LA ROTTA DI ULISSE

 


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Di Plutone in Plutone…

di Massimo Michelini

Nel momento in cui scrivevo La storia siamo noi – la relazione che ho presentato all’ultimo congresso di Rimini – ero ben consapevole che poteva apparire una esercitazione un po’ troppo intellettualistica, visto che trattava principalmente di una generazione molto lontana nei secoli.
Citavo personaggi ed eventi storici che per taluni possono risultare forse un po’ privi di appeal. Niente gossip di attualità, scandali Enron o Parmalat, le elezioni recenti o venture negli USA. Qualcosa insomma che era difficile confrontare con il nostro vissuto, il solo che ti può far affermare che «Questo è vero oppure no…» Più voci mi hanno però chiesto di proseguire il mio studio, analizzando il Plutone delle generazioni attuali, e io le accontento volentieri.
Per chi non avesse letto la relazione, ne riassumo in breve la tesi centrale: i nati con Plutone in un determinato segno riescono ad esprimere le potenzialità del proprio Plutone in base anche al passaggio del pianeta nei segni successivi. Le attese, le speranze e le ambizioni di ciascuno di noi si possono realizzare solo per quello che è consentito dai transiti successivi, che in qualche modo paiono avere la funzione di “correttivo” rispetto alle intenzioni iniziali.
Come ho già spiegato nella relazione, ho puntato l’attenzione solo su Plutone perché l’analisi incrociata dei transiti combinati dei vari pianeti avrebbe comportato la mole dell’Enciclopedia Britannica.
   
Partiamo allora dagli ultimi ultra-novantenni con il Plutone di nascita in Gemelli.
Nella sede della sua esaltazione – si sa – Plutone dà il meglio di sé. Ha creato personaggi brillanti, scanzonati e terribilmente lucidi, che conservano fino alla fine dei loro giorni una incontenibile creatività e voglia di divertirsi.
La loro aspirazione principale pare essere stata quella di giocare con la vita, creando se stessi come personaggi in qualche modo unici nel proprio genere.
Una delle loro caratteristiche migliori è stata quella di cercare di capire quante più cose potevano e di utilizzarle poi a proprio vantaggio per godersela.
        
Ma ogni cosa ha il suo tempo e ogni tempo ha la sua cosa. Occorre quindi che i frutti il cui seme è in noi abbia modo di maturare per bene. Il periodo della maturazione è quello del passaggio al segno successivo a quello di nascita, ossia il transito di semisestile, blandamente positivo. Si tratta infatti di un terreno neutrale che non presenta alternative troppo in contrasto con quello dove il seme è stato interrato. Al tempo stesso non ha in sé i fermenti che facciano maturare prematuramente il seme, condannandolo quindi a una morte precoce. Il seme se ne sta placido nel suo humus e si espande in attesa di poter venire alla luce.
        
Il passaggio del pianeta in Cancro, ha imposto loro anzitutto la costruzione di solidi valori familiari. Hanno allora messo su famiglia o trovato il fidanzato, sbadigliando un po’ per l’atmosfera di conformismo e monotonia e concedendosi come contentino le feste comandate o le sagre di paese, che almeno consentivano loro di spassarsela un po’.
        
Dal seme nasce infine un frutto maturo, con il passaggio al sestile dei due segni successivi.
        
L’ingresso di Plutone in Leone galvanizza i nati con il pianeta in Gemelli. Pur dovendo fronteggiare eventi tragici quali la seconda guerra mondiale e la successiva ricostruzione della società civile nei vari paesi coinvolti dal conflitto, non si sono fatti perdere d’animo.
Hanno impiegato la loro arma migliore, l’intelligenza, per riportare un po’ d’ordine sulla scena politica internazionale. Il transito del pianeta nel quinto segno, inoltre, fu portatore di una bella dose di quella incoscienza indispensabile per ripartire da zero là dove le bombe e la follia collettiva della specie avevano fatto tabula rasa di molte delle certezze precedenti.
Il lucido cinismo garantito dalla loro natura mercurial-plutoniana fu in quel periodo in parte ammorbidito dal contemporaneo transito di Nettuno in Bilancia, che faceva loro prestare voce anche a istanze etiche e sociali. Nettuno – si sa – regola anche l’ideologia e in quegli anni si rafforzano perciò gli schieramenti politico ideologici: da un lato si creò il fronte liberal-democratico con a capo gli USA, dall’altro il blocco comunista retto dall’URSS.
Queste certezze ideologiche rafforzano così uno dei lati meno appariscenti della loro natura gemellare, la fissazione a idee che consentano precisi riferimenti gerarchici sociali. Fissazione che è dettata da Y.
Poiché Y è esaltato in Leone, fu proprio negli anni in cui Plutone passò in questo segno che i nati con il pianeta in Gemelli ottennero rassicurazione al loro profondo bisogno di certezze sociali.
Ricostruito quindi anche il circolo del golf, la sezione di partito o il gruppo di preghiera in parrocchia, i plutoni gemellari poterono quindi ricominciare a divertirsi come piaceva loro.

Ma viene il tempo dell’autunno con l’ingresso di Plutone in tre segni dopo. Il frutto cade a terra perché troppo maturo o si conserva nei magazzini affinché venga consumato da altri.
        
Il successivo passaggio in Vergine rattristò abbastanza i nativi. Il boom economico era sì un bene a livello sociale, ma richiedeva di spendere troppo tempo e energie nel lavoro, sacrificando il divertimento. Gemelli e Vergine hanno in comune Mercurio e Y, ma quella che fa la differenza è anche l’esaltazione, in un segno di Plutone, nell’altro di Urano.
La recita sul palcoscenico della vita è sostituita dal culto del lavoro.
Molti dei nativi, inoltre, non hanno accumulato un gran che nel corso dell’esistenza, e sono ora costretti a tirare la cinghia.
        
Incredibile ma vero, la vita non è però finita e i nostri ultrasettantenni se la godono. Si forma infatti un trigono, con l’ingresso di Plutone in Bilancia in quattro segni dopo, dove l’elemento aria è comune. Nuovi frutti sbocciano.

In quegli anni viene creato o stabilizzato lo stato sociale che prevede pensione di anzianità e assistenza sanitaria gratis per tutti. Anche se hanno scialacquato in precedenza, ora lo Stato pensa a loro. La vecchiaia è serena e possono permettersi di guardare con curiosità ai mutamenti sociali che in quegli anni imperversano.
        
Quello che si doveva dare si è già dato. Nulla più fiorisce con il passaggio di Plutone in cinque segni dopo. La stagione della produttività vera è ormai passata.
        
L’età quindi avanza e si sfiora il secolo di vita quando Plutone entra in Scorpione. Ma la loro è una generazione che sembra composta da immortali e, con l’occhio disincantato che li ha sempre contraddistinti, se la ridono per le oscure manovre che causa il pianeta passando nell’ottavo segno.
Portatori di una vitalità prodigiosa, grazie al velocizzarsi del moto di Plutone nei segni successivi alla loro posizione natale, i più longevi hanno potuto assistere al passaggio del pianeta in oltre metà Zodiaco. Ricordiamo che i più giovani tra di loro ancora in vita non hanno meno di novant’anni.
Il Plutone in Sagittario ha però esaurito la loro curiosità.
Tutto ormai è troppo diverso rispetto alla loro natura. A guardarsi intorno poi c’è poco da ridere e il loro sense of humour non trova un terreno fertile. Non resta che sperare che il buon Dio non si sia davvero dimenticato di chiamarli a sé, come spesso è a loro sembrato negli ultimi anni…

I nati con Plutone in Cancro puntarono invece soprattutto alla creazione di un solido nucleo familiare e di tutto quanto stava a loro caro affettivamente, come quella grande genitrice protettiva che è la patria.
Tendenzialmente rinunciatari rispetto a quello che comportava una apertura verso il mondo esterno, curarono invece sopra a ogni cosa la sfera dei sentimenti.
Generazione pacata e fortemente attaccata alla famiglia, visse con un po’ di spavento e cautela gli eventi eccessivi causati da Plutone in Leone. Le esagerazioni del passaggio del pianeta in Leone spaventarono i Cancri, che preferirono rimanere… all’ombra della Luna. In questo periodo hanno lasciato fare ai genitori, riparandosi dalle bombe durante la seconda guerra mondiale e affidando poi sempre agli adulti la ricostruzione del primo dopoguerra.
Trovarono invece pane per i loro denti quando il pianeta entrò in Vergine, consentendo loro di trovare sicurezza anche grazie a uno sviluppo esponenziale dell’economia industriale di massa. L’ordine sociale, generato anche dalla omologazione consumistica, creò un clima di stabilità materiale e politica che non poteva non essere loro gradito. La Vergine inoltre li costrinse a lavorare costruttivamente per ottenere maggiore sicurezza che consentisse loro di rafforzare il guscio protettivo del Cancro.
La stagione successiva, quella di Plutone in Bilancia, fu invece vissuta in maniera sofferta, perché destabilizzante rispetto ai valori fino ad allora imperanti. La richiesta di giustizia ed equità sociale, espressa spesso in maniera violenta nel periodo del terrorismo, minava il bisogno di tranquillità e protezione propria dei valori del Cancro.
L’analisi dell’ultimo transito di Plutone in Scorpione rispetto al Cancro è inficiata dal contemporaneo passaggio di Urano e Nettuno in Capricorno. Ipotizzando un transito del solo Plutone nell’ottavo segno senza aspetti contrastanti in contemporanea, si potrebbe immaginare che i Plutoni in Cancro comincino a pensare anche al benessere delle generazioni future, investendo in borsa, tuffandosi in nuovi progetti o in altre imprese non del tutto sicure. O, perché no, in una mega-cappella funebre, destinata a mantenere unita la famiglia anche nell’aldila.
È probabile inoltre che ci sia stato un rifiorire in età matura delle passioni dei sensi, magari esercitate lontano dalle luci della ribalta, come vuole lo Scorpione. Quasi certo in questi casi che l’eros si sia acceso al di fuori delle mura domestiche, dimenticando infine in età non giovanissima gli obblighi nei confronti di coniugi e figli.
Il Plutone in Sagittario li trova invece spaesati. Troppe sono le differenza di mentalità che, se pure non cozzano con la loro, li trovano assolutamente estranei alla ideologia corrente. Incapaci di adeguarsi a tempi in cui non si riconoscono, si richiudono nel loro guscio preferito, la famiglia, tuffandosi nel dolce mare dei ricordi accumulati fino ad ora.

I nati con Plutone in Leone sono la quintessenza di chi crede di avere in sé possibilità infinite, spesso tenendo in poco conto la realtà e lo spirito di sacrificio che le grandi ambizioni richiedono per essere portate felicemente in porto.
Questi signori molto consci del proprio valore hanno vissuto un po’ sbuffando il passaggio in Vergine, troppo omologato e minimalista per le loro manie di grandezza. Per la comune presenza di Y nei due segni, ai nativi è parso possibile in quegli anni fermare il tempo. Una lentissima infanzia si è dilatata in una altrettanto lenta adolescenza, con uno sforzo di comprovare con il proprio vivere la teoria della relatività di Einstein.
In quegli anni però il papà operaio o la mamma sartina iniziavano ad accumulare i soldini creati grazie alla industrializzazione di massa, piccoli capitali che gettarono il seme dell’innata grandeur dei figli. Se il papà per il momento ancora guadagnava poco, ci avrebbero pensato loro a diventare gli unici e inarrivabili, perché dentro di sé sapevano che “volevano tutto”, come recitava uno degli slogan del ’68.
L’ingresso in Bilancia, invece, ne ha scatenato il coraggio megalomane, indirizzando le loro grandi ambizioni anche verso una contestazione ideologizzata. (Questo accadde ovviamente anche per il contemporaneo passaggio di Nettuno in Sagittario.) Anche chi non si interessava di politica e giustizia avvertiva però che i tempi stavano cambiando e che la minore rigidità sociale avrebbe consentito loro di trovare maggiori spazi personali e conquistare un palcoscenico sul mondo.
I valori solari del Leone si allearono quindi con il Saturno della Bilancia, donando a molti una voglia di potere che, se deve pur partire da un bisogno dell’Io di primeggiare, si integra felicemente con la consapevolezza dei diritti degli altri.
L’ingresso di Plutone in Scorpione, invece, li ha spiazzati, trovandoli inadatti a un clima di tortuose manovre sotterranee, incapaci di vivere in funzione delle oscillazioni del NASDAQ e di una presa del potere soprattutto economico, che lasciava troppo poco margine al divertimento e al culto del proprio Io. I molti megalomani nati con questa posizione planetaria si sono spesso imbarcati in questo periodo in imprese rischiose o ai limiti della legalità, facendo poi fatica a gestirle per la loro natura scarsamente scorpionica.
L’astuzia mercurial-plutonica dell’ottavo segno mal si concilia con l’ingenuità e l’immobilismo tipici del Leone e di Plutone in questo segno.
Il successivo, recente ingresso in Sagittario ha fatto sì che rispuntassero in loro velleità politico-ideologiche (i girotondi in piazza o, sull’altro fronte politico, la rivendicazione di nuove regole liberali e neo-capitaliste), una rivalutazione delle utopie ma anche dei desideri sessuali, magari esercitati ora soprattutto all’estero o con persone straniere.
Inoltre dopo il secondo divorzio, in molti – soprattutto uomini – trovano più comodo cercarsi una compagna di un paese esotico che non li rimbrotti troppo per le esagerazioni caratteriali e che accettino quasi tutto in cambio di una sicurezza economico-affettiva.
L’ingenuità comune ai due segni fa di nuovo rivivere la speranza di un mondo migliore, anche se il passaggio di Urano e Nettuno in Aquario ha spesso ostacolato la realizzazione concreta di nuovi progetti e ha creato una qualche confusione sugli obiettivi da raggiungere.

Le grandi ambizioni sono quasi sempre del tutto abbandonate dai Plutone in Vergine. O meglio, le ambizioni ci sono lo stesso, ma restano confinate ai desideri tipici della massa. Si vorrà arrivare comunque in alto, non per desiderio di unicità come accade ai Plutone in Leone, ma per incarnare i sogni di tutti, che sono anche i propri.
È il Plutone di chi vuole essere conforme ai modelli della pubblicità e a tutto quello che essa cerca di vendere come desideri essenziali. Se sei tutto firmato da Prada – o chi per lei – e hai tutti gli aggiornamenti di Microsoft allora sì che ti sei realizzato, altrimenti proprio no.
Negli anni Settanta, i Plutoni in Vergine, con il pianeta di passaggio in Bilancia, se ne stanno a guardare la TV un po’ scocciati per il disordine che regna in strada e nella società, mentre studiano ingegneria, ragioneria o economia e commercio.
Appena però Plutone varca le soglie dello Scorpione iniziano la scalata in banca, nelle industrie tecnologiche e in borsa. Hanno fatto coniare il termine workaholic, ossia drogato di lavoro, e al tempo stesso sono diventati fitness addicted, forzati della palestra e di una presunta perfezione ed efficienza corporale.
La comune presenza di Mercurio nei due segni ha stimolato la loro curiosità, di solito orientata sul versante pratico, nei confronti del sesso. Grandi consumatori della pornografia propria di Plutone, sono stati spesso attirati dalle varie teorie che promuovevano l’orgasmo perfetto, restando comunque in un qualche modo schiavi dei loro condizionamenti primari.
Ossia, l’abbandono ai sensi non appartiene a loro e inseguono pertanto l’estasi sessuale con la stessa meticolosa attenzione con cui calibrano le calorie di ciascun singolo pasto quando si mettono a dieta.
Con Plutone in Sagittario si trovano ora in un terreno per loro ostile. La smania di controllo del conto in banca, del proprio corpo e di regole immutabili in campo economico si è incrinata di fronte ai crolli della borsa, a un modo di vivere più avventuroso e instabile, a nuove velleità ideologiche, al trasferimento della propria ditta in Romania, ai virus informatici e agli esami del sangue talmente sballati da costringerli a smettere gli integratori alimentari “miracolosi”.
Il loro tipico bisogno di controllare le energie creative profonde si ritrova spiazzato di fronte alla necessità di allargarsi con ambizioni ingenue e proiettate su scala mondiale, tipiche del nono segno.
Si riprenderanno dopo il 2009, quando Plutone in Capricorno darà di nuovo fuoco alla loro voracità economica e alla smanie lavorative e carrieristiche.

Plutone in Bilancia è in esilio – e si sente. L’energia vitale è ai minimi storici, come pure il protagonismo, che spesso si ferma solo alle apparenze come fa di norma il segno che lo ospita. Per i nati del periodo la forma è tutto, anche se il Saturno esaltato in Bilancia li spinge quasi sempre a non esagerare per paura dell’eccesso.
Le loro aspirazioni sono spesso difficili da individuare perché l’indecisione che spesso li attanaglia rende spesso vaghi e incerti i loro desideri.
I Plutoni in Bilancia hanno vissuto con un po’ di spavento e una punta di moralismo rinunciatario le tresche che i loro genitori ordivano o subivano durante il passaggio del pianeta in Scorpione. Sono cresciuti in casa sintonizzati su Video Music per non avvertire troppo l’odore di sesso esplicito e di politica “sporca” che sprigionava ovunque, mentre Plutone transitava nel segno del suo domicilio primario. Avevano rivalutato la castità, forse per indecisione, per estetismo o forse solo per una minore stimolazione ormonale. Ma il passaggio in Scorpione è durato poco, una decina di anni appena.
Ora che è in Sagittario cominciano a spaziare, a cercare lavoro all’estero o nel sociale, a creare forme e modi di comunicazione propri con la tipica flemma che caratterizza la loro posizione natale, di esilio del pianeta. Anche l’erotismo ha iniziato un poco ad attecchire nel loro carattere tendente all’asettico.
Attenzione, però, si tratta di un erotismo non troppo impegnativo, avventuroso e incostante. È infatti una generazione che ha imparato “tutto quello che dovreste sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere” in TV, sulle riviste o, a scuola, da esperti igienisti. Applicano quindi diligentemente le varie posizioni del kamasutra, ma forse non dimenticano mai del tutto il Saturno che, nel bene e nel male, è esaltato nel segno dove – di nascita – hanno Plutone.

Infine, i giovanissimi con Plutone in Scorpione non hanno ancora mostrato in pieno quello che sono in grado di fare. Chi ha occhi attenti ha però già colto in loro una vitalità fortissima, unita anche a una determinazione fuori dal comune per la presenza nei loro temi natali di Urano e Nettuno in Capricorno. Il seme fecondo di Plutone nell’ottavo segno di certo produrrà grandi cose, ma per il momento lasciamo che crescano, come deve ancora crescere e maturare il seme dentro di loro.
Mi aspetto da loro notevoli frutti quando Plutone entrerà in Capricorno, dal 2009. Ma con questo articolo non mi voglio addentrare nel campo delle previsioni, anche se il moto previdibilissimo di Plutone e degli altri pianeti all’interno della fascia zodiacale lo consentirebbe, eccome.

Basta analizzare quali sono le regole che lo determinano, non è difficile. O meglio, forse si tratta “solo” di non avere paura di capire cosa ci riserva il futuro…

Questo articolo venne pubblicato per la prima volta su L’Eco dei Feaci nel 2005. Certe sue considerazioni andrebbero quindi aggiornate, ma ritengo più corretto, filologicamente, riportarlo così com’era.



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