Venere
e l’affettività femminile
Il pianeta nelle case e in rapporto agli altri pianeti
di
Massimo Michelini
Amore,
amore, amore: tutto ruota intorno a lui, lo si voglia o no, e le donne
sono le sue fan più scatenate. Nate con l’imprinting
di amare, possono pure negare le necessità affettive, ma quegli
stessi sentimenti, pur se repressi o contrastati, influiscono sempre
e comunque sulla loro vita.
La sfera sentimental-sessuale è composta da infinite sfumature,
tra quello che si offre e quanto si cerca, in un mix difficilmente
scindibile. Dare e avere, avere e dare: la legge di richiesta e offerta
vale pure sul mercato dell’amore. Possiamo pure ricoprire di
melassa l’idea che abbiamo dell’affetto, ma dietro la
facciata del sentimento ci sono regole ben chiare, quelle che fanno
sì che tu ottenga quanto vuoi oppure no, in amore come in ogni
settore della vita.
Come funzionano i sentimenti, in questo caso quelli femminili? Scopriamone
di più continuando nell’analisi di Venere.
Se un pianeta in un segno indica un certo modo di agire e sentire,
la sua posizione nelle case e il rapporto con gli altri pianeti segnalano
in quali ambiti si esprime e quali sostegni o ostacoli può
ricevere. Creando infinite sfumature nel comportamento, a volte con
impulsi differenti di natura opposta che, volenti o nolenti, convivono
nella stessa persona. In qualche caso si tratta di una coabitazione
difficile, in altri no.
Ad esempio una Venere in Toro, portata alla stabilità, se capita
nella casa cosignificante del segno opposto, l’ottava, si ritrova
ad agire di preferenza in territori complicati e a volte oscuri, spesso
in situazioni di non chiarezza o precarietà. Il Toro questo
non lo vorrebbe, ma l’ottava spinge Venere in quella direzione
e chi possiede un pianeta di questo tipo deve far convivere esperienze
diverse.
Per tornare a Venere, dalla sua analisi possiamo capire cosa vuole
una donna nel mondo degli affetti. L’amore è un sentimento
complesso, inutile ripeterlo, fatto di slanci altruistici ed altri
– più frequenti – con una certa dose di egoismo.
Diciamocela tutta, se ogni donna in teoria desidera venire amata,
non è detto ottenga poi quel che vuole, o riesca a mantenerlo
in modo stabile e continuativo. Nessuno ha raccontato come fu la vita
matrimoniale di Cenerentola dopo essere convolata a giuste nozze con
il principe azzurro, ma anche l’avida lettrice di romanzi rosa
non può credere davvero che il sogno durerà con la stessa
intensità e senza screzi, comunque e sempre.
Superata l’adolescenza, tutti o quasi scopriamo infatti per
forza di cose che ogni storia d’amore, per quanto riuscita,
comporta difficoltà, come è normale che sia per ogni
questione del vivere. Non c’è rosa senza spine, tanto
per usare una metafora abusata e kitsch, e una qualche lacrima prima
o poi ci scappa se davvero ti innamori. Pianto di rabbia, disincanto,
paura di venire abbandonata, in ogni caso sentimenti forti. La sofferenza
è sintomo di sensibilità, e i moti del cuore comportano
quasi in automatico scossoni e giravolte capaci di ferirti. Solo i
sassi non provano dolore, anche se si spezzano pure loro se colpiti
con violenza.
Se ami, una qualche ammaccatura prima o poi ti tocca, fa parte del
sentimento. Dovendo trattare con una persona diversa da te devi confrontarti,
in una situazione di eterna incertezza tra il dare e l’avere,
tra la realizzazione di un desiderio e la frustrazione di non ottenere
quanto vorresti. Si fatica, lo sappiamo tutti, ma l’amore è
il motore del mondo. Chi ci rinuncia davvero?
Vediamo allora come una donna vive la sua Venere nelle case, e in
rapporto con gli altri pianeti.
La
donna con Venere in prima vuole piacere e vive l’affettività
anche come una ricerca di conferme alla possibilità di attirare
l’altro. Di rado prende l’iniziativa in amore, a differenza
di quanto fa la Venere in Ariete sua cosignificante. Se non ci fossero
infiniti altri modi per risultare tale, direi che è un filino
narcisa, e non c’è nulla di male. Il narciso tutt’al
più danneggia se stesso, non il suo prossimo. La casa dà
poi indicazioni sull’aspetto fisico e la presenza della dea
della bellezza dona qui spesso lineamenti gradevoli se non belli,
o la convinzione o speranza di possederli. Nel momento in cui una
donna con queste caratteristiche si innamora – quasi sempre
perché ha qualcuno che la ama – vive la storia affettiva
come una conquista dell’Io, e un eventuale rifiuto o abbandono
viene scambiato per un dramma cosmico. Gran parte della sua vita ruota
poi intorno all’affettività, necessario complemento all’Io.
Senza qualcuno che la ami (e da amare) una donna di questo tipo si
sente perduta. Si adatta come tutti, ma per lei è una necessità
forte avere al fianco uno straccio di fidanzato. Meglio se decente,
s’intende!
La Venere in seconda dall’amore vorrebbe sicurezza.
Chi predilige le storie romantiche può perciò storcere
il naso perché a suo dire gli affetti non dovrebbero essere
così terra terra. Questa Venere è in una posizione propizia,
la casa è cosignificante del Toro dove è domiciliata.
Lo Zodiaco dice che qui il pianeta dà alcune delle sue caratteristiche
migliori, piaccia o non piaccia. La donna con Venere in seconda attira
le sue prede con il profumo di piacere che è pronta a dispensare,
rinchiudendo però poi in gabbia chi la ama. Lo fa solo però
se il lui di turno può darle benessere e sicurezza. Materialista
per certi versi, a volte pure avida, in alcuni casi estremi esercita
pure il più antico mestiere del mondo. Con un pizzico di cinismo,
pensa che in fondo pure l’amore - o il sesso che dir si voglia
- è un bene di consumo, e se qualcuno è disposto a pagare
si tratta pur sempre di soddisfare un’esigenza di mercato, si
spera con soddisfazione reciproca, o almeno buoni incassi. Possessiva
e stanziale, vive molto male una perdita o un abbandono, spesso sentendolo
in qualche modo come se venisse a mancare un pezzo di sé.
La Venere in terza quasi sempre inizia ad amare con
intensità nell’adolescenza, in qualche caso sposandosi
addirittura con il primo amore. Si comporta poi da ragazzina per tutta
la vita nel campo dei sentimenti, flirtando per piacere o divertimento
o facendo battute di spirito per attirare potenziali ammiratori. In
linea di massima non è una passionale, e dimentica di rado
di usare la testa in fatto di sentimenti. Così può sedurre
o essere sedotta da un intellettuale, da una persona vivace, da qualcuno
giovane o giovanile, a dodici come a novant’anni. Se è
attirata da questo genere di maschi li usa poi per crearsi un fan
club, o per sentirsi bene col mondo e con se stessa. Ama vivere, non
necessariamente vive per amare. In qualche caso può pure capitare
chi si lasci travolgere dai sentimenti, ma è abbastanza probabile
che stia subendo un momento complesso scandito da transiti difficili.
Altrimenti riesce a farsi una risata anche di fronte a un amore andato
male, e non si perde comunque la puntata del programma di gossip preferito
o l’invito a una festa divertente. Le lacrime vanno bene se
durano poco.
La Venere in quarta non è
sfacciata. Vuole essere amata tanto, ma lontana da sguardi indiscreti.
Anzi, ritiene l’amore sinonimo di protezione, data e ricevuta.
Quindi per lei l’affetto trova il terreno ideale tra le mura
di casa, protettive come l’utero materno. Vive il sentimento
come sinonimo di carezza, abbraccio, cura, tenendo fuori dalla porta
i pericoli del mondo. Con uno sguardo malinconico rivolto al passato,
uno un po’ ansioso con cui scruta il presente in cerca di attenzione
e coccole, un terzo più spaventato indirizzato al futuro, perché
non vorrebbe perdere mai quanto più le preme, ossia la persona
amata. Nella conquista non è sfacciata, seduce semmai con la
promessa di femminilità, e ripaga quasi sempre le attese che
suscita, salvo altre complicazioni del tema natale. Se ottiene quanto
vuole, ossia venire protetta, può adagiarsi, tendendo ad escludere
un po’ alla volta ogni situazione fastidiosa, magari restandosene
gran tempo della giornata sul divano a leggere romanzi rosa o a guardare
film strappalacrime in TV. Se per altri versi è poi costretta
a confrontarsi col mondo, si ritaglia comunque uno spazio tutto suo,
di sogno e tenerezza, possibilmente con un compagno adeguato al fianco.
Quasi tutte le maestre di mia conoscenza hanno Venere in quinta
e suppongo che, oltre all’insegnamento, amino molto le gioie
della vita, tutte. Maestre e non maestre, salvo aspetti collaterali
pesanti, il pianeta in questa posizione ha bisogno di dare, di trasmettere
agli altri, sul piano dell’esperienza e di quanto sa (ed è
il caso delle insegnanti) oppure necessita di calore umano e contatto
fisico. Intendiamoci, mica stiamo parlando di ninfomani, ma di donne
con una forte vitalità, quella capace di attirare il prossimo
proprio per questo. Perché quasi tutti dall’amore vorremmo
calore, e di necrofili per fortuna ne esistono pochi. E se non è
detto che la generosità indichi in automatico la capacità
di percepire le esigenze della persona amata, almeno gli si trasmette
tanto o tenta di riscaldarlo dal gelo dell’esistenza. Alzi la
mano poi chi non sbaglia: sono rari quelli che possono farlo davvero,
perché di solito solo i morti non commettono errori. Tutti
gli altri sì, anche in amore. Così la donna con Venere
in quinta sbaglia come tutte, ma poi riparte per amare di nuovo, e
farlo meglio di prima se possibile.
La donna con Venere in sesta si mette invece spesso
e volentieri al servizio del partner, coscientemente o senza consapevolezza.
A volte facendo un po’ da colf, altre sentendosi comunque in
una posizione inferiore rispetto al compagno. Altre ancora scegliendo
amori al di sotto del proprio ceto sociale, creando comunque involontariamente
un dislivello. Non è in automatico una posizione complicata,
ma può esserlo, resta però sovente un pizzico di non
completa soddisfazione di sottofondo. A volte per circostanze materiali,
perché la donna ha qualche problema di salute o di lavoro,
settore in cui può nascere l’amore. Cerca di sedurre
con l’abbigliamento, la cura di sé, un’aura di
normalità. La stravaganza abita altrove, anche se a volte per
scrollarsi di dosso un’aura di mediocrità può
eccedere in senso opposto, rientrando però presto nell’ambito
della regolarità. Stenta poi a stare da sola, perché
le sembra che la condizione naturale sarebbe appunto quella di coppia.
Vai a spiegarle però che le sfumature della normalità
sono infinite, e si può vivere senza problemi in modo diverso
dagli altri.
Venere in settima crea nelle donne, come pure negli
uomini, la necessità o il forte desiderio di stare in coppia.
Il partner rappresenta o rappresenterebbe infatti una condizione psicologica
indispensabile per vivere bene. Spesso per amore, altre volte per
semplice bisogno di una metà, e non importa quale sia. Peccato
che non sempre questa aspirazione sia coronata da successo, anche
se in molte riescono a ottenere quanto vogliono, spesso grazie a mediazioni
e compromessi, come è normale che sia nella vita di relazione.
Al tempo stesso non dispiace un partner bello, e si cercano pure conferme
alla propria piacevolezza attraverso gli sguardi di ammirazione e
i complimenti del compagno. In certi casi si ottiene però il
contrario. Ossia la necessità eccessiva di ottenere apprezzamenti
fa scappare a gambe levate i potenziali pretendenti. L’ho riscontrato
in casi estremi di donne pure molto belle ma capaci di respingere
involontariamente chi avrebbe potuto amarle, ma era sopraffatto da
una richiesta eccessiva di attenzioni.
Alla donna con Venere in ottava la regolarità
affettiva interessa poco o, se magari la vorrebbe sulla carta, all’atto
pratico le capitano spesso e volentieri situazioni amorose complicate.
C’è così chi si ritrova a fare l’amante,
chi è sposata ma non riesce a concepire troppo la fedeltà,
chi pur aspirando alla stabilità vive per circostanze indipendenti
alla sua volontà situazioni in cui la storia affettiva in corso
potrebbe finire da un momento all’altro. Possono capitare poi
persone attratte da situazioni erotiche o affettive strane, altre
in cui l’amore nasce in momenti atipici, come il caso di una
mia conoscente che veniva regolarmente abbordata ai funerali, mentre
non riceveva avances al supermercato o in qualsiasi altro luogo di
ritrovo. Una Venere di questo tipo non dà poi per scontato
nessuna storia. Sa che gli amori nascono e finiscono e, anche quando
è fedele e ha un unico amore nel corso della vita, è
consapevole che potrebbe terminare in qualsiasi istante. Proprio per
questo vive ogni storia con estrema intensità.
Venere in nona ha un effetto universalmente riconosciuto,
anche se come sempre non vale in tutti i casi. Una delle sue caratteristiche
principali è l’amore per gli stranieri, conosciuti nel
proprio paese o in viaggio, nel luogo in cui poi ci si potrebbe trasferire
per dar retta alle ragioni del cuore. Intendiamoci, può capitare
di innamorarsi di un cambogiano o di un estone pure se la casa è
vuota o sono presenti i pianeti legati al tipo di uomo desiderato,
ossia Sole o Marte. Come pure può dare altre manifestazioni
che nulla hanno a che vedere con la provenienza di chi si ama. Ad
esempio dà spesso la tendenza a idealizzare i sentimenti, in
particolare se il pianeta cade in segni nettuniani. Ci sono poi alcune
di queste Veneri che non si accontentano di amare una persona singola
ma l’intera umanità, giusto per idealismo. All’atto
pratico basta il sogno dell’amore universale piuttosto che una
noiosa storia monogama. In tutti i casi, salvo fortissime lesioni,
è ottimista e, anche di fronte a una sonora batosta, coltiva
di solito la speranza di riuscire a recuperare un nuovo amore, meglio
di quello precedente. Una Venere positiva quindi, salvo i casi in
cui particolari lesioni amplificano tutto, virando verso il catastrofismo
sentimentale.
La donna con Venere in decima è
invece di solito una grande realista. Ama amare, ma preferisce ancor
di più essere padrona del proprio destino, spesso dopo aver
ottenuto un buon successo professionale. Concentrata sulla carriera,
dà il giusto spazio ai sentimenti, sperando anzitutto che non
intralcino troppo la riuscita lavorativa. Quindi amori incontrollati
e incontrollabili sì, ma a tempo determinato. Mica ci si può
far travolgere sempre dai sentimenti. Tanto che in alcuni casi il
vero amore della vita è appunto il lavoro, non una o più
persone fisiche. Se però la necessità di avere un partner
è reale, non lo si sceglie troppo dominante. Oppure al contrario
lo vuole dominare, o ancora entrano in ballo meccanismi di potere,
come spesso accade all’interno di molte coppie, senza che ci
sia una chiara consapevolezza di questa tendenza. Nessun problema
si ha se la Venere cade in un segno saturnino o è sostenuta
da pianeti logici, maggiori difficoltà si hanno se invece si
tratta di una Venere sentimentale. Aggiungo che il mondo dei sentimenti
è comunque complesso per tutti, Venere problematica o non.
La Venere in undicesima dà donne atipiche
anche in amore che, come le colleghe con Venere in decima, preferiscono
delimitare lo spazio da dedicare alla passione. Salvo i casi in cui
assorbano i comportamenti dell’opposta quinta casa, stentando
a mantenere un equilibrio affettivo. Quasi per tutte ci troviamo però
davanti a un’affettività ragionata, capace di perdere
la testa più per le questioni ideologiche che per una singola
persona. Sostenitrice delle amicizie sessualizzate senza eccessivi
vincoli e obblighi di presenza costante, non le appartiene troppo
il concetto di fedeltà. Non tanto per eccessi ormonali difficili
da controllare, quanto piuttosto perché detesta l’idea
di appartenere a qualcuno. Preferisce scegliere di giorno in giorno
se continuare a restare con una data persona oppure no. Magari restando
con lei tutta la vita, ma solo se nessuno la vincola e la limita.
In compenso sa essere un’ottima amica, del partner e di tutti
coloro che la sanno stimolare intellettualmente e con i quali si ritrova
in sintonia. Evitando al tempo stesso chi non le piace senza imbarcarsi
in scontri frontali.
La donna con Venere in dodicesima è spesso
campionessa di affetti impossibili e complicati, a pari merito con
la sua collega dell’ottava. Non è detto che in automatico
renda sfortunati in amore, in fondo nei Pesci cosignificanti è
domiciliato Giove, il portafortuna astrologico per antonomasia. Stenta
però a concepire il sentimento come un modo di vivere stabile
e noioso. Proprio per questo, a volte si ritrova in situazioni impossibili,
nel ruolo di amante, di abbandonata, di amorosa crocerossina per uomini
instabili o sofferenti. Può preferire la solitudine, e proprio
per questo sceglie coscientemente di non impegnarsi in storie costrittive.
Se per altri aspetti del tema natale si ritrova invece ad avere una
vita affettiva stabile, decide spesso di fare volontariato per i sofferenti,
e non importa quale sia la motivazione del dolore. Oppure sconfina
con la fantasia nel mondo degli amori impossibili, collezionando romanzi
rosa o non perdendosi una puntata delle telenovela più strazianti,
immaginando almeno di vivere dentro di sé i sentimenti più
strappalacrime del mondo.
Venere
congiunta al Sole1 fa sì che il
soggetto si senta vivo soprattutto se ama. Per capire come mette in
atto il suo sentimento, bisogna analizzare soprattutto il segno e
la casa in cui cade la congiunzione. Dà spesso poi attrazione
per gli uomini belli, come pure fa sì che la donna con questo
aspetto si piaccia, sia bella sia non lo sia. L’apprezzarsi
è il primo passo per trovare qualcuno, e questa congiunzione
di rado fa avere una vita affettiva popolata come il deserto del Sahara.
Ossia c’è del movimento e quasi mai si fa resta sole,
perché l’affettività è un’esigenza
primaria e ci si dà da fare per nutrirla a dovere. Quanto alla
felicità, in amore non è garantita a nessuno, e deve
conquistarsela pure una congiunzione di Venere al Sole.
Rapporti positivi con la Luna ricostruiscono un temperamento
da Cancro. Ossia in questi casi troviamo la donna donna, capace di
combinare la sensibilità con l’affettività, in
un mix di alto tasso di femminilità. Non ama quindi solo con
gli ormoni, ma deve vibrare di fantasia, sensibilità, voglia
di protezione. Insomma, quello che un uomo medio cerca in gran quantità,
perché attizza il suo ruolo e istinti di masculo. Rapporti
negativi stimolano le stesse esigenze ma purtroppo non le fanno marciare
di pari passo. Così può capitare che una donna chieda
attenzione emotiva senza valorizzare il proprio aspetto fisico. Peccato
che in questo caso il maschio medio le consigli poi all’istante
di rivolgersi a uno psicologo, a un sacerdote o all’estetista.
Oppure fa il contrario, sacrificando sensibilità ed emozioni.
In questo caso ci sono minori problemi nell’approccio ma in
compenso si ottiene purtroppo una relativa soddisfazione per le proprie
esigenze più profonde.
Congiunzioni e sestili a Mercurio danno un’affettività
vivace ma cerebrale, più basata sulla voglia di flirt e comunicazione
intellettuale che su passioni viscerali. O, se capitano, non durano
all’infinito perché Mercurio fa distrarre in fretta e
riconduce alla realtà. Questa donna si innamora per curiosità,
mondanità, snobismo, senza pensarci su a lungo, spesso non
prendendo troppo sul serio una storia. Le piace amare, purché
l’affettività non le tolga tempo prezioso per esercitare
altre attività nella vita. Perché al mondo ci sono tante
cose interessanti, mica si può solo amare!
Congiunzioni, sestili e trigoni con Marte confondono
notoriamente i ruoli di maschile e femminile, e in certi casi possiamo
trovare pure casi di omosessualità. Anche per chi non è
lesbo si sovrappongono comunque le modalità affettive attive
e quelle passive. Così questo tipo di donna prende spesso lei
l’iniziativa in amore, partendo alla riscossa per conquistare
il bello di turno, e guai a lui se non cede! L’impulsività
in amore può far prendere però abbagli, facendo confondere
i propri desideri con quelli del concupito, come avrebbe detto Fabrizio
De André. Fraintendimenti oppure no, in amore resta una forte
impulsività, con innamoramenti improvvisi, ritorni di fiamma,
discese ardite e risalite. Si vive l’amore come uno scoppio
imprevedibile, spesso senza filtri e freni. Quadrati e opposizioni
creano invece qualche problema di apertura verso l’altro, a
volte sessuale altre affettiva. La donna di questo tipo non si fida
completamente di nessuno, a volte per cattive esperienze non rielaborate,
altre per diffidenza intrinseca. Quale che sia la causa, l’amore
resta un terreno di battaglia, ipotetico o reale, perché si
ha paura di abbandonarsi all’altro.
Rapporti positivi tra la Dea dell’Amore e Giove
fanno sì che nel campo degli affetti si cerchi edonismo, sicurezza,
piacevolezza. Le storie tormentate le lasciano ad altre, loro preferiscono
quelle in cui si corona il sogno d’amore con un principe azzurro
buongustaio e benestante. Una Venere di questo tipo ricorda per molti
versi quella in Toro. Chi la possiede si sente spesso pure fortunata,
perché quasi sempre – salvo transiti davvero negativi
– ottiene quel che vuole. È il classico esempio di chi
mette in pratica il detto “cuor contento il ciel l’aiuta”.
Ci troviamo di fronte a donne che, essendo molto certe di quanto vogliono,
trasmettono all’esterno un messaggio di stabilità e piacere
destinato ad avere successo. Aspetti negativi non danno in automatico
la sfiga affettiva, anche se in qualche caso c’è pure
quella, quanto piuttosto incidono sul non totale appagamento nella
sfera sentimentale. Morale della favola, spesso si tratta di donne
non felici per quanto hanno in amore. Aggiungo però che, guardandosi
intorno con un minimo di senso critico, ti rendi conto che la felicità
affettiva è cosa di pochi, e non è detto che tutti gli
altri abbiano rapporti negativi tra Giove e Venere, anzi.
Aspetti positivi con Saturno danno invece prudenza
e razionalità negli affetti, settore imprescindibile per la
donna che li possiede. Secondo la sua mentalità darsi all’altro
significa spesso firmare implicitamente un accordo, forse non matrimoniale
da un punto di vista legale, ma morale sì. Intendiamoci, può
esserci pure qualche avventura o esplorazione, ma in linea di massima
c’è una tendenza alla fedeltà e alla costruzione
di un progetto serio per due, salvo altri aspetti capaci di procurare
effetti diversi. Come pure c’è la necessità di
far durare una storia, e proprio per questo prima di scegliere il
candidato giusto impiega quasi sempre un po’ di tempo. Saturno
frena poi certi slanci eccessivi e, in particolare per la congiunzione,
a volte le gioie del sesso non sono in cima alla lista dei pensieri.
A volte, altre invece i piaceri della carne sono ben presenti e soddisfatti
a dovere. Gli aspetti negativi danno spesso una certa carenza di razionalità
nella scelta del partner, anche se non se ne ha reale consapevolezza,
o ci vogliono anni di analisi per capirlo. La vita sentimentale è
perciò complessa, tanto che ci si sente sfortunate in amore,
e a volte lo si è davvero. Se poi con aspetti positivi è
abbastanza implicita la durata di una storia, con quelli negativi
si fa fatica a conservare un amore, oppure lo si deve tenere insieme
con il nastro adesivo o un grande sforzo di volontà. La leggerezza
sta di casa altrove. Non ne risente la capacità di amare, semmai
non sempre l’oggetto d’amore è quello giusto, oppure
lo è a tempo determinato. E, se una storia dura, magari sono
altre le simbologie di Venere a risentirne. La donna di questo tipo
può però dirsi di rado davvero serena in amore. Aggiungo,
come ho scritto spesso: quanti possono dire di esserlo?
L’affettività data da congiunzioni, sestili e trigoni
tra Venere e Urano non ama voli pindarici e slanci
di fantasia. Guarda al sodo e su quello si concentra. Ossia se ti
piace qualcuno qualcosa devi ricevere in cambio, sia amore, sesso,
lavoro, occasioni d’altro tipo. Spesso poi il sentimento nasce
in ambito professionale, oppure si unisce l’utile al dilettevole,
lavorando appunto col partner a un progetto comune. Conoscevo anni
fa una spigliata fanciulla con una congiunzione di Venere e Urano
(per non parlare di Plutone) in settima casa e circa ogni due mesi
mi raccontava di essere follemente innamorata come non era mai stata
in precedenza, e tutte le volte decideva che avrebbe lavorato insieme
al compagno del momento. La vidi quindi credersi e improvvisarsi antiquaria,
impresaria teatrale, autotrasportatrice, ballerina classica, ristoratrice
e non ricordo cos’altro. Un caso limite, però molto spesso
si coglie l’occasione al volo e si vuole ricavare il massimo
dall’amore. Con una buona dose di realismo, tanto che se una
storia si sta esaurendo la si chiude senza rimpianti, avendo già
in mente il rimpiazzo. Qualche problema in più c’è
con quadrati e opposizioni. Spesso la donna di questo tipo stenta
a cogliere gli amori che potrebbero tornarle utili, e magari si becca
invece quelli capaci di toglierle qualcosa. Non manca però
l’idea di progettare qualcosa insieme al partner, ma resta però
un’illusione, o ci si prova e le cose non vanno come vorrebbe.
Oppure lo fa, ma ne risente il sentimento o le cose non funzionano
bene. Insomma, sarebbe meglio lasciar perdere l’idea di lavorare
con chi si ama.
Aspetti positivi con Nettuno indirizzano invece il
sentimento nel magico mondo della fantasia. In qualche modo sembra
che la donna che li possiede abbia una Venere in Pesci. Preferendo
spesso e volentieri gli amori sognati a quelli concreti, che possono
esserci ma non sono strettamente indispensabili. Oppure, se piace
una persona in carne e ossa, è stravagante, mutevole, un campione
di irregolarità. È la donna capace di iniziare la storia
con uno sconosciuto incontrato in una stazione d’autobus, che
abita altrove e magari fa un lavoro artistico. Eppure la storia funziona,
e può farlo perché vive l’amore anche come un’avventura,
e non teme gli imprevisti e le stranezze, anzi. L’amore tra
i polverosi registri del catasto proprio non lo contempla e, se mai
capita, l’oggetto del desiderio deve essere almeno un poeta
tisico o ex tossicodipendente, costretto a un lavoro impiegatizio
per necessità materiali. Aspetti negativi impediscono invece
soprattutto di mettere in pratica tutte queste fantasie, comunque
presenti ma frenate o censurate per paura dell’imprevisto. Resta
un sottofondo di sogno irrealizzato, forse meno pesante di altri aspetti
negativi, ma capace di lasciare un alone di malinconia. Le donne che
li possiedono preferiscono poi non mandare all’aria storie consolidate,
per paura di un salto nel buio.
La donna con rapporti positivi tra Venere e Plutone
stenta a capire il concetto di amore platonico, come pure quello di
sentimento poco passionale o, peggio ancora, semplice. Spesso sufficientemente
sicura delle proprie attrattive sessuali, lancia messaggi di questo
tipo più o meno inconsciamente. Le mezze storie le appartengono
poco, non si divertirebbe con un tran tran moscio. Le piacciono piuttosto
i colpi di scena e le conquiste sudate. Gli amori angelicati le piacciono
solo nella storia della letteratura, lei preferisce confrontarsi con
i sensi e sperimentarli, i suoi e quelli altrui. Intendiamoci, mica
ci troviamo di fronte a ninfomani assatanate, ma a donne vere, spesso
ben consapevoli dei propri desideri, e abbastanza audaci da cercare
di realizzarli. Se poi non ci riescono, pazienza. Pazienza solo per
oggi però, domani ci si riprova ancora. Rapporti negativi incidono
spesso sulla soddisfazione di sé, come pure su una vera certezza
della propria possibilità di piacere. Spesso inconscia, e proprio
per questo più difficile da gestire perché non si riesce
a vedere in faccia il problema, cercando quindi di risolverlo. Ci
troviamo poi a volte di fronte a donne che spostano sulle potenziali
rivali le proprie difficoltà, incolpandole per eventuali insuccessi.
In altri casi, meno dolorosi, una non totale certezza dei propri mezzi
spinge a dare sempre il meglio di sé, magari avendo pure una
vita affettiva e sessuale soddisfacente, vivendo però il settore
dell’amore come una strada in salita.
Se isolata Venere infine ama spesso
senza un progetto o una strategia. Non è detto che finisca
in automatico nel limbo delle sfortunate in amore, ma vorrebbe avere
molte conferme e spesso le cerca in maniera discontinua o irragionevole,
in particolare soprattutto quando transiti positivi (ma non escludo
nemmeno quelli negativi) le fanno fare buoni incontri con la disposizione
corretta. Ossia in quel momento si rapporta al mondo nel modo giusto
e qualcosa succede. Questo accade però a tutti, non solo per
la Venere isolata che, di suo, può agire troppo o troppo poco,
spesso creando un clima complesso per una relazione stabile. Ciò
non esclude la possibilità di storie, poche o tante, il problema
può presentarsi se si vuol far crescere un rapporto, che richiede
tanta pazienza e buona volontà. Virtù che a volte questa
Venere fatica a mettere in atto.
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Non
possono esserci infatti altre aspetti significativi, se si escludono
i quasi ininfluenti semisestile e semiquadrato.
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1/4/2016