Charlene Gallego -
Le due metà di una mela marcia
Charlene
Adelle Williams – Gallego sarà il suo cognome da sposata
– nasce a Stockton, Sacramento (California), il 19 ottobre 1956
alle 14.50). I genitori, Charles e Mercedes, persone benestanti, adorano
la loro unica figlia, la viziano, assecondano tutti i suoi desideri.
Charlene, bionda, minuta, grandi occhi azzurri, oltre alla bellezza
possiede una notevole intelligenza. Si diploma, con ottimi voti, alla
scuola superiore di Sacramento, superando così brillantemente
i test di intelligenza da essere considerata un piccolo genio. Suona
inoltre nell’orchestra scolastica e dirige il gruppo teatrale
degli studenti. Una carriera artistica non le sarebbe dispiaciuta,
dal momento che le hanno offerto di studiare musica al Conservatorio
di San Francisco. Mamma Mercedes però si oppone, ritenendo
quella professione poco adatta a una ragazza. La signora Williams
sogna per la figlia un grande matrimonio in abito bianco, una vita
tranquilla come moglie di un uomo rispettabile e ricco, che le faccia
fare bambini biondi e con gli occhi azzurri: il tipico sogno americano,
in poche parole. E che sarà destinato a infrangersi quasi subito.
Charlene faccia d’angelo diventerà infatti un’adolescente
viziosa: alcol, droga, sesso sfrenato fin dall’età di
tredici anni. Quando, più tardi, le salterà in mente
di entrare in affari, sulle orme del padre che è vicepresidente
di una catena di supermercati, riceverà dai genitori una grossa
somma, per avviare un negozio di articoli da regalo. Ma la ragazza
si stanca presto di questo lavoro e passa ad altro. Si sposa con un
tale Craig, ma il matrimonio dura poco: lui non sopporta le continue
interferenze dei suoceri ed è scioccato dai frequenti tradimenti
della giovane moglie. Il secondo marito di Charlene, Gary, è
un eroinomane spacciatore di droga: il matrimonio andrà in
pezzi dopo poche settimane. Seguirà il rapporto con un uomo
sposato: fare l’amore nel garage della sua casa, correndo così
il rischio di essere scoperti dalla moglie, eccita moltissimo Charlene,
che ha sempre dichiarato di amare il sesso trasgressivo, e la cui
fantasia ricorrente è un rapporto sessuale a tre. Suggerisce
all’amante di far partecipare sua moglie ai loro giochi erotici,
e a questo punto lui, sconvolto, tronca la relazione. Ma il destino
sta già organizzando l’incontro fatale per la spregiudicata
ragazza, quello che ne travolgerà sinistramente la vita portando
alla luce i suoi lati più biechi. Il 10 settembre 1977, in
una sala da gioco di Sacramento, dove era andata per comprare della
cocaina, Charlene conosce il trentunenne Gerald Gallego un pregiudicato
che ha già scontato sei anni di carcere.
Apriamo una breve parentesi per inquadrare il personaggio. Nato il
17 luglio 1946 alle 9, a Sacramento, Gerald Armond Gallego è
figlio di un pluriassassino che finirà nella camera a gas del
Mississipi il 3 marzo 1955, quando il figlio ha solo nove anni. Sua
madre, Lorraine, è una prostituta. I problemi di Gerald con
la giustizia iniziano quando a 13 anni viene condannato per molestie
a una bambina di sei. In seguito sarà tutto un susseguirsi
di azioni malavitose: furti, rapine, spaccio di droga, soggiorni in
riformatorio, poi la prigione una volta raggiunta la maggiore età.
Il legame di Gerald con la madre, che dopo la morte del marito si
risposerà altre due volte, resterà sempre molto forte,
tipico di un figlio appartenente a un segno “mammone”
come il Cancro: tanto che per provvedere al suo mantenimento farà
i mestieri più svariati, da lustrascarpe a posteggiatore, oltre
a procurarsi i soldi necessari con le attività criminose sopra
menzionate. Gerald ha un fisico gradevole, spalle larghe, occhi scuri
dallo sguardo impenetrabile, è un lettore accanito, ha una
grande passione per gli animali. Piace alle donne e non ha nessuna
difficoltà a conquistarle. Si sposerà diverse volte,
e da uno di questi matrimoni, a quanto sembra non tutti legali, nascerà
una figlia, Sally Joe, che viene affidata alla nonna paterna, Lorraine,
vista l’incapacità di sua madre Ellen di occuparsene.
Gerald stravede per la sua bambina, ma nessuno sa che ha iniziato
a molestarla sessualmente quando aveva poco più di sei anni.
Ecco chi è il principe azzurro che rapisce Charlene sul suo
cavallo, si fa per dire bianco. Una settimana dopo il loro incontro
Gerald e Charlene vanno a vivere insieme: all’inizio le cose
sembrano andare per il verso giusto, ma presto vengono alla ribalta
le perversioni di entrambi. Un pomeriggio Gerald, tornando dal lavoro
prima del solito, trova la moglie a letto con una ragazzina, ma da
quel momento non riesce ad avere più rapporti normali con lei.
Dal canto suo Charlene scopre che il marito ha rapporti sessuali con
la giovanissima figlia e non esita a tuffarsi in un’ orgia con
loro. Inizia così l’escalation dell’orrore. Gerald
confessa alla moglie la sua ossessione: trovare giovani schiave sessuali
da violentare, perché solo così riesce a eccitarsi.
Quando il 30 settembre 1978 i due si sposano - presenti i genitori
di lei, per nulla convinti ma rassegnati - hanno già ucciso
due volte. Infatti, la mattina del 12 settembre, Gerald e Charlene
costringono due ragazze di sedici e diciassette anni, Kippi Vaught
e Ronda Scheffler, a salire sul loro furgone. Charlene tappa loro
la bocca con nastro adesivo, lega polsi e caviglie con una corda,
e guida fino a un sentiero isolato in località Baxter, nella
Sierra Nevada. Le ragazze vengono fatte scendere, liberate dai lacci.
Gerald ordina di fare tutto quello che verrà loro ordinato,
se vogliono avere salva la vita. Per ben cinque ore la coppia sevizia,
stupra, sodomizza le due vittime terrorizzate, e Charlene si dà
un gran daffare alla pari di Gerald. Kippi e Ronda si illudono di
uscire vive da quella orribile avventura, ma così non è.
Gerald le uccide entrambe. I loro corpi verranno trovati da due contadini
in un fossato lungo la Sloughouse Road. Charlene, incinta di due mesi,
abortirà subito dopo questi omicidi. I suoceri Williams, che
continuano a proteggere la figlia e vogliono aiutarla anche da sposata
con l’inquietante Gallego, per ammansire il genero gli regalano
una macchina sportiva: lui, come ringraziamento e per dimostrare la
sua buona volontà, accetta un posto come barista. I Gallego,
all’apparenza, sono una coppia normalissima: nei giorni festivi
vanno a trovare i genitori di Charlene e la madre di Gerald, che vive
in una lurida stamberga con l’ultimo marito, Ed Davies, e Sally
Joe, la figlia di Gerald, che Ed ama teneramente, avendola allevata
come se fosse sua. Ma nel corso di una visita della coppia Sally Joe
confessa a Davies che il padre l’ha costretta ad avere rapporti
sessuali con lui da quando era piccola. Furioso l’uomo si avventa
su Gerald, ma Lorraine interviene, e aiuta il figlio e la moglie a
fuggire. Ed Davies denuncia il fatto alla polizia, e nei confronti
di Gerald viene emesso un mandato di cattura per abuso nei confronti
della figlia minorenne e, dulcis in fundo, di quello di una sua amichetta
coetanea. Gerard si finge sconvolto. Giura che ha sempre adorato Sally
Joe, e che il suo comportamento vergognoso è stato causato
solo dal grande amore che prova per lei. Ma ormai la polizia è
sulle tracce della coppia Gallego. Per sicurezza Gerald ruba il certificato
di nascita di un cugino, tale Steven Feil, e utilizzerà d’ora
innanzi questo nome nel nuovo lavoro che il suocero gli ha trovato:
autista di uno dei camion che trasportano la carne nei suoi supermercati.
Charlene si sforza di fare la moglie devota, da tipica donna della
Bilancia. Sopporta gli sbalzi d’umore del marito, i suoi insulti
- la chiama puttana - quando lo assale l’ossessione sempre latente
di stuprare giovani vergini. Il sesso tra i coniugi non funziona,
perché i rapporti normali rendono impotente l’uomo. Scoppiano
liti furiose, lui la picchia, lei ricambia le botte, insomma un inferno
domestico, ma il legame resiste. La mattina del 24 giugno 1979 Gerald
annuncia a Charlene che rifaranno quello che avevano fatto l’anno
precedente. Bisogna che lei adeschi una bella ragazza, quella che
lui le indicherà, facendola salire con una scusa sul solito
furgone. La caccia inizia alla fiera annuale di Reno, nel Nevada.
Nella trappola a cascarci sono ancora una volta due giovanissime:
Brenda Judd, quattordici anni, e Sandra Colley, tredici, alle quali
viene proposto un lavoretto: distribuire volantini pubblicitari in
cambio di pochi dollari. Il furgone si dirige verso Humboldt Sink,
un lago preistorico in mezzo al deserto. A causa di una frenata brusca
fatta da Charlene, che sta guidando e non gradisce affatto che il
marito abbia iniziato a molestare le ragazze sui sedili posteriori,
Gerald si ferisce ai genitali e alla testa. Furioso imbraccia il fucile,
spara contro la moglie, la manca per un soffio, lei reagisce sparando
con la pistola e colpendolo al braccio. Si pente subito dopo, cerca
di rassicurarlo, coraggio, è solo una ferita di striscio. Ma
quando Brenda e Sandra, terrorizzate, vengono scaricate nel luogo
prescelto, ad avere rapporti sessuali con le ragazze è solo
Charlene, che urla di piacere ogni volta che raggiunge l’orgasmo,
mentre Gerald osserva in disparte e mostra di gradire moltissimo lo
spettacolo, soprattutto i morsi dati da Charlene alle due poverette.
Finita l’orgia Gerald uccide Brenda e Sandra con una martellata
alla testa e ne seppellisce i corpi in una fossa scavata nella sabbia.
Charlene è possessiva nei confronti del marito, e tollera che
faccia sesso con altre donne soltanto se è presente lei. Ma
Gerald non se ne cura e intreccia relazioni sporadiche che giustifica
ogni volta: nel caso di Hannelore, un’infermiera svedese ben
fornita di mezzi, riuscirà a prosciugarle il conto in banca.
Obbliga in seguito Charlene, di nuovo incinta, ad abortire, lei obbedisce,
e di fronte ai risorti problemi sessuali di Gerald, si convince che
il rimedio è trovargli, ancora una volta, delle schiave sessuali.
Stacey Redican, una ragazzina scappata di casa, e Karen Twiggs, saranno
le altre due vittime dei “mostri”: sesso sfrenato e ogni
genere di perversione inflitta da Gerald e Charlene, poi la morte
delle adolescenti per mano di lui. Ma questa volta qualcosa va storto:
la madre di Stacey denuncia la scomparsa della figlia e la polizia
di Sacramento inizia a indagare. Una famiglia che sta facendo il picnic
nei pressi di Lovelock, messa in allarme dall’abbaiare furioso
del loro cane contro una cosa che in un primo momento era sembrata
un serpente, scopre che l’animale stringe tra i denti un braccio
umano. Vengono così ritrovati i corpi di Stacey e Karen. La
vittima successiva è Linda Aguilar, 34 anni, una giovane donna
vistosamente incinta che sta facendo l’autostop a Goald Beach,
nell’Oregon, dove Gerald e Charlene, che è in attesa
di un bambino – questa volta il marito le ha concesso di portare
avanti la gravidanza - stanno trascorrendo la luna di miele dopo essersi
sposati per la seconda volta.
Una strana idea di Gerald, che usa in questa occasione il cognome
Feil, quello del famoso cugino al quale aveva rubato il certificato
di nascita. Linda Aguilar, pur non essendo il tipo che Gerald predilige,
viene portata nella casa dei Gallego e torturata fino all’alba,
prima di venire strangolata. Nel frattempo i litigi, le botte, gli
insulti tra i coniugi Gallego sono sempre all’ordine del giorno,
per via dei problemi sessuali di Gerald, e Charlene continua ad assecondarlo.
Il 1 novembre 1980 due fidanzati, Craig Miller e Mary Beth Sowers
vengono caricati sotto minaccia della Magnum di Gerald sulla sua macchina:
lui verrà ucciso subito, lei dopo le solite torture sessuali.
Ma questa volta la macchina della giustizia lavorerà a pieno
ritmo per catturare gli autori degli orribili omicidi. C’è
da aggiungere che Craig e Mary Beth appartenevano a due famiglie molto
in vista. Il 17 novembre 1980 gli agenti dell’FBI arrestano
i due sposi assassini. Il processo si tiene nel tribunale di Sacramento.
Charlene finisce nel carcere di Elk Grove, Gerald viene trasferito
al Sacramento County Jail. Il loro bambino, Gerald Armond, nascerà
in carcere il 17 gennaio 1981. Nonostante le lettere d’amore
che i Gallego si scambiano all’inizio della loro detenzione,
al processo Charlene finirà per addossare al marito tutta la
responsabilità dei crimini commessi, giurando di essere stata
costretta ad assecondarlo per paura. Viene condannata a 18 anni di
carcere, Gerald alla pena di morte, commutata poi in carcere a vita.
Lui morirà di cancro nell’infermeria della prigione nel
luglio del 2002, lei otterrà la libertà nel luglio del
1997. Uscita dal carcere a 41 anni, Charlene lascerà per sempre
la California. A suo figlio, ormai sedicenne, continuerà a
provvedere la nonna materna, Mercedes Williams.
giuliana.giani@fastwebnet.it
Può l’amore per un uomo spingere la sua
compagna a praticare le più inquietanti perversioni sessuali,
fino a infrangere addirittura il tabù più grande, quello
dell’omicidio, anzi diventando insieme serial killer? Quella
di Charlene e Gerald Gallego non è una storia unica e irripetibile,
basti ricordare i casi degli inglesi Ian Brady e Myra Hyndley, dei
canadesi Paul Bernardo e Karla Homolka e, sia pure con sfumature diverse,
di Marc Dutroux e di sua moglie Michelle. Forse siamo abituati a considerare
il sesso praticato da una donna meno violento e perverso di quello
maschile, ma può darsi si tratti di pregiudizi e che certi
“vizi” siano comuni a entrambi i sessi. Questo tipo di
rapporti sadomaso nasce però di solito dal desiderio violento
dell’uomo che vuole così affermare con brutalità
la propria potenza (e che a ben vedere va letta invece come criptoimpotenza)
attraverso un atto estremo, l’omicidio efferato che non serve
solo per mettere a tacere per sempre la scomoda vittima e testimone
di un crimine, ma è un modo per eccitarsi, terribile a dirsi
ma purtroppo vero. Si sa che nel mondo clandestino della pornografia
estrema circolano i cosiddetti snuff movies, riprese cinematografiche
atroci in cui una o più vittime vengono seviziate, violentate
e uccise, anche a favore di un pubblico pagante sparso e nascosto
per il mondo. Nascosto ma purtroppo vero. Che ruolo ha la donna all’interno
di queste coppie diaboliche? Non troviamole giustificazioni: di solito
non è vittima ma complice. Forse in certi casi all’inizio
vuole tenersi stretto l’uomo a tutti i costi, è plagiata
dal suo essere violento e perverso, ma lo è perché quella
violenza e perversione accendono i suoi lati più oscuri e maledetti.
Prendiamo ad esempio Charlene Williams. Quando incontra Gerald Gallego
ha già sperimentato tutto in materia di sesso ed è attirata
pericolosamente dalle esperienze più estreme. Prima di Gerald,
tra le altre cose ha sposato un tossicodipendente, ha cercato di convincere
un partner sposato a coinvolgere la moglie in un’orgia, è
bisessuale, insomma non conosce limiti per quanto riguarda l’eros.
E ha appena 20 anni quando conosce Gerald, che dal canto suo in fatto
di criminalità e sesso ne conosce una più del diavolo.
Marcio uno, corrotta l’altra: la somma delle due metà
non può che creare un’infezione mortale che porterà
alla tragedia.
Analizziamo ora da un punto di vista astrologico i protagonisti di
questa saga di sesso e sangue. Lui, Gerald, è Cancro ascendente
Vergine, con un Marte congiunto all’ascendente, leso da Urano
e senza recuperi. Si presenta come macho e si ritiene tale, ma la
sua virilità è precaria sotto tutti gli aspetti. Chi
cerca le ragazzine non lo fa solo perché desidera carne fresca,
ma quasi sempre anche perché una donna con poca esperienza
non può rinfacciargli prestazioni deludenti. Del resto la sua
visione della donna è da manuale: una Luna in Pesci e sesta
casa, opposta a Venere in Vergine e senza recuperi da parte di altri
pianeti, indica che per lui l’altra metà del cielo è
un essere inferiore usa e getta, sul quale scaricare la propria mancanza
di affettività. Cerca vittime, e non gli importa se sono consenzienti,
anzi. È un grande affabulatore e l’arte della menzogna
non conosce per lui segreti (Mercurio congiunto a Plutone in dodicesima
casa, entrambi in sestile a Giove). Forse però se non avesse
conosciuto Charlene non sarebbe arrivato all’uccisione per motivi
sessuali, perché fino al momento dell’incontro si era
“limitato” a violentare la figliola. Intendiamoci, gli
stinchi di santo sono altri, ma forse se qualcuno non avesse acceso
una miccia la sua follia sessuale non sarebbe arrivato a tanto.
Chi era una vera e propria mina vagante anche da un punto di vista
astrologico è Charlene Williams. Bilancia ascendente Aquario,
anche lei ha un Marte in Pesci in prima casa solo leso da Venere e
Giove in Vergine. Nel suo tema natale inoltre quattro pianeti in settima
casa indicano che non sa stare da sola, e che ha bisogno di un compagno
(o compagna, in fondo non importa). Ma quel compagno lo cerca strano
e ombroso (il Sole è congiunto a Nettuno in ottava casa, mentre
l’altro pianeta che indica il tipo di amante prediletto, Marte,
collocato nel segno dei Pesci e opposto a Venere e Giove, rafforza
l’attrazione per partner sfuggenti, imprevedibili e strani).
La sua Luna inoltre è in Ariete opposta a Sole e Nettuno: indizio,
se non di una scissione della personalità, di forti turbe.
È vero che la Luna è riscattata da un trigono a Plutone,
ma anche se l’aspetto planetario è positivo non indirizza
di certo la personalità verso manifestazioni limpide, anzi.
Sommando l’opposizione di Sole e Luna all’opposizione
di Marte a Venere e Giove troviamo un’insaziabilità sessuale
unita alla pertinace ricerca di partner con i quali si hanno rapporti
conflittuali. Insomma, se è vero che Dio li fa e poi li accoppia,
abbiamo sotto gli occhi il tragico risultato di questa unione infelice:
otto omicidi confessati. Quando si incontrano, il 10 settembre 1977,
Nettuno in Sagittario quadrava il già confuso e irrequieto
Marte in Pesci di Charlene, rendendo ancora più precaria la
sua capacità di giudizio in fatto di uomini. Nettuno stimolava
allo stesso modo il Marte di Gerald spingendo la sua sessualità
in territori confusi e pericolosi. La sostanziale impotenza di lui
trova una pericolosissima spalla negli insaziabili desideri di lei.
Dopo un anno quasi esatto dal loro incontro, il 12 settembre 1978,
dopo essersi rivelati le voglie più morbose, c’è
il primo omicidio di due ragazzine. Se Nettuno ancora perturba il
Marte di entrambi inquinando i desideri, Urano in Scorpione sostiene
in ambedue i casi il pianeta e li spinge a dar corpo violento alle
loro fantasie sessuali. Se al processo Charlene per aver salva la
vita e ottenere una condanna mite incolperà il marito degli
omicidi, di certo era più che partecipe a questa pazzia a due
voci. Gli studiosi di patologia criminale affermano che chi compie
delitti sessuali quasi mai riesce a fermarsi. Il piacere del sesso
mischiato al sangue non conosce freni inibitori. Gli altri omicidi
appaiono quindi come inevitabili reiterazioni di un rito che appaga
i sensi e la sete di sangue, e rinsalda perversamente la coppia. Quando
compiono però l’ultimo duplice assassinio, quello che
li farà smascherare, è Marte di transito in Sagittario
a far compiere loro l’errore fatale per distrazione, facendo
sì che lascino dietro di sé tracce chiarissime. Prima
o poi doveva accadere perché la mancanza di freni inibitori
porta inesorabilmente a ignorare i suggerimenti di prudenza e a seguire
l’impulso, il folle impulso. Tutta la loro storia pare scritta
appunto dal dio Marte, in questo caso divinità incapace di
indirizzare nella maniera giusta la propria carica aggressiva, né
tanto meno di soddisfare la propria sessualità.
La sentenza del Tribunale astrologico
Come in tutte le vicende di coppie assassine, è
impossibile scindere il giudizio di responsabilità rispetto
ai protagonisti di questi eventi che, una volta incarcerati e processati,
dimenticano presto l’amore e scaricano l’intera colpa
sul partner, quasi sempre senza che si riesca a capire chi e quanto
mente, anche se nella quasi totalità dei casi mentono entrambi.
Analizzando la vicenda dei Gallego anche da un punto di vista astrologico,
lui era un maschilista violento e semi-impotente, lei aveva una personalità
scissa, folle e sessualmente insaziabile, quasi borderline. Due mezze
mele marce, insomma, che insieme facevano una mela marcia intera.
Sarà stata lei ad assecondare le violenze omicide del marito
per tenerlo legato a sé o sarà stato lui a venire trascinato
da lei nei suoi giochi pericolosi oltre ogni limite? Ha senso scindere
le colpe? È ipotizzabile piuttosto che entrambi siano stati
protagonisti attivi e consapevoli delle proprie perversioni, menti
bacate che hanno ucciso otto giovani creature per trovare un appagamento
sessuale impossibile da raggiungere. Attenuanti? Non ce ne sono.
massimomichelini1@virgilio.it