi di questo tipo. Per i casi della vita
o per temperamento si può poi abdicare alla stabilità
o alla sicurezza economica, ma la privazione derivata appare meno
dolorosa rispetto alla sua posizione in altre case. Può esserci
inoltre la rinuncia ad apparire, o la tendenza a farlo con un’immagine
occultata o non del tutto sincera, come fanno i politici, che spesso
hanno questa posizione planetaria. Ossia indossano una faccia che
non corrisponde a quello che pensano davvero. Ovvero si rinuncia alla
trasparenza, optando per le manovre occulte e gli accordi sottobanco.
Anche chi per temperamento e cultura non si occuperà mai di
politica, rinuncia per istinto e DNA astrologico a fidarsi delle certezze,
e anche del suo prossimo. Sentendosi costantemente in una posizione
di guerra permanente eviterà infatti di subire grosse sorprese,
perdendo però al tempo stesso la totale serenità, condizione
del resto difficile da ottenere e mantenere.
Saturno in nona può privare di alcune simbologie
del settore, oppure dà un irrigidimento sulle caratteristiche
dello stesso. Possiamo quindi avere il caso di chi rinuncia a un’istruzione
superiore o a viaggiare, ma anche chi raggiunge il potere insegnando
all’università, ottenendo consenso rispetto alla propria
ideologia, come accade ad esempio ai guru religiosi, o ancora all’estero
o addirittura sul mondo. Vedi la regina Elisabetta II a capo del Commonwealth
ma anche della Chiesa Anglicana. Spesso segnala la voglia di allargarsi
mentalmente o fisicamente e la difficoltà nel riuscirci, per
rinunce proprie o per l’impossibilità a farlo dovuta
alle motivazioni più varie. Oppure la rigidità ideologica,
rinunciando alla potenziale mutevolezza della casa senza l’apporto
di Saturno. Con lui può esserci la tendenza ad arroccarsi nelle
proprie posizioni ideologiche o religiose, con annessa convinzione
di avere sempre ragione, lo si dichiari a parole oppure no. Insomma
la malleabilità mentale abita altrove. In qualche caso estremo
poi una malattia fisica impedisce o limita la possibilità di
viaggiare, come si sarebbe voluto fare.
Saturno in decima sembra far rinunciare più
alle simbologie dell’opposta quarta casa che alle caratteristiche
della propria. Ossia spesso e volentieri ci si priva dell’intimità
e della tenerezza della famiglia per concentrarsi sulla conquista
del potere, poco o tanto esso sia. Si rinuncia inoltre a una vita
protetta e spensierata per arrivare là dove un SuperIo potente
vuole, si tratti di cercare di diventare capo dello Stato o semplicemente
titolare e gestore di un negozietto di frutta. “Volli, sempre
volli…” lo scrisse guarda caso un Capricorno, segno in
cui Saturno è domiciliato e cosignificante della casa. Un’azione
volitiva costante e duratura è quindi uno degli input innati
per questa posizione planetaria, capace di privare però del
contatto con le emozioni e della volontà di difendere i deboli,
come accadde ad esempio ad Adolph Hitler, insensibile sì, ma
in grado di raggiungere dal nulla una posizione di potere assoluto
e spietato. Raro invece che si rinunci almeno all’idea di ottenere
qualcosa di importante a livello professionale, e quasi sempre in
questo caso intervengono altri elementi astrali a ostacolare la realizzazione
delle ambizioni.
In undicesima Saturno è al posto suo, essendo
uno dei pianeti dell’Aquario cosignificante. Ciò nonostante
può far esercitare una certa selettività nel campo delle
amicizie, impedendo così una socialità pura. Si frequenta
chi piace e quasi sempre la pensa come te, limitando in automatico
la cerchia delle amicizie. In contemporanea si aspira a una società
utopica composta da menti elette, ovviamente del tuo stesso parere,
dove la dialettica è impiegata non per trovare un eventuale
difetto in quanto pensi ma per rafforzare le tue convinzioni. Anche
se in certi casi il dubbio, un fenomeno tipico di Saturno nei segni
d’Aria, fa porre domande complesse con risposte difficili da
trovare. Può privare inoltre di equilibrio, o almeno dare la
difficoltà a mantenerlo stabilmente. Va detto che si tratta
di uno stato per forza di cose temporaneo, influenzato da infiniti
fattori. La pesantezza propria di Saturno può quindi rendere
complesso restare in armonia ed equilibrio. Si limita inoltre il tipico
trasformismo e mutevolezza della casa, spesso incidendo in negativo
sulla capacità di adattamento, e opportunismo. Saturno è
troppo rigido per consentirlo, o almeno te lo fa fare dopo averci
pensato su a lungo.
Saturno in dodicesima limita l’inserimento
ottimistico nella vita, a volte per circostanze esterne, più
spesso per il carattere stesso del soggetto. La solitudine e l’isolamento
della casa in un certo senso vanno a braccetto con lo stoicismo di
Saturno. Si possono quindi trovare persone che vivono magnificamente
il restare fuori dal coro, mentre in altri casi ci si sente esclusi
per i motivi più vari. Un minimo di osservazione spicciola
può far affermare che nell’isolamento c’è
quasi sempre anche una forte componente caratteriale. Esistono infatti
persone con handicap fisici o mentali e nonostante ciò non
si sentono e non sono affatto lasciati in solitudine, come pure esistono
personaggi anticonvenzionali che pure non vengono emarginati. Per
esserlo in qualche modo devi sentirti tale, e agire anche certe caratteristiche
di Saturno, come un irrigidimento nelle proprie posizioni, non importa
se giuste o sbagliate. In certi casi, in realtà abbastanza
rari, si è effettivamente privati della salute. In altri della
libertà, per un provvedimento restrittivo dettato da colpe
commesse o perché qualcuno ti ha considerato pericoloso per
il prossimo, ad esempio quando la malattia mentale trova sfoghi violenti.
Quasi sempre però la caratteristica principale è una
difficoltà a inserirsi nella massa, rinunciando in qualche
modo a sentirsi capiti, o a farsi capire.
Veniamo
infine agli aspetti tra pianeti, in grado a volte di creare mix molto
diversi da quello che le posizioni di partenza farebbero supporre.
Aspetti positivi tra Saturno e Sole danno un temperamento
volitivo, in cui la rinuncia a certi comportamenti è finalizzata
all’ottenimento di qualcosa, fosse anche solo il conservarsi
integri e non adattarsi agli altri. Ossia per fare un paio di esempi,
si può rinunciare alla spensieratezza per diventare potenti,
concentrandosi sulla creazione di se stessi in un determinato ruolo.
Ma si può anche non voler cambiare a tutti i costi per attaccamento
al proprio modo d’essere, anche se questo può ritorcersi
contro se stessi. Ad esempio chi non vuole mai mediare con gli altri
e per questo si ritrova isolato, ma non gli importa. Non vuole o non
sa ammettere di non avere ragione, e rinuncia così alla possibilità
di cambiare. Possono quindi esserci due tipi di privazioni, quelle
utili a uno scopo e quelle invece nate dal rifiuto di modificare il
proprio comportamento. Aspetti negativi tra i due pianeti pongono
l’accento sulle stesse questioni, ma danno sfumature poco razionali
al comportamento. Quindi non si sa a cosa si possa o si debba rinunciare,
oppure le privazioni possono peggiorare la situazione di base, sempre
che non ci siano altri aspetti planetari capaci di cambiare radicalmente
il quadro.
Aspetti positivi tra Luna e Saturno portano tra le
altre cose a un autocontrollo emotivo che, tra le sue caratteristiche,
può contemplare anche qualche forma di rinuncia. In particolare
si lasciano da parti i picchi di sentimento, per tenere a bada le
tante cose che potrebbero far deviare dallo scopo che si ha in mente,
non importa quale possa essere. Una donna può poi rifuggire
dalle svenevolezze, sacrificando così certe armi tipiche della
femminilità. Preferisce infatti il ruolo di Minerva a quello
di Venere, e fa dell’austerità la sua arma. Con un controllo
razionale di certi suoi istinti, intendiamoci, una sorta di autocensura
rispetto alle pulsioni di frivolezza e seduttività. Alla base
c’è spesso il rapporto con una madre severa, moralista
o giudicante, sia lo sia davvero sia la si sia vissuta così.
Può esserci inoltre la decisione di diventare madri in età
avanzata o, se non si è deciso da sole, sono le circostanze
a costringerti. Invertendo l’ordine dei valori il prodotto non
cambia. Quanto a un uomo, a volte cercherà una donna più
grande di lui, rinunciando alle ninfette o puntando su relazioni con
gerarche naziste o governanti severe. Rispetto alla simbologia di
casa, per entrambi i sessi può esserci la ricerca di un’abitazione
solida ma non eccessivamente accogliente, puntando su una casa che
duri nel tempo. Aspetti negativi danno la difficoltà a mandare
di pari passo ragione e sentimento, creando comportamenti a volte
schizofrenici o incoerenti. Morale della favola anche le rinunce emotive
non sono gestite in maniera ragionata. Magari si decide di non fare
più una cosa che non ti danneggia, mentre non si mette in discussione
un’altra che ti fa invece davvero male. Una donna ha poi una
gestione poco lineare della propria femminilità, alternando
rigidità ad arrendevolezza e non riuscendo a mantenere un comportamento
coerente. Un uomo può aggrapparsi come cozza allo scoglio a
una donna sbagliata (succede anche viceversa, ovvio, ma con altri
aspetti) rinunciando inconsapevolmente alla possibilità di
vivere una affettività serena. Per entrambi i sessi, il rapporto
con la casa è irrazionale o non eccessivamente fortunato e,
per incapacità propria o per i casi della vita, non si riesce
a fare una scelta convincente rispetto a una propria abitazione. Magari
cambiando spesso oppure restando in situazioni precarie in cui non
si riesce mai del tutto a trovare un vero rifugio.
Trigoni, sestili e congiunzioni tra Saturno e Mercurio
selezionano in automatico le informazioni giuste rispetto a quelle
sbagliate. Caratteristica niente male in un periodo di fake news dove
le bufale e i ragionamenti zoppi sono all’ordine del giorno.
Si rinuncia quindi a quanto è illogico (come su un piano analogo
avviene sul piano affettivo nei rapporti con Venere), col solo rischio
di non capire che, nel comportamento altrui, spesso ci sono forti
componenti di irrazionalità, o di vera e propria scemenza.
Rapporti positivi tra i due creano una sorta di timone diretto nella
direzione giusta rispetto all’intelligenza, pur non creando
in automatico dei geni. Può essere una componente di selettività
anche nel rapporto con fratelli, figli e compagnia bella, capaci da
un lato di far fare scelte giuste, ma pure di far dare tagli netti
alle frequentazioni che non si ritengono opportune. La scelta, su
tutti i fronti, comporta la rinuncia di qualcosa, si tratti di un
rapporto umano o di una cosa giusta che non piace. Quadrati e opposizioni
possono poi far prendere fischi per fiaschi, anche se possono esserci
forti correttivi in questo senso. Talvolta invece non si sa scegliere,
anche nel mare delle informazioni, oppure si stenta a seguire la concatenazione
logica degli eventi. Lo stesso dicasi nei rapporti sociali, come pure
con fratelli e figli. In altri casi circostanze della vita fanno sì
che si sia figli unici, e/o non si abbiano poi figli propri. Anche
la socievolezza può funzionare a scatti, a volte rinunciando
al contatto con la gente, altre raccattando su frequentazioni illogiche.
Salvo ovviamente indicazioni di altro tipo.
Gli aspetti armonici con Venere portano ad eliminare
dal comportamento le cose che potrebbero mettere in discussione o
rovinare una storia d’amore importante. La si abbia già
o se ne sia in cerca. Ossia si ha di solito l’atteggiamento
teso a un comportamento affettivo serio e ragionevole che, come logica
conseguenza, porti ad avere relazioni durature. Un matrimonio o qualcosa
di analogo, insomma. Allo stesso modo si rinuncia a quelle abitudini
che possono compromettere la bellezza o la salute, come pure il clima
dei rapporti umani. Di certo non si può definire un comportamento
passionale o romantico, ma chi lo possiede pensa sia giusto così.
In ogni caso non potrebbe fare in altro modo. Per contro aspetti disarmonici
possono portare a una rinuncia, quasi sempre involontaria anche se
in parte causata da propri comportamenti, a una affettività
regolare, soddisfacente. Un pizzico di sfortuna in amore, per usare
una terminologia semplice. Che in ogni caso non c’è sempre
e può capitare pure con altri aspetti planetari. Possedendo
io però un quadrato tra Venere e Saturno posso affermare dall’alto
di una vita vissuta intensamente che prima o poi questo ti capita.
Ossia, botte di sfiga, come si dice in termini scientifici. In parte
favorite dal tuo modo d’agire, ma presenti anche per una somma
di circostanze esterne che non dipendono da te. Aspetti di altro tipo
possono però far cambiare radicalmente la situazione affettiva,
di tanto in tanto o stabilmente. Anche nei rapporti con bellezza e
salute comunque non è detto che si abbia un rapporto logico,
e la privazione nasce anche per una scarsa attenzione alla questione,
con conseguenze immaginabili.
Marte in rapporto positivo con Saturno cerca di far
usare le energie in una maniera più ragionata possibile. Si
rinuncia quindi all’impulsività, e la carica vitale viene
incanalata secondo criteri precisi, come certi allenamenti in palestra
studiati a tavolino, anzi secondo un programma o una app. Di quelli
che ti dicono quanto e come devi fare se vuoi ottenere il tal risultato.
Ci si priva quindi di spontaneità e improvvisazione, ma il
risultato è spesso tutt’altro che negativo, anche a livello
sessuale, se analizziamo Marte sotto questo aspetto. Un uomo fornisce
infatti buone prestazioni, una donna sa scegliere bene un partner.
Partendo da questa caratteristica, i rapporti negativi tra i due privano
a volte di una buona durata nel rapporto, in qualche caso riducono
pure la durezza fisica necessaria per averne uno. Causando poi un
senso di frustrazione capace di riverberarsi su tutta la sfera psichica
dell’uomo. Una donna può avere un ottimo fiuto per incontrare
uomini inefficienti, spesso e volentieri per una più o meno
chiara paura di un maschio aggressivo, anzi duro. Non sembri la mia
una battuta pecoreccia, anche se in parte lo è. La durezza
riguarda infatti tutta una serie di caratteristiche, compresa quella
sessuale. Per entrambi i sessi inoltre, la gestione dell’aggressività
è poco razionale, quindi inefficiente.
Congiunzioni, sestili e trigoni tra Giove
e Saturno puntano l’accento su un controllo su ottimismo, soldi
e immagine, tra le altre caratteristiche. Controllo non significa
avere poca fede rispetto a quanto si può avere, ma piuttosto
una fiducia ottenuta e mantenuta attraverso una gestione razionale
di queste caratteristiche. Ossia sei sereno se sai di aver programmato
gli eventi, e di aver fatto tutto quanto in tuo potere per non avere
brutte sorprese in futuro, in campo economico e non solo. Di certo
questo comporta una rinuncia alla spontaneità per avere una
padronanza degli imprevisti, ovviamente nei limiti del possibile.
Per fare un esempio frivolo ma significativo, se restiamo nel campo
dell’immagine chi possiede tali aspetti eliminerà senza
pietà le foto in cui non si piace, selezionando solo il meglio.
Quadrati e opposizioni per contro danno una gestione incostante di
queste simbologie. Le privazioni diventano quindi involontarie, perché
magari si è costretti a subirle, soprattutto in campo economico,
magari per una cattiva gestione delle finanze. Anche l’ottimismo
segue spesso e volentieri un percorso analogo, alternando momenti
di up e altri di down senza un’autentica capacità di
controllo su queste situazioni.
Gli aspetti armonici tra Saturno e Urano portano
per la natura stessa dei pianeti a selezionare quello che serve e
a eliminare quanto è inutile. La rinuncia viene quindi applicata
in positivo, e con chiara coscienza di quanto si fa per ottenere il
meglio da un lavoro, da una situazione, da una relazione umana. La
lucidità porta poi a riconoscere per istinto le occasioni che
potranno esserti utili, e di solito la capacità di decidere
è buona, in qualche caso ottima. Portando anche efficienza
sul lavoro, nel cui ambito si diventa esperti nel tagliare i rami
secchi, quelli inutili al processo produttivo. Aspetti disarmonici
creano al contrario una difficoltà a mettere insieme in maniera
efficiente le capacità logiche di Saturno e l’abilità
nel fare di Urano. Ci si priva non consapevolmente quindi della capacità
di operare la scelta giusta nel momento più propizio, in campo
lavorativo ma non solo. Spesso faticando più del dovuto per
una propria difficoltà a programmare con lungimiranza la vita
pratica e lavorativa.
Rapporti positivi tra Saturno e Nettuno producono
di solito una malleabilità mentale applicata anche alla creazione
del futuro, operando sottili cambiamenti strutturali. Spesso difficile
da capire, ma ben presenti nella vita del soggetto, capace di trasformare
i propri comportamenti senza tagli drastici, ma mutando un po’
alla volta le situazioni per arrivare lontano. Magari creando giorno
dopo giorno le condizioni per trasferirsi in Australia, cambiare radicalmente
ideologia o altro ancora. Si rinuncia quindi al vecchio, ma per ottenere
altro, che ti porti altrove, possibilmente lontano. Rapporti negativi
sviluppano di solito un sottofondo di immobilismo difficile da scorgere
per il soggetto stesso, capace di proclamare di voler cambiare ma
in realtà non in grado di mettere in atto i passi indispensabili
per farlo. Si rinuncia quindi a tentare davvero altre strade, salvo
ovviamente altri aspetti del tema natale.
Congiunzioni, sestili e trigoni di Saturno a Plutone
danno di solito una buona o ottima fiducia nei propri mezzi potenziali.
La sicurezza spinge quindi a fare cose, nei tempi e nei modi giusti.
Ovviamente rispetto alle reali possibilità del soggetto, che
crede in quello che può fare, lasciando perdere quanto non
è alla sua portata. Una eventuale rinuncia la si fa solo se
la si ritiene indispensabile al progetto che si ha in mente, non importa
quale possa essere. Ossia non tenti un’impresa (che so, la scalata
dell’Everest) perché le condizione meteo sono proibitive.
Aspetti il momento giusto per farlo, per riuscire davvero in quanto
hai in mente. Quadrati e opposizioni danno al contrario una scarsa
fiducia nei propri mezzi e, in certi casi, sembrano avere l’abdicazione
dei desideri incorporata, come certi accessori nelle auto. La rinuncia
quindi per certe caratteristiche pare una costante caratteriale, anche
se come sempre, altri aspetti possono modificare radicalmente la situazione.
Inoltre a volte si è privati della grinta sufficiente per convincere
gli altri, forse perché non si è convinti in prima persona,
con ovvi risultati. Non è esclusa inoltre una gestione illogica
delle ambizioni, con ovvie conseguenze.
Per chiudere, quando Saturno è isolato rinunce
e privazioni possono attivarsi in maniera discontinua, alternando
periodi in cui ci si priva volontariamente di alcune cose, non importa
quali, ad altri in cui non si sa resistere alle tentazioni e non solo
non si rinuncia a qualcosa, ma si fa l’esatto contrario. Ovviamente
se l’insieme del tema, e la casa e il segno in cui è
Saturno, lo permettono.
Concluso qui il rapporto di Saturno con la razionalità, il
mese prossimo si passa a un paio di altre sue simbologie, ossia durezza
e potere.
N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate nell’articolo sono
ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo
Facebook Rotte e approdi - Gruppo di astrologia dialettica morpurghiana
3, da me creato e gestito.
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1
Nel mio caso si tratta di un complicato Saturno in Scorpione e quarta
casa..
2
Del resto simbolicamente rappresenta anche il piombo, elemento pesante
per eccellenza. Metallo impiegato però un tempo, e forse anche
tuttora, nella stampa di libri e giornali, capaci di fissare l’esperienza
in racconti che possono farti riflettere e facendo trovare in loro
perle di saggezza.
3
https://www.facebook.com/groups/198516613553915/
massimomichelini1@virgilio1.it
1/06/2018