Venere
e l’affettività maschile
Il pianeta nelle case e in rapporto agli altri pianeti
di
Massimo Michelini
Se
nel capitolo precedente ho descritto le manifestazioni “basic”
di Venere nei segni, ora passiamo alla sua posizione nelle case e
degli aspetti con gli altri pianeti, sempre per i temi maschili. Fermo
restando che, come per tutte le modalità espressive della vita
umana, è solo l’insieme del tema natale a indicare come
una persona ama o fa qualsiasi altra cosa. Anche se in teoria tutti
lo sanno, siamo certi di cosa sia mai l’amore? Come ho ricordato
nell’articolo del mese scorso (www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/ven-aff_m.html)
se analizziamo il succo della questione, l’amore è una
parte dell’attrazione erotica anche se, soprattutto per i maschi,
il sesso e l’amore possono spesso essere vissuti a fasi alterne
senza eccessivi problemi1. A voler essere spudoratamente
cinici l’amore è il motore primo che ci spinge a trovare
qualcuno al di fuori di noi con cui fare figli, ossia tramandare i
nostri geni e continuare a vivere in forma indiretta dopo l’ultimo
viaggio. Non ce ne rendiamo conto perché è un input
implicito ma inconscio e presente in ogni singola cellula che forma
il nostro corpo, all’interno del quale la mente è solo
una parte, spesso inconsapevole di venir guidata da impulsi diversi
da quelli dichiarati, sia pure in buona fede. Certo, non tutte le
volte che si riescono a gustare i piaceri sessuali in compagnia2
si ha l’intenzione o la possibilità di procreare. La
natura – o come la si voglia chiamare – suggerisce che
più crei occasioni per fare figli, più ne potranno arrivare,
visto che di rado si finisce davvero col concepire un bebè.
Come il cane dell’esperimento di Pavlov3 poi, una
volta capito che a far certe cose si prova piacere, insisti e insisti,
perché in fondo l’essere umano non è del tutto
masochista e se scopre qualcosa di gradevole vuole provarlo ancora
e ancora. Il sesso è quindi anche un mezzo inconscio per illudersi
di non morire, perché almeno i tuoi geni ti sopravvivranno.
L’istinto di vita rappresentato dall’eros riguarda poi
non solo le persone eterosessuali in età fertile, ma proprio
tutti, dal poppante al centenario, dal seduttore seriale all’omosessuale
che mai si sognerebbe di concepire, manco con un utero in affitto.
In tutte le varianti della sessualità umana l’istinto
sotteso è quello di vita. In questo fenomeno comunissimo ma
a ben vedere assai singolare, l’amore è l’incantevole
e allettante glassa. Intendiamoci, mica si finge di amare, nel momento
in cui spasimi per un’altra persona spesso vedi davvero il mondo
con occhi migliori. La sensazione di appagamento unita alla voglia
di ricongiungersi ancora e ancora a chi ti crea quell’effetto
paradisiaco, fa si che tu sia benevolo verso chi ti piace, ricoprendolo
di attenzioni4. Lo zucchero di Venere modifica i tuoi modi,
rendendoli accattivanti e seduttivi. Passato poi il momento di euforia
sessuale – che quasi sempre prima o poi lascia il posto ad altri
sentimenti, o a un’attrazione più mite e controllabile
– si cambia rispetto alla persona che ti ha preso il cuore,
e altre parti del corpo. Ci sono poi molte altre forme di amore, non
necessariamente legate al sesso. Si amano infatti i figli, i genitori,
gli amici, le idee, certi luoghi in cui ti trovi bene. L’amore
è comunque sempre legato al concetto di piacere. Una cosa o
una persona ti piace, ossia ti attira, e per questo cerchi di risultarle
gradita, e di trattarla nel migliore dei modi. E, almeno nella lingua
italiana, per descrivere tutte le sfumature dell’amore ritornano
gli aggettivi bello e buono, a riprova che buona parte della sfera
affettiva astrologicamente spetta a Venere. Come già visto
il mese scorso, l’uomo cerca di rendersi unico agli occhi della
potenziale preda sentimental-sessuale soprattutto grazie alle manifestazioni
di virilità, ma riesce ad avere pure lui espressioni gentili,
volendo apparire pure gradevole nei modi e nell’aspetto. Non
è detto lo sia davvero, ma conosco decine e decine di donne
che fingono di essere tali, mentre dentro di loro hanno sentimenti
discutibili, se non peggio. Venere nelle case dà quindi ulteriori
indicazioni su come un uomo conquista l’amore, e passiamo a
vedere come.
Come
accade per le donne, un uomo con Venere in prima
vorrebbe anzitutto ricevere conferme sulla propria avvenenza e vede
l’amore come un modo istintivo per attirare a sé l’attenzione
amorosa altrui, spesso anche grazie a una certa bellezza o piacevolezza
dei modi. Di rado, salvo la presenza di Marte nella stessa casa, conquista
con la prepotenza o una virilità esibita, ma mette in mostra
il proprio prodotto, in attesa che l’iniziativa la prenda lei.
Nel caso ciò non avvenga, magari per lesioni fortissime del
pianeta o in occasione di particolari transiti, trova nello specchio
o nell’autoerotismo surrogati tutto sommato accettabili per
sopperire alla mancanza di quell’apprezzamento esterno chiamato
amore. In certi casi estremi si riesce poi benissimo a far da soli
e per sempre, perché una storia, qualunque essa sia, presuppone
comunque il venire a patti, e non è detto che questa Venere
sia molto brava in questo genere di trattative.
La Venere in seconda assume spesso un carattere pratico,
per garantirsi la presenza costante di una presenza femminile al fianco.
O più d’una, come accadde a un certo ex presidente del
consiglio con una Venere in Scorpione nella casa che, per non passare
da solo le lunghe serate d’inverno e pure d’estate, organizzava
cene eleganti nella sua magione, stipendiando in vario modo le partecipanti.
Certo, non tutti gli uomini sono mister B. ma, essendo in genere ancora
pertinacemente possessore di gran parte del patrimonio, il maschio
medio a volte non disdegna di mantenere la persona amata, se se lo
può permettere. Inoltre, se si pensa al numero impressionante
di professioniste del sesso, è certo abbiano clienti disposti
a pagare perché non si vive di solo piacere. Non è detto
che tutti abbiano questo tipo di Venere, ma qualcuno o tanti di certo
sì. Anche chi non penserebbe mai di sborsare un solo centesimo
per essere amato, è spesso comunque possessivo, preferendo
avere nel raggio visivo la partner, o almeno sapere dove si trova.
In certi casi estremi poi anzi si è tirchi sul piano affettivo
ed economico, e non ci si sognerebbe mai di sborsare anche un solo
cent per l’amata. Questa Venere è però per cosignificanza
nella sua sede di domicilio e può anche garantire affetto vero
alla partner, sia pure con molte sfumature di possessività.
Sul piano dell’attrazione erotica ha grande importanza la vista,
come non è esclusa una preferenza per il sesso orale.
L’uomo con Venere in terza ha esigenze molto
diverse da quelle delle due posizioni precedenti, e strumenti seduttivi
del tutto differenti. Ha infatti il gusto del flirt e preferisce la
partner come compagna di giochi o mondanità. Annoiandosi in
fretta ha bisogno di molti stimoli, che non necessariamente si traducono
in scappatelle extraconiugali. Può però essere incline
a fare apprezzamenti tra l’ironico e il seduttivo alla cassiera
del bar, alla collega d’ufficio, a una ragazza incontrata in
treno. Dimenticandosi però in fretta di averli fatti, perché
per lui l’importante è il gioco, meno il possesso della
persona amata o desiderata. Mediamente vanitoso e desideroso di conferme
al proprio fascino, si lascia sedurre con facilità, ma giusto
il tempo di divertirsi un po’ e dare aria nuova alla sua vita.
Non tutti però sono farfalloni, anzi. In questo caso preferiscono
avere una partner stimolante dal punto di vista mentale, una compagna
di divertimenti, spostamenti, visite ai centri commerciali e discussioni
sulle voci che circolano su internet. L’importante è
non annoiarsi, e restare al passo coi tempi. È inoltre lucido,
e scarsamente incline ai colpi di testa se destabilizzano un’unione
consolidata e piacevole.
L’uomo con Venere in quarta
è spesso un tradizionalista in amore. Come i suoi colleghi
con il pianeta in seconda, vuole avere la partner in qualche modo
sotto controllo, se fosse casalinga meglio ancora. Non pensa a sborsare
per farlo, l’interesse economico è per lui secondario,
ma ha l’esigenza affettiva di sapere di potere contare sull’intimità
con una persona (se possibile amata) all’interno della casa.
Alla quale magari confidarsi, o che sia custode e vestale dei suoi
sentimenti. Il suo sogno sarebbe quello di trovare una mogliettina
dolce e premurosa al ritorno a casa dal lavoro, una vice mamma che
gli crei intorno il confort emotivo e affettivo. Questo suo lato tendenzialmente
stabile e rassicurante può attirare le donne in cerca di un
uomo casalingo, ma non è detto che chiudersi all’interno
delle pareti domestiche ricrei un paradiso in terra. Le cronache riportano
ogni giorno le efferate quanto prevedibili notizie di mogli e fidanzate
massacrate dalla persona amata. Perché, tra le pareti domestiche,
si può pure scatenare quella follia a due alimentata da una
passione cieca, senza l’uso della ragione e potenzialmente malsana.
Intendiamoci, la maggior parte degli uomini con Venere in quarta non
arrivano mai a questi eccessi, ma la loro donna ideale a volte è
quella che dette il nome a uno dei sette volumi de Alla ricerca
del tempo perduto, ossia La prigioniera5.
L’uomo con Venere in quinta segue anzitutto
l’istinto dell’ormone. Poco portato agli amori platonici,
si risveglia al richiamo della carne, e dell’istinto vitale
legato al sesso. Intendiamoci, può essere plateale nelle sue
manifestazioni (salvo la presenza in segni freddi e lucidi) ma proprio
per questo di solito l’infedeltà e la falsità
non fanno per lui. Tra le sue fantasie erotiche potrebbe esserci pure
quella di venire sedotto da un’insegnante, la maestra sexy di
certi film di serie B degli Anni Settanta. A volte confonde l’affetto
con il calore e più che elargire una carezza è capace
di stritolare la persona amata, giusto per manifestargli la sua presenza
e interesse. Di rado poi non vuole avere figli ma, se per altri elementi
del tema natale decidesse di non farne o non potesse averne, si rifà
con i figli di fratelli o amici, con autentica generosità e
affetto. Può inoltre non essere costante nelle sue manifestazioni,
sentimentali e sessuali, passando da periodi in cui l’eros e
l’affetto sono in cima alla lista dei suoi desideri e abbastanza
incontrollabili ad altri in cui si richiude nel suo guscio per recuperare
le forze.
Di rado l’uomo con Venere in sesta si lancia
in manifestazioni sentimentali eccessive lasciandosi prendere dal
trasporto emotivo, che gli appartiene solo in parte. Tende infatti
al controllo della sfera amorosa, in qualche modo contenendola, salvo
Venere sia in segni fantasiosi o presenti aspetti con altri pianeti
capaci di portarla in direzioni del tutto diverse. Dedica quindi all’amore
un tempo prestabilito, spesso ritagliato all’interno di uno
schema esistenziale chiaro e definito. Inoltre può esserci
la tendenza a svalutarsi in amore, oppure a trovare partner che in
qualche modo risultino utili, magari perché fanno le pulizie
in casa o altre attività pratiche e funzionali. In altri casi
si è poi molto concentrati sulla salute, ritenuta precaria
o davvero fragile, e lo spazio per l’affetto e l’eros
è per forza di cose limitato. Altre volte si ama poi più
la professione della partner, oppure si trovano storie sul luogo di
lavoro, e sarà solo l’insieme del tema natale a stabilire
se si tratta di esperienze positive oppure no. La tendenza alla serialità
della casa può inoltre in qualche caso indirizzare a predisposizione
erotiche in cui siano importanti riti, o un certo tipo di abbigliamento.
Come molti sanno, nell’immaginario erotico maschile gli abiti
(e lo spogliarsi da essi) e la ritualità hanno spesso funzioni
importanti.
Con
Venere in settima di rado un uomo riesce a stare
da solo, e se lo fa sono le circostanze della vita a costringerlo
alla condizione di single, non certo una sua libera scelta. Ciò
non vuol dire che in automatico si tratti della persona perfetta in
amore e in un rapporto di coppia, ma a quello spesso aspira, e ottiene.
Nella partner cerca infatti conforto affettivo, a volte arrivando
a quelle unioni fusionali forse non eccessivamente sane dal punto
di vista psicologico. Ossia, anche se in maniera minore rispetto a
una donna con analoga posizione, avrebbe la tendenza a fare tutto
in coppia, a partire dalla spesa fino alle scelte più importanti.
Proprio per questo riesce spesso a mediare tra le proprie esigenze
e quelle della compagna, arrivando ai tipici compromessi che consentono
a una storia di durare nel tempo. Esistono però anche plateali
esempi in senso contrario, con uomini talmente bisognosi d’amore
da rendere asfissiante il rapporto con loro, riuscendo così
a far scappare anche eventuali candidate pur ben intenzionate. In
questi casi sarebbe necessario riequilibrare le proprie richieste
e ascoltare di più quelle delle eventuali candidate al ruolo
di consorte. O ancora si cerca soprattutto la conferma al fatto di
piacere, e di avere un aspetto piacevole, magari svolazzando di fiore
in fiore se il pianeta non è sostenuto a sufficienza. A livello
erotico sulla carta l’aspirazione massima è la reciprocità,
ossia si ottiene piacere se lo si dà, e viceversa.
Pur con tutte le eccezioni del caso, l’uomo con Venere in ottava
è attirato dalle complicazioni affettive. La stabilità
e la sicurezza di un rapporto in fondo annoia e si cerca per questo
di movimentarsi la vita, in amore ma non solo. I sistemi migliori
possono essere due: restare in un rapporto ma speziarlo con discussioni
e colpi di scena vari, oppure cercare diversivi al di fuori del rapporto
di coppia. Magari auspicando più o meno consciamente di venire
scoperti, per mettere in scena teatrini in cui si recita la parte
dell’ingenuo oppure camminare sul filo del rasoio, perché
la partner vorrebbe chiudere la storia, tentando poi di tutto per
recuperarla e non perderla. Rivivendo così in qualche modo
i primi momenti dell’amore, quelli in cui non c’era alcuna
sicurezza, e la precarietà eccitava, in senso reale e metaforico.
Per la cosignificanza della casa con lo Scorpione può esserci
inoltre la tendenza a vivere in maniera oscura l’amore –
e proprio per questo non si riesce a far luce su tutte le possibilità
del caso. Oppure a volte nel corso della vita si subiscono perdite,
per abbandoni o addirittura morte della partner. Intendiamoci, non
tutti coloro che restano vedovi hanno Venere in ottava, ma si tratta
di una possibilità.
Nella grande maggioranza di chi ha il pianeta in nona
nel corso della vita capita di avere almeno un grande amore vissuto
lontano dalla terra d’origine. Non succederà a tutti
ma a molti sì. Ai giorni nostri è facilissimo e poco
costoso prendere un aereo e andare lontano ma – tranne gli adepti
del turismo sessuale – non è poi affatto automatico avere
una storia con una persona lontana. Certo, la tecnologia oggi aiuta
e, se si possiede un collegamento a internet, con pochi euro puoi
parlare per ore e ore con chi vive dall’altro capo del mondo
grazie a Skype. Chi ha però Venere in questa casa non solo
si “limita” a comunicare con chi abita all’altro
capo del mondo, ma può riempire lo zaino e decidere di trasferirsi
per amore in terre remote. Oppure di far venire ad abitare con sé
una persona originaria di paesi differenti, a volte con tradizioni
opposte alle sue. Anche a chi non capitano amori stranieri ha comunque
un’affettività avventurosa, un po’ per incoscienza
e voglia di sperimentare un po’ perché in ogni amore
cerca una qualche lezione di vita. A volte, per l’influenza
di Nettuno domiciliato per cosignificanza nella casa, c’è
una grossa idealizzazione della partner, con probabili mazzate nei
denti quando ci si risveglia e si torna alla realtà. Essendo
però fondamentalmente molto ottimisti, grazie a Giove, si riparte
poi alla carica con ugual dose di ingenuità. In certi casi
ci si inventa addirittura una storia, scambiando un’amicizia
o un flirt per amore. In altri casi si hanno poi amori con persone
logorroiche o moraliste, oppure si esercitano sulle partner queste
caratteristiche.
Con Venere in decima di rado un uomo
si lascia travolgere dall’amore. Può viverlo anche intensamente
ma la testa non la perde, perché gli piace troppo il successo
per naufragare sulla scia degli ormoni. Spesso arriva anzi in alto
grazie a buone maniere, seducenti anche se non ci sono implicazioni
erotiche, e indirizza la Venere in malie di questo tipo. Come tutti
ha però esigenze affettive ma, essendo spesso nato con un carattere
dominante, trova il modo per conciliare carriera e affetti. E, se
non dovesse farcela, si consola con la professione. In fondo ai nostri
giorni è facile trovare il modo per soddisfare le esigenze
della carne pur non avendo sottoscritto un contratto matrimoniale.
In coppia o single, preso atto dei vari bisogni dettati da questa
Venere, si cerca di trovare la soluzione migliore in modo razionale
e pragmatico. Non è escluso poi un atteggiamento da dominatore
sia sul piano affettivo sia su quello erotico o, più raramente,
la voglia di farsi dominare dalla partner. Attenzione, in qualche
caso si sfocia nella cosiddetta devianza, se mai ha davvero senso
classificare in questo modo certe sfere della sessualità. In
altre si rientra del tutto in rapporti più o meno normali,
sul piano amoroso e su quello sessuale. A ben vedere infatti, anche
nella relazione più equilibrata c’è una dose più
o meno piccola di rapporto di potere. Quanto al sesso, anche nella
cosiddetta posizione del missionario – la più anomala
e monotona che ci sia – è implicita una posizione di
dominio. La Venere in decima è quindi del tutto “normale”
perché se è possibile fare una cosa – qualsiasi
cosa – la natura lo consente.
L’affettività di un uomo con Venere in undicesima
sulla carta esclude la passionalità, a meno che non sia esercitata
in ambito ideologico. In questo caso sa scaldarsi, eccome se lo fa.
Per le questioni affettive preferisce invece le amicizie amorose,
quelle in cui l’altro non deve essere presente giorno e notte.
Anzi, se lo fosse magari vivrebbe il rapporto come soffocante. Meglio
invece contare sulla possibile presenza dell’altra in caso di
necessità o desiderio, ma non ci resta nemmeno troppo male
se in quell’occasione la partner fosse impegnata altrove. O
almeno se ne fa una ragione. Possibilista e non dogmatico almeno per
i sentimenti, riesce ad accettare senza eccessivi traumi un tradimento,
anche perché lui stesso non è sovente campione di fedeltà.
Se poi non è troppo portato per il sesso, ipotesi non peregrina,
tratta le questioni affettive con un atteggiamento filosofico più
che con lo sconvolgimento delle viscere. Nel suo possibilismo, se
le circostanze sociali lo consentono e gli capita l’occasione,
può trovarsi a sperimentare forme di sessualità atipiche,
come quella predicata ai tempi dei figli dei fiori, secondo i quali
più persone trovavi in camera da letto e meglio era. Forse
perché se ti stancavi di far sesso c’era sempre qualcuno
con cui chiacchierare, in alternativa.
Venere
in dodicesima è infine irregolare, si sa,
e l’uomo che la possiede ama in forme atipiche, sia per un forte
coinvolgimento romantico, sia per l’incostanza del sentimento,
sia per la difficoltà ad amare magari per problemi fisici.
Il sentimento si scatena inoltre di solito per situazioni impossibili,
a volte ai limiti dell’irrealtà o della follia, come
un certo signore che cercava fidanzate fuori dai centri di salute
mentale, perché non riusciva ad amare altrimenti. Può
poi avere questa Venere chi cerca amore in luoghi diversi dalla norma,
fossero gli ospedali o le comunità mistiche, o che si risvegli
davvero solo se sa che un sentimento sta per sfuggirgli, o non può
ottenerlo per sempre. A volte poi non è una specie di masochismo
a favorire questa tendenza, ma le circostanze della vita. Un destino
crudele magari ti fa perdere un amore vero e grande. In altri casi
ci troviamo di fronte a una costante irrequietezza, tale da non consentire
di fermarsi in un amore, o non accontentarsi di una sola storia alla
volta, giusto per non rientrare troppo nella norma. O infine può
dare persone tranquille che però spaziano tanto con i sogni,
immaginando tutte le storie sentimentali più complicate al
mondo, e sono felici così. E magari la fantasia ricorrente
è quella in cui si innamora di una donna fedifraga, in fuga
dal manicomio e in fin di vita: un’apoteosi!
Passiamo ora agli aspetti
tra pianeti.
La congiunzione tra Venere e Sole crea un temperamento
narcisistico tutto sommato innocuo, e spesso positivo. Ossia, salvo
posizioni discordanti della Luna e di Marte, piacendosi si vuole pure
piacere all’altra, tramite atteggiamenti morbidi e non impositivi
o violenti. Quindi, se pure l’intenzione più o meno recondita
è quella di ricevere approvazione per la propria bellezza o
piacevolezza, si riesce anche a dispensare affetto alla partner –
o almeno non la si tratta eccessivamente male. In questi tempi di
massiccio uso della tecnologia si amerà fotografarsi in coppia
con selfie, mostrandosi belli e sorridenti. In altre epoche la partner
veniva comunque trattata bene proprio perché il soggetto tende
a circondarsi di un clima dolce, in casi estremi di leggera svenevolezza.
Congiunzioni, sestili e trigoni tra Luna e Venere
rendono primaria la necessità di instaurare un rapporto affettivo
con la partner, indipendentemente da un proprio eventuale narcisismo.
Il segno o i segni che ospitano i due pianeti possono certo cambiare
parecchio le modalità affettive, perché ad esempio,
è molto diversa una congiunzione dei due astri in Cancro rispetto
a un sestile di una Venere in Scorpione alla Luna in Capricorno o
Vergine. Ciò nonostante, con tutte le sfumature del caso, si
ama con sensibilità, cercando di dare il proprio meglio affettivo
alla partner, sempre per ricevere altrettanto. Più problematici
invece quadrati e opposizioni, portatori della difficoltà a
far marciare di pari passo le emozioni e i sentimenti, creando a volte
insensibilità, altre una richiesta eccessiva di attenzioni
da parte della partner, o un’insofferenza per ogni manifestazione
di tenerezza. L’affettività resta quindi una sorta di
ombra proiettata sulla vita del soggetto, ma a ben vedere in giro
ci sono molti altri aspetti planetari non solo legati a Venere che
creano – in entrambi i sessi, non solo nell’uomo –
una costante insofferenza vissuta nell’ambito del rapporto amoroso,
sia se ne abbia uno, sia non si riesca a trovare un partner o si preferisca
restare per i fatti propri.
I rapporti tra Venere e Mercurio – solo positivi
per il loro moto che gli impedisce di spostarsi troppo dal Sole, potendo
formare quindi solo congiunzioni e sestili – creano un’affettività
lucida, di rado capace di perdersi in romanticismi eccessivi, a meno
che non reciti per il gusto della sceneggiata. Si ama l’altra
se non ti annoia e, nel caso succeda, si cercano alternative, magari
senza chiudere la storia precedente. Anche per il piacere di mettere
alla prova la propria furbizia, negando poi anche l’evidenza
se si viene beccati con le braghe abbassate. Non necessariamente chi
possiede questi aspetti è un fedifrago, anche perché
salvo casi particolari non si lascia trasportare troppo dalla passione
e, in caso di infedeltà coniugali, lo fa soprattutto per rinnovare
l’aria, o perché la storia sta arrivando al capolinea
e cerca un’alternativa. Può esserci inoltre un modo di
amare un po’ adolescenziale o una preferenza per le donne più
giovani, con cui giocare anche in età avanzata.
Gli aspetti armonici con Marte creano
quasi sempre un’impulsività affettiva, oltre a un rapporto
fluido tra il proprio maschile e il proprio femminile, in cui anche
l’uomo ben certo di desiderare una creatura di sesso opposto
può avere atteggiamenti propri del ruolo che non gli spetterebbe.
In qualche caso virando verso la confusione erotica o avendo una decisa
tendenza all’omosessualità, in altri lasciando alla donna
l’iniziativa anche sessuale. Basta sfogliare però il
kamasutra per scoprire che, anche se nell’atto sessuale senza
un’erezione (ovviamente attribuibile a Marte) non si può
avere un vero rapporto6, la donna può
ingegnarsi in mille modi per condurre le danze erotiche, spesso con
gran piacere del maschio, come vogliono appunto questo tipo di aspetti.
Nella conquista dell’altra c’è anche una certa
dose di autocompiacimento, e a volte nella seduzione c’è
più civetteria che esibizione muscolare. Aspetti disarmonici
creano invece caratteri in cui si fa fatica a prendere l’iniziativa,
credendo poco nella possibilità di piacere, o se si è
sicuri del proprio appeal, non sa poi fare le mosse giuste per andare
verso l’altra. Se poi si riesce comunque ad avere una storia,
spesso si sbagliano i tempi nell’approcciarsi alla partner,
sentimentalmente e eroticamente. Oppure ancora non si riescono a conciliare
eros e amore, di rado spegnendo però il desiderio.
Aspetti positivi tra Giove e Venere danno un’affettività
serena, gaudente ma un po’ possessiva. La mancanza di gelosia
sta di casa altrove anche se, se non intervengono altri elementi astrali,
il possesso della donna amata si attua in modi non violenti, anzi
la si avvolge in una situazione di confort e benessere anche materiale.
Di solito poi si pretende di ricevere uguale accudimento dalla partner,
e ci si riesce pure. Passando la vita in allegria e facendo tappe
regolari al ristorante, in banca, e in camera da letto, non disdegnando
qui giunto tutto quanto riguarda il sesso orale. Aspetti negativi,
pur non essendo drammatici, lasciano spesso in sottofondo un retrogusto
di inappagamento, di non ricevere abbastanza in amore. Ma il primo
ad essere col braccino corto in fatto di sentimenti è spesso
l’uomo che ha questi rapporti che, non riuscendo ad abbandonarsi
del tutto perché non si fida, in qualche modo ha paura di venir
derubato. La mancanza di ottimismo in amore si ritorce però
spesso contro chi prova questo sentimento, chi predica vento raccoglie
tempesta, lo dice pure il proverbio. Intendiamoci, non siamo di fronte
a catastrofi totali, ma caratterizza uomini mai del tutto sazi in
amore. Quando al sesso, la mancanza di soddisfazione è spesso
una molla per continuare a cercarne, sempre e comunque.
Congiunzioni,
sestili e trigoni tra Venere e Saturno danno un’affettività
controllata, in cui non ci si abbandona brutalmente alle spinte ormonali
ma si ascoltano pure i suggerimenti della ragione. Legati soprattutto
alla necessità di far durare una storia, capace di prolungarsi
negli anni se si trova un accordo tra le proprie esigenze e quelle
della partner. In qualche caso dà una grande affidabilità
ma pure un temperamento controllato, almeno all’interno del
rapporto, e la compagna non potrà lamentarsi per non essere
stata consultata per ogni decisione. Se poi ci sono altri aspetti
che inclinano a diversivi extraconiugali, si può essere sì
responsabili e puntuali all’interno della coppia, ma lasciare
poi spazio ad altre storie facendo in modo che la partner non si accorga
di nulla. Quadrati e opposizioni possono dare una vita affettiva in
cui non si riescono a conciliare bene il sentimento e la ragione,
spesso a discapito della durata dei rapporti. A volte per scelte sbagliate,
altre per un proprio atteggiamento inaffidabile o eccessivo, altre
per entrambe le cose. Se variando l’ordine dei fattori il prodotto
non cambia, resta una vita affettiva – e spesso anche sessuale
– discontinua o, se si riesce comunque a imbastire una storia
duratura, resta sempre un sottofondo di amarezza o privazione in amore.
Guardandomi però in giro, mi pare che anche tanti che non hanno
questi aspetti provino sentimenti analoghi, quindi non mi lamento
troppo del mio quadrato tra Venere e Saturno.
Aspetti armonici tra Venere e Urano
danno all’affettività sfumature molto pratiche. Senza
perdersi in sogni irrealistici, questi uomini considerano l’amore
e zone limitrofe un terreno da cui trarre piacere, ma anche utilità.
Frequenti sono quindi i soggetti a cui non dispiace lavorare insieme
alla partner, o avere una compagna molto attiva capace di sbrigare
al posto loro attività sgradite o complicate. Ci sono anche
quelli che impiegano questo aspetto per imbastire quante più
storie possibili, inseguendo il proprio vantaggio o il piacere, o
entrambe le cose. Di certo non si perdono però nell’inseguire
chimere o fantasie, la realtà ha per loro un valore maggiore,
in camera da letto e anche nella sfera dei sentimenti, mai comunque
eccessivi o sdilinquiti. Con aspetti negativi non si riesce a trarre
vantaggio dalle questioni amorose e sessuali, spesso sbagliando pure
i tempi dell’approccio o inciampando in situazioni che, anziché
procurarti piacere, ti ingarbuglino la vita. A volte è la partner
a avere problemi di lavoro o a essere impacciata per le cose pratiche.
In qualche caso c’è anche uno sperimentalismo sessuale
magari con l’impiego di aggeggi erotici o con rituali masturbatori
eccessivi dettati dalla difficoltà a trovare appagamento dalle
cose semplici, quelle a due.
Aspetti positivi tra Venere e Nettuno rendono un
romantico inguaribile anche l’uomo per altri versi più
stabile e razionale. A volte con una vita sentimentale complicata
ma per lui piacevole perché la banalità affettiva non
gli appartiene. Raro poi che si abbia solo una storia nel corso dell’esistenza
ma, se fosse una soltanto, sarebbe la versione moderna di Cime
tempestose o Jane Eyre. La piattezza amorosa non interessa
e ci si innamora di donne capaci di farti sognare, con cui vivere
storie al limite. Non necessariamente devono essere avventure di sesso.
In qualche caso, se la fanciulla di turno ti ha preso il cuore e la
testa, potrebbe trattarsi di una vicenda felicemente platonica, ma
che sia carica di sentimento come un bignè alla crema riempito
all’eccesso. Spesso poi a far palpitare il cuore sono donne
al limite della stranezza, siano artiste, siano mistiche, siano semplicemente
persone atipiche e irrequiete. Con aspetti negativi tra i due non
si spegne il desiderio di sentimento romantico, ma se ne ha paura
e a volte lo si subisce. Così ci si abbarbica a una donna,
magari pure amata, ma lo si fa perché si teme il cambiamento.
In qualche caso capita pure di invaghirsi di donne malate, nel corpo
o nella mente che, per la loro infermità, impediscono al soggetto
di abbandonarsi ai sogni.
Congiunzioni, sestili e trigoni tra Venere e Plutone
rendono quasi impossibile essere portati all’amore platonico.
L’amore scatta infatti se si attiva l’ormone e, salvo
aspetti collaterali negativi o un’educazione castrante, si cerca
il piacere nel corpo dell’altra, offrendo pari piacere perché
non ci sarebbe gusto nel farlo con una bambola gonfiabile. Di certo
non si è attirati quindi da donne frigide – anche se
l’immagine del femminile va completata con l’analisi della
Luna – e l’attrazione scatta se si intuisce nell’altra
una potenziale partner rovente. Intendiamoci, mica tutti hanno storie
con donne cariche di eros, ma con questi aspetti planetari di rado
si vive la noia affettiva e, nel caso si scivolasse in quella direzione,
si condisce il rapporto con spezie piccanti. La partner deve essere
poi complice anche al di fuori del letto, una donna capace di conservare
i tuoi segreti e per la quale il soggetto può rappresentare
una sorta di cassaforte emotiva. Con aspetti negativi non è
detto che si spenga la passione, ma può esserci pure una certa
sessuofobia, per educazione ricevuta o per propria tendenza. Ci troviamo
però di fronte a soggetti affettivamente contorti, o capaci
di subire le complicazioni della partner. A volte facendosi bellamente
fregare, come accade ad esempio ora a molti uomini di mezz’età
che credono all’amore di aitanti ragazzotte di non specchiata
virtù. In altre situazioni si sconfina nel sesso perverso o
in un non totale soddisfazione dei propri desideri. Data la natura
complicata di Plutone stavolta questo lato della vita può esser
vissuto male, anche perché si fa fatica ad ammettere la verità,
anche di fronte allo specchio.
Per chiudere, quando Venere è isolata
l’affettività è discontinua. Si può tanto
cercare di amare quanto non volerne sapere dei sentimenti. Oppure
passare momenti in cui si ama con tutto se stesso ed altri in cui
una carezza risulta più fastidiosa di un pugno. Di certo non
c’è una programmazione degli affetti e, salvo altri elementi
del tema natale, l’amore viene vissuto come un episodio accidentale
o incontrollabile.
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MANUALE
COMPLETO DI ASTROLOGIA - VOLUME QUARTO
I PIANETI - I RAPPORTI TRA I PIANETI
L'INTERPRETAZIONE DEL TEMA NATALE
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E quattro! In perfetto orario rispetto alla tabella di marcia, ecco il quarto volume del Manuale completo di astrologia.
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1
Di
questi tempi in Occidente pure le donne riescono però spesso
a scindere il sesso dall’amore.
2
La natura concede infatti al genere umano di provare piacere pure
da soli, anche se in due sulla carta è più divertente.
Sulla carta, ben sappiamo che a volte in coppia possono esserci esperienze
quanto meno scoraggianti. In realtà pure le specie animali
possono sollazzarsi senza un partner ma, essendo meno nevrotici della
razza umana, quasi sempre lo fanno in due (o più per le specie
promiscue).
3
https://it.wikipedia.org/wiki/Ivan_Pavlov
4
Ovviamente nei casi migliori.
5
https://it.wikipedia.org/wiki/La_prigioniera
6
Anche se, nelle specie animali, il maschio si eccita solo se trova
una femmina in calore. Sarebbe quindi il segnale di fertilità
della lei di turno a scatenare il desiderio del lui.
massimomichelini1@virgilio1.it
1/2/2016